Sony e Universal combatteranno l'IA con...l'IA. Siglato l'accordo con SoundPatrol

Sony e Universal combatteranno l'IA con...l'IA. Siglato l'accordo con SoundPatrol

Sony Music e Universal Music Group hanno avviato una collaborazione con SoundPatrol, laboratorio di Stanford specializzato in tecnologie IA per la tutela del copyright musicale. Il sistema di neural fingerprinting consente di identificare copie, remix e deepfake per garantire la protezione del diritto d'autore

di pubblicata il , alle 17:44 nel canale Web
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Una delle maggiori preoccupazioni in merito all'intelligenza artificiale è chiaramente la violazione del diritto d'autore. Mentre la discussione si amplia in praticamente tutti i settori, Sony Music e Universal Music Group hanno deciso di muoversi proattivamente già da subito: come riportato da Hits, le due società hanno stretto un accordo con SoundPatrol per sfruttare strumenti basati proprio sull'intelligenza artificiale per scovare eventuali violazioni all'interno dei contenuti musicali.

Al centro dell'accordo c'è la tecnologia di "neural fingerprinting", definita dagli stessi ricercatori un modello forense IA per l'audio-video. Si tratta di un sistema che utilizza i cosiddetti "neural embedding" per analizzare la semantica musicale: non solo identifica copie dirette di brani, ma è in grado di rilevare cover, remix e contenuti derivati generati da modelli di IA.

SoundPatrol ha inoltre sviluppato soluzioni complementari, tra cui il watermarking dei brani, sistemi per verificare se un contenuto sia stato generato artificialmente e strumenti per contrastare i deepfake vocali degli artisti, grazie a tecnologie in grado di autenticare le voci originali. Una delle funzioni più avanzate è la capacità di stabilire se una composizione creata dall'IA sia stata influenzata, in parte o totalmente, da opere realizzate da autori umani.

"Offrire soluzioni che supportino l'intero settore è al centro del nostro rapporto con SoundPatrol, che condivide il nostro impegno nel salvaguardare l'integrità creativa e il lavoro dei nostri artisti" ha spiegato Sir Lucian Grainge, Presidente e CEO di UMG (Universal Music Group).

"Le potenzialità dell'intelligenza artificiale offrono opportunità per artisti e creatori, se utilizzate nel modo giusto. Ci impegniamo a navigare in questo panorama in continua evoluzione, proteggendo il loro lavoro e al contempo esplorando il potenziale innovativo di queste tecnologie" ha aggiunto Dennis Kooker, Presidente della Global Digital Business per Sony Music.

Dal canto suo Michael Ovitz, co-fondatore e presidente del consiglio di SoundPatrol, ha spiegato che questa tecnologia è un vero e proprio laboratorio di analisi per le impronte digitali neurali, capace di analizzare in tempo reale tutte le pipeline di contenuti, sia singolarmente che mixate.

In conclusione, le major discografiche riconoscono le potenzialità dell'intelligenza artificiale, soprattutto per gli artisti emergenti con mezzi limitati a propria disposizione, ma considerano la protezione della proprietà intellettuale una priorità che non intendono sacrificare in nome della creatività.

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