Snapdragon X2 Elite Extreme: i benchmark del nuovo chip per notebook Windows

Dovranno trascorrere ancora vari mesi prima del debutto commerciale dei primi notebook basati su SoC Qualcomm Snapdragon X2 Elite, ma già abbiamo a disposizione alcuni test preliminari condivisi da Qualcomm in occasione del proprio Snapdragon Summit 2025.

Come abbiamo anticipato in questa notizia, la gamma Snapdragon X2 Elite si compone di 3 distinti modelli:

• Snapdragon X2 Elite Extreme (X2E-96-100): 12 core prime, 6 core performance; clock massimo 4,4GHz, clock boost 2 core 5GHz; controller memoria a 3 canali, memoria embeddata nel package; cache totale 53MB
• Snapdragon X2 Elite (X2E-88-100): 12 core prime, 6 core performance; clock massimo 4GHz, clock boost 2 core 4,7GHz; controller memoria a 2canali; cache totale 53MB
• Snapdragon X2 Elite (X2E-80-100): 6 core prime, 6 core performance; clock massimo 4GHz, clock boost 2 core 4,4GHz; controller memoria a 2canali; cache totale 34MB

La versione Elite Extreme è la più potente, forte di 18 core al proprio interno abbinati a controller memoria triple channel con memoria direttamente montata sul package del SoC. Il secondo chip riprende le caratteristiche del modello Extreme con lo stesso numero di core e loro tipologia, clock leggermente più basso e controller memoria dual channel abbinato a tradizionali moduli LPDDR5x.

Il terzo chip è la declinazione più accessibile, con 12 core e specifiche tecniche che sono speculari a quelle dell'altro modello Snapdragon X2 Elite con una lieve riduzione nelle frequenze di clock massime.

Qualcomm ci ha dato accesso ad alcuni sistemi notebook reference basati su SoC Snapdragon X2 Elite Extreme, dotati di SSD da 1TB, schermo da 16 pollici di diagonale e ovviamente da un quantitativo di memoria di sistema da 48GB che è integrata direttamente nel package del SoC Snapdragon X2 Elite Extreme.

Mettendo a confronto il precedente top di gamma della famiglia con Snapdragon X2 Elite Extreme in ambito single core, utilizzando il benchmark Geekbench 6.5, emerge un incremento delle prestazioni del 39% circa. Si tratta di un risultato considerevole, giustificato dalle innovazioni a livello architetturale e dal boost nella frequenza di clock massima.

Questo dato, stando a quanto anticipato da Qualcomm con i propri benchmark interni, è superiore a quello di tutte le proposte concorrenti attualmente disponibili sul mercato proposte da Intel, AMD e Apple.

Il lanzo in avanti con il testi Geekbench 6.5 Multi-Core è ancora più netto: siamo a un +50% in questo caso, giustificato dall'aumentato numero di core (dai precedenti 12 agli attuali 18) oltre che dalla frequenza di clock massima incrementata e dalle innovazioni a livello di architettura della componente CPU.

Dinamica simile anche nel confronto con le altre soluzioni concorrenti: Snapdragon X2 Elite Extreme, nei benchmark forniti da Qualcomm, riesce a far segnare prestazioni ben più elevate.

Passando all'ambito GPU, Qualcomm ha utilizzato il test 3DMark Solar Bay quale riferimento: in questo ambito il balzo in avanti rispetto al SoC di precedente generazione è di circa l'80%. L'aumentata bandwidth della memoria di sistema, grazie al controller triple channel di Snapdragon X2 Elite Extreme, è una delle principali responsabili di questo boost nei frames al secondo medi assieme alle innovazioni integrate nella GPU Adreno.

Nel confronto con le CPU concorrenti il margine di vantaggio della proposta Qualcomm rimane netto, con frames che sono circa il 40% più elevati prendendo la CPU Intel più veloce tra quelle inserite nel confronto.

Passiamo ai test con applicazioni di intelligenza artificiale: Qualcomm ha adottato Procyon AI Computer Vision quale riferimento, registrando un balzo in avanti del punteggio del 78% con Snapdragon X2 Elite Extreme rispetto a quello del precedente top di gamma.

Nel confronto con le proposte concorrenti Intel, AMD e Apple il margine di vantaggio in questo test è motlo elevato, con valori che rispetto a quelli del concorrente più vicino sono pressoché doppi.

Comportamento speculare anche nel test Geekbench AI 1.5: Snapdragon X2 Elite Extreme riesce a distanziare nettamente le proposte concorrenti grazie alle innovazioni della NPU integrata nel SoC e alla positiva ricaduta data dalla bandwidth della memroia di sistema forte di un controller a triplo canale.

Di seguito sono riportati i valori di riferimento registrati in tutti i test mostrati da Qualcomm nella sessione al proprio Snapdragon Summit 2025.

Questi benchmark evidenziano chiaramente come il nuovo SoC top di gamma Qualcomm per i sistemi Windows on ARM sia in grado di assicurare prestazioni molto elevate nel complesso, nel confronto con i principali concorrenti x86 e non.

D'altro canto Snapdragon X2 Elite Extreme è solo una delle proposte, quella di vertice, della famiglia Qualcomm per il 2026. Sarà interessante vedere come si posizioneranno le due versioni di SoC Snapdragon X2 Elite, soprattutto tenendo conto dell'interfaccia memoria dual channel con bandwidth inferiore del 33% rispetto a quella della declinazione Extreme e per la versione d'accesso dell'inferiore numero di core (12 contro i 18 delle altre due versioni).

È evidente come Qualcomm abbia lavorato per privilegiare le frequenze di clock con Snapdragon X2 Elite, con valori ben superiori a quelli della prima generazione che hanno ovviamente positive ripercussioni tanto in single threaded come in multi threaded. Accanto a questo c'è l'aumento nel numero di core, passati da 12 a 18 ma con la particolarità che sono raddoppiati i core Prime che sono quelli più performanti.

Avremo modo di provare nei prossimi mesi vari notebook basati su Snapdragon X2 Elite: Qualcomm ha rimarcato come a oggi ci siano circa 150 design di notebook Snapdragon X in commercio e le aspettative per il debutto della nuova generazione di notebook Snapdragon X2 Elite sono di mantenere se non incrementare questo trend. Vedremo come i vari produttori di notebook sapranno portare nella propria offerta di prodotto queste nuove soluzioni della famiglia Snapdragon.