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Old 09-09-2004, 09:59   #1
Redazione di Hardware Upg
www.hwupgrade.it
 
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Link alla notizia: http://news.hwupgrade.it/13117.html

Il Giappone starebbe ostacolando l'entrata di iTunes Music Store nel mercato. Apple, intanto, si gode la leadership ma senza dormire sugli allori

Click sul link per visualizzare la notizia.
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Old 09-09-2004, 10:34   #2
dnarod
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Messaggi: 4329
--------------
e il sistema di gestione dei diritti digitali di Apple è già stato crackato
--------------
...durato quel paio di mesi...
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Old 09-09-2004, 11:32   #3
pikkoz
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L'Avatar di pikkoz
 
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Spero che Appple prende in consderazione gli OGG...e che si dia da far per far diventare veramente l'ipod "libero"
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Old 09-09-2004, 11:40   #4
pinius
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Messaggi: 319
Spiegatemi un pò la storia sul sistema di gestione dei diritti?!?!?
come funziona??

grazie
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Old 09-09-2004, 13:22   #5
DioBrando
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Quote:
Originariamente inviato da Redazione di Hardware Upg
Link alla notizia: http://news.hwupgrade.it/13117.html

Il Giappone starebbe ostacolando l'entrata di iTunes Music Store nel mercato. Apple, intanto, si gode la leadership ma senza dormire sugli allori

Click sul link per visualizzare la notizia.
il 50% praticamente dell'intero mercato audio digitale...ma i concorrenti sn parecchio agguerriti
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Old 09-09-2004, 15:55   #6
pokestudio
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L'Avatar di pokestudio
 
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Messaggi: 3047
Apple ha proposto un'alleanza a Sony

...che ha risposto rifiutando...
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Old 09-09-2004, 17:45   #7
nicgalla
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Caspita è un'idea che mi è sempre piaciuta quella di visitare prima o poi il Giappone, ma a sentire Ginojap mi viene voglia di fare come Victor Naworski nel film The Terminal, ossia vado la, mi guardo strettamente le cose che mi interessano, prendo e torno a casa... è impensabile stare la per più di qualche giorno, purtroppo non abbiamo lo stipendio giapponese.
Secondo me i giapponesi inoltre non vogliono iTunes perchè essendo leader nel settore dell'elettronica di consumo si stanno già facendo bagnare il naso dall'iPod americano (che, ironia della sorte, usa hard disk giapponesi)... bah...
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Old 09-09-2004, 19:26   #8
DioBrando
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Originariamente inviato da pikkoz
Spero che Appple prende in consderazione gli OGG...e che si dia da far per far diventare veramente l'ipod "libero"
di default n li prende ma nemmeno aggiornando il firmware?
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Old 10-09-2004, 06:09   #9
cdimauro
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ginojap: ogni volta che leggo un tuo messaggio che riguarda il Giappone, per me è come prendere un pugno allo stomaco. Ma preferisco un po' di sano, reale, dolore a un sorriso falso, ipocrita e di circostanza.

E' dura accettare la realtà a chi è cresciuto a pane e Mazinga, e del Giappone ha sempre avuto una visione "celestiale"...
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Old 10-09-2004, 10:05   #10
midian
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ahahahahahaha...
l' aple gia craccato....
ha retto pochissimo...hahhahaahhaah
le vie del signore sono infinite...le porte degli hacker illimitate
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Old 10-09-2004, 10:09   #11
dnarod
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...questo è il bello e brutto del giappone.....a me piace cosi com e ad esempio...
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Old 10-09-2004, 13:29   #12
DioBrando
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Originariamente inviato da dnarod
...questo è il bello e brutto del giappone.....a me piace cosi com e ad esempio...
perchè forse n ci vivi...
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Old 10-09-2004, 14:25   #13
DioBrando
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Originariamente inviato da ginojap
x nicgalla

Viaggiare in Giappone e' sicuramente un'esperienza meravigliosa,
credimi. All'inizio TUTTI quelli che vengono in questo paese si fanno sedurre dall'efficienza dei servizi e la formale gentilezza dei nativi. Quello che sento e che vedo tutti i giorni non puo' essere capito subito, ormai ho fatto anche l'abitudine a sopportare lo sciocco entusiasmo, che di solito hanno il primo o il secondo anno di residenza, gli ultimi arrivati.
Mi scuso se quello che scrivo e' O.T. ma in fondo puo' servire anche a far capire il perche' di certi fenomeni, come appunto quello che da il titolo a questo forum.

Sono un "fan" del grande giornalista Tiziano Terzani, purtroppo scomparso qualche mese fa. Lui ha vissuto molti anni, con la famiglia (l'unico modo per rendersi conto di come si vive in un paese), in Asia e sapeva parlare Giapponese, Cinese e qualche altra lingua di questo continente. E' stato a mio avviso l'unico che ha veramente capito qualcosa del Giappone, al contrario delle montagne di stupidaggini che scrivono i giornalisti abituali che credono di poter interpretare il paese del sol levante usando soltanto gli occhi. Questo e' un articolo che ha scritto 8 anni fa.

(mi scuso per i caratteri, incomprensibli, ma sto usando una tastiera giapponese).

Tiziano Terzani


Bisogna aver viaggiato nella metropolitana di Tokio alle ore di punta quando
la gente viene stivata nei vagoni da uomini in uniformi grigie e guanti
bianchi; bisogna aver passato delle serate nei piccoli bar di Shinjuku dove
gli &quotuomini salario", semplici impiegati o alti funzionari, piangono
ubriachi sulle spalle delle mama san; bisogna aver osservato come all'alba le
mogli restano ad inchinarsi sulle soglie di casa finchè i mariti scompaiono
in lontananza verso la stazione per capire come quella giapponese è una s
ocietà dura e senza gioia, e come tanti individui, intrappolati in una
disumana vita di solitudine, finiscono per vedere l'unica via d'uscita nella
distruzione: la propria, degli altri e al limite del Giappone stesso. Gli
attacchi al gas nervino da parte degli adepti della setta Aum della Suprema
Verità contro le folle formicolanti delle città non sono una aberrazione.
Sono semplicemente l'espressione più drammatica e vistosa di una malattia che
da tempo cova nell'anima giapponese; sono parte del prezzo che il Giappone .
affascinante, ma anche terrificante Paese . paga per il suo straordinario
successo economico. Le radici di questo male sono vecchie. Risalgono alla
fine del secolo scorso, quando i giapponesi decisero, senza alcun spiri to
critico, di imitare la modernità occidentale e così si disancorarono dalle
loro tradizioni culturali e persero i loro, già relativi, punti di
riferimento morale e spirituale. L'aggravamento però è cominciato nel 1945,
quando il Giappone, sconfit to sui campi di battaglia dell'Asia e dalle bombe
atomiche di Hiroshima e Nagasaki, ha scelto di continuare a battersi contro
il resto del mondo . questa volta sul piano economico . senza alcun riguardo
per le conseguenze che la nuova guerra aveva su lla sua gente. Buttati a
capofitto nell'impresa di ricostruire il Paese, messi a correre dietro a
sogni di banali acquisizioni materialistiche, i giapponesi hanno ancora una
volta dovuto reprimere ogni loro individualità, rinunciare ad ogni rifless
ione e si sono presto ritrovati a vivere a ritmi sempre più pressanti, in
spazi sempre più angusti, in una società sempre più disumanizzata in cui
nessuno è quel che è, ma è il ruolo che svolge. Nelle scuole gli studenti non
considerano i compagni come possibili amici, ma come dei concorrenti. Nelle
fabbriche e negli uffici i rapporti sono esclusivamente gerarchici. Persino
all'interno delle famiglie le comunicazioni sono dettate da stereotipi e per
lo più fatte di grandi silenzi. La natura vien e progressivamente mangiata
dal cemento, le città cambiano in continuazione. In questo vuoto spirituale,
creato da una società tutta presa dal lavoro e dal consumo, sono fiorite le
&quotnuove religioni", ognuna con una sua promessa di &quotsalvezza", ma og
nuna, per sua natura, una organizzazione giapponese e con ciò, in un modo o
nell'altro, integrata al sistema. Molte di queste sette sono parte di quella
stessa rete di interessi politici ed economici da cui uno crede, diventandone
membro, di sfuggire . È certo da questo senso di impotenza dinanzi ad una
società senza alternative che è cresciuto inconsciamente fra i giapponesi,
culturalmente già così affascinati dalla morte e propensi al suicidio, il
desiderio di far saltare tutto in aria, di ve dere città come Tokio rase al
suolo e l'intero Giappone ingoiato dal mare. Non è certo un caso che
Godzilla, il mostro che calpesta i grattacieli di Tokio, sia una invenzione
giapponese e che i film in cui lui è protagonista continuano ad essere un i
ncredibile successo. Allo stesso modo non è un caso che i libri più venduti
siano quelli che descrivono l'ultimo terremoto o l'ultimo maremoto che
cancelleranno il Giappone dalla faccia della terra. Ogni giapponese trova in
questi scenari da apocalis se la liberazione da tutto ciò a cui si sente
incatenato. In questo senso gli adepti di &quotAum della Suprema Verità",
mettendo in pratica coi loro attacchi al gas nervino le fantasie altrui, sono
una espressione del Giappone di oggi come lo sono i su oi gadgets
elettronici. Gli uni sono legati agli altri. Quella loro è una storia
raccapricciante, ma una che fa riflettere sulle conseguenze del puro
economicismo; una che dovrebbe far anche ricredere quelli che in Occidente,
affascinati dalle appa renze


Se ti e' piaciuto, ti consiglio di comprare il libro "In Asia", sempre dei questo giornalista
sposo anche io l'OT dicendo che terzani purtroppo l'ho scoperto tardi n tanto prima della sua morte con Pelle di Leopardo e poi sn venuto a sapere che c'erano altri libri in casa sparsi nella libreria


Mi riprometto di farmi una cultura + ampia ma dal modo di scrivere leggero eppur sempre molto acuto e lucido devo dire che è stato uno dei giornalisti con le idee + chiare riguardo all'Oriente.

Davvero un peccato...
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Old 10-09-2004, 17:44   #14
dnarod
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be per molti posso dare ragione, ma io sono storto nel cervello......come mi piace anche molto lo stile di vita degli usa......non dico che siano i miei ideali di giustizia sociale, ma se mi ponessero di fronte alla scelta: modello pseudo-europeo (l' italia è solo un esempio) e uno dei due sopracitati per me la scelta non si porrebbe nemmeno.....ne sceglierei uno dei due indipendentemente.....saro bacato io.....
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Old 10-09-2004, 18:11   #15
DioBrando
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Originariamente inviato da dnarod
be per molti posso dare ragione, ma io sono storto nel cervello......come mi piace anche molto lo stile di vita degli usa......non dico che siano i miei ideali di giustizia sociale, ma se mi ponessero di fronte alla scelta: modello pseudo-europeo (l' italia è solo un esempio) e uno dei due sopracitati per me la scelta non si porrebbe nemmeno.....ne sceglierei uno dei due indipendentemente.....saro bacato io.....



del Giappone n sò a parte quello che ho letto che poi viene confermato da persone che ci vivono ( gino è uno) ma mi passa la voglia di abitarci.

Per gli Stati Uniti dipende da cosa ti ritrovi a fare lì per vivere.

40 milioni di persone sn senza assistenza sanitaria minima, svariati milioni si possono considerare sotto la soglia di povertà, poi nelle grandi metropoli il tasso di criminalità n è sceso, l'istruzione statale fà schifo...


Dovessi crescere e viverci lì direi di no anche perchè dal punto di vista culturale, ok l'Europa sarà bacchettona ma lì c'è LA storia insieme all'Oriente, ma se invece ci si mette in testa di andarci magari laurea in pugno o certificazione importante per lavorare allora sn convinto che il posto migliore sia lì perchè i soldi che si spendono nella ricerca negli Stati Uniti n si spendono in nessun altra nazione...ti fai un mazzo come un paiolo ma sei assistito ( se bravo anche riverito) e letteralmente buttano via soldi per accaparrarsi belle teste anche solo come investimento futuro.
Quando vedo persone di 35 anni che ancora n sn diventate nemmeno docenti associati e vengono come ricercatori pagati una miseria nonostante la loro bravura mi verrebbe da battere la testa contro il muro...
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Old 11-09-2004, 01:02   #16
dnarod
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perdonami ma tu che ci vivi in giappone non puoi omettere certi dettagli: una buona fetta della popolazione è, come tu la definisci, anormale e non accettata, per il semplice fatto che l elevato standard di efficienza richiesto dalla societa produce un tasso di depressione fra giovani e lavoratori difficilmente raggiungibile in qualche altro stato industrializzato (dello stesso livello).....e i depressi si comportano come degli sbandati (di cui il giappone è un po pieno).....quella dell automa lavoratore è una barzelletta che deriva da qualche libro di storia del liceo, molti giapponesi sono buoni e calmi quando devono e poi vanno a sfogare la loro repressione coi giochetti erotici piu macabri e malati....molti giovani vivono come relitti e se ne sbattono altamente dell arigato e dei modi giapponesi (venendo ulteriormente emarginati)......a me pero questo meccanismo piace e se vivessi li farei bene attenzione a non sgarrare mai e a mostrare il lato giapponese quando serve e quello che mi pare altrove......

per quanto riguarda il modello americano mi piace molto di piu...in pratica è come l italia solo che non ne hai tutti i doveri (e neanche diritti, ovvio)....per entrare nel campo del lavoro non devi avere un aggancio per forza, per avere un arma non devi conoscere il presidente della repubblica, è piu grande, c e piu roba(anzi c e tutto), è l america, si parla una lingua decente, come nazione non vive alle spalle di qualcuno, è la patria del capitalismo e del gretto consumismo (tutto quello che mi piace)......poi è ovvio che ci sia anche il rovescio della medaglia (ma se si pensa solo al burro non ci si puo considerare realisti!): non c' e storia e un sistema scolastico non perfetto (e chi se ne frega, le cose me le studio io meglio dell universita, ho a disposizione tutti i libri e i corsi del mondo!!!); poi c e la faccenda del sistema sanitario.....mamma mia, con tutte le tasse che pago in italia per le minime idiozie, il minimo che possa fare lo stato è proprio fornirmi un sistema sanitario che mi curi anche una spinetta nel dito.......io tra le altre non sono mai andato all ospedale in 21 anni, non mi ammalo mai e se anche qualche rara volta potra succedere paghero (del resto se voglio un pc nuovo mica mi aspetto che me lo comrpi lo stato solo perche pago un fiume di tasse)......
vi ripeto, saro bacato io, ma io preferisco uno a caso di quei due stati (non sto dicendo che farei i pompini vitanaturaldurante a ciascuno, ma solo che li preferisco) a molti altri, incluso quello pettoso in cui vivo. "perche?" vi chiederete? presto detto: è uno stato secondo me del 3 mondo in quanto un efferato capitalista come ce ne sono molti è riuscito ad abbindolare una nazione intera con le sue promesse da venditore porta-porta e a fare cio che vuole come e quando vuole (e aggiungerei quasi industurbato)....hanno voglia poi gli italiani ad avercela (in realta è tutta invidia lercia e risentimento perche si vergognano di averlo votato), eppure in tutto il mondo siamo visti come un burattino nelle mani del "furbone" di turno......e la cosa piu sfiziosa e divertente è che è proprio cosi! allora preferite vivere in un paese del genere (ma con l assistenza medica, per carita ) o in un paese che si arroga il diritto di fare una guerra per questioni personali e nessuno (se non un insignificante movimento pacifista, tra l altro interessato all immagine piu che alla pace) ha il coraggio di fiatargli contro?

scusate,spero di non inimicarmi tutti parlando cosi, non ne abbiate a male, sono solo idee
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Old 11-09-2004, 07:25   #17
cdimauro
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Quote:
Originariamente inviato da dnarod
per quanto riguarda il modello americano mi piace molto di piu...in pratica è come l italia solo che non ne hai tutti i doveri (e neanche diritti, ovvio)....
Beh, in Italia hai anche il vantaggio che, pur avendo dei doveri, è moralmente accettabile cercare di eluderli. Parola di premier...
Quote:
per entrare nel campo del lavoro non devi avere un aggancio per forza,
Anche al nord? Non mi risulta. Al sud la questione è grave, ma perché manca il lavoro...
Quote:
per avere un arma non devi conoscere il presidente della repubblica,
Ma puoi sempre finire sulla sedia elettrica... Ma dai, una cosa che mi piace del Giappone è il fatto che non si possano detenere armi, fatta eccezione per le forze dell'ordine (e la yakuza ): in questo (e solo in questo, eh, gino! ) sarebbe un modello da imitare.
Quote:
è piu grande,
Vabbé, ma mica è tutta abitata? Ti piacerebbe metter su casa nella valle della morte?
Quote:
c e piu roba(anzi c e tutto),
Anche il crimine. E molto di più che da noi, te l'assicuro.
Quote:
è l america,
E allora?
Quote:
si parla una lingua decente,
Scherzi o fai sul serio?
Quote:
come nazione non vive alle spalle di qualcuno,
Soltanto sui paesi del terzo mondo, che colonizza e sfrutta. Quelli più "civilizzati", come l'Italia, li ha passati di livello, invece: alleati, e sul cui suolo ha fatto costruire tante belle basi militari da cui controllare più facilmente ogni angolo della Terra...
Quote:
è la patria del capitalismo e del gretto consumismo (tutto quello che mi piace)......
Noi due non potremmo MAI, e dico MAI, andare d'accordo.
Quote:
poi è ovvio che ci sia anche il rovescio della medaglia (ma se si pensa solo al burro non ci si puo considerare realisti!):
C'è anche il burro d'arachidi, ma la sostanza non cambia: più grossa è la medaglia, più grosso sarà anche il suo posteriore...
Quote:
non c' e storia e un sistema scolastico non perfetto
Diciamo che fa semplicemente schifo, dal punto di vista dell'educazione del bagaglio culturale che in teoria dovresti possedere. Non è un caso se la metà degli Americani non conosca Colombo, e la maggior parte di quelli che lo conoscono non ricordano neppure il giorno del suo sbarco nelle Americhe.
Quote:
(e chi se ne frega, le cose me le studio io meglio dell universita, ho a disposizione tutti i libri e i corsi del mondo!!!);
Se è così, sei fortunato: la maggior parte delle persone, che rientrano semplicemente nella media, vorrebbero poter usufruire di un adeguato insegnamento. E scusa se è poco...
Quote:
poi c e la faccenda del sistema sanitario.....mamma mia, con tutte le tasse che pago in italia per le minime idiozie, il minimo che possa fare lo stato è proprio fornirmi un sistema sanitario che mi curi anche una spinetta nel dito.......
In America il sistema sanitario costa molto di più, e non è per tutti.
Quote:
io tra le altre non sono mai andato all ospedale in 21 anni, non mi ammalo mai e se anche qualche rara volta potra succedere paghero (del resto se voglio un pc nuovo mica mi aspetto che me lo comrpi lo stato solo perche pago un fiume di tasse)......
Spera soltanto di poter continuare a lavorare fino alla pensione e di avere un buon stipendio per pagarti le salatissime assicurazioni, che in caso di malattie & co. è vero che pagano, ma dicono al dottore di buttarti giù dal letto non appena cominci a respirare: il letto costa.

Che dire: accomodati pure. Preferisco mangiare un tozzo di pane, ma restarmene qui in Sicilia.
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Old 11-09-2004, 08:48   #18
Marisel
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Città: La Spezia
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Bè, dnarod, ognuno ha le sue idee e vanno rispettate.
Non voglio stare a risponderti dettagliatamente, il buon CdiMauro lo ha fatto in maniera egregia.
Ti dirò solo che se credi che gli stati uniti non vivano alle spalle di qualcuno sei un pò illuso, sono anni che molti economisti denunciano un flusso costante di capitali dai paesi in via di sviluppo verso quelli capitalisti (con gli stati uniti in testa, ovviamente).
Vallo a chiedere a chi non può comprarsi i farmaci perchè si trovano solo quelli stranieri e costano troppo, e lo stato dove vive non può produrli a basso costo perchè le multinazionali reclamano il brevetto della molecola, e gli stati uniti minacciano embarghi. Non tirare fuori la favoletta del grosso investimento di ricerca, vale solo sulle molecole nuove. Da decenni le azioni delle multinazionali farmaceutiche pagano dei dividendi impensabili per altre compagnie. Il bello è che molte università americane sono finanziate proprio dalle stesse multinazionali. Come ti sentiresti a sapere che studi con dei soldi guadagnati sulla pelle della gente? Forse a te non te ne importa, ma a molti studenti americani sì, ed infatti hanno iniziato a manifestare contro i rettori.
Questo comunque era solo un piccolo esempio, ce ne sono a centinaia se vuoi.
A proposito del sistema sanitario io ti auguro di continuare ad essere sano come un pesce per tutta la vita. Ma se per caso ti vengono dei problemi cardiaci (e nelle società capitalistiche sono i problemi sanitari più frequenti) ti consiglio di rimanertene in Italia, magari ti curano gratis (e bene, mi permetto di aggiungere). Come dici?
Pagherai per le cure? ok, inizia a tirare fuori due o trecentomila euro. Cosa? non li hai? non sei coperto dall'assicurazione? beh, mi dispiace per te.
In Giappone il sistema è un pò meglio che negli Stati Uniti, l'assicurazione è obbligatoria ma è comunale, e copre il 70% delle spese sanitarie di qualsiasi tipo (era l'80% fino a poco tempo fa, ma Koizumi deve rilanciare l'economia). Non vi sono sul contratto clausole stampate in carattere corpo 2 che dicono "se ti viene il cancro e sei assicurato da meno di cinque anni ti devi attaccare, noi non si scuce un dollaro".
Certo, il rimanente 30% rimane a carico tuo, e non sono pochi soldi.

Tornando al Giappone, non è che sia esattamente pieno di sbandati. Ci sono, ma sono pochi. I giovani se ne sbattono della forma e fanno come gli pare, ma solo finchè sono a scuola. Questo è tollerato, basta che non eccedano. Ma poi quasi tutti un bel giorno si mettono il vestitino scuro con la cravattina e vanno al lavoro con la valigetta ed i capelli tagliati, si inchinano come tutti e dicono "gomen nasai" al capo che li rimbrotta in malo modo.
Bene o male nel sistema ci rimani dentro, anche se ti consuma l'anima, e finisci per vivere da zombie. Hai abbastanza soldi da spendere, ma non hai tempo. Ed allora che ci fai? li butti in roba "brando", come dicono loro. Ti compri qualcosa di firmato che costa magari mille euro, e ti illudi di essere contento. Lo sai che i govani dai 20 ai 26 anni sono il 12% della popolazione giapponese (la natalità è più bassa che in Italia) ma consumano il 40% dei prodotti di lusso prodotti NEL MONDO?
E' vero ciò che dici sulle fantasie sessuali, non immagini nemmeno quanto. Fatti raccontare qualcosa da Gino al riguardo. io ti posso dire solo che i negozi di software vendono per il 90% programmi porno o pornosadici dove il cursore è una manina con la quale strappi i vestiti ad una ragazza (rigorosamente vestita da scolaretta, con il vestitino alla marinara), la tocchi (se gli tocchi il seno si muove, se lo stringi viene un livido), ed hai a disposizione, naturalmente, un "set" di strumenti.
Insieme vendono anche i film porno, naturalmente; molti sullo stesso tema: attrice truccata come una bambina che viene quasi violentata da uno o più uomini.
Oppure ti posso dire che alcuni quartieri delal città magicamente di notte si trasformano, appaiono cartelli, scritte, luci, donne che ti invitano....
Magari ti viene anche voglia di entrare. Se sei un uomo magari non ti dispiace metterti in una vasca e farti fare un bel massaggio coronato da una fellatio. Però ti cacciano: non sei giapponese, gli altri clienti pensano che "contamini" le ragazze e non tornano.
Ma questa è veramente una questione da nulla: In Giappone per i gaijin le ragazze non sono mai un problema.
Rimane il fatto di essere considerati in qualche modo sporchi.
sono andato un pò fuori tema rispetto al già fuori tema...
Marisel è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 11-09-2004, 09:08   #19
dnarod
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Beh, in Italia hai anche il vantaggio che, pur avendo dei doveri, è moralmente accettabile cercare di eluderli. Parola di premier...
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ahahahahah vero

pero devo specificare:
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Spera soltanto di poter continuare a lavorare fino alla pensione e di avere un buon stipendio per pagarti le salatissime assicurazioni
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chiaro che se aspettassi la pensione potrei anche fare le cozze....la pensione non è mai qualcosa che mi ha interessato (tanto piu se rimanessi a vivere in italia, dove sono discretamente certo che non mi arriverebbe quando saro pensionabile io), anche perche è vero che lavorare sotto padrone non comporta un impegno massimo (non fraintendete, non dico che non ci si stanchi, ma l imprenditoria non ha orari di lavoro perche si lavora sempre ed è molto piu rischiosa----->ergo lavori il triplo e sempre sotto stress), ma si viene anche pagati una miseria.....insomma, non è certo il mio obiettivo.....piuttosto la pensione me la "costruisco" agevolmente investendo in immobili e quando penso di essere troppo vecchio (io odio alacremente i vecchi e non ci voglio arrivare, piuttosto mi suicido) amministro solo piu le attivita senza prenderne parte attiva

owwio che poi ognuno è libero di morire della morte che preferisce; io preferisco questa, tu un altra. tanto dobbiamo morire tutti e quello che facciamo in mezzo non ha molta importanza se non nel momento in cui la facciamo, quindi
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Noi due non potremmo MAI, e dico MAI, andare d'accordo.
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non sono d accordo con quest affermazione....tutti i miei amici (ne ho molti) anche i miei migliori amici la pensano diversamente da me (odiano capitalismo e consumismo) eppure siamo amicissimi lo stesso.....sarebbe come dire che io sono del cerignola e tu della juve e per questo non si puo andare d accordo.....tanto sia a me che a te in italia (come in tutti gli altri paesi non del 4 mondo) è permesso di fare un po quel che si vuole, e che ci siano comunisti o capitalisti al governo non ti cambia una cicca....dimmi se la tua vita è cambiata da adesso a qualche anno fa.....
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Old 11-09-2004, 09:17   #20
pisano
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Il Giappone non e' per tutti...

Non per continuare l'OT sul Giappone...ma dopo aver letto alcuni commenti discutibili mi sono sentito in dovere di dire la mia.
Il Giappone non e' un posto per tutti, si fa presto ad amarlo alla follia (soprattutto studentelli della prima ora) e si fa ancora piu' presto ad odiarlo profondamente: persone che aspettavano di trovarsi in paradiso e che senza nessuna preparazione linguistica, culturale, sociale, sono costretti a rimanerci e a tirare avanti un un modo o nell'altro; in questi individui l'odio e' ai massimi livelli e la frustrazione insuperabile, la sensazione di essere emarginato si rinfocola a ogni contatto con i locali, e la situazione si aggrava ulteriormente quando costoro entrano in contatto con altri connazionali frustrati come loro: parlar male del Giappone diventa il passatempo preferito, il ricordo della amata "patria" (che, magicamente, da posto scomodo e noioso diventa l'agognato paradiso, ma solo quando si e' a 10.000 km di distanza) contribuisce a rinvigorire l'astio per questo "stupido" e "razzista" popolo dell'asia (eh si', a prima vista devono sembrare proprio stupidi...lavorare 12 ore al giorno, straordinari non pagati, ecc).
Ho vissuto (e ci sto per tornare forever) per molto tempo in Giappone, non e' un paese facile neanche per chi ci va preparato (anni e anni di studio personale e universitario, conoscenza della lingua, cultura e storia, genuino interesse per la cultura diversa, simpatia per lo stile di vita rigoroso e senza fregature, piacere nel fare e rispettare la coda...);
Durante la mia permanenza sono venuto a contatto con alcuni individui compatrioti che molto mi hanno fatto riflettere su come l'essere umano possa odiare un suo simile o un paese intero, solo per il semplice fatto di non riuscire (o non volere) a integrarsi rinchiudendosi in un continuo complesso di persecuzione-razzista-SABETSU (discriminazione in jap).
Ho visto questi "amici italiani" riunirsi fra di loro (purtroppo talvolta ho dovuto presenziare) e vomitare le peggiori sequele di banalita' e luoghi comuni sul Giappone (nonostante ci "vivessero"), li ho sentiti tessere le lodi della tanto amata patria (fino al giorno della partenza invece tanto disprezzata), li ho visti SPINGERE e BUTTARE IN TERRA le altre persone nella metropolitana perche' erano da queste spinti (perche' non sanno che in Giappone, purtroppo, nell'ora di punta nei treni ci si "pressa" a vicenda...non piace a nessuno ma e' cosi'), li ho visti morire d'invidia e disprezzare gli itaiani che come me avevano studiato per anni la lingua e la cultura e che si sentivano molto meno "fuori" e "accerchiati" e meno "gaijin" di loro che non potevano nemmeno leggere i cartelli per strada e non potevano ambire a nulla di meglio del classico "insegnante" di italiano ai giapponesi, li ho visti riunirsi in riserve indiane "italiane" disprezzando il (peraltro eccellente) cibo giapponese e andare in spasmodica ricerca della pizzeria italiana da "Nino"(e ritrovare li' il sorriso...), li ho sentiti (indirettamente...e poi dicono che sono i giapponesi a non dire le cose chiaramente in faccia) commentare con disprezzo e invidia gli elogi che gli stranieri "integrati" ricevevano dai giappi per le conoscenze culturali e linguistiche sul loro paese, e ne ho viste tante altre che non e' il caso qui di raccontare.
Mi sono dilungato e me ne scuso, ma il giappone e' una parte importante della mia vita (nel bene e nel male, ovviamente) e leggere le opinioni (rispettabilissime in quanto tali) un po' partigiane di quanlche improvvisato Virgilio giapponese mi ha portato a intervenire.
Concludendo: persino per chi ha una forte passione e si e' preparato per anni al Giappone la trasferta in terra nipponica non e' per nulla facile, per non dire un salto nel buio, quindi figuriamoci per chi ci si ritrova per sbaglio e non ha altra scelta che restare anche contro la sua volonta'.
Ci sono molti punti negativi del Giappone che critico profondamente e cose alle quali non mi voglio e non posso abituarmi, ma e' senz'altro un paese magico e misterioso che non puo' essere spiegato nemmeno dai giapponesi stessi, figuriamoci dagli occidentali; ogni tentativo di spiegare cosa e' il Giappone e perche' sia cosi' e' destinato a finire in misero fallimento.

Saluti

p.s. i Giapponesi, al contrario di cio' che diceva qualcuno, sono estremamente felici e fieri se uno straniero parla e soprattutto scrive la loro lingua, per il semplice fatto che avvertono che per altre persone la loro cultura e' importante e meritevole di studio e conoscenza, sensazione alla quale non sono affatto abituati, visto l'odio (soprattutto in Asia)e l'indifferenza (occidente) che spesso li circondano.
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