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Iscritto dal: May 2001
Città: Milano Tokyo , purtroppo Utente con le palle fracassate
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il dopo-Tremonti...
Barbara Jerkov per Repubblica
Un blitz che scrive la parola fine a qualsiasi velleità di rimpasto. Ma, soprattutto, un blitz che cambia gli equilibri politici nel governo. D´ora in poi, Berlusconi, Fini e la Lega da una parte, seppure in ordine sparso e ognuno con la sua delusione e il suo rancore da smaltire; Follini dall´altra. E´ finita così, con il vicepremier che adesso spara a zero sull´ex alleato del cuore («la verità è che Marco voleva troppo, i democristiani non cambiano mai»), e con il segretario dell´Udc a ironizzare sul dubbio successo dell´operazione finiana («il Cavaliere si è portato Gianfranco al Quirinale per fargli vedere i ricchi che mangiano il gelato...», sibilava spietato ieri sera un autorevolissimo ex dc). Ma anche dentro An c´è chi, soprattutto la Destra sociale di Alemanno e Storace, non è affatto contento per come è andata a finire: «Un anno di battaglie per mandare via Tremonti e ritrovarci in via XX Settembre il segretario di Tremonti, roba da aver paura a farsi difendere da uno come Fini perfino all´assemblea di condominio». Se fosse una comica, saremmo alla rissa finale, tutti contro tutti e torte in faccia. Invece è la Casa delle libertà, dopo tredici mesi e passa di verifica di governo. Dunque è ufficiale: Siniscalco ministro dell´Economia e niente rimpasto. Berlusconi sul punto è stato chiarissimo: «Adesso non si tocca più niente». L´idea della sostituzione secca di Tremonti la covava da un pezzo. Una volta capito che l´ipotesi di rilanciare l´esecutivo con l´ingresso di tutti i leader di maggioranza era fallita, ancora ieri mattina il premier coltivava un piano "B", basato sullo spacchettamento dell´Economia: Marzano, Forza Italia, al Tesoro; Baldassarri, An, al Bilancio; Baccini, Udc, alle Attività produttive. Ieri pomeriggio, visto il documento finale del consiglio nazionale dell´Udc, cade anche l´ultimo dubbio. «Questi vogliono cuocermi a fuoco lento, ma si sbagliano», spiega Berlusconi a Fini nella prima delle tante telefonate intercorse durante la giornata, «Follini in realtà non mi ha mai detto chiaramente nemmeno chi erano i candidati dell´Udc a fare i ministri, sempre per tenersi le mani libere. Adesso però basta, non posso fidarmi». Tramontato anche il piano "B", è la fine dei sogni ministeriali per i tanti aspiranti di via della Scrofa ma anche dell´Udc. E´ il via libera al blitz. Il Cavaliere ha cura di condividere passo passo tutta l´operazione con il vicepremier. Poi, una manciata di minuti prima di renderla pubblica, avverte gli altri alleati, De Michelis, il repubblicano Nucara. Follini solo per ultimo. Perché anche se la nota di Palazzo Chigi recita apprezzamento per il «senso di responsabilità» dimostrato dai centristi, la diffidenza, come si diceva, resta quella di sempre. Gli scogli affiorano a vista. Il federalismo, in primo luogo. «Ho già dovuto far accettare alla Lega che la sanità passasse dalle regioni allo Stato, non posso davvero chiedere loro di più», taglia corto Berlusconi. Follini, per la verità, ha più motivi per essere soddisfatto rispetto a Fini. Ieri sera, tirando le somme della giornata, l´ha messa così: «La nostra principale richiesta politica era la fine dell´interim, e l´interim è finito. Poi, sul resto, rimane agli atti il riconoscimento del premier per l´atteggiamento dell´Udc. Siamo riusciti a far approvare il conflitto d´interessi in giornate in cui questo sembrava impossibile. Abbiamo tenuto duro sulla Rai e la nostra mozione sul Cda è passata nonostante tutte le minacce di An e Forza Italia. Incassiamo un´apertura, ancorché a parole, sulla riforma elettorale. Non abbiamo ritirato nemmeno uno dei nostri dieci emendamenti sul federalismo». «Poi, certo», continua il ragionamento di Follini, «il nostro grado di adesione e di impegno rispetto al governo sarà proporzionale al grado di soddisfazione che otterranno le nostre richieste. E questa è una cosa che verificheremo giorno per giorno». La strategia di tenere il resto della Cdl sotto scacco, la tattica del bagnomaria, insomma. Proprio quella che più teme il Cavaliere. Semmai, buttano lì maliziosi in via Due Macelli, è Fini che ora come ora ha davvero poco di che cantar vittoria. «In An non ce n´è uno che non fosse convinto di fare il ministro», sorridono i centristi, «invece dovranno accontentarsi di aver visto Berlusconi che concedeva al loro capo di accompagnarlo da Ciampi... chissà come sono contenti». Maliziosi, appunto. Il vicepremier ricambia della stessa moneta. «Questa giornata segna la fine degli "assi"», detta ai suoi, «archiviato l´asse Berlusconi-Tremonti-Bossi, è finito anche quello Fini-Follini, ed è tutta colpa del protagonismo di Marco». Uno stretto collaboratore del leader di An non ha dubbi: «E´ stato Follini ad avere respinto Gianfranco nelle braccia di Berlusconi». «La verità», prosegue l´accusa di Fini, «è che Follini in questa partita voleva troppo. Mentre io proponevo una cosa pulita, alla luce del sole, chiedendogli di entrare insieme, lui è sempre stato ambiguo. Se rifiuti, non puoi chiedere due ministeri per i tuoi e Buttiglione commissario europeo... La verità è che con i democristiani non c´è da fidarsi, non cambiano mai». Per il vicepremier, però, si apre adesso un serio problema nel partito. Perché i delusi sono tanti e la protesta rischia di montare. «Bossi in ospedale, Tremonti in esilio, ma la sostanza non cambia», ironizzava spietato ieri sera Storace. E´ risaputo che Alemanno vede Siniscalco («Maniscalco», lo sfotte il governatore del Lazio) come il fumo negli occhi. «Un anno di battaglie per mandare via Tremonti e ritrovarci in via XX Settembre il segretario di Tremonti», ringhia un fedelissimo del ministro. La Destra sociale si riserva di chiedere l´immediata convocazione dell´assemblea nazionale del partito. «Perché Gianfranco ci venga a spiegare dov´è che abbiamo vinto», dicono. «La verifica non è servita per fare un giro di poltrone, ma è un problema di progetto politico», avverte secco Alemanno, «è chiaro che questo è l´ultimo tentativo, se fallisce ci sono solo le elezioni anticipate».
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Ma un post dove scrivi qualcosa di tuo , e non copi e incolli ci sarà mai ?
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Iscritto dal: Sep 2003
Città: spero ancora per poco in italia
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che rompicoxxxxxi quel follini
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Iscritto dal: May 2001
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#5 | |
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Senior Member
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Certo che Follini è proprio brutto. |
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#7 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Città: Milano Tokyo , purtroppo Utente con le palle fracassate
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#8 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2002
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Mi rubi le battute che faccio io a checo ?? http://forum.hwupgrade.it/showthread...hreadid=730170 |
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#9 | |
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Senior Member
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Città: Medhelan Padania
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un grandissimo infame insieme al suo compare Fini. |
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Bannato
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