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#3 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2000
Città: Versilia
Messaggi: 569
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Re: info su tecnologie di connessione
Quote:
Ho guardato la roba che usavo io ma è tutta in inglese... e, purtroppo per te, il grosso lo ho su libri e non su web. Se hai domande comunque son qua... Su analogica, Isdn, XDSL, fibra ottica sono ferrato... T1 e T2 non sono tecnologie... sono quantità... satellite ne so ben poco... oc12 non so manco cosa sia.. ![]() Ciao. |
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#4 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2001
Città: Sondrio, Milano in settimana
Messaggi: 19
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Re: Re: info su tecnologie di connessione
Quote:
cmq grazie in anticipo Sa vedum |
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#5 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2001
Città: Sondrio, Milano in settimana
Messaggi: 19
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Re: info su tecnologie di connessione
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http://www.ing.unipi.it/~d7384/com_o.../CoverFrm.html tesi di laurea, sembra un lavoro fatto bene |
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#6 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2000
Messaggi: 17963
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Re: Re: info su tecnologie di connessione
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![]() allora restano delle cose simili su analogioco isdn t1,t3 sat oc12
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#7 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2000
Messaggi: 17963
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Re: Re: info su tecnologie di connessione
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#9 | |
Bannato
Iscritto dal: Feb 2000
Città: The city of wasting disease
Messaggi: 7389
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dimentichi forse altavista? ![]() |
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#10 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2000
Città: Versilia
Messaggi: 569
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Re: Re: info su tecnologie di connessione
Quote:
![]() Si.. comunque l'unica strada è cercare roba universitaria... Mettermi a spiegare io... eeehh... se ti basta in generale mi sbatto e ti tiro fuori qualcosa... se vuoi nello specifico ci dovrei passare ore!! ![]() ![]() Comunque appena ho tempo vi tiro fuori qualcosa... Ciao! |
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#12 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2000
Messaggi: 17963
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Re: Re: Re: info su tecnologie di connessione
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#13 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
Città: Le porte della percezione ora sono APERTE
Messaggi: 746
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sUL SAT IO HO MAREE DI DOCUMENTI E LINK E PAGINE MA LI DEVO TROVARE.
ho fatto da beta tester per varie compagnie sat e sono pieno di opuscoli foglietti pdf e roba varia,ma mettere tutto assieme è un dramma,ma domani sono a casa se ti serve qualcosa rimedio
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E' ricercando l'impossibile che l'uomo ha sempre realizzato il possibile. Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo. M.B |
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#14 |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2000
Città: Versilia
Messaggi: 569
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Senti... ti sparo qua un po' di cose... poi mi dici tu a quali aspetti sei interessato. Ho volutamente messo argomenti che detti così non si capiscono... spiegarli è lungo e magari non erano cose che ti servivano. Se invece mi dici che sono proprio quelle le cose che ti servono posso spiegarle per bene... che si capisca...
![]() Ciao. Analogica:sono i classici MODEM (MODulatore DEModulatore). I primi risalgono al '91. Erano da circa 300bit/s e usavano una modulazione FSK (modulazione di frequenza). Poi si è passati alla modulazione QAM (modulazione in fase e quadratura fino ad una costellazione di 960 simboli!!) negli anni '90. Si parla di tecnologia che è arrivata fino ai 33.6Kb/s in ricezione e in trasmissione. Nel '98 si è pensato di "digitalizzare" il modem in ricezione. Si è arrivati a poter ricevere 56Kb/s mantenendo 33.6Kb/s in upload (si... anche quelli di adesso sono così). Per arrivare ai 56K si usa una modulazione in banda base a 256 livelli (8 bit per simbolo). ISDN: ancora su doppino. Usa due canali con modulazione digitale 2B1Q (4 PAM) da 64Kb/s più un canale da 16Kb/s per la segnalazione. Doveva essere la soluzione per il futuro ma è stata mangiata dall'ADSL. HDSL: questa non so bene come funzioni... C'è comunque la variante E1 (Europa) e quella T1 (USA) rispettivamente da 2.048 e 1.544Mb/s. Sfrutta il doppino a patto che non sia più lungo di 3-4 Km. Usa un codice che tiene conto della risposta del canale in modo da equalizzare il segnale tramesso in tempo reale. E' per questo che raggiunge tali velocità su un semplice doppino. Fibra Ottica: qua non si finisce più... è troppo vasto l'argomento. Usa la trasmissione "fotonica" (usa la luce invece della corrente). La limitazione tecnologica è data dai fotorivelatori e dai laser. Nella fibra infatti si raggiungono i Tb/s come nulla fosse. La modulazione susata è la più banale: la OOK ... luce-non luce... cioè in pratica passano veri e propri bit. Ultimamente si passaalla WDM, cioè si cerca di trasmettere diversi "colori" in fibra in modo da moltiplicarne l'efficenza spettrale. Attualmente si parla di 2Tb/s... sarebber duemila GigaBit al secondo... T1 e T2 come tui dicevo non sono tecnologie di trasmissione, sono numeri. T1 equivale a 1.544Mb/s.. T2 non sparei. E' come se per l'accelerazione dico G... intendo 9.8m/s ![]() Satellite... non sparei ne modulazione, ne capacità. Oc12... anche meno... mai sentita... |
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#15 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
Città: Le porte della percezione ora sono APERTE
Messaggi: 746
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A proposito della diffusione e distribuzione dei dati attraverso le tecnologie di broadcasting, un passo importante è stato compiuto con la definizione dello standard DVB, acronimo di Digital Video Broadcasting: oggi questo è lo standard de facto a livello europeo per i servizi di broadcasting dei dati, radio e televisione attraverso il satellite. Come si può leggere nel sito ufficiale dell’organizzazione (www.dvb.org) il progetto Digital Video Broadcasting è nato da un consorzio di oltre 200 operatori di broadcasting, costruttori e operatori di rete in più di 30 Paesi del mondo, che si sono impegnati per la definizione di un set globale di specifiche per la distribuzione della televisione digitale e dei servizi di broadcast digitali in generale. Il sistema DVB è completamente basato su standard aperti: utilizza infatti sistemi di compressione video come MPEG-2 al livello di trasmissione e trasporto e IP per i protocolli di rete. Questo sistema sta avendo successo sul mercato perché permette la creazione di economie di scala che influenzano positivamente i prezzi degli impianti e delle schede riceventi: tramite le specifiche DVB, oggi molti costruttori sono in grado di fornire hardware al livello di trasmissione e di ricezione dei dati e applicazioni software totalmente interoperabili con le applicazioni basate su IP.
I sistemi sviluppati per consentire a utenti privati e aziende di collegarsi al Web attraverso l’etere usano la tecnologia satellitare in maniera analoga a quanto avviene per la diffusione dei programmi televisivi. Infatti, la trasmissione via satellite è per sua natura un canale di comunicazione punto-multipunto, ma attraverso opportune tecniche di cifratura del segnale è possibile modulare la diffusione dei dati offrendo il servizio di accesso solo agli utenti che il fornitore del servizio desidera raggiungere. La tecnica specifica prende nomi diversi a seconda del numero di utenti raggiunti: si parla di diffusione dei dati in modalità broadcast se il servizio è fruibile da tutti gli utenti, o di multicast se questo è ristretto solo a un gruppo di utilizzatori. Infine si definisce unicast una tecnica che limita la diffusione dei dati a un solo utente. Nel caso specifico di applicazioni basate su protocollo TCP/IP si parla di IP-unicast o di IP-multicast. L’architettura di base del sistema di accesso a Internet che utilizza il satellite si può schematizzare in linee generali descrivendo i passaggi che il flusso dei dati percorre per giungere agli utilizzatori del servizio. A questo punto però occorre subito fare una distinzione tra le applicazioni rivolte al singolo utente o alle aziende e quelle invece indirizzate ad esempio agli ISP o ai fornitori di servizi di informazioni, che devono distribuire contenuti a un gran numero di utenti. Nel primo caso l’architettura del sistema comprende un’apparecchiatura da montare sul pc dell’utente, e una stazione base di terra che funziona da gateway tra il satellite e il pc dell’utilizzatore (vedi figura qui a fianco). Queste soluzioni di accesso Internet via satellite sono rivolte all’utenza SOHO (Small Office, Home Office) e alle aziende di piccole e medie dimensioni, che costituiscono una larga fetta del mercato. Per avere accesso al servizio occorre avere anche un abbonamento a un ISP locale a cui connettersi attraverso un normale collegamento PSTN o ISDN, tramite cui l’utente invia le sue richieste dati, come ad esempio quella di una pagina Web. La ricezione delle informazioni avviene invece sul link satellitare tramite un’antenna parabolica collegata al pc. Per poter ricevere i dati, il computer deve essere dotato anche di una apposita scheda hardware, necessaria per l’elaborazione dei dati in arrivo dal satellite. Questa scheda oggi è conforme nella larga parte dei casi agli standard DVB (Digital Video Broadcasting) e MPEG-2 (lo standard di compressione digitale per i file video). Quando l’utente digitando l’indirizzo di una pagina Web invia la richiesta di dati, questa passa dall’ISP locale e attraverso Internet arriva a una stazione base di terra dotata di un uplink DVB verso il satellite. Questa stazione di terra, che ricava da Internet i dati richiesti dall’utente, funziona in sostanza da gateway DVB. Esegue infatti i fondamentali compiti di server per inviare al satellite i pacchetti IP incapsulandoli nel formato MPEG-2. Si occupa insomma di effettuare tutte le necessarie operazioni di multiplexing, codifica e modulazione per trasmettere i dati verso il satellite. Da quest’ultimo il flusso dati poi ridiscende a terra attraverso un downlink verso la parabola del pc dell’utente. Qui la scheda DVB all’interno del computer esegue processi di demodulazione, decodifica e de-multiplexing, ricostruisce i pacchetti dati IP del flusso MPEG-2 e rende disponibili i dati stessi alle applicazioni dell’utente. L’architettura di cui abbiamo appena descritto il funzionamento consente di scaricare file e informazioni a una velocità che può arrivare anche a 400 kilobit al secondo, e come abbiamo visto si appoggia nella fase di richiesta dati sulla rete terrestre. In questi casi però non viene di solito garantita qualità del servizio (QoS) e quindi maggiore è il numero degli utenti connessi in quel momento, minore è la velocità di trasferimento dei dati che si ricevono dal satellite. Anche se lo standard DVB prevede un throughput di dati potenziale da 6 a 38 Mbps (a seconda della parte di canale del trasponder del satellite utilizzata), in tutti i servizi di trasmissione dati come questi, che puntano ad aver il maggior numero di utenti connessi, la banda media che si riesce a ottenere, in proporzione al numero di contratti sottoscritti e di utenti simultaneamente collegati, si aggira appunto attorno ai 400 kbps. Diverso è invece il discorso da fare se i servizi di trasmissione dati sono rivolti a chi distribuisce contenuti o informazioni e ha necessità di avere molta banda a disposizione. In questo caso l’architettura del sistema differisce un po’ da quella appena descritta. Esistono infatti anche soluzioni in grado di fornire QoS, quindi banda assicurata, e accesso a Internet via satellite senza la necessità di utilizzare, nella fase di richiesta dati dell’utente, il collegamento sulle infrastrutture terrestri. In questo caso però l’investimento iniziale da effettuare non si limita a un’antenna parabolica e a una scheda DVB, ma comprende anche l’acquisto di un’unità che trasmette direttamente via satellite. Un caso tipico è quello di Tachyon Europe (www.tachyon.net), fornitore su scala globale di servizi di accesso Internet ad alta velocità via satellite: "Servizi come il nostro - spiega Alberto Martini, regional manager per l’Europa del Sud e per i Balcani di Tachyon - non hanno bisogno di utilizzare le infrastrutture terrestri: l’investimento iniziale che si richiede per l’apparecchiatura è di circa dieci milioni". Questo sistema di connessione paneuropeo a due vie usa un satellite per trasportare il traffico dati tra il Tachyon Access Point (TAP), cioè un ricetrasmettitore collocato presso l’utente, e una stazione di terra che ricava i dati da Internet attraverso un nodo ad alta capacità. L’unità di ricetrasmissione dell’utente comunica in maniera bidirezionale col satellite senza necessità di connessione con le infrastrutture terrestri. Tachyon sostiene che con questo tipo di architettura il suo sistema può supportare una velocità di trasporto dati fino a 34 Mbps. Sul lato utente l’unità TAP è munita di un’interfaccia Ethernet che permette di collegarla alla LAN aziendale. L’Internet via satellite apre la strada ai servizi multimediali ed è una soluzione alternativa per la pesante congestione delle reti terrestri, in un mercato in cui la crescita di abbonati e servizi stenta a trovare il sostegno adeguato di un’infrastruttura potente e robusta in termini di larghezza di banda. Spedire i dati attraverso l’etere permette infatti di eliminare molti "colli di bottiglia" che rallentano l’accesso dell’utente alle informazioni. Anche tecnologie come ADSL, secondo Martini, non sempre sono applicabili. "In un momento contraddistinto dal lancio dei nuovi circuiti di accesso ADSL nelle principali città europee e soprattutto italiane - commenta - viene da chiedersi cosa sarà di quelle aziende, piccole o grandi, che si trovano al di fuori delle aree coperte dal servizio ADSL. L’alternativa per non continuare a usare linee dedicate e pagare bollette salate è il satellite. Questo mezzo sarà un valido alleato per tutti coloro che vogliono essere sempre on line, ma soprattutto sarà molto apprezzato da chi non intende spendere una fortuna in linee dedicate. Lo stesso sistema potrà essere usato anche da carrier e ISP, che si troverebbero così a disposizione un’infrastruttura continentale senza dover affrontare nessun genere di investimento per raggiungere i loro clienti più lontani". A Martini domandiamo anche quali possano essere altre possibili applicazioni di Internet via satellite: "Per le sue caratteristiche e per il tipo di utenza a cui si rivolge, l’accesso via satellite a Internet - continua - si presta a molteplici applicazioni. Fra queste, solo per citarne alcune, vi è la connessione all’Intranet aziendale di uffici e rappresentanze che si trovano all’estero, che sono situate in zone rurali o che sono mal connesse alle infrastrutture terrestri. Altre applicazioni sono la possibilità di avere postazioni mobili del tutto indipendenti dalle infrastrutture terrestri, che per essere in rete hanno bisogno soltanto di un generatore di corrente. Si stanno poi studiando applicazioni che prevedono l’accesso a Internet per mezzi in navigazione, come ad esempio le navi". Ma la sperimentazione di nuove tecnologie non si arresta: "Per quanto ci riguarda, le funzionalità future del nostro sistema prevedono senz’altro il supporto di Voice-over-IP. Anche il supporto del#l’IPV6 è sulla lista delle priorità". Questa è una infarinatura per nozioni tecniche la strada è lunghissima e il materiale disumanamente ampio,ma ho tutto aqui a casa in caso che ti interessasse contattami in privato
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E' ricercando l'impossibile che l'uomo ha sempre realizzato il possibile. Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo. M.B |
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#16 |
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S'è suicidato
![]() ![]() Qua c'è un bel PDF. Guarda da pagina 7 in poi, c'è roba su Modem analogici, ISDN e xDSL: http://info.iet.unipi.it/~luise/HTML/SdT/xDSLGelli.pdf Per spiegazioni sono qua... in teoria dovrei sapere tutto quello che c'è scritto... viceversa dovrei rifare un esame... ![]() ![]() Ciao. |
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#17 |
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Linea OC - circuito di trasmissione dati basata sulla fibra ottica ( Optical Cable ) che raggiunge velocità di 51,84 Mb/s (OC-1)
Linea OC-12 -Multiplo della linea OC-1 con velocità risultante di circa 632 MB/s. Cmq non scherzo qui ho una mole di roba che se la tiro fuori mi seppelklisco vivo,solo per i lsat tra standard dvd,vpn, ecc ecc oltre 4000 pagine
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#18 |
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Marconi: la rete a 40 Gigabit
BXR-48000 è il nome del nuovo sistema di commutazione a celle e a pacchetto annunciato da Marconi (tel. 01060021, www.marconi.com). Si tratta di una macchina di fascia alta dedicata ai carrier per la realizzazione di backbone nazionali, che offre funzionalità avanzate di gestione del "traffic engineering", cioè dei meccanismi di allocazione di banda, delle protezioni e della ridondanza caratteristiche delle dorsali ad alto traffico. Evoluzione dell’attuale famiglia ASX-4000, il BXR-48000 è uno switch/router con prestazioni di commutazione che arrivano a 480 Gbps ed è in grado di gestire i principali protocolli attualmente impiegati sulle reti di telecomunicazione, tra cui Asynchronous Transfer Mode (ATM), Internet Protocol (IP), Frame Relay e Multi Protocol Label Switching (MPLS). Il prodotto può operare come router puro IP/MPLS, come switch ATM o come switch router ibrido IP/MPLS/ATM. "Il protocollo MPLS", spiega Ezio Zerbini, Customer Engineering Technical Support Director di Marconi Communications, "consente di trasformare il traffico sulla rete in ‘chiamate’, cioè in oggetti quantificabili in termini di durata, tempo e costi, che sono le tre parole chiave per un qualsiasi operatore". Il BXR-48000 è in grado di gestire fino a 768 connessioni OC-12c, 192 OC-48c o 48 OC-192c, e supporta anche lo standard OC-768, cioè le interfacce a 40 Gbps. "Marconi sta puntando a realizzare una piattaforma completa a 40 Giga".
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#19 |
Senior Member
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muso... la prossima volta che vado a fare un esame mi accompagni?
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#20 | |
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Ho un sacco di materiale xche sono stato beta tester e ho collaborato con societa che propongono offerte via sat.
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