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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2004
Messaggi: 666
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Dottrina Obama "La guerra giusta preserva la pace"
Il presidente ritira il premio in Norvegia "A Kabul è necessario l'uso della forza"
INVIATO A OSLO Barack Obama entra nel pantheon dei Nobel per la pace rivendicando il dovere di guidare la «guerra giusta» contro Al Qaeda per contrastare «il Male nel mondo» e promettendo di impegnarsi per far prevalere il rispetto dei diritti umani. Accolto in Norvegia dalle proteste dei gruppi pacifisti che gli contestano i rinforzi in Afghanistan e introdotto ai mille ospiti del Municipio dal presidente del comitato del Nobel, Thorbjorn Jagland, che definisce il premio un «invito ad agire», Obama accetta il riconoscimento rispondendo con franchezza alle critiche per descrivere la propria idea del ruolo dell’America nel mondo. Completo scuro, cravatta blu e con il volto che tradisce le insolite emozioni di un leader noto per essere «cool» (calmo), Obama esordisce con umiltà riferendosi a chi ritiene che il premio sia arrivato troppo presto: «Paragonato ai giganti che mi hanno preceduto, come Martin Luther King e Nelson Mandela, i miei risultati sono modesti». Ma quando affronta l’obiezione sulla legittimità di assegnare il Nobel per la Pace a un presidente in guerra, la risposta è di tutt’altro tono perché va al cuore del problema, spiega che il conflitto iniziato in risposta all’11 settembre 2001 è «giusto». «Sono il comandante in capo di una nazione nel mezzo di due guerre, una sta finendo e l’altra è un conflitto che non abbiamo voluto» dice rivendicando la decisione sui rinforzi «che uccideranno e saranno uccisi» perché «il male sulla Terra esiste» e così come fu giusto combattere contro Adolf Hitler lo è oggi contro «estremisti violenti che stravolgono il messaggio di una religione come l’Islam» e tentano di giovarsi della proliferazione nucleare di Nord Corea e Iran. La «guerra santa» di Bin Laden è l’antitesi della «guerra giusta» di Barack. Parlando in una sala che lo ascolta in silenzio - appena due gli applausi - il presidente ricostruisce la genesi della teoria della guerra giusta con l’approccio del giurista di Harvard: quando si combatteva «fra eserciti» significava «agire per autodifesa, in maniera proporzionale e risparmiando i civili», poi lo scontro è stato «fra nazioni» e per scongiurare i genocidi «si è creato il sistema dell’Onu per governare i conflitti» ma ora siamo nella nuova era delle guerre «dentro le nazioni» dove i terroristi attaccano in abiti civili e l’«uso della forza non solo è necessario ma moralmente giustificato». Obama rivendica il credo nella «non violenza di King e Gandhi» ma ammette che per un «capo di Stato che ha giurato di difendere la nazione» la forza è necessaria perché «nessun negoziato convincerà Al Qaeda a cedere le armi». Le letture fatte sui testi di Sant’Agostino così come il richiamo alla «pace pratica» di John F. Kennedy, lo portano a definire «giuste» anche altre guerre dell’America: i conflitti mondiali, la liberazione del Kuwait da Saddam, gli interventi nei Balcani e la risposta «all’orrore dell’11 settembre». Da qui l’omaggio agli uomini ed alle donne in uniforme «che per sei decadi hanno versato il sangue» per combattere il Male. E ai pacificisti irrudicibili manda a dire: «Desiderare la pace raramente basta per ottenerla». Alla base della teoria che espone c’è il concetto di «responsabilità» che fu l’architrave del discorso dell’inaugurazione. Essere «responsabile» per un leader significa «affrontare i sacrifici che la pace richiede»: mandare soldati nelle aree di crisi, rispettare la Convenzione di Ginevra, mettere al bando la tortura e chiudere Guantanamo perché «l’America deve incarnare gli standard sulla condotta della guerra». In cima a tali responsabilità c’è l’impegno per i diritti umani, con il quale Obama conclude il discorso lasciando intendere che è il timone per i prossimi anni. La promessa è di combattere «il genocidio in Darfur, gli stupri in Congo, la repressione in Birmania» e di sostenere il «coraggio degli elettori in Zimbabwe e dei manifestanti in Iran». Ai popoli sotto questi regimi promette, parafrasando King, di «fargli sapere che la Storia è dalla loro parte». E’ un linguaggio da leader idealista come lo fu Woodrow Wilson - il primo presidente democratico americano a ricevere il Nobel per la Pace - ma Obama crede che ciò sia compatibile con il pragmatismo. Da qui la ricetta di «bilanciare isolamento e dialogo, pressioni e incentivi» nell’approccio ai dittatori. Alla fine la platea rompe il silenzio e si unisce ai reali in una standing ovation che accompagna Barack e Michelle verso l’uscita, da dove raggiungono il Grand Hotel per salutare dal balcone la fiaccolata dei fan che ritmano il grido «Obama, Obama». La serata si chiude con il banchetto reale: «Ho vinto grazie a mia mamma», ha detto il Presidente alzando il bicchiere. La Stampa |
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#2 |
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13526
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Agostino tirato in mezzo
![]() E' la versione colta di Bush |
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#3 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2005
Città: Modena
Messaggi: 517
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Il Nobel...
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#4 |
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2006
Città: Paris
Messaggi: 535
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vabbeh niente di nuovo, e persino un po' banale
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#5 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2006
Città: ponte priula (TV)
Messaggi: 3170
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nulla di nuovo.
"si vis pacem para bellum" 2 millenni fa |
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#6 |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2002
Città: Al momento Berlino
Messaggi: 571
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Beh, che il pacifismo tout court sia una strategia inefficace lo credo anch'io.
Anche se ovviamente le guerre statunitensi non sono affatto giustificate, ai miei occhi. |
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#8 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
Città: levante
Messaggi: 2316
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shhhh non dirlo!!
che altrimenti i progressisti della sezione ti mangiano!! ps per loro bisogna sempre reinventare la ruota.
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ho condotto diverse trattive ma sono troppo pigro per segnarmele. CMR 2.0 tornante - AMIGA 600 |
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#9 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2006
Messaggi: 1022
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#10 |
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Messaggi: n/a
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una volta, ai leader politici e/o religiosi occidentali, per scatenare una carneficina su scala planetaria, bastava gridare "Dio lo vuole!" ed era fatta, ora invece si devono inventare delle scuse più elaborate...
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#11 |
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Member
Iscritto dal: Oct 2006
Città: T.A. (NA)
Messaggi: 187
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proprio perché quella frase risale a 2000+ anni fa ci si aspetterebbe di essere maturati nel frattempo, invece...
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#12 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2006
Città: ponte priula (TV)
Messaggi: 3170
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Quote:
ed è proprio per questo che preferiamo uccidere loro che morire noi |
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#13 |
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13526
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#14 | |
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13526
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Non esistono sistemi "assoluti". |
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#15 |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2007
Messaggi: 474
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Che nobel, un fail epico.
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#16 |
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Member
Iscritto dal: Feb 2007
Città: Romagna ma col cuore in Toscana, e spero nel prossimo futuro in Spagna
Messaggi: 361
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Parole degne di chi davvero ha intenzione di costruire la pace senza per questo votarsi al idealismo più sconsiderato
Nobel più che meritato
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Chiesa Valdese - Remember, my child: Without innocence the cross is only iron, - Grazie Daniele di regalarmi ogni giorno il tuo amore! - Per l'Alternativa - Chi ci pensa nel miele, annega - La Filosofia è come la Russia, piena di paludi e spesso invasa dai tedeschi. (Roger Nimier) |
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#17 |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2007
Messaggi: 474
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#18 |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2003
Messaggi: 654
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la guerra giusta, la guerra santa, la guerra preventiva.......................
è come sentire parlare di convergenze parallele
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Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai idea (James Russel Lowell)
Vuoi capire qualcosa? Bene, chiudi la bocca ed apri le orecchie (luckyluke5) |
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#19 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2007
Città: Mega Direttore Gran Figl. di Putt. & Lup.Mann.
Messaggi: 803
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che coglione:e chi cazzo decide se una guerra è giusta? se è per la propria pace....pure saddam o kim il sung erano quindi giustificati nell'invadere il kuwait o il sud corea? ![]() scaduto come un pannolino usato di mia nipote.....
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"ne bis in idem";il ricordare il mio vissuto non mi affrancherà dal commettere sbagli....ma certamente mi impedirà di commetterne gli stessi.... |
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#20 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2008
Messaggi: 1021
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A quando "La libertà è schiavitù"?
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