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Old 22-05-2019, 11:01   #1
Redazione di Hardware Upg
www.hwupgrade.it
 
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 75173
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/telefo...one_82467.html

Huawei Mate 20 Pro è la prima vittima del ban realizzato dal governo americano nei confronti della società cinese che ha portato al blocco del supporto da parte di Google. Lo smartphone è stato eliminato dalla pagina di supporto per Android Q sintomo che a Mountain View si sta agendo in tal senso seriamente.

Click sul link per visualizzare la notizia.
Redazione di Hardware Upg è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 22-05-2019, 11:23   #2
supertigrotto
Senior Member
 
Iscritto dal: Aug 2006
Città: Valdagno
Messaggi: 5104
Non sarà l'ultimo

Stanno colpendo pure dji e altre aziende cinesi,quindi penso toccherà a one plus e altre compagnie.
Trump sta facendo quello che diceva "America fist" ho messo fist al posto di first apposta.
Inutile negarlo,quando hai il potere,fai di tutto per non cederlo o perderlo,questo spiega fondatori di aziende e politici che nonostante si avvicinino al centinaio di anni,non mollano la poltrona nemmeno sotto minaccia di morte.
Idem gli Stati Uniti, hanno sempre dominato in ambito economico,ora che il loro peso mondiale é minore,stanno cercando in tutti i modi di primeggiare a tutti i costi.
Quando l'Europa diventerà una minaccia per la loro egemonia,toccherà a noi,difatti nei discorsi di Trump diceva che anche l'Europa sarà daziata.
Trump incarna il volere delle multinazionali Usa, quindi trovo logico che faccia tutto questo.
supertigrotto è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 22-05-2019, 12:04   #3
Bradiper
Senior Member
 
Iscritto dal: Jul 2013
Messaggi: 968
Trump ha intimato anche alla Merkel di appoggiarlo nella sua lotta contro Huawei e minacciato l italia di umentare certi dazi di importazione, se questa non è un atto di megalomane ditemi voi.
Io farei un altra cosa invece, insieme alla. Cina e ad altri paesi che non vogliono sottostare all egemonia Americana, iniziamo a bandire certi prodotti che hanno evidenziato falle e pericolosità vere,bandiamo intel, Google,Apple per le politiche scorrette su software e batterie e via dicendo, che se li vendano solo a casa loro vediamo quanto durano,sono molto i paesi antiamericani che aspettano una scusa,giappone compreso.
Togli ai statunitensi il mercato cinese e giapponese e già fallisce,poi mezza europa qualche paese del sud America e l Africa dove i cinesi si sono espanso molto e poi vediamo.. Sempre che poi abbiano le risorse e le capacità tecniche per prodursele certe cose.
Finora hanno mangiato sulla conveniente Cina...
Bradiper è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 22-05-2019, 13:19   #4
Hereticus
Senior Member
 
Iscritto dal: Dec 2005
Messaggi: 417
L'Europa, in ambito tecnologico/informatico, è pressoché interamente dipendente dai prodotti di imprese USA... Intel, AMD, Qualcomm, Microsoft, Apple ecc... Da una guerra commerciale usciremmo con le ossa rotte... Quasi tutte le imprese europee del settore (per non parlare di quelle italiane) o hanno chiuso o si sono ridotte a poca cosa. Direi proprio che non abbiamo il coltello dalla parte del manico...
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Old 22-05-2019, 13:44   #5
frank8085
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L'Avatar di frank8085
 
Iscritto dal: Nov 2013
Città: Wien, Österreich-Ungarn
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Originariamente inviato da Hereticus Guarda i messaggi
L'Europa, in ambito tecnologico/informatico, è pressoché interamente dipendente dai prodotti di imprese USA... Intel, AMD, Qualcomm, Microsoft, Apple ecc... Da una guerra commerciale usciremmo con le ossa rotte... Quasi tutte le imprese europee del settore (per non parlare di quelle italiane) o hanno chiuso o si sono ridotte a poca cosa. Direi proprio che non abbiamo il coltello dalla parte del manico...
concordo che l'Europa non ha potere in una guerra commerciale contro gli USA, non possiamo renderci indipendenti dai loro prodotti ma possiamo rimanere indipendenti sulle altre questioni: nessuno ci deve venire a dire chi deve o meno essere il nostro fornitore di attrezzature di rete o cellulari o altro, o che una cosa che stiamo facendo nei nostri confini è giusta o meno, il diritto di decidere ciò è solo nostro. Bisogna anche far capire alla gente che in situazioni del genere minacce non sono tollerate, (esempio reale: tu Germania installi roba di Huawei, bello allora io (USA) non ti do info confidenziali etc etc) ecco queste minacce tornano al mittente per quanto mi riguarda in ogni caso
__________________
constantly changing rig...

Ultima modifica di frank8085 : 22-05-2019 alle 13:47.
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Old 22-05-2019, 13:55   #6
WarSide
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Originariamente inviato da Bradiper Guarda i messaggi
Io farei un altra cosa invece, insieme alla. Cina e ad altri paesi che non vogliono sottostare all egemonia Americana, iniziamo a bandire certi prodotti che hanno evidenziato falle e pericolosità vere,bandiamo intel, Google,Apple per le politiche scorrette su software e batterie e via dicendo, che se li vendano solo a casa loro vediamo quanto durano,sono molto i paesi antiamericani che aspettano una scusa,giappone compreso.


Grazie per avermi fatto cadere dalla sedia con questa barzelletta. Ne hai un'altra?

Vediamo quanto dura l'europa e l'italia senza elettronica. Torniamo a fare gli artigiani e ad intarsiare il legno?

Prima almeno c'era ARM che era UK, adesso è detenuta da fondi US.

Per non parlare di quante aziende si appoggiano ad AWS per i loro servizi ed infrastrutture. Senza gli USA praticamente l'internet che conosciamo si spegne.


Fatevene una ragione, siamo (l'europa) un feudo di proprietà USA e conteso adesso dalla Cina.

Per poter essere indipendenti l'europa dovrebbe dare un colpo di acceleratore ed unificarsi sul serio e poi pompare trillion nell'IT per poter avere brevetti & co e sostenere la domanda interna. Se iniziamo oggi forse in 20 anni riusciamo a renderci autonomi.

Qui invece si litiga per chi deve prendersi 100 morti di fame che arrivano dall'africa. Proprio la priorità dell'europa in campo macroeconomico.

Ultima modifica di WarSide : 22-05-2019 alle 14:10.
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Old 22-05-2019, 13:59   #7
frank8085
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Grazie per avermi fatto cadere dalla sedia con questa bazelletta. Ne hai un'altra?

Vediamo quanto dura l'europa e l'italia senza elettronica. Torniamo a fare gli artigiani e ad intarsiare il legno?

Prima almeno c'era ARM che era UK, adesso è detenuta da fondi US.

Per non parlare di quante aziende si appoggiano ad AWS per i loro servizi ed infrastrutture. Senza gli USA praticamente l'internet che conosciamo si spegne.


Fatevene una ragione, siamo (l'europa) un feudo di proprietà USA e conteso adesso dalla Cina.

Per poter essere indipendenti l'europa dovrebbe dare un colpo di acceleratore ed unificarsi sul serio e poi pompare trillion nell'IT per poter avere brevetti & co e sostenere la domanda interna. Se iniziamo oggi forse in 20 anni riusciamo a renderci autonomi.

Qui invece si litiga per chi deve prendersi 100 morti di fame che arrivano dall'africa. Proprio la priorità dell'europa in campo macroeconomico.
indipendentemente dalla mia situazione attuale, anche se fossi uno staterello africano qualsiasi, ogni minaccia dagli USA va respinta, perchè non esistono solo prodotti americani nell'elenco dei possibili.
__________________
constantly changing rig...

Ultima modifica di frank8085 : 22-05-2019 alle 14:01.
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Old 22-05-2019, 14:03   #8
s-y
Senior Member
 
L'Avatar di s-y
 
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Messaggi: 8368
data l'anda che c'è non mi stupirebbe qualche presa di posizione. ovviamente fittizia, di qualche politico nostrano su proposte di chiusura (ulteriore) simili

ma forse no, che sotto sotto sanno tutti come stanno le cose, meglio continuare a far scannare i poveri contro i poveri, osservando da sopra
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Old 22-05-2019, 14:05   #9
WarSide
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Originariamente inviato da frank8085 Guarda i messaggi
indipendentemente dalla mia situazione attuale, ogni minaccia dagli USA va respinta, perchè non esistono solo prodotti americani nell'elenco dei possibili.
In politica estera non contiamo nulla. Politica europea ci ridono dietro.

Siamo nella NATO. Prendiamo già ordini dagli USA, questa è la realtà.

Direi che in ordine ci genuflettiamo:
- agli USA,
- alla germania,
- alla cina (hanno comprato e stanno comprando interi rami della produzione industriale italiana)

Praticamente dobbiamo solo decidere se cambiare padrone e leccare il fondoschiena ai cinesi adesso.

Ultima modifica di WarSide : 22-05-2019 alle 14:08.
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Old 22-05-2019, 14:31   #10
nickname88
Bannato
 
Iscritto dal: Apr 2016
Messaggi: 19106
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Originariamente inviato da frank8085 Guarda i messaggi
indipendentemente dalla mia situazione attuale, anche se fossi uno staterello africano qualsiasi, ogni minaccia dagli USA va respinta, perchè non esistono solo prodotti americani nell'elenco dei possibili.
Non si comprano i prodotti americani perchè sono americani, ma perchè in genere sono anche i migliori a parte qualche eccezione.
nickname88 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 22-05-2019, 16:40   #11
Axios2006
Senior Member
 
L'Avatar di Axios2006
 
Iscritto dal: Oct 2006
Messaggi: 11080
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Originariamente inviato da WarSide Guarda i messaggi
In politica estera non contiamo nulla. Politica europea ci ridono dietro.

Siamo nella NATO. Prendiamo già ordini dagli USA, questa è la realtà.

Direi che in ordine ci genuflettiamo:
- agli USA,
- alla germania,
- alla cina (hanno comprato e stanno comprando interi rami della produzione industriale italiana)

Praticamente dobbiamo solo decidere se cambiare padrone e leccare il fondoschiena ai cinesi adesso.
Hai dimenticato la Russia... Gas & co...
Axios2006 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 23-05-2019, 03:44   #12
lemuel
Member
 
Iscritto dal: Apr 2009
Messaggi: 118
Autocastrazione chimica?

Premessa doverosa, onde evitare equivoci, e senza malanimo.

Dato che l'argomento è inerente a molte tematiche, e siccome il tema del forum è trattato da me nello specifico nella parte finale di questo mio commento, non vorrei che qualcuno se ne uscisse che sto fuori tema.
Mi riferisco ai senior members.
-----------------------------------------------
Quando ci si mette di mezzo la voglia di dimostrare "Chi ce l'ha più lungo", si finisce tutti "castrati".
La storia pare che non ci abbia insegnato ancora nulla.
Comprendo coloro che compiono analisi attorno al tema specifico, così come cerco di capire chi sostiene ad esempio che l'inquinamento in una città "Taldeitali" dipende dal traffico nel centro storico.
Ma costoro vedono la punta del dito e non quello che c'è oltre.

L'Europa, grazie a qualche altro grande esibizionista del tipo "Chi ce l'ha più lungo", vedi Hitler, Mussolini e altri consimili, ha conosciuto la devastante seconda guerra mondiale, al termine della quale gli Stati Uniti hanno conseguito un enorme primato economico e militare, proprio nei confronti dell'Europa, legittimamente meritato, peraltro.
Abbiamo coltivato i nostri orticelli idioti, floridi e fertili di nazionalisti altrettanto idioti, così come poi recentemente nella ex repubblica jugoslava, e ci siamo ritrovati poi tutti con il classico "culo per terra".

Ma poi, grazie a tanti sforzi, cercando di fare tesoro degli errori irreparabili commessi, abbiamo cercato di ricostruire un qualcosa che potesse chiamarsi Europa, pur a costo di grandi contraddizioni.

Ebbene, questa Europa, economicamente e monetariamente parlando, agli Stati Uniti non è mai piaciuta per niente, anche se la loro iniziale demagogia, sorella cenerentola del "politically correct", manifestava agli inizi una certa approvazione, un falso e ipocrita incoraggiamento.

Sta di fatto che, quando la moneta unica denominata "euro" ha iniziato a consolidarsi, i grandi gruppi economici e di potere degli Stati Uniti hanno capito che bisognava intervenire per vanificare il tentativo che si giungesse agli Stati uniti d'Europa. Non era per loro tollerabile che nel mondo occidentale il dollaro perdesse il primato assoluto.

Gli Stati Uniti, in modo piuttosto velato e occulto, hanno studiato come colpire l'Europa, per anni, fino a quando non hanno trovato lo strumento perfetto.

Le cause preparatorie di questa operazione sono state due.
La prima risale al crollo del sistema di controllo e di potere sul petrolio che gli Stati Uniti avevano in Persia, cioè in Iran, ove lo Scià era il loro burattino.

L'importanza dell'Iran nel sistema di potere degli Stati Uniti era fondamentale.
Oltre ad essere una fonte di petrolio, l'Iran era indispensabile militarmente per tenere sotto scacco la vecchia URSS, cioè l'ex Unione Sovietica, attraverso l'utilizzo di basi militari in loco dotate di armamento missilistico di offesa.

Crollato miseramente il potere del burattino statunitense, con l'avvento del celebratissimo Komeini, gli Stati Uniti hanno tentato di riprendersi in mille modi, sempre occulti, ciò che avevano perso.
Dopo infruttuosi tentativi di missioni segrete per favorire qualche timida opposizione, magari con un golpe, e dopo altre azioni militari, una delle quali platealmente fallita sotto il presidente Carter (denominato "Pierrot"), l'unica strada rimasta è stata quella di sfruttare la rivalità fra due celebri fazioni religiose, sciiti e sunniti.
Sciita era l'Iran, ovvero la maggioranza della popolazione e il sistema di potere religioso e politico che la rappresentava, mentre al confine c'era l'Iraq, con il suo capo, Saddam Hussein, che deteneva il potere tramite il partito Bath, che traeva consensi dai sunniti, che peraltro non erano in maggioranza, ma che avevano comunque il potere militare e politico.

Ergo, gli Stati Uniti hanno segretamente (ma non proprio tanto), non ufficialmente, armato Saddam fino ai denti con armamenti convenzionali, fra i quali missili a corto raggio e carri armati, facendo in modo che si creasse un "casus belli" con l'Iran, istigando la rivalità fra i due paesi.

Coloro che leggono questo forum e che hanno da decenni smesso di succhiare i seni di mamma, ricorderanno la sanguinosa guerra durata sette anni fra Iraq e Iran, senza vinti né vincitori, in cui centinaia di migliaia di soldati persero la vita o furono mutilati, assieme a centinaia di migliaia di civili.
In quella occasione la vecchia URSS si avvicinò all'Iran e lo aiutò con forniture militari, fra le quali aerei caccia piuttosto moderni.

Finita la guerra tra Iraq e Iran per esaurimento delle loro forze e delle loro risorse, gli Stati Uniti rimasero con un palmo di naso, ma non si arresero.
Perduta la possibilità di riprendere il petrolio iraniano, e avendo fatto l'enorme frittata di armare fino ai denti Saddam, essendo ormai quest'ultimo diventato scomodo e troppo potente in loco,sbilanciando i rapporti di forza fra gli stati confinanti, specialmente verso la vicina Arabia Saudita, gli Stati Uniti decisero di occupare l'Iraq, di concerto con l'Inghilterra, che da decenni aveva perduto il controllo sull'Iraq e sul suo petrolio, e che aveva mal digerito la sua passata estromissione dallo sfruttamento diretto delle risorse petrolifere irachene.
Stabilito quindi segretamente un asse Washington- London (vecchi antenati che si ritrovano a braccetto, sempre), bisognava innescare un altro "casus belli".

Quale migliore occasione se non provocare Saddam?
Ecco allora che nel Kuwait, sotto il protettorato velato inglese, si iniziano a fare trivellazioni "oblique" al confine con l'Iraq, in modo da finire sotto il territorio iracheno, e da lì "ciucciare" il petrolio. Una bella trappola, come quella tesa dalla volpe alla gazza con il famoso "cacio" nel becco.

Saddam casca nella frode.
Dapprima si "incazza" e minaccia a destra e a manca tuoni e fulmini contro il Kuwait e l'Inghilterra, mentre gli Stati uniti fingono sottobanco di appoggiarlo.
Poi fa intendere che si darà da fare militarmente per il rispetto dei diritti terrritoriali iracheni sul petrolio, contro il Kuwait, e ancora gli Stati Uniti fanno finta segretamente di appoggiarlo.
Giunte al culmine le provocazioni create apposta, Saddam scatena l'occupazione del Kuwait, entra con tutte le armate, saccheggia e crea scandalo mondiale, e a quel punto gli Stati Uniti finalmente gettano la maschera e mettono Saddam e il suo esercito nel sacco.
Di fatto gli Stati Uniti distruggono l'"Invincibile Armada" di Saddam, carri armati e mezzi militari, ridimensionando fortemente, anzi, destabilizzando la potenza militare dell'Iraq.

Questo è stato il primo passo.

Intanto nel frattempo l'ex Unione Sovietiva è andata a farsi friggere, e quindi è venuto a mancare un ostacolo serio al modo di ricalcolare la politica statunitense verso l'Europa.
Infatti, non essendovi più il rischio di un potenziale interesse economico o militare verso l'Europa da parte della Russia, ridotta in grosse difficoltà economiche e militari, gli Stati Uniti hanno intravisto la possibilità di riscrivere "discretamente" i rapporti con l'Europa.

Ma torniamo al Medio Oriente.
Dopo la furbata di Bush padre, si è passati a quella di Bush figlio.
Quindi in qualche modo, attraverso una serie infinita di provocazioni, di "fake news", fra le quali la famosa "querelle" delle armi chimiche, dopo i vari divieti di sorvolo nella "no fly zone" e via dicendo, alla fine si è deciso di occupare militarmente l'Iraq e di rovesciare Saddam e il potere dei sunniti e del partito Bath.

In tutto ciò, tre erano le mire (non certamente sbandierate) degli Stati uniti, dell'Inghilterra (due anche le mire condivise da quei fessi dell'Europa che hanno creduto a questo progetto).

La prima mira era quella di difendere l'Arabia Saudita, preziosissima perla di Labuan degli Stati Uniti, luce dei loro occhi, e il suo altrettanto preziosissimo petrolio, dalle ancora possibili minacce di Saddam
La seconda era quella di mettere definitivamente le mani sul petrolio iracheno.
La terza, la meta più ghiotta, quella ben celata, era di creare un "balcanile" ai confini con l'Europa, in modo che si scatenasse un casino in tutto il Medio Oriente, determinando conseguenze negative a danno dell'Unione europea.

Il piano degli Stati Uniti è riuscito perfettamente.
Iraq, Libia, Siria, e ora Turchia, tutto si è infiammato, generando guerre, stragi, miserie e conseguenze dannose per l'Europa.
Mi riferisco in particolare ai milioni di profughi, di disperati, di poveri disgraziati che da un decennio e oltre stanno cercando di scappare da quei luoghi di inferno per entrare nell'unico posto più vicino per rifugiarsi, ove esistono diritti civili e democratici sotto il cui ombrello potersi riparare: l'Europa.
Di tutto questo gli Stati Uniti non solo se ne sono "fottuti", lavandosene le mani, per i guai da loro creati, ma quelle stesse mani se le sono "fregate" vigorosamente sottobanco, assistendo allo "tsunami" che si riversava sull'Europa.
Ma non basta.
Lo scatenamento delle guerre ha fomentato nei due decenni successivi il risentimento profondo di gran parte delle popolazioni di religione islamica, con la nascita e proliferazione di fronde, falangi, eserciti di terroristi e integralisti religiosi e sanguinari, che hanno trovato sfogo legittimo nel generare paura e terrore proprio qui in Europa, oltre che a casa loro.

Di tutto questo dobbiamo "ringraziare" molto devotamente e con "profonda riconoscenza" gli Stati Uniti, i quali sapevano benissimo in tal modo, a livello di servizi segreti e di occulti poteri economici monopolistici e militari, che tutto ciò avrebbe generato in Europa ciò a cui oggi stiamo assistendo, cioè rinascita dei nazionalismi e del razzismo e crisi di valori che sta operando una devastante lacerazione fra popoli di nazioni e di regioni diverse in Europa.

Noi poi ci abbiamo anche messo del proprio, in quanto i nostri poteri economici e politici, occupati unicamente a difendere il potere finanziario e bancario europeo, oltre che gli interessi di "casta", politica, di classe, militare, se ne sono "fottuti" dei problemi creati dagli Stati Uniti, che invece con i loro "dollars" hanno letteralmente "comprato" tramite corruzione e contratti di favore, imprese strategiche e politici nostrani, intendo europei.
Tutto ciò invece di preoccuparsi di fronteggiare i problemi e di aiutare il popolo a sopportare il peso di questa situazione.
Non ci possiamo dimenticare il continuo spinaggio dei servizi segreti statunitensi, militari, civili e industriali, verso l'Europa.
Senza parlare dell'NSA e di quant'altro, basta ricordare ad esempio la famosa entità Ecelon, che tanto caramente e assiduamente ha spiato l'Europa, con la complicità di Canadesi e Inglesi.
Non dimentichiamoci ad esempio, qui in casa nostra, per rifarsi al passato e per capire qui chi comanda, del caso Moro, con il coinvolgimento tacito e servizievole di tanti e troppi servizi segreti esteri e il nostro "deviazionismo" tanto caro alla politica dello "struzzo".
Ma non dimentichiamoci nemmeno delle registrazioni telefoniche recenti a danno di capi di stato europei, fra i quali la Angela Merkel, che non sono stati negati in modo chiaro, e per le quali sono subentrate delle "scuse", sia pure tardive e del tutto futili.

Insomma, solo un "babbeo totale" può far finta di non accorgersi che uno degli scopi principali (occulti, non dichiarati, ma che alitano nel vento...) degli Stati Uniti in politica estera è quello di "destabilizzare" l'Unione europea e la moneta unica.

Ovviamente c'è anche la Cina.
Ecco ad esempio il problema Huawei.
La scusa ufficiale è quella di aver violato l'embargo contro l'Iran (la cui rivoluzione e la cui libertà hanno costituito la "figura di merda" degli Stati Uniti), ragion per cui, essendo oggi al potere uno di quei famosi "cazzari" che non perderebbero un solo minuto a scatenare una guerra per far vedere "Chi ce l'ha più lungo", è gioco forza rompere ogni riguardo verso la gestione "politically correct" dei rapporti con l'estero, e così in pratica ci ritroviamo con l'argomento di questa bella "new" che sto cercando di focalizzare.

Gli Stati Uniti intendono conservare il primato economico, industriale, militare, finanziario, politico e culturale su tutto il pianeta Terra.
Ma gli Stati Uniti sono abitati da circa 330 milioni di persone, che rappresentano solo appena circa il 4% della popolazione mondiale.
Gli Stati Uniti possono, se vogliono, sforzarsi per ancora qualche anno a gestire queste buffonate dei dazi e degli embarghi contro i propri potenziali concorrenti.
Gli Stati Uniti possono destabilizzare l'Unione europea, ma non possono lottare contro tutto il resto del mondo.

E per quanto stiano cercando di infastidire la Cina, che è abitata da 1.300 milioni di persone, non potranno impedire alla Cina di diventare la prima potenza mondiale nel prossimo futuro, a meno di non voler scatenare la terza guerra mondiale.

Ora io penso che in un pianeta ormai ridotto a una sola piazza affollata, fare gli "stronzi" ad ogni costo per fermare la storia, può finire per minare seriamente il futuro di tutto il pianeta.
Di fatto ci sono tutti gli argomenti anticipatori di una guerra militare fra Stati Uniti e Cina, così come ce n'erano fra Stati Uniti e URSS nel secolo passato.

Come infatti accadde in passato, ove i rozzi "mugiki" russi furono fatti passare per selvaggi mangiabambini e provocatori del mondo, così oggi gli Stati Uniti cercano di far rivivere una situazione di avversione gratuita e inimicizia contro la Cina, con insulti generici, adducendo a pretesto i problemi di mercato e di spionaggio (i "bravi" statunitensi di don Trump, di manzoniana memoria, che insegnano la modestia alle fanciulle e a raccogliere l'uva ai contadini per la vendemmia), esattamente come nella storiella del lupo e dell'agnello.

Ora, sia ben chiaro che io non intendo affatto difendere la Cina, che non è affato un agnello, e le cui colpe sono quelle che sono, senza però falsificarle in peggio.
Non accetto una critica strumentale e "stupida" su questo argomento a mio danno.
Sono perfettamente consapevole che la Cina persegue i propri interessi con vari mezzi, che a noi possono non piacere.
Però mi domando:
Comer mai noi, così geometricamente appecoronati ad angolo retto, accettiamo ogni ingerenza economica, militare, spionistica, politica, da parte degli Stati Uniti, sia pure in modo "gentile", con ampie dosi di "vaselina" a litri, e poi ci ergiamo offesi e indignati contro la Cina, che ricalca gli stessi metodi e argomenti statunitensi in materia di espansione economica e di mercato?

Ma siamo davvero tutti venduti o strafatti?

Fermo restando che non sapremo mai se si riuscirà a creare una Unione europea di fatto, con leggi comuni e stati federati, ad esempio alla maniera degli stati del Canada, io credo che il futuro dovrebbe prevedere un pieno accordo fra le nazioni del mondo, senza stupide rivalità, ma in un clima di ragionevole consapevolezza della unificazione inevitabile politica ed economica di tutto il pianeta.

Ciò che io oggi faccio a te, un domani tu lo farai a me.
Questa è la sola verità storica che nessuno può ritenere fallace.
Quindi verrà un giorno in cui gli Stati Uniti, continuando a fare i bulli, pagheranno cara questa politica da idioti, quando cioè l'intera Asia sarà in orbita attorno alla Cina, politicamente, militarmente, finanziariamente ed economicamente.
Quel giorno io mi auguro che non accada ciò che la storia in passato ci ha insegnato.
Ma nel migliore dei casi, può darsi che le multinazionali cinesi coltiveranno i propri prodotti nelle vaste pianure statunitensi, i grandi marchi tecnologici saranno satelliti di quelli cinesi, e la Florida sarà la spiaggia dove andranno a fare vacanza i magnati cinesi, proprietari di tutte le catene alberghiere che si affacciano sulle Bermude.

E se quel giorno avremo avuto l'accortezza, almeno noi Italiani, di mantenere un rapporto equilibrato con la Cina, memori di Marco Polo e di padre Matteo Ricci, forse potremo mantenere la proprietà del Colosseo e forse potremo ancora coltivare nelle nostre terre e contrade i nostri prodotti a marchio "Italia" con il loro sostegno fraterno, senza che se ne impossessino in modo definitivo.

Infine, per ricordare come e quanto gli "stupidi" stiano giocando "a far male" con la Cina, ricordo che i cinesi possiedono la bomba all'idrogeno, missili balistici in grado di viaggiare dappertutto, tecnologia adeguata per controllare e telecomandare ogni apparato, e certamente altre dovizie che non ci vengono a rivelare.

E infine la Cina possiede certificati di credito USA per un valore di circa 3 trillions of dollars (tremila billions of dollars), due terzi dei quali sono cash. (Ricordo che nei paesi anglosassoni non esistono le unità muliple denominate "miliardo, biliardo, triliardo, ecc." in quanto esistono solo milioni, bilioni e trilioni, molto più saggiamente e vantaggiosamente che da noi, che stiamo ancora a giocare con i biliardi del calciobalilla, balilla "nostrano" ).

E riporto qualche riga di quanto scritto su un articolo al link seguente, sperando che non contenga notizie eventualmente errate, delle quali non mi ritengo in alcun modo responsabile:
http://www.lavocedellevoci.it/2019/0...delle-tariffe/
"Inoltre che se ne farebbe la Cina di quei dollari venduti? Comprerebbe oro. E questo provocherebbe una seconda ondata di panico, non meno devastante per i mercati del dollaro.
Il che, tra l’altro, è già in atto, e ha coinvolto la Russia. Cina e Russia non si sono presentate alle due ultime tornate di vendita dei certificati di credito americani. Non accadeva da una decina d’anni. Anche questa mossa dei due “nemici principali” (si veda il recente documento sulla difesa strategica del Pentagono) costituisce un segnale d’allarme molto rumoroso. Il debito americano è dell’ordine dei 25 trilioni di dollari.
"

Per chi abbia voglia di informarsi, si potrebbe consigliare di cercare su Google le seguenti parole:
Certificati cinesi della Federal Reserve",
e visualizzare e leggiucchiare qua e là.

Insomma, io non reputo serie le "querelle" e le quisquilie su Huawei e sui dazi idioti di origine presidenziale. Sono specchietti per allodole.

Io penso a ben altro, e credo che noi tutti, statunitensi lungimiranti per primi, avrebbemmo ben altro di cui preoccuparci piuttosto che delle parole tronfie del loro "cazzaro" di turno, con il ciuffo biondo spupazzato.
Ma dico io, non ne abbiamo già conosciuti abbastanza di "cazzari" nella storia anche recente (e guardiamo anche qui a casa nostra), per lasciare a costoro la gestione dei destini del mondo?
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