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#1 |
www.hwupgrade.it
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 75173
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Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/web/anc...nte_68743.html
Uno dei portali di indicizzazione file .torrent più attivi in assoluto è stato appena chiuso dai suoi fondatori. Non sono ancora chiare le motivazioni, anche se potrebbero esserci state pressioni sul piano legale Click sul link per visualizzare la notizia. |
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#2 |
Member
Iscritto dal: Dec 2012
Messaggi: 224
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Uno fra mille se ne va. Ci tengo a precisare tuttavia che i torrent non sono esclusivamente un sistema di pirateria, ma anche un modo per accedere a quei programmi televisivi che si sa già che nel proprio paese non arriveranno mai, oppure arriveranno fra 5-10 anni.
Un esempio del primo caso sono show come "Last Week Tonight". L'altro caso sono alcuni film particolari specie se provenienti dal Giappone (lo stesso Miyazaki qui in Italia è stato portato con 5-10 anni di ritardo -_-). Provate a vedervi poi Sleepy Hollow la serie tv. Scoprirete che in Italia (e solo in italia!) i blu-ray non li hanno mai fatti (solo dvd) e che Sky lo mette a disposizione solo sul buggatissimo SkyGo che devi resettare in continuazione chiamando il loro call center... (sul decoder non c'è il suo box set). E diciamocelo, ad eccezione del cinema che ha ancora un senso la televisione è sempre più un grumo di pubblicità e trasmissioni insulse di parenti di secondo grado di grandi attori del passato, oppure di mummie che non si staccano dalla cinepresa. Lo stesso concetto del vedere quello che la rete televisiva decide di trasmettere è superato.... |
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#3 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2004
Città: Scandicci
Messaggi: 1313
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Poco male chiuso un sito se ne fa una altro! ci sono mille alternative!
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#4 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2003
Città: Urbe
Messaggi: 2322
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Quote:
![]() ![]() ![]() Parole dure!! Qui di permanente c'è solo quella che fanno le signore dal parrucchiere.
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C’era un tempo in cui la storia lasciava spazio ai miti e alle leggende.Era il tempo di Roma e delle sue leggi, di lotte sanguinarie e travolgenti passioni, di eroi |
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#5 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2006
Messaggi: 1242
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Spawn7586
Il tuo commento conferma ancora di piu' l'ignoranza sul settore: La pirateria e' appunto non pagare qualcuno che ha lavorato per qualcosa e tu glielo rubi senza ricompensarlo o senza sottoscrivere un contratto. Se nessun distributore del tuo paese paga il distributore giapponese non e' per questo che devi andare a rubare i suoi film ( a parte che dynit, yamato, panini, ecc hanno cataloghi enormi) La regola e' che tu devi comprare il film per rivenderlo sul tuo territorio. Oppure ti fai spedire il dvd da amazon giapponese- |
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#6 |
Member
Iscritto dal: Sep 2005
Città: Arezzo
Messaggi: 262
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Ancora un duro colpo per la pirateria.....................
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Trattato positivamente con: Mister_Satan, Desmox, stecdc, dadoo, xketto85x, X800pro, axel78, Lino P, guns81, Vincent17, skullboy, Point_of_view, Ducati82, Superdm83, gelox15, beppe, Shima, franzgranata, emax07, giaxx , ZanteGE |
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#7 |
Member
Iscritto dal: May 2005
Città: Verona
Messaggi: 113
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@alexdal
Non è del tutto vero: se una persona usufruisce di contenuti scaricati con torrent, non è detto che avrebbe potuto acquistare quel prodotto.
Quindi se in futuro si eliminasse qualsiasi tecnologia p2p (impossibile) di certo i produttori cinematografici e televisivi non vedranno incrementare i loro profitti perché tutte le persone compreranno il loro materiale, semplicemente le persone torneranno ad attività all'aria aperta o altri hobby. |
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#8 | |
Member
Iscritto dal: Dec 2012
Messaggi: 224
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Quote:
L'esempio più concreto per me è "Tate no Yuusha no Nariagari", o The rising of the shield hero. Ho letto le scan e mi è piaciuto moltissimo. Poi quando Jpop lo ha pubblicato ho smesso di leggerlo online e ho acquistato tutti i volumi. Dovevo prenderlo in jap tamite import? E tenerlo come soprammobile? Stesso discorso per quanto riguarda il telefilm su sky. Ho il boxset che fatico ad utilizzare. Me lo scarico e guardo. Poi lo cancellerò, ma almeno ottengo quello per cui pago un abbonamento su sky. Quando mi è possibile finanziare in modo intelligente i produttori o ideatori di qualcosa lo faccio ben volentieri, ma se si tratta di buttare soldi in onore di ideali o del bene superiore preferisco essere un tipo pragmatico. Un po' come quando si sono verificati dei casi in cui chi aveva acquistato un gioco con sistema di protezione che richiedeva la connessione ad internet e i server del videogioco sono andati giù. Molti si sono scaricati la copia pirata e si sono messi a giocare. Hanno fatto una cosa sbagliata? A parer mio no, il prodotto lo avevano acquistato. Adesso mi dirai che devo aspettare che qualcuno mi porta il "Last Week Tonight" show in Italia, show televisivo che tratta di temi attuali e che io vedrò tra un anno senza più riferimenti attuali? P.S. "La regola e' che tu devi comprare il film per rivenderlo sul tuo territorio." In realtà devi comprare la licenza e solo allora puoi permetterti di tradurlo / doppiarlo e in caso poi rivenderlo nel tuo territorio. Comprare la licenza non è come comprare il prodotto, costa un tantinello di più... |
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#9 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2008
Messaggi: 532
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"Sto tremando, sto tremando!" cit.
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#10 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2005
Città: Caserta
Messaggi: 1851
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Penso che il problema della pirateria si dovuto anche ad un prezzo elevato del prodotto, una possibile soluzione sarebbe di non comprare e non scaricare nessun prodotto, il produttore dovrà abbassare il prezzo. Ad esempio un nuovo videogame a 60€ è un prezzo assurdo. Se si mette il prezzo a 10-15 ci saranno sicuramente più persone che lo comprano, senza perdere guadagni anzi
Per chi pensa ma tanto è gratis se te lo scarichi, la cosa e fattibile se chi la comprato lo mette in rete.. |
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#11 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2008
Città: Napoli
Messaggi: 10625
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Ps: per i videogame, non pago 60 euro a gioco da anni e anni, e attualmente ho una ps4 che non offre tanti mezzucci tra chiavi prese chissà dove etc etc. Basta pazientare. La mia spesa media tra offerte di amazon e dello store psn è sotto i 20 euro a gioco, e non ho saltato nessun titolo che mi interessa davvero. Se hai l'ansia bimbominkiosa (dico in generale non a te) da dayone cacci i 60 euro e vivi felice. Tanto, per dire, per un'uscita in un pub o pizzeria se ne vanno dai 15 ai 20 euro, al cinema ormai il minimo sono 7-8 euro, quindi 60 euro per un intrattenimento che nel peggiore dei casi dura una decina d'ore (e dev'essere proprio un gioco di M) non è nemmeno questa gran follia. È il genere che ha subito meno inflazione (100-120 mila lire i giochi ps1 negli anni 90!!) nonostante i costi di sviluppo siano decuplicati.
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"LEAVE ME ALONE, I KNOW WHAT I'M DOING !" (Kimi Raikkonen, Abu Dhabi 2012)
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#12 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2005
Messaggi: 3553
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Sì, come dici chi piraterà comunque ci sarà sempre, come però c'è - e tantissimi - che se il prezzo è adeguato comprano, invece (altrimenti servizi come steam, GOG.. sarebbero falliti.. invece - strano eh ? - prosperano sempre più). Senza contare tutto il discorso sull'obsolescenza delle (assurde) leggi su diritti d'autore.. che ormai non hanno più ragione d'essere (almeno così come sono) e tutelano non l'arte e chi la produce, ma le lobbies di chi distribuisce. |
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#13 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 1999
Città: Roma
Messaggi: 4885
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#14 |
Member
Iscritto dal: Aug 2006
Messaggi: 199
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Il Copyright nasce in Gran Bretagna come sistema di censura e di controllo culturale a seguito della diffusione dell'invenzione della stampa. Successivamente con lo Statute of Anne fu introdotta la possibilità da parte degli autori di impedire la duplicazione dei propri lavori e contestualmente fu data la possibilità agli editori di acquisirne i diritti dagli autori stessi in forza del fatto che i costi di produzione e distribuzione delle opere erano troppo onerosi. E' qui che sommariamente vediamo l'inizio di ciò che oggi abbiamo ereditato con le legislazioni attuali, ed è interessante notare come il passaggio legislativo e culturale sia avvenuto non con volontà tutelari nei confronti di chi ideava un'opera, ma con l'intento da una parte del potere politico di sorvegliare la diffusione del libero pensiero, dall'altra la necessità di una lobby di consolidare ed espandere i propri interessi. Oggi non molto è cambiato in termini di principio, difatti che ai giorni nostri il Diritto D'autore sia semplicemente un mezzo per rimpinguare le tasche di lobby e corporazioni non è un segreto, basta cercare i reali compensi erogati ai legittimi autori o constatare come talvolta opere di autori deceduti secoli orsono mantengano ugualmente l'incasso di proventi legati al Copyright grazie all'intervento di terzi che nulla hanno a che vedere con la paternità di tali opere.
D'altronde l'antico buonsenso che prevaleva prima della nascita del Diritto D'Autore potrebbe essere ancora oggi più che valido: se qualcuno partorisce una buona idea non merita il pagamento di nulla. Tuttalpiù posso riconoscerne la paternità, pagare il frutto materiale che egli ha generato da quell'idea, ma non l'idea. Difatti se così non fosse la maggior parte dell'umanità sarebbe ancora all'età della pietra. Nessuno di noi e nessuna azienda ha mai pagato diritti all'ideatore della ruota, o dell'alfabeto attuale, o del sistema numerico che noi tutti utilizziamo, o ancora a chi ha concepito la Democrazia, le note musicali e ogni cosa che oggi è appannaggio ed usufrutto economico e non, da parte di ogni uomo - compresi coloro che vantano un "Diritto D'autore". E' innegabile che la trafila pregressa circa ogni distribuzione di opere coperte da Copyright faccia esponenzialmente aumentare i costi di fruizione, così come è innegabile che tali costi ingiustificati siano obiettivamente un incentivo alla pirateria. Altresì è innegabile la realtà che vede il Diritto D'autore ledere la libera fruizione di contenuti ed opere che potrebbero offrire un benessere ed una crescita culturale esponenziale per la società. Basti pensare all'enorme sviluppo tecnologico che è stato reso possibile grazie al software libero o al Copyleft. Si potrebbe solo immaginare il progresso possibile se oggi non esistessero Diritti D'autore in campo informatico e tecnologico. E se qualcuno crede che questo comporterebbe la fine degli investimenti di ricerca nel settore, allora è giusto ricordare come siamo giunti sino ad oggi: non certo grazie al Copyright, ma proprio il contrario. E a chi fa distinzione tra "beni primari" e non, vorrei proprio sapere quando mai l'umanità si è accordata su quali fossero tali beni ed in seno a chi dovrebbe risiedere l'autorità di tale scelta per tutti. "Beni primari" sarebbero l'acqua, il pane, l'aria? Vorrei conoscere chi, in questa parte di mondo, può non considerare l'elettricità come bene primario, o addirittura un mezzo di trasporto o ancora il telefono. Esiste qualcuno che abbia mai pagato un centesimo per il Diritto D'autore legato all'attuale distribuzione elettrica o che abbia elargito un centesimo a Meucci o ad i suoi eredi? E tutto ciò lo affermiamo in un'epoca in cui sarebbe del tutto legittimo considerare una semplice connessione Internet come "bene primario". Se invece il discorso fa riferimento ai beni considerati di valenza artistica o dediti al soddisfacimento del puro piacere non vedo come si possa ugualmente giustificare la presenza di un qualsivoglia Copyright, dato che persino la Costituzione garantisce - giustamente - il diritto di ogni uomo a perseguire la libertà ed il pieno sviluppo della propria persona. Concetto che evidentemente e palesemente non si esaurisce nella ricerca della mera sopravvivenza fisica. Non vedo perché la libera fruizione di qualcosa legato al piacere come individuo e all'accrescimento del benessere intellettuale e vitale dello stesso debba quindi essere limitato semplicemente perché fruibile solo dietro pagamento ad un intermediario che ne vanta chi sa quali diritti. La pirateria non va mostrificata e non costituisce né una minaccia né un pericolo. Lo dimostrano paesi come la Svezia in cui il concetto stesso di "Pirateria" è meno vetusto del nostro, eppure ciò non causa nessuna tragedia economico-sociale dato che proprio tra gli svedesi la percentuale di chi pirata è tra i più bassi al mondo. Pensarla diversamente, portare il giogo delle lobby e difenderle, non è altro che il frutto manifesto dell'Ingegneria del Consenso, che se ben funziona per la politica adempie bene in tutto il resto. L'unico futuro che vede il Diritto D'autore come parte integrante del processo di accrescimento vitale di una società e degli individui che la compongono è un futuro dominato dalle Corporazioni e dal potere politico ad esse soggiogato. E così è. |
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#15 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 1999
Città: Martinsicuro (TE)
Messaggi: 540
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Complimenti ad Λlєχiєl (Alexiel) per il lungo ed articolato post, forse meriterebbe più risalto su un blog o una pagina web piuttosto che in un forum, per quanto questo sia letto.
ecco i miei 2 cents: Approposito di Kazaa (tratto dalla Webzine di Apogeonline) Per tutti gli alti papaveri che vorrebbero imbrigliare Internet e farne un grande supermercato, la morale di fondo è che la "potenza di calcolo" costituita dalle risorse intellettuali combinate degli utenti della Rete è una forza con la quale è meglio non cercare di competere. Conviene dare alla Rete quello che chiede a condizioni ragionevoli, perché se lo prenderà comunque. E' ora di accettare questo fatto e cominciare a ragionare di conseguenza. Questa è la base della vera new economy. Paolo Attivissimo 23 Aprile 2002 |
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#16 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2006
Città: :
Messaggi: 7278
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Quote:
Insomma indipendentemente da come si vede la questione direi che come prima cosa sarebbe meglio evitare di prendersi in giro... Sulla questione del copyright mah onestamente sono piuttosto perplesso, da cosa sia nato in fondo non è che sia poi così importante, quello che importa e cosa rappresenti oggi e cioè il principale sostentamento sui si sono sviluppate industrie fiorenti, senza copyright come si potrebbero trovare i soldi per produrre le opere e gli stipendi di tutte le persone coinvolte? Perché alla fine tutto si riduce al "vile denaro" che imho in una utopica società perfetta io abolirei ancora prima del copyright o dei brevetti... |
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#17 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2008
Città: Napoli
Messaggi: 10625
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Quote:
Si piratano le produzioni netflix, che puoi avere a partire da 8 euro al mese... e non dirmi che sono in pochi a farlo perché con tutto il rispetto mi faresti morire dal ridere.
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"LEAVE ME ALONE, I KNOW WHAT I'M DOING !" (Kimi Raikkonen, Abu Dhabi 2012)
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#18 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2015
Città: Padova
Messaggi: 582
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La risposta da dare è "tu combatti come una mucca" giusto?
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#19 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14030
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La pirateria è viva è vegeta.
Denuvo continua ad essere violato in tutte le sue declinazioni in pochi giorni, idem i rip delle serie tv e dei film. Ad essere moribonda è la pirateria sulle console.
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We are the flame and darkness fears us ! |
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