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#1 | ||
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2003
Messaggi: 4976
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Il Papa in Africa: l'AIDS non si cura con i preservativi
Quote:
Quote:
http://news.google.it/news?ned=it&ncl=1287136238 Non mi esprimo perché sarei estremamente volgare.
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#2 |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2003
Città: Utopia Planitia
Messaggi: 3875
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Mah, vive fuori dal mondo ormai!!!
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#3 |
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Member
Iscritto dal: Jan 2007
Città: Ankon : "In quel loco fu' io Pier Damiano, e Pietro Peccator fu' nella casa, di Nostra Donna in sul lito adriano" D.Alighieri-Divina Commedia
Messaggi: 287
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E' proprio grazie ad uscite come questa che la chiesa di roma (con tutto ciò che rappresenta) stà perdendo fedeli a palate (con mio sommo gaudio)
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- - - Sony VAIO FW21M - - -== == Ankon Dorika Civitas Fidei== == Nick PS3 : Marco83_an
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#4 |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2000
Città: prov. di Alessandria
Messaggi: 5355
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Questa è la posizione ufficiale (e non potrebbe essere altrimenti) in realtà i missionari sul campo si comportano molto diversamente
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Addio Pierpo, motociclista. Se il cameriere di un locale per me è un idiota, non conosce le regole del locale, tratta bene solo i suoi leccaculo ma va bene al proprietario...cambio locale. |
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#5 | |
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Bannato
Iscritto dal: Feb 2001
Città: outside italy
Messaggi: 1202
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"La via migliore per evitare l'infezione e per fermare la diffusione dell'Aids è la fedeltà nel matrimonio e l'astinenza al di fuori di esso". In quest'ottica il preservativo sarebbe un "di più". Del resto mi pare che predichi proprio quelli di princìpi, non è che dice "andate e trombatevi la qualunque ma senza cappuccio". Per la chiesa la soluzione non è il preservativo (palliativo) ma una condotta sessuale diversa. Non mi sembra che si dica che il preservativo è il male e vada vietato per legge, oppure che il preservativo è il demonio
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#6 |
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Bannato
Iscritto dal: Jun 2005
Città: Milano
Messaggi: 146
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#7 |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2005
Città: Enna : urbs inexpugnabilis
Messaggi: 1194
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sono quelle che vanno a fuoco........
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#8 |
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Moderatore
Iscritto dal: Nov 2003
Messaggi: 16211
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Certo che l'AIDS non si cura con i preservativi, che sono semmai uno strumento di prevenzione.
Quanto all'affermazione "La via migliore per evitare l'infezione e per fermare la diffusione dell'Aids è la fedeltà nel matrimonio e l'astinenza al di fuori di esso", beh, non è più sconvolgente di "la via migliore per evitare i guai è evitare di andarseli a cercare". Al momento non vedo come i preservativi possano "aumentare i problemi", come detto dal Papa e riportato in questo articolo del Corsera, ma è anche vero che non mi sono attardato ad esaminare la questione né intendo farlo. (Peraltro, era stata aperta tempo fa una discussione in Piazzetta sul ruolo delle dottrine cattoliche in materia di sessualità e prevenzione: era emerso che i Paesi africani in cui l'AIDS è più diffuso sono a maggioranza protestante...)
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Ubuntu è un'antica parola africana che significa "non so configurare Debian" Scienza e tecnica: Matematica - Fisica - Chimica - Informatica - Software scientifico - Consulti medici REGOLAMENTO DarthMaul = Asus FX505 Ryzen 7 3700U 8GB GeForce GTX 1650 Win10 + Ubuntu |
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#9 |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2005
Messaggi: 4260
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Amen.
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#10 | |
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Bannato
Iscritto dal: Feb 2001
Città: outside italy
Messaggi: 1202
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Francamente mi sembra eccessivo. Non è che l'adesione alla chiesa cattolica sia obbligatoria, mi pare. No? Se non ti sta bene eviti. |
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#11 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2006
Messaggi: 1022
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potresti per cortesia fornire nomi e cognomi dei missionari cattolici che violano le direttive del vaticano ? grazie |
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#12 |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2005
Città: Enna : urbs inexpugnabilis
Messaggi: 1194
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perchè il signorino con le scarpe di prada non ci va mai in africa?
perchè non lo si può denunciare in massa? non è che per tanto che è il papa e diffonde il verbo del cespuglio parlante gli deve essere permesso di dire tutto? |
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#13 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2003
Messaggi: 4976
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Ma nell'ottica cristiana un dogma vale molto di più di una vita umana.
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#14 |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2005
Città: Enna : urbs inexpugnabilis
Messaggi: 1194
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la vita umana degli altri perchè per loro i dogmi si possono scavalcare....
vedi lo stop delle terapie a voitwa |
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#15 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2000
Città: prov. di Alessandria
Messaggi: 5355
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Quote:
Io l'ho visto in Brasile e Costa d'Avorio, parlando è poi venuto fuori (non visto da me ma perchè dubitarne) da altri volontari in altre parti dell'Africa che questa pratica del "girarsi dall'altra parte mentre le casse di preservativi vengono scaricate" è molto diffusa. Certo non sentirai mai nessuno di questi dire "scopate pure come ricci tanto col cappuccio non vi viene niente"......
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Addio Pierpo, motociclista. Se il cameriere di un locale per me è un idiota, non conosce le regole del locale, tratta bene solo i suoi leccaculo ma va bene al proprietario...cambio locale. |
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#16 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
Città: Padova
Messaggi: 11762
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http://www.repubblica.it/2009/03/sez...tml?ref=search
Dopo lo scontro sui lefebvriani Ratzinger scrive una lettera in cui parla di "odio senza timore" E a 4 anni dall'elezione alza il velo su una crisi cruciale all'interno della Curia Il Papa e la guerra del Vaticano "Ostilità pronte all'attacco" di MARCO POLITI Il Papa e la guerra del Vaticano "Ostilità pronte all'attacco" CITTA DEL VATICANO - Una Curia allo sbando, un Papa chiuso nel suo palazzo e costretto a fronteggiare una bufera che l'Osservatore Romano definisce senza esempi in tempi recenti. E fughe di notizie che l'organo vaticano bolla come "miserande". Quattro anni dopo la sua elezione Benedetto XVI sperimenta una crisi cruciale del suo pontificato. Ferito e solo, ha scritto parole amare ed aspre ai vescovi di tutto il mondo, lamentando che - per la vicenda della scomunica condonata ai quattro vescovi lefebvriani e specie per il caso Williamson - proprio ambienti cattolici gli abbiano mostrato un'"ostilità pronta all'attacco". Persino arrivando a trattarlo, lui dice, con "odio senza timore e riserbo". C'è qualcosa che traballa nella gestione della Curia. Se ne avevano segnali da tempo, ma la rivolta di alcuni grandi episcopati - in Germania, Austria, Francia e Svizzera - contro la decisione papale di graziare i vescovi lefebvriani scomunicati senza ottenere preventivamente una loro leale adesione al concilio Vaticano II, ha messo in luce una disfunzione più generale. Per due volte decisioni papali, che attendevano di essere rese note attraverso la sala stampa, sono state fatte filtrare all'esterno in anticipo causando clamore e polemiche. È successo con il decreto di revoca delle scomuniche, è capitato di nuovo con le indiscrezioni sulla lettera papale ai vescovi. Giovanni Maria Vian, direttore dell'Osservatore, fustiga in un corsivo le "manipolazioni e strumentalizzazioni" anche all'interno della Curia romana, ammonendo che la Curia è "organismo storicamente collegiale e che nella Chiesa ha un dovere di esemplarità". Sferzata inedita e dura a chi nel palazzo apostolico non si è attenuto alla linea del riserbo e dell'obbedienza. Ma l'impaccio e le disfunzioni della macchina curiale vanno al di là della vicenda lefebvriana. Benedetto XVI è solo. Ma non perché ci sia un partito che gli rema contro. Bensì per il suo di governo solitario, che non fa leva sulla consultazione e non presta attenzione ai segnali che vengono dall'esterno. Meno che mai quando provengono dal mondo dei media, considerato a priori con sospetto. "Benché sia stato più di un ventennio in Vaticano al tempo in cui era prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede - spiega off record un monsignore - Ratzinger non conosce affatto la Curia. Era chiuso ieri nella sua stanza nell'ex Sant'Uffizio ed è chiuso oggi nel suo studio da papa. Lui è un teologo, non è un uomo di governo. Passa metà della giornata a occuparsi dei problemi della Chiesa e l'altra metà concentrato sui suoi scritti: sul secondo volume dedicato a Gesù". Monsignore si ferma e soggiunge: "Non è detto che un grande teologo abbia con precisione il polso della realtà così come è". Certo, esiste in Curia un pugno di fedelissimi. Il cardinale Bertone in primis. O il suo successore alla Congregazione per la Dottrina della fede, Levada. O il nuovo responsabile del dicastero del Culto divino, lo spagnolo Canizares. Parlano il suo stesso linguaggio i cardinali Grocholewski, responsabile del dicastero dell'Educazione cattolica, o Rodè, titolare della Congregazione dei religiosi. E fra i presidenti delle conferenze episcopali è in prima a linea a solidarizzare con il pontefice il cardinale Bagnasco, che prontamente ieri ha espresso "gratitudine" per le chiarificazioni del Papa. Ma la fedeltà non basta. "Ciò che si avverte - spiega un altro frequentatore dei sacri palazzi - è l'assenza di una guida lineare della macchina curiale". Macchina complessa, che va condotta con mano ferma dal Papa, dai suoi segretari di Stato e qualche volta da alcuni segretari particolari molto attivi dietro le quinte: come Capovilla per Giovanni XXIII, Macchi per Paolo VI, Dziwisz per Giovanni Paolo II. Mons. Gaenswein, ed è un suo pregio caratteriale, non ama giocare a fare il braccio destro (occulto) del Papa. Ma contemporaneamente pesa il fatto che larga parte della macchina curiale non riconosce il Segretario di Stato Bertone come "uno dei suoi". Bertone non viene dalla diplomazia pontificia. Non ha fatto la trafila dei monsignori che hanno cominciato da minutanti in un ufficio della Curia e poi sono saliti crescendo nella rete di contatti, passando magari attraverso l'esperienza di un paio di nunziature all'estero. Bertone è un outsider. Scelto da Ratzinger perché suo primo collaboratore al Sant'Uffizio e perché di provata sintonia e fedeltà. Ma alla fin fine il mondo curiale non si sente sulla stessa lunghezza d'onda con il "salesiano". Non è una posizione facile la sua. Da un lato finisce per essere in qualche modo separato dalla macchina curiale, dall'altro non può influire sulla direzione di marcia che di volta in volta Benedetto XVI intraprende. Abile nel controllare e riparare i danni, quando si verificano, il Segretario di Stato può tuttavia intervenire soltanto dopo. Perché in ultima analisi Ratzinger si esercita in uno stile di monarca solitario. Nella lettera ai vescovi il Papa riconosce che portata e limiti del suo decreto sui vescovi lefebvriani non siano stati "illustrati in modo sufficientemente chiaro" al momento della pubblicazione. Adesso finalmente la commissione Ecclesia Dei, guidata dal cardinale Castrillon Hoyos (fino a ieri titolare esclusivo dei negoziati con la Fraternità Pio X), verrà inquadrata nel lavoro della Congregazione per la Dottrina della fede e in tal modo - garantisce il Papa - nelle decisioni da prendere sulle trattative con i lefebvriani verranno coinvolti i cardinali capi-dicastero vaticani e i rappresentanti dell'episcopato mondiale partecipanti alle riunioni plenarie dell'ex Sant'Uffizio. Il rimedio adottato ora rappresenta la confessione che Benedetto XVI nella vicenda non ha coinvolto nessuno, non ha informato nessuno e ha lasciato mano libera al cardinale Castrillon Hoyos, che non lo ha nemmeno informato esaurientemente sui trascorsi negazionisti di Williams, noti da più di un anno per la loro impudenza. I filo-lefebvriani di Curia in questa partita hanno giocato spregiudicatamente la carta delle indiscrezioni per dare per scontato un riavvicinamento ancora tutto da costruire. "Papa Ratzinger - confida un vescovo che ben conosce il sacro palazzo - è stato in fondo generoso nell'assumersi ogni responsabilità senza dare la colpa a nessun collaboratore. Ma nel suo modo di governare c'è un problema: parte sempre dall'assunto che quando è stabilita la verità di una linea, allora si deve andare avanti e basta. Non mette in conto le conseguenze esterne del suo ruolino di marcia e nella sua psicologia non crede nemmeno che gli uomini di Curia siano all'altezza di dargli veri consigli". Non è casuale allora che siano stati i grandi episcopati d'Europa e del Canada a ribellarsi all'idea che con l'improvvisa mano tesa ai lefebvriani apparisse annacquata l'indispensabile fedeltà della Chiesa contemporanea ai principi del Vaticano II. Persino un intimo di Ratzinger come il cardinale di Vienna Schoenborn è stato costretto a denunciare le "insufficienti procedure di comunicazione nel Vaticano". Un modo elegante per evitare di criticare direttamente il Papa. Ma proprio in Austria si è giocato un altro evento senza precedenti nella storia dei pontificati moderni. Un vescovo ausiliare scelto dal pontefice è stato respinto dall'episcopato intero di una nazione, costringendo Benedetto XVI a un'ennesima marcia indietro. Questo gli uomini di Curia non l'avevano mai visto. (13 marzo 2009)
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#17 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2005
Città: Trentino
Messaggi: 1084
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Quote:
Io ho il diritto di non aderire alla chiesa cattolica, però loro hanno il diritto di influenzare la mia vita. Se voglio una legge sui PACS devo attaccarmi al tram. Se voglio una legge sull'eutanasia idem. Sul testamento biologico idem. |
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#18 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
Città: Padova
Messaggi: 11762
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avanti così!!!!!!!!!
son sempre più convinto che questo papa è il penultimo ... o comunque massimo artefice della nemesi storica nei confronti di questa associazione ... lunga vita a B16 !!!
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#19 |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2005
Città: Enna : urbs inexpugnabilis
Messaggi: 1194
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non possono circolare neanche autobus con la scrtta dio non esiste
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#20 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
Città: Germania
Messaggi: 26110
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Quote:
Non penso sia raro che due persone si sposino e uno dei due abbia già la malattia. In questo caso, che fai? Pratichi la castità con TUO MARITO o TUA MOGLIE?
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Per iniziare a programmare c'è solo Python con questo o quest'altro (più avanzato) libro @LinkedIn Non parlo in alcun modo a nome dell'azienda per la quale lavoro Ho poco tempo per frequentare il forum; eventualmente, contattatemi in PVT o nel mio sito. Fanboys |
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