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[ Eversione ] Licio Gelli,Mafia,Servizi,Massoneria deviata ed Eversione....
Il 'sistema criminale' di Gelli con boss e politici 5 novembre 2008 Quote:
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Bannato
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Inchiesta Hiram: Gelli non risponde ai Pm
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MAFIA: PM PALERMO INTERROGANO LICIO GELLI, LUI NON RISPONDE
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#4 |
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Senior Member
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prezzemolo gelli, di quel tipo che non appassisce mai.
varrebbe la pena fare un thread unico che raccolga tutti gli svariati 'fili della stessa trama' che si sono rianimati negli ultimi tempi. carne al fuoco, anzi alla brace sotto la cenere, ce n'e' molta. |
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#5 |
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Bannato
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ma non frega niente a nessuno...salvo poi se salterà in aria un treno,saranno tutti li a chiedersi come sia potuto succedere...
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#7 |
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Bannato
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Licio Gelli, torna la vetrina dei ricatti. Intervista a Maurizio Chierici
di Pino Finocchiaro Maurizio Chierici da inviato del Corriere della Sera ha vissuto e sofferto la resistibile ascesa del gran maestro della loggia deviata della P2, Licio Gelli, e ricorda, ad un anno dalla scomparsa, il disagio di Enzo Biagi che lasciò il Corrierone sbattendo la porta dopo la pubblicazione dei nomi dei giornalisti iscritti alla Loggia Propaganda. Ed ora rilegge con noi di Articolo21 la ricomparsa del venerabile che della P2 protagonista di Venerabile Italia un programma televisivo della rete Odeon Tv. Secondo Chierici, Gelli era solo il numero quattro della P2, mentre del grande vecchio che la guidava nessuno è riuscito a svelarne il nome. Accadde 28 anni fa. Era il tempo della strategia della tensione, dell’Internazionale fascista che fece 32 mila morti solo in Argentina e delle stragi di Stato. Tra le dichiarazioni più inquietanti di Licio Gelli vi è certamente “le stragi ci sono sempre state e ci saranno sempre”. L’ennesimo messaggio? “Questa è la vetrina dei ricatti di Licio Gelli. Lui resta grande per questo. Può avere in mano le carte di tutti. Le sue carte devono compromettere tutti. Sono rimasto impressionato sempr dal suo potere. Quando è stato catturato dopo essere fuggito dalla Svizzera, è stato messo in una cella speciale a Parma per riguardo alle condizioni del suo cuore. Così ha vissuto in uno splendido salotto della Certosa di Parma ha vissuto 27 giorni filmato da tutti. Si faceva portare la colazione dal miglior ristorante di Parma con un secondino che assaggiava i suoi pasti in modo da non finire avvelenato come era accaduto a Sindona. Ma tutto questo non bastava, illustri clicinici italiani hanno detto che doveva andare a casa perché voleva morire a casa. Son passati vent’anni ed è ancora lì. La cella è stata utilizzata per il numero due della P2, Ortolani, perché in realtà Gelli è solo il numero quattro. Ora, dico, un uomo ricercato in tutta Europa, con i soldi che non si trovano, per ottenere un trattamento del genere che potere ha? Il potere del ricatto”. L’ultimo intervento di Gelli ha creato imbarazzo anche all’interno del Popolo della libertà. Ci sono attente prese di posizione: “Noi non abbiamo richiesto questo intervento”. Gelli, infatti, parla bene di Silvio Berlusconi che era uno dei suoi “muratori”, anzi “apprendista muratore” nella lista della P2. “Ecco, uno dei grandi problemi sottolineati anche dal giudice Gherardo Colombo o da storici come Flamini, uno dei problemi che ci ha perseguitato è la P2 esiste ancora? C’è il problema che il piano Rinascita coincide perfettamente con il secondo governo Berlusconi, adesso la cosa si è aggravata… Insomma, la P2 esiste ancora… col punto interrogativo o senza? “Il punto interrogativo ci ha perseguitati in tutti questi anni. Da allora ad oggi. Soprattutto a noi del Corriere. Biagi il giorno della prima assemblea dopo la P2 ad un certo punto ha sentito parlare Di Bella e gli altri che si giustificavano, poi ci ha lasciato: “Io in questo letamaio non ci sto. Me ne vado”. E se n’è andato. Ora, ricorre il primo anniversario dalla morte di Biagi. Pensa all’amarezza che avrebbe provato guardando la tv. Ogni sera vedi il pidduista capo del governo e il pidduista Cicchitto che rappresenta il partito del capo del governo. E’ possibile che siano tutti così in vetrina? Mi dispiace per il mio amico Maurizio Costanzo, ma non solo lui è stato nella P2, poi ha rinunciato, ma anche le strutture di produzione dei suoi programmi hanno un’ossatura di uomini pidduisti. Ha cambiato nome ma è lì, vive con noi. A questo punto è talmente sicura che può mandare le provocazioni che vuole. Anche la storia d’Italia raccontata da Gelli”. Giusto in questi giorni, il presidente emerito, Francesco Cossiga, ha rievocato la strategia della tensione. Non occorre mandare la polizia in piazza. Basta mandare gli infiltrati nel movimento. Dall’altra parte Gelli afferma “non c’è nessuna strategia della tensione”. “La sinistra a questo punto dovrebbe essere molto attenta. Si è un po’ rilassata su questo problema. Sull’Unità, così come avevo fatto prima sul Corriere, ho scritto non so quanti articoli. Ho fatto un’inchiesta sull’Italia della P2. Ho parlato di cicchitto. Cicchito si è infuriato. Ha detto che mi denunciava. Non è mai arrivata la denuncia. La P2 è talmente sicura che non ha più bisogno di protestare né di nascondersi. C’è. C’è sempre stata. E adesso sono talmente convinti di avere la gente dalla loro parte… A proposito. Oggi sull’Unità ci aspettavamo un tuo articolo sulle dichiarazioni di Gelli… “Sono sempre in viaggio, magari non mi hanno trovato. Noi di articolo21 siamo sempre più fortunati… dicevamo? “Quando insegnavo all’università facevo sostenere gli esami per libri scritti, non per libri letti. Ad un centinaio di ragazzi ho dato una ricerca che è diventata un libro di 1.800 pagine. Non era solo un libro, era la presa di coscienza dei giovani. Nella prefazione un ragazzo di Reggio ha scritto: “Quando ho scoperto cos’era la P2 è finita la mia giovinezza e comincia la mia complicata maturità”. Quindi, i rendono conto del baratro. I laboratori della sinistra, del centrosinistra. Su questo bisogna farli. E su questo bisogna battersi non solo con le parole, i discorsi e gli articoli sui giornali. Bisogna declinare queste cose ai giovani. Gli universitari e i professori che giustamente stanno scioperando nell’università, gli antagonisti alla riforma, costituiscano dei laboratori su questo, su questa storia recente. Perché la storia sembra aver dimenticato l’avvenimento più importante dopo la resistenza e la repubblica di Salò. Che c’è stata in Italia la P2, perché questo serve a spiegarci chi siamo e contro chi dobbiamo batterci. Lunedì scorso abbiamo visto i ragazzi con la stella rossa e quelli con la maglietta nera insieme contro la Gelmini. Già mercoledì gli stessi ragazzi si sono scontrati in piazza Navona con bastoni, caschi, sedie e via facendo. Con questi tafferugli in piazza, come ci insegna il tuo lavoro di cronista, sono iniziati gli anni di piombo. “Credo che i due estremismi si siano allarmati. Com’è possibile che l’estrema sinistra potesse andare d’accordo con l’estrema destra contro un progetto di riforma insensata che vede tutti i ragazzi contro. Questo è nell’animo dei giovani. Io, naturalmente, non sono di estrema destra, né di estrema sinistra. Ma i giovani sono così. E questo ha allarmato quelli che sono i laboratori chiari o oscuri del potere. P2, per esempio. E’ questo ha fatto nascere l’intervento, scellerato”. Ed è avvenuto a pochi giorni dall’avviso di Francesco Cossiga che parlava di infiltrati nel movimento. “Cossiga, serve ai giornali, Ai miei tempi andava in televisione uno molto divertente, Mariannini, si vestiva in maniera assurda, entrava in scena con la tuba. Cossiga ha una vis comica, è il Mariannini dei nostri giorni, non lo prenderei troppo sul serio”. Quali anticorpi può sviluppare il Paese contro il ritorno di Gelli? “Gli anticorpi si sviluppano innanzitutto con l’informazione. E l’informazione inizia con le nuove generazioni. Se dopo la P2, soprattutto nelle università, si fosse spiegato a lungo la storia moderna, la storia della P2 questo avrebe eroso il rododendro, il potere della P2. Invece i ragazzi non sanno nulla”. Che te ne pare di una tv che propone “Venerabile Italia”? “In una televisione che propone Moggi come moralista dello sport, Gelli è adatto per lo stesso motivo. Il problema è un altro, capire chi è il numero uno della P2. Il burattinaio non è mai stato Gelli è un personaggio troppo squalificato moralmente. Prima i passaggi da una parte all’altra. I rapporti con le mafie. I suoi generali argentini che han fatto trentaduemila morti desaparecidos. Tutto questo non è gratis. La morte di Calvi…”. Gelli ha posseduto sempre un retrogusto di grottesco. Anche questa rivelazione della foto con Tina Anselmi…dà l’idea di personaggio da gossip più che da grande burattinaio. “ Su Tina Anselmi voglio sottolineare una cosa. Ha presieduto la commissione d’inchiesta parlamentare. Per un anno e mezzo Tina Anselmi è andata in giro per i tribunali di tutta Italia a testimoniare. Perché nessuno ammetteva di esere iscritto alla P2. Soprattutto chi faceva politica. Dopo due anni è stata abbandonata. Erano governi sociali e democristiani. A quel punto ha dovuto fare da sola. Come mai è stata abbandonata? Tant’è vero che non ha mai risposto ai giornalisti. Solo ai ragazzi ha spiegato la sua storia. E’ stata registrata e lì ha narrato il finale della sua storia. Perché è stata abbandonata?”. Erano i tempi del CAF (Craxi, Andreotti, Forlani)… “Erano i tempi del Caf”. Ultima modifica di Ser21 : 10-11-2008 alle 11:31. |
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#8 |
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Personalmente ho sempre creduto che il capo della P2 fosse Andreotti...come sostiene Clara Calvi (moglie di Calvi...) informata dal Marito da Carboni e da Ortolani....
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#9 |
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Bannato
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Gelli del malaugurio
di Stefano Corradino "Se dico che la massoneria in Italia sta riacquistando vigore ho gli elementi per farlo". La frase del 2003 è di Francesco Cossiga, in un'intervista rilasciata a Concita De Gregorio, allora in forza a Repubblica. Intervista profetica. E bisogna crederci dal momento che Licio Gelli, capo supremo della principale Loggia, la P2, torna in tv da protagonista in una trasmissione su Odeon tv. Conduttore, ospite permanente, ispiratore. Ancora non abbiamo ben capito qual è il suo ruolo nel format televisivo che ci apprestiamo a vedere a partire dal prossimo lunedì. Quello che sappiamo è che Licio Gelli arriva trionfalmente in televisione nel programma "Venerabile Italia". Il gran maestro della Loggia P2 Licio Gelli, presentando a Firenze la trasmissione si è lasciato andare ad una lunga serie di esternazioni. Sulla politica italiana, sulla scuola, sul terrorismo, sulla magistratura. Ha lodato l'ordine del ministro Gelmini ma soprattutto ha chiarito bene che il suo venerabile, naturale successore è Silvio Berlusconi. A lui consegna lo scettro. Poi un passaggio sul terrorismo che deve far riflettere. E tenere vigile l'attenzione nei prossimi giorni. Gelli ha detto di vedere terreno ''fertile'' per un eventuale ritorno delle Brigate Rosse. Sarà una coincidenza ma a tirare fuori le Br era stato qualche giorno fa un altro protagonista, non proprio cristallino, della storia politica italiana, Francesco Cossiga. "Non vorrei che ci si dimenticasse - ha affermato l'ex capo dello Stato in un'intervista a Qn - che le Brigate rosse non sono nate nelle fabbriche ma nelle università... Singolare convergenza in questo momento così delicato in cui gli studenti manifestano in massa per le strade e le piazze d'Italia scompaginando quel senso dell'"ordine" tanto caro a Gelli e Cossiga. "A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca", affermava Giulio Andreotti. A proposito, ci sarà anche lui nella prima puntata del nuovo talk show. Forse a rappresentare il contraddittorio. Insieme a Marcello Dell'Utri, il terzo ospite dell'emittente. Si annuncia una bel summmit. Peccato che non sia stato invitato colui a cui Gelli consegna simbolicamente lo scettro, tessera 1816 della suddetta Loggia. Il meeting sarebbe stato completo. |
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#10 |
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Articolo 21 - INTERNI
Leggi i commenti (0) » Intercettazioni: ''Perché nessuno vuole far luce su tutti gli iscritti della P2?'' di di redazione L'onorevole Tina Anselmi gia' presidente della Commissione d'inchiesta sulla Loggia massonica P2 e' amareggiata per le intercettazioni... Amareggiata ma non stupita. E le sue considerazioni vanno spontaneamente ai Servizi segreti. "Perche' - sottolinea - quello dei Servizi e' un mondo fuori controllo soprattutto in termini di garanzia individuale." Entrando nel merito dell'ultima tornata di intercettazioni Tina Anselmi fa capire che non possono essere sicuramente cadute dal cielo. E dice: "Spero che gli inquirenti facciano un buon lavoro par capire dove e' nata l'idea, chi le ha dato gambe e dove puntavano queste spiate". Onorevole Anselmi, non c'e' nulla di questa vicenda che le faccia venire in mente la massoneria...la Loggia di Gelli che lei ha avuto modo di conoscere attraverso l'inchiesta parlamentare? (Tina Anselmi risponde con un lungo sorriso che non ha bisogno di parole e commenti). "Forse - aggiunge - molte cose che continuano a succedere possono avvenire e ripetersi proprio perché non é stata fatta ancora piena luce su quanto avevamo scoperto con la Commissione parlamentare sulla P2. In questo senso le classi dirigenti politiche che si sono succedute in questi anni hanno una grandissima responsabilità. Spesso mi chiedo: Perché non hanno voluto andare a fondo? Perché nessuno ha voluto capire cosa c'era veramente dietro? Perché nessuno ha voluto vederci chiaro dopo che in alcuni articoli pubblicati (uno anche a firma del figlio di Gelli) si é sostenuto che gli affiliati alla Loggia P2 erano molti di più di quelli che la mia Commissione aveva scoperto? Chi sono? Credo che finché non si farà piena luce su quella drammatica vicende non capiremo fino in fondo chi trama dietro le quinte e se le intercettazioni di questi ultimi mesi sono collegate e collegabili a quel potere occulto che, ne sono convinta, c'è e attraversa tanti ambiti della nostra società...anche quelli più insospettabili....anche quelli che dicono di volersi occupare solo di ideali o di spirito." |
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#11 |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2007
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come e' sempre accaduto, gli articoli sull'argomento si contraddicono a vicenda. tanta, forse troppa, carne al fuoco.
credo che comunque essendo il panorama internazionale mutato rispetto agli anni primigeni, sia da riposizionare la questione su scala quasi esclusivamente nazionale, ed e' questa semi-convinzione che mi fa incazzare anche di piu'. come ha scritto travaglio mi pare, e' come se fossero rimasti solo il metodo, o parte dello scheletro, e gli esecutori. mentre lo scopo lo lascio vuoto perche' l'opinione che ho ora non fa onore alla specie umana.
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#12 | ||
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Bannato
Iscritto dal: Sep 2002
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Che il mezzo fosse l'URSS per giustificare i fini non è opinabile... |
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#13 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2003
Città: Roma
Messaggi: 2821
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se esiste una tessera 1816, almeno 1816 appartenenti alla p2 esistono.
Credo poi che possano esistere anche altre tessere di natura diversa. Fanno passare la p2 come un piccolo club di iscritti, quando in realtà è una struttura piramidale. |
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#14 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2007
Messaggi: 8368
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mi riferisco alla questione del 'capo' o di chi ci sia dietro, che a mio avviso e' la questione centrale. allo stato attuale si possono fare solo supposizioni.
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anche il potere puo' essere piu' o meno intelligente, o piu' o meno etico.
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#15 |
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Member
Iscritto dal: Feb 2007
Città: Toscana
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Che schifo di paese, è sempre la solitafrase, altre non me ne vengono.....
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"E maggior fortuna sarebbe, se in Italia ci fossero più toscani e meno italiani." C.Malaparte |
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#16 |
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Iscritto dal: Sep 2007
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[dall'estero]Sostegno a Berlusconi dal capo della massoneria Licio Gelli
Sostegno a Berlusconi dal capo della massoneria Licio Gelli [Ethnos] Il «Cavaliere» è stato un membro della loggia segreta P2 Il grande cospiratore della massoneria italiana è tornato con forza a sostegno di Silvio Berlusconi. L’ottantanovenne Licio Gelli, ex Gran Maestro della loggia segreta P2, ha ora il ruolo di commentatore televisivo. Gelli si prenderà cura di una serie televisiva di carattere storico dal titolo «L’Italia della massoneria» (N.d.T. Venerabile Italia), che «spiegherà» la storia del paese dalla caduta di Mussolini agli anni ‘80. Gli avvenimenti storici saranno presentati dal punto di vista del capo della P2, la più grande e più pericolosa organizzazione che fu attiva in Italia dal 1967 fino al 1982, quando fu dichiarata illegale dal Parlamento italiano. In quel periodo la P2 aveva steso i suoi tentacoli su tutto l’apparato statale, mettendo sotto il suo controllo gran parte del mondo politico, dei vertici dei servizi segreti, dei corpi di Polizia e delle Forze Armate. Il suo piano, come accertato dalla competente commissione parlamentare d’inchiesta, consisteva nell’imposizione di una democrazia presidenziale di stampo autoritario tramite il controllo dei mass media. Per promuovere il suo programma cospirativo, la loggia segreta (con forti legami con Washington e con l’America Latina) collaborò con la mafia, con terroristi neo-fascisti e con servizi militari ribelli. «Il nostro piano è stato profetico e Silvio Berlusconi lo ha applicato alla lettera. Forse dovevamo chiedergli i diritti», ha detto recentemente Gelli in una conferenza stampa, esprimendo ammirazione per il Cavaliere. «E’ l’unico potente politico in Italia oggi. L’unico che può guidare il paese con vigore. Dovrebbe anche utilizzare con maggiore determinazione la sua maggioranza parlamentare». Berlusconi è stato un membro della loggia P2. Quando cercò di negarlo, fu condannato per falsa testimonianza. Anche molti dei membri dell’attuale governo di centro-destra fecero parte della loggia segreta. Gelli ha ribadito che per tutta la sua vita «è rimasto fedele agli ideali della sua gioventù, gli ideali del fascismo». Ha poi aggiunto che dedicò la sua vita alla lotta contro il «pericolo rosso» e che «la Storia gli ha dato ragione». [Articolo originale di D. Deliolanis]
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DELL'UTRI CONDANNATO A 7 ANNI IN APPELLO ►LA STAMPA ESTERA SU BERLUSCONI BLU NOTTE: Berlusconi,Dell'Utri,Mangano e la Mafia in politica [dal min 13.52] (2°parte) ►Il magistrato A.Ingroia su Berlusconi ►Craxi salva le tv dell'amico Silvio ►Berlusconi difende spudoratamente l'amico Dell'Utri (Chi è?) ►Incontro con il senatore Marcello Dell'Utri ►Berlusconi e Mafia |
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Sostegno a Berlusconi dal capo della massoneria Licio Gelli








