| 
 | |||||||
| 
 | 
|  | 
|  | 
|  | Strumenti | 
|  07-07-2006, 09:35 | #1 | 
| Member Iscritto dal: Nov 2004 Città: Vicenza 
					Messaggi: 297
				 | 
				
				Libero di infamare
			 
		http://www.corriere.it/Primo_Piano/C...07/sismi.shtml Si voleva spostare l'inchiesta giudiziaria Brescia Falsi su Prodi, fascicoli sui pm. Ecco i dossier segreti del Sismi Migliaia di file e carte negli armadi custoditi nell'attico di via Nazionale a Roma ROMA - L'attuale presidente del Consiglio, Romano Prodi. L'ex presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Edmondo Bruti Liberati. E molti altri pm come Stefano Dambruoso, il primo ad aprire l'inchiesta sul sequestro del suo indagato Abu Omar. Ecco le prime vittime accertate delle variegate attività che gli inquirenti etichettano come «disinformazione», «inquinamento delle indagini», «dossieraggio» e «spionaggio abusivo». Principale accusato è Pio Pompa, il dipendente del Sismi, fedelissimo del generale comandante Niccolò Pollari, che gestiva l'ufficio del servizio segreto militare scoperto dagli inquirenti milanesi in via Nazionale 230, nel palazzo di fronte alla questura di Roma. Negli armadi pieni di carte e materiale informatico, che ora sono sotto sequestro, magistrati e polizia hanno trovato numerosi fascicoli personali intestati a giornalisti e soprattutto a magistrati considerati «nemici» del Sismi. Tra documenti e computer (almeno 5) è spuntato anche il dossier contro Prodi che l'agente Pompa avrebbe inviato ai due giornalisti di Libero ora indagati per favoreggiamento dei sequestratori di Abu Omar. Il vicedirettore del quotidiano, Renato Farina, sarebbe stato anche pagato dal Sismi: nell'archivio segreto gestito da Pompa sono state trovate le ricevute di almeno due versamenti, che il giornalista firmava con il suo nome in codice di informatore «Betulla». Le somme: 2.000 e 5.000 euro, che per gli inquirenti sono l'indizio di un rapporto «stabile, organico e, dunque, retribuito», col Servizio segreto. Un esempio? Il 9 giugno scorso Libero annuncia «rivelazioni» in prima pagina: sarebbe stato Prodi, quand'era presidente della Commissione europea, ad autorizzare i voli segreti della Cia in Italia. L'articolo è firmato da Farina e dal redattore Claudio Antonelli, che obbedisce al primo (sentendosi presentare al Sismi come «il mio uomo») e che ieri ha concesso ai pm un interrogatorio che è stato segretato. L'accusa a Prodi non ha trovato alcuna conferma nelle indagini internazionali. Ma nell'ufficio di via Nazionale gli inquirenti milanesi hanno trovato l'originale del dossier trasmesso da Pompa a Farina, che corrisponde esattamente all'articolo poi pubblicato, quando Prodi era già presidente del Consiglio. Un altro obiettivo dell'attività sotterranea degli uomini del Sismi intorno al rapimento di Abu Omar era spostare l'indagine da Milano a Brescia. Come? Tentando di coinvolgere nella vicenda l'ex pm milanese Stefano Dambruoso, titolare dell'inchiesta sul sequestro fino alla primavera del 2004. Secondo la ricostruzione degli attuali pm, l'incontro del 22 maggio scorso tra Renato Farina e i procuratori aggiunti Spataro e Pomarici, avvenuto «simulando un interesse meramente giornalistico», seguiva un preciso disegno: «Porre specifici quesiti (suggeriti da Pompa al giornalista) in modo da poter apprezzare il grado di conoscenza degli inquirenti sul coinvolgimento del Sismi nella vicenda». E soprattutto «sviare gli accertamenti» della Procura fornendo ai pm «false informazioni (anche in questo caso suggerite al giornalista dal Pompa) circa presunte responsabilità organizzative nel sequestro del dr. Stefano Dambruoso e del personale della Digos di Milano». Qualunque accertamento sull'ex inquirente milanese avrebbe costretto i magistrati a cedere l'inchiesta ai loro colleghi di Brescia. Nello stesso atto d'accusa notificato a Farina e Pompa, inoltre, si sostiene che «sempre il Pompa suggeriva a vari altri giornalisti con i quali era in stretto contatto la pubblicazione di articoli tendenti ad accreditare l'ipotesi di responsabilità del dr. Dambruoso e della Digos di Milano nell'organizzazione del sequestro». Nell'ufficio di Pompa, gli investigatori hanno trovato anche i due «rapporti» trasmessi da Farina e dal suo redattore sul colloquio con Spataro e Pomarici, che si aprì con queste domande: «Il Sismi c'entra col sequestro di Abu Omar? Voi che cosa ne sapete?». Giovanni Bianconi Paolo Biondani Complimenti a libero e al cellino Farina 
				__________________ Sono contrario al matrimonio dei preti: se fanno figli, siamo finiti. (cit) | 
|   |   | 
|  07-07-2006, 09:38 | #2 | 
| Member Iscritto dal: Nov 2004 Città: Vicenza 
					Messaggi: 297
				 | 
		Il documento contraffatto fornito dal funzionario Pompa al vicedirettore Farina e finito su Libero Quella patacca del Sismi per infangare Prodi Da un falso l'accusa di aver dato l'ok alla Cia di GIUSEPPE D'AVANZO Romano Prodi In questa storia del sequestro illegale di Abu Omar, di azioni storte del Sismi, di dossier abusivi, di disinformazione, della sprovvedutezza del suo direttore (quel benedetto uomo non sa mai nulla di quanto accade fuori e dentro casa sua), il governo si muove - nelle prime ore - come un estraneo in una stanza buia. Si agita. Cerca, a braccia protese, un muro a cui appoggiarsi. Lo trova. Non se ne fida. Cerca un'altra posizione. Senza farla tanto lunga, pare di poter dire che Romano Prodi, all'annuncio della bufera che soffia sulla nostra intelligence, non trovi subito il passo giusto. Non immagina dove si trova, con chi si trova e perché. Appare incerto sul da farsi. Le sortite del governo ne pagano il prezzo. Ieri, Palazzo Chigi ha "ribadito la propria fiducia nelle lealtà istituzionale delle strutture preposte alla garanzia della sicurezza nazionale". Il nuovo giorno registra una correzione di rotta. Il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, sembra avere un ragionevole dubbio: "Mi pare difficile che operazioni di questo genere che vedono coinvolti esponenti di primo piano e servizi siano avvenute totalmente nella inconsapevolezza dell'autorità politica nel suo complesso". Il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, ammette che un problema "intelligence", "indubitabilmente", esiste. Il ministro della Difesa, Arturo Parisi, riconosce che "i fatti e il tema sollevato sono di assoluto rilievo e richiedono la massima attenzione". Non è un'inversione di rotta, ma un aggiustamento. C'è chi, nel governo, sostiene che la manovra di correzione si deve soltanto a una maggiore conoscenza delle circostanze e delle fonti di prova raccolte dalla magistratura. Che all'atto di responsabile, "doverosa", fiducia istituzionale di ieri segue la maggiore attenzione ai fatti di una storia che nel sequestro illegale del cittadino egiziano trova soltanto uno dei suoi capitoli. Il più serio, forse, perché interpella la sovranità nazionale, la trasparenza dei rapporti con l'alleato americano, i diritti umani. Ma non è il solo, non è il più inquietante. [Blocked Ads] C'è un altro capitolo che interroga la qualità della nostra democrazia e chiede di comprendere meglio la funzione, le responsabilità, il programma dell'"ufficio riservato" del Sismi di via Nazionale 230. Undici stanze all'attico. Cinque computer. Una babele di file, dossier, faldoni, appunti sparsi. Schede su magistrati, politici, giornalisti. Per esempio, analisi sul "confronto politico" nell'Associazione nazionale magistrati nel primo anno del governo Berlusconi, con una minuziosa biografia di Edmondo Bruti Liberati, poi presidente del sindacato delle toghe. L'"ufficio riservato" ha un solo inquilino, Pio Pompa. Vive quasi come un segregato, un "clandestino" nell'appartamento di proprietà dell'intelligence, ma ha un ruolo nevralgico. Pompa è il funzionario del Sismi addetto alla disinformazione, alla diffamazione, alla raccolta di informazioni "sporche". Tiene i contatti con una rosa di giornalisti disponibili ad ascoltare le sue "favole" o la sua "scienza". Di tanto in tanto, chiede loro un piccolo favore; un'indiscrezione redazionale; un'analisi addomesticata; una soffiata su che cosa questo o quello dice o fa o vuole fare, magari qualche notizia manipolata nelle cronache, e che il titolo sia bello in grosso, meglio se in prima pagina. Con altri, ha rapporti "strutturali" e organici, come con Renato Farina, vicedirettore di Libero, nome in codice "Betulla", ingaggiato e retribuito dal Sismi (nell'attico di via Nazionale sono state sequestrate ricevute di pagamento). In questo caso, Pio Pompa chiede con decisione, ordina con cortesia qualche maligno "servizietto". Invita "Betulla" ad andare dai pubblici ministeri, a capire se hanno in mano prove importanti contro gli uomini dell'intelligence. Gli chiede di suggerire ai magistrati, vantando la "dritta" di una presunta "fonte riservata", di muoversi intorno alla Digos di Milano: potrebbero essere stati loro, i poliziotti, i complici della Cia, anzi sono stati certamente loro in combutta con un sostituto procuratore. "Betulla" obbedisce. Chiede un incontro ai magistrati. Fa il suo lavoro grigio. Poi relaziona: "Secondo me, quelli non hanno nulla in mano". Ora, disposta l'operazione, incassata l'informazione, a chi riferisce Pio Pompa? E' l'unico, l'esclusivo rapporto gerarchico dell'uomo di via Nazionale ad aprire un nuovo fronte: Pompa riferisce soltanto a Nicolò Pollari. Si sentono ogni giorno, più volte al giorno. Il direttore del Sismi è a conoscenza del lavoro della "Fonte Betulla". Ne conosce l'identità. Il prezzo dell'ingaggio. Gli obiettivi, le tattiche, gli interlocutori e i "nemici". Un nemico di Pio Pompa e di "Fonte Betulla" è Romano Prodi. Giugno di quest'anno. L'uomo di via Nazionale chiede al giornalista di scrivere una cronaca contro il presidente del Consiglio, di afferrare il nome di Prodi e di cacciarlo nella faccenda delle extraordinary rendition come il solo responsabile politico della svendita della sovranità nazionale. "Ti mando un documento, poi ti dico come fare..." dice Pompa a "Betulla". L'articolo è pubblicato venerdì 9 giugno. Pagina 13. Titolo: "Sorpresa, dietro le missioni Cia il visto Prodi". Sommario: "Rivelazione. Gli spostamenti dei servizi americani per catturare terroristi nel Vecchio Continente non sono state avallate da Berlusconi, come sostiene il Consiglio d'Europa, ma dalla commissione guidata dal Professore". Incipit. "Abbiamo uno scoop...". Ultimo paragrafo. "Siamo allo scoop. La legislazione americana (...) prevede che la Cia operi all'estero anche senza avvertire i Paesi coinvolti, pur ammettendo che (...) si violi la sovranità nazionale. Dunque la Cia ha legalmente operato in Italia dal punto di vista americano. Non ha ottenuto nessun consenso dal Sismi e dal governo (Berlusconi), quando chiese collaborazione nel novembre del 2001. Ma quello che è stato bocciato dall'Italia è stato con un ghirigoro linguistico accettato dalla Commissione europea di Romano Prodi. Ad Atene si incontrarono esponenti del Dipartimento di stato e della Commissione europea. Risultato: la "New Transatlantic Agenda". (...) Di quelle operazioni di sequestro e trasferimento, più che a Berlusconi bisognerebbe chiedere conto alla Commissione Europea". L'operazione e il metodo di lavoro sono espliciti. Il "creatore di favole" di via Nazionale estrae un documento dal suo archivio. Ne manipola il significato, addirittura la traduzione. Ordina al giornalista ingaggiato di deviare l'attenzione della pubblica opinione e del ceto politico dalle responsabilità del governo Berlusconi e del Sismi alle decisioni di Romano Prodi e agli accordi della commissione europea. "Fonte Betulla" esegue. Il "creatore di favole" appare soddisfatto del suo lavoro mentre conversa con il suo (unico) Capo. Quel che emerge dall'ufficio riservato di via Nazionale, dalle manovre di Pio Pompa, dall'esclusivo rapporto gerarchico con Nicolò Pollari non ha nulla a che fare con la sicurezza nazionale, con la lotta al terrorismo, con il fango delle "operazioni coperte" che "necessariamente", come stancamente si ripete, incrosta le scarpe delle "barbe finte". Il lavoro del "creatore di favole" e del suo unico padrone ha a che fare con la sicurezza dei cittadini e la lealtà istituzionale come il diavolo con l'acqua santa. L'intelligence non c'entra nulla. Molto c'entra la privata lotta per il potere di un'organizzazione separata e autoreferenziale, capace di mosse abusive, diffamazione, minacce. Liberare il campo da questa tentazione, da questi ricatti è il problema che il governo è chiamato presto a risolvere. (7 luglio 2006) 
				__________________ Sono contrario al matrimonio dei preti: se fanno figli, siamo finiti. (cit) | 
|   |   | 
|  07-07-2006, 09:39 | #3 | 
| Member Iscritto dal: Nov 2004 Città: Vicenza 
					Messaggi: 297
				 | 
		Un attico di undici stanze nel cuore di Roma: qui Pio Pompa lavorava in stretto contatto con il direttore del Sismi Tutte le telefonate a Pollari dal covo della disinformazione In via Nazionale dossier, ricevute e file sul Nigergate di CARLO BONINI Nicolò Pollari ROMA - Raccontano Pio Pompa come un tipo solitario, metodico. Abruzzese dell'Aquila, cinquantacinque anni, magro, piccolo di statura, una calvizie pronunciata e occhiali da miope. Chi lo pedinava lo osservava puntuale, ogni mattina alle 6.30, uscire da solo per andare a comprarsi i giornali in edicola. Chi lo intercettava su uno dei suoi quattro telefoni, un cellulare e tre fissi, lo ascoltava parlare quotidianamente, con cadenze orarie, con un solo uomo a Forte Braschi: Nicolò Pollari. Nell'aprile del 2004, era stato il Direttore a volerlo al Sismi, trasformando il suo contratto di consulente in un'assunzione definitiva nei ranghi del Servizio. Pollari aveva scelto Pompa, "analista" in proprio e professore a contratto dell'università di Teramo. E per Pompa il Sismi era diventato soltanto Pollari. Certo, gli capitava di prendere ordini anche da Marco Mancini, il potente e temuto direttore della prima divisione. Ma da quando, a metà maggio, era caduto in disgrazia, il suo interlocutore era nuovamente solo e soltanto il Direttore. A lui, nel primo pomeriggio del 23 maggio, riferisce che Renato Farina, vicedirettore del quotidiano "Libero", nome in codice "Betulla", ha preso la strada del palazzo di giustizia di Milano per mettere in scena l'intervista posticcia con i procuratori Pomarici e Spataro che serve a misurare lo stato di avanzamento dell'inchiesta sul sequestro di Abu Omar e i suoi approdi. A lui riferisce, la sera stessa, che l'operazione è andata in porto e che "Betulla" ne darà conto con una nota il mattino successivo. Da Pollari ottiene le indicazioni sulla lista di giornalisti da incontrare in ufficio o al ristorante per una colazione durante la quale rifilare le veline cucinate dal Servizio. Siano innocue analisi geo-strategiche o informazioni manipolate attraverso cui avviare campagne di intossicazione, disinformazione o influenza sulle maggiori testate giornalistiche del Paese. [Blocked Ads] Pio Pompa vive accampato nelle undici stanze al sesto piano di via Nazionale 230, un appartamento di proprietà del Sismi. Quattro computer perennemente accesi su "siti internet" di interesse, armadi in plastica da quattro soldi, una sola segretaria tuttofare. Trascorre giornate ammuffite nelle carte. Carte, carte ovunque. Ritagli di giornale, stampate, annotazioni manoscritte, note di servizio, contabilità. Martedì, gli uomini della Digos impiegano quindici ore per mettere mano in quel marasma e infilare in decine di scatoloni il "materiale di interesse". Dicono ci vorranno settimane per venirne a capo, per separare il ciarpame da ciò che conta. Ma qualcosa salta subito all'occhio. Cominciamo da due ricevute di pagamento. La prima da 2.500 euro, la seconda da 5.000. Nella firma in calce ai due foglietti, una sigla leggibile: "Betulla". Quando si muove, il vicedirettore di "Libero" non lo fa gratis. Anche per questo, le richieste che arrivano dal Direttore attraverso Pompa sono perentorie. Anche per questo le informazioni che "Betulla" gira a via Nazionale sono tempestive, sollecite. L'ultima, un paio di settimane fa. Spataro lascia Milano diretto a New York, per un convegno organizzato dalla New York University. Per "Betulla", che nulla in realtà sa, né di essere intercettato, né che le richieste di arresto per Mancini e Pignero sono all'attenzione del gip, è il segnale che l'inchiesta "è ferma". "Betulla" riferisce, Pompa annota, Pollari viene informato. Il metodo è sempre lo stesso. E sempre ne rimane traccia scritta. Dopo la pagliacciata del 23 maggio a palazzo di Giustizia con Pomarici e Spataro (registrata da microfoni nascosti nell'ufficio dei due procuratori), il cui incipit provoca tra l'altro l'irrefrenabile ilarità dei due magistrati ("Il Sismi c'entra con Abu Omar?", chiede "Betulla" tanto per girare intorno alla questione), Pompa chiede e ottiene una relazione scritta su quanto ci si è detti in quell'incontro. "Betulla" redige la sua "nota" e promette che altrettanto farà "il suo uomo" che alla finta intervista ha preso parte, il redattore di "Libero" Claudio Antonelli. Il 24 maggio, i due pezzi di carta sono in via Nazionale. Il 5 luglio, la Digos li scova nella montagna di carte che attufa l'appartamento. C'è davvero di tutto lì dentro. Durante la perquisizione, salta fuori un dossier personale su Edmondo Bruti Liberati, già segretario dell'Associazione nazionale magistrati, oggi procuratore aggiunto di Milano. Ma si inciampa anche in un dossier datato 2001 che mette insieme notizie sugli orientamenti e le possibili mosse della magistratura associata alla vigilia dell'insediamento del nuovo governo Berlusconi. In una cartellina, sono conservate quattro lettere anonime di cui, tra marzo e aprile scorso, sono state inondate le redazioni di tutti i principali quotidiani italiani. Robaccia che mette insieme piccole calunnie e altrettanto piccole verità, che dovevano soltanto servire a portare lontano l'attenzione dei cronisti che seguivano l'affare Abu Omar dal fuoco dell'inchiesta e, magari, contribuire a intossicarla. In un armadio, fa capolino uno scatolone con il "dossier Nigergate". Per oltre un anno, i comunicati di palazzo Chigi hanno accusato "Repubblica" che quella storia "è falsa" ed è spia di chi sa quale ossessione, di chi sa quali fantomatici mandanti. Lo scatolone dimostra che è il Sismi a vivere come un'ossessione quell'affare in cui è impicciato mani e piedi e da cui non sa come tirarsi fuori. Anche quello, un "lavoro" commissionato dal Direttore. Come la campagna di aggressione a "Repubblica" che Pompa, su suo incarico, conduce e sorveglia attraverso i giornali "amici": dal "Giornale" all'Unità, da "Libero" al "Riformista", a "Panorama". Tutta farina della fabbrica della disinformazione di via Nazionale 230. Come la manipolazione infedele che, ai primi di giugno, deve pubblicamente accreditare il falso secondo cui all'origine degli accordi che hanno reso possibili le "consegne straordinarie" e dunque il sequestro Abu Omar c'è un accordo Europa-Stati Uniti siglato quando a presiedere la Commissione era Romano Prodi. Chi in queste ore lavora all'inventario di questa monumentale opera di dossieraggio, sui singoli come su argomenti politicamente sensibili, insiste che "ci vorrà del tempo". Confida il proprio stupore e segnala che quel che è stato afferrato è solo il bandolo di una matassa di cui non sarà semplice separare tutti i fili. Era da via Nazionale 230 che venivano intercettate le comunicazioni telefoniche di Giuseppe D'Avanzo? E come e con quali strumenti tecnici? Sicuramente è in via Nazionale che, il 12 maggio, Pompa raccoglie l'informazione che i due giornalisti di Repubblica "stanno all'hotel Diana di Milano e stanno a fà la spola con Spataro". Ed è sicuramente quel giorno che la foga di comunicare quell'informazione lo tradisce. Si attacca al telefono per girare l'informazione a Marco Mancini e in quel momento, per la prima volta, gli uomini della Digos in ascolto apprendono dell'esistenza di questo misterioso "Pio". La sera stessa, i suoi telefoni sono sotto controllo. Per la Procura di Milano, la fabbrica della disinformazione e del controllo illegale di Via Nazionale 230 cessa di essere un segreto. Pompa si trascina dietro "Betulla" e con lui Antonelli e tutti coloro che a lui si sono avvicinati nel tempo. Almeno a partire dall'aprile 2004, quando era diventato l'uomo di Pollari. Giorni magnifici in cui l'ex professore a contratto avvicinava i giornalisti prescelti dal "Capo" annunciato dalla telefonata di un funzionario del Ministero della Difesa. I pm di Milano hanno identificato l'officiante e non è escluso che presto possano rivolgergli la più semplice delle domande. Per ordine di chi faceva quelle telefonate convocando, a palazzo Baracchini, i giornalisti? Certo, avrebbe potuto e potrebbe spiegarlo lo stesso Pompa. Mercoledì, durante la perquisizione, si era detto pronto "a chiarire tutto". Ieri mattina, giorno del suo interrogatorio, ha cambiato idea. "Mi avvalgo della facoltà di non rispondere", ha detto al pm Spataro. stranamente su libero ieri e oggi in prima pagina non ho visto notizie su questo fatto   
				__________________ Sono contrario al matrimonio dei preti: se fanno figli, siamo finiti. (cit) | 
|   |   | 
|  07-07-2006, 09:40 | #4 | 
| Senior Member Iscritto dal: Jan 2000 
					Messaggi: 551
				 | 
		Adesso voglio vedere se l'ordine dei giornalisti prende provvedimenti verso questo infame informatore prezzolato. ps.Dico infame perchè è un giornalista. | 
|   |   | 
|  07-07-2006, 09:50 | #5 | |||||
| Junior Member Iscritto dal: Jul 2006 Città: Udine 
					Messaggi: 10
				 | 
		Anche su La Repubblica se ne parlava in un'altro articolo: http://www.repubblica.it/2006/07/sez...-scenario.html Quote: 
 Inoltre è illegale per i servizi segreti ingaggiare i giornalisti, come è stato fatto. Riporto qua il post fatto nell'altro thread: http://www.lastampa.it/redazione/cms...7325girata.asp Quote: 
 E ancora: http://www.repubblica.it/2006/07/sez...-scenario.html Quote: 
 Ed ecco cos'ha detto l'Europarlamento: Quote: 
 E ancora sempre dall'Europarlamento: Quote: 
 Ultima modifica di Tyto82 : 07-07-2006 alle 09:54. | |||||
|   |   | 
|  07-07-2006, 10:03 | #6 | 
| Senior Member Iscritto dal: Mar 2004 Città: palermo 
					Messaggi: 717
				 | 
		ma spero che renato farina finalmente lo sbattano in galera e buttino via la chiave, possibilmente anche insieme a quelli che serviva.. è una storia indecente..peccato che la maggior parte delle persone non ne capira niente...   | 
|   |   | 
|  07-07-2006, 10:10 | #7 | 
| Senior Member Iscritto dal: May 2001 Città: Polesine 
					Messaggi: 1236
				 | 
		ho letto "Libero" una ed una sola volta, per caso: sono rimasto talmente schifato che non faccio fatica a credere a complotti del genere. è semplicemente disgustoso. visto chi lo dirige, cmq, non c'è da stupirsi. OT p.s.: Pio Pompa!  ma è un nome d'arte?   | 
|   |   | 
|  07-07-2006, 10:11 | #8 | 
| Senior Member Iscritto dal: Jan 2004 Città: Napoli@Roma 
					Messaggi: 4554
				 | 
		Gravissimo!! cosa abbastanza immaginabile che evidenzia il rischio democrazia che abbiamo corso in questi anni. Per questi presunti giornalisti spia prospetto radiazione dall'albo e relative condanne penali come minimo     
				__________________ MACBOOK PRO 2016 | XBOX ONE S | LG OLED 65CX | Popcorn hour A-110 wi-fi+1TB | IPAD PRO 12.9 | Mega/Micro comparativa tra Media Player | 
|   |   | 
|  07-07-2006, 10:11 | #9 | 
| Bannato Iscritto dal: Sep 2001 
					Messaggi: 3918
				 | 
		Bella roba, veramente una bella roba. Che schifezza.
		 | 
|   |   | 
|  07-07-2006, 10:12 | #10 | |
| Member Iscritto dal: Nov 2004 Città: Vicenza 
					Messaggi: 297
				 | Quote: 
 ma figurati  a lino ianuzzi che ha smerdato la procura palermitana gli han dato perfino la grazia 
				__________________ Sono contrario al matrimonio dei preti: se fanno figli, siamo finiti. (cit) | |
|   |   | 
|  07-07-2006, 10:13 | #11 | 
| Senior Member Iscritto dal: Jun 2003 Città: Milano 
					Messaggi: 4784
				 | 
		ma da un giornale come libero cosa vi aspettavate? per me è autorevole come Metro o City... anzi, di meno
		 
				__________________ "...perché potresti riunire intorno a un tavolo il marinaio più coraggioso, il pilota più intrepido e il soldato più audace, e quale sarebbe il risultato? Le loro paure si sommano..." W. Churchill | 
|   |   | 
|  07-07-2006, 10:40 | #12 | 
| Senior Member Iscritto dal: Nov 2002 Città: Mission world: Napoles, Milan, Madrid, Paris, London, Now AMSTERDAM!!!!! yahoooo!!! Next stop: California, Tnx TNS-NIPO!! 
					Messaggi: 2150
				 | 
		io piu'che del giornale farlocco mi preoccupo di quello che fa il sismi
		 
				__________________ La libertá sopratutto di parola é un lusso che non ci si puo' permettere in italia, per la strada come su internet. | 
|   |   | 
|  07-07-2006, 11:16 | #13 | |
| Junior Member Iscritto dal: Jul 2006 Città: Udine 
					Messaggi: 10
				 | Quote: 
 | |
|   |   | 
|  07-07-2006, 12:01 | #14 | 
| Senior Member Iscritto dal: Jun 2005 Città: in lombardia 
					Messaggi: 8414
				 | 
		se fossero vere tutt el e accuse sarebbe una vicenda gravissima. Già in passato c'era stata commistione tra giornalisti e servizi segreti. Uno addirittura dopo militanza PCI ha affermato candidamente di essere stato un informatore CIA. Comunque attendiamo altri sviluppi prima di dare giudizi affrettati. 
				__________________ Asrock z170m, i7 6700k, 8GB Kingston ddr4 2666, sandisk ssd120GB, Segate 4TB, XFX Radeon RX 480 RS 8GB | 
|   |   | 
|  07-07-2006, 12:20 | #15 | ||||
| Junior Member Iscritto dal: Jul 2006 Città: Udine 
					Messaggi: 10
				 | 
		Tra gli articoli si parlava di Telekom Serbia. A proposito di Telekom Serbia: http://www.repubblica.it/online/poli...ni/marini.html Parliamo del 2003, sulle accuse verso Prodi e Fassino. E di questo interessante articolo: http://www.repubblica.it/2003/j/sezi...nuncia007.html Quote: 
 Quote: 
 E poi i nomi, mica piccoli, alcuni li conoscete MOLTO bene: Quote: 
 Come noterete c'è il nome nell'articolo di un certo Carlo Taormina (FI, e chi conosce sa che è avvocato difensore della Franzoni, ma questo non c'entra). E udite udite: Quote: 
 Antonio Volpe & Co son stati rinviati a giudizio a inizio 2006: http://www.gatago.com/it/politica/li.../12175332.html | ||||
|   |   | 
|  07-07-2006, 12:36 | #16 | 
| Senior Member Iscritto dal: Aug 2002 Città: Napoli 
					Messaggi: 432
				 | 
		E' incredibile quanta roba stia saltando fuori questa estate!     
				__________________ La media degli italiani è un ragazzo di seconda media, è a loro che devo parlare. (Berlusconi, 10.12.04) | 
|   |   | 
|  07-07-2006, 12:43 | #17 | |
| Senior Member Iscritto dal: Nov 2002 Città: Mission world: Napoles, Milan, Madrid, Paris, London, Now AMSTERDAM!!!!! yahoooo!!! Next stop: California, Tnx TNS-NIPO!! 
					Messaggi: 2150
				 | Quote: 
   e la magistratura ovviamente e' rossa   
				__________________ La libertá sopratutto di parola é un lusso che non ci si puo' permettere in italia, per la strada come su internet. | |
|   |   | 
|  07-07-2006, 13:29 | #18 | |
| Junior Member Iscritto dal: Jul 2006 Città: Udine 
					Messaggi: 10
				 | Quote: 
   | |
|   |   | 
|  07-07-2006, 13:49 | #19 | |
| Senior Member Iscritto dal: Jul 2002 Città: Reggio Calabria -> London 
					Messaggi: 12112
				 | Quote: 
  chi era che poteva avere interesse a screditare prodi?   
				__________________   | |
|   |   | 
|  07-07-2006, 14:04 | #20 | 
| Bannato Iscritto dal: Aug 2001 Città: Berghem Haven 
					Messaggi: 13526
				 | 
		Per quanto riguarda Farina dico solo 1 cosa:       Ops, sono 3.....uno e trino   | 
|   |   | 
|   | 
| Strumenti | |
| 
 | 
 | 
Tutti gli orari sono GMT +1. Ora sono le: 05:47.









 
		 
		 
		 
		



 
 














 
  
 



 
                        
                        










