Agli italiani non piace la fibra: costi irrisori e copertura capillare, ma in pochi la attivano

Le connessioni internet domestiche attraverso fibra ottica FTTH rappresentano ormai il 30% del mercato italiano, con 6,18 milioni di linee attive registrate a marzo 2025 secondo i dati AGCOM. Un risultato che testimonia la crescita costante di questa tecnologia, passata da appena 2,16 milioni di utenze nel marzo 2021 a quasi triplicare la propria diffusione nell'arco di quattro anni. Tuttavia, emerge una criticità che rischia di frenare lo sviluppo della connettività ad alta velocità nel Paese.

L'Osservatorio Segugio Tariffe, in particolare, ha analizzato lo scenario attuale evidenziando come il 75,9% delle famiglie italiane abbia accesso potenziale alla rete FTTH, con il 92,5% dei Comuni raggiunti dall'infrastruttura in fibra ottica. Numeri che certificano l'efficacia del Piano strategico Banda Ultralarga nel portare la connettività di nuova generazione sul territorio, ma che al contempo mettono in luce un paradosso: meno della metà degli utenti che potrebbero beneficiare della tecnologia FTTH ha effettivamente sottoscritto un abbonamento.

Il divario tra copertura teorica e penetrazione reale rappresenta quindi il nodo centrale da affrontare per completare la transizione digitale delle abitazioni italiane. Secondo quanto riportato da Segugio.it, nell'ultimo anno si sono aggiunte 1,25 milioni di nuove linee FTTH, segnando una crescita del 25,3% che dimostra l'accelerazione in corso. L'analisi dei prezzi medi di mercato per ottobre 2025 rivela come la barriera economica non costituisca un ostacolo significativo all'adozione della fibra ottica: un abbonamento internet casa costa mediamente 25,85 euro mensili considerando tutte le tecnologie disponibili, mentre le offerte dedicate specificamente alla FTTH si attestano a 26,15 euro al mese. La differenza di 30 centesimi risulta quindi marginale, soprattutto se confrontata con i vantaggi prestazionali offerti dalla fibra ottica rispetto ad alternative come FTTC, FWA o ADSL.

Le tariffe promozionali degli operatori permettono inoltre di accedere a connessioni FTTH con spese inferiori ai 20 euro mensili, specialmente attraverso offerte convergenti che includono servizi di telefonia mobile o forniture energetiche. La stabilità dei costi nel quinquennio 2021-2025 conferma ulteriormente come il fattore prezzo non rappresenti la causa principale del limitato tasso di adozione. Le rilevazioni effettuate su dodici operatori attivi sul mercato nazionale mostrano oscillazioni contenute tra 26 e 27 euro mensili, con il valore 2025 che si posiziona al livello più basso del periodo analizzato.

Emerge quindi come la questione vada ricercata altrove: probabilmente nella scarsa consapevolezza dei vantaggi della tecnologia FTTH, nelle difficoltà burocratiche legate al cambio operatore, o semplicemente nell'inerzia di chi considera sufficiente la propria connessione attuale. Gli investimenti infrastrutturali realizzati negli ultimi anni rischiano così di non tradursi pienamente in benefici concreti per i consumatori finali. Al netto degli impianti FTTH già posati ma non ancora operativi, l'Italia dispone oggi dell'infrastruttura necessaria per colmare il divario digitale con altri paesi europei, a condizione però che le famiglie vengano adeguatamente sensibilizzate sulle opportunità disponibili e supportate nel passaggio alle nuove tecnologie di connettività.