Una lunga e vecchia storia...

Luccio_Perca · 15-03-2006, 23:54

Ho conosciuto e frequentato Romano Prodi dal 1967 al 1996.
È dunque una preistoria di Prodi che forse ci farà capire meglio il Prodi di oggi.
Ero membro e poi preside della facoltà di scienze politiche di Bologna. Un collega poi amico, Beniamino Andreatta, mi presentò
Prodi: lo aveva chiamato da Milano come suo assistente.
Prodi girava sempre con Paolo Onofri e Angelo Tantazzi, che poi fecero una più che meritata carriera. Io mi divertivo a chiamarli
senza cattiveria «i tre bassotti» di Andreatta. Prodi, con il suo viso rotondo dove c’era il sorriso, ma anche una ben controllata
mimica facciale, risultava a tutti assai simpatico. Voglio ora ricordare che Beniamino Andreatta ha dato sempre,
in privato e in pubblico, del lei a Romano, anche quando era ministro della Difesa e Prodi presidente del Consiglio. Me lo ha
confermato poco prima di essere colpito in aula da un ictus che lo ha portato a un grande sonno.
Vincitore del concorso a cattedra, Romano Prodi rimane sul piano accademico un isolato.
Ad una cena del Mulino in onore dell’economista Amartya Sen, Stefano Zamagni chiese a Prodi perché non avesse deciso
di accedere al Dipartimento di economia. La risposta fu dura: «Perché non avrei spazio», lasciando stupito anche Zamagni.
Così il solitario Prodi affittò alcune stanze (la grande sede di Nomisma è posteriore) dove aveva il suo spazio. Avendo un allievo,
Fabio Gobbo, decise di presentarsi come giudice a un concorso nel quale lo impose. Gobbo era un giovane serio, ma allora
non ancora scientificamente all’altezza di una cattedra: questo suscitò le violenti proteste di tutta la corporazione degli economisti.
Alberto Quadrio Curzio, futuro preside della facoltà, preferì mettere tutto a tacere.
Ma la carriera accademica di Romano Prodi era finita. E così preferì fondare un istituto privato di ricerca, come Nomisma, o incarichi tra l’economia e la politica come la presidenza dell’Iri.
La frequentazione con Prodi si diede anche nell’ambito della associazione di cultura e politica il Mulino, della quale entrambi
eravamo soci. Al Mulino talvolta si discuteva il modo con cui Prodi sceglieva i suoi collaboratori.
Fra i soci dell’associazione c’era Umberto Paniccia da tutti stimato per la sua serietà e il suo rigore morale. Dato che lavorava
all’Iri lo segnalammo a Prodi.
Incontrai Paniccia qualche tempo dopo e, interpellato, mi disse sinteticamente che aveva lasciato l’Iri. Nel contempo
Prodi a Roma si accompagna a MassimoPonzellini, che fece una fulminante carriera: dal ’94 al 2002 infatti è stato vicepresidente della Bei, la Banca europea degli investimenti.
Forse Prodi amava i fedeli, seguaci ed obbedienti, come Riccardo Franco Levi, che alla televisione trottella sempre al suo fianco (un tempo si credeva un grande giornalista!). Oggi forse sono il solo in Italia a ritenere che Arturo Parisi non sia un fedele seguace di Romano.
Abbiamo lavorato tanto insieme per non apprezzare la sua intransigenza incapace di piccoli accorgimenti politici.
Per chiudere il capitolo dell’Iri rivelerò due episodi. Per caso ci incontrammo una volta sotto il portone di casa sua (avevo la
macchina posteggiata in un garage di fronte). Lo rimproverai amichevolmente per aver trattato male il mio amico Franco Cingano,
presidente della Banca Commerciale. Mi rispose con arroganza e con durezza percuotendosi il petto: «La Banca Commerciale
è mia», dimenticando che non era un proprietario, ma un semplice amministratore. Arrogante, ma anche in fondo pauroso.
Ritenendo di aver perso la fiducia di Ciriaco De Mita, segretario della «Democrazia cristiana, temeva di essere arrestato.
Alla fine del ’93, dopo dieci ore di interrogatorio da parte del viceprocuratore Antonio Di Pietro (oggi suo alleato!) corse a
chiedere consiglio a Filippo Mancuso, giudice alla Corte di Cassazione. Mancuso gli disse che un consiglio poteva chiederlo
a un avvocato e di ubbidire alla propria coscienza. Pauroso, ma anche vile: un anno e mezzo dopo, quando Mancuso perse i favori della sinistra, l’eroico Prodi lo definì un «cialtrone». Questo risulta dai giornali. Ma per una biografia di Romano Prodi bisognerà parlare di Nomisma e dell’Iri, due capitoli dei quali non posso dare una testimonianza diretta. Per chiudere torniamo al Mulino.
Tra il ’95 e il ’96 in vista delle elezioni Romano Prodi annunciò pubblicamente la sua candidatura:era un fatto del tutto
normale. Non fu certo normale quanto seguì: seppi che Romano Prodi aveva convocato a casa sua il presidente dell’associazione
il Mulino per protestare duramente contro gli articoli miei, di Angelo Panebianco e forse di Ernesto Galli Della Loggia.
Erano articoli pubblicati su diverse testate giornalistiche. Insomma: i soci dell’associazione dovevano fornire la base culturale
del suo partito. Un amico socio del Mulino (se la memoria non mi tradisce Michele Salvati) mi disse di stare attento perché
Romano era un essere vendicativo. L’avvertimento mi lasciò indifferente perché nel campo scientifico il potere di Prodi era
nullo e il Mulino avrebbe continuato a pubblicare i miei libri.
Mi è rimasta una curiosità. Se Massimo D’Alema voleva uno del Mulino, perché non puntare sul suo consigliere Nicola Rossi,
da tutti stimato per la sua preparazione e la sua autonomia scientifica? Prodi sull’economia sa solo recitare battute e su
questo giochiamo le prossime elezioni.

Nicola Matteucci

il Giornale

adalpina · 16-03-2006, 09:00

Non meriteresti neanche una risposta al tuo thread, ma tant'è...
Paragonare il passato di Prodi a quello di S.B. è come paragonare il furto di un pacchetto di caramelle allo stupro di una vecchietta.

Vorrei poi riportare la dichiarazione del PDC di ieri sera (freudiana direi) che, parlando di Ancelotti e del milan dice: "Se potessi fare una legge per trattenerlo la farei."
Ma è praticamente quello che fa da 5 anni, oibò! Poi essendo un personaggio senza vergogna continua a professare la sua linea di condotta.

Penso che ora andrò a vomitare.

ferste · 16-03-2006, 09:23

[quote=adalpina]Paragonare il passato di Prodi a quello di S.B. è come paragonare il furto di un pacchetto di caramelle allo stupro di una vecchietta.

[quote]

ah...ma allora è una gara a chi ha fatto meno porcate!!!!!

cmq per me uno può aver fatto lingua in bocca con craxi, baciato le chiappe a Breznev, rubato la pensione al mio vicino di casa......se ci facesse andare un po' meglio di come andiamo sarebbe il benvenuto!

adalpina · 16-03-2006, 09:31

Quote:

Originariamente inviato da ferste

ah...ma allora è una gara a chi ha fatto meno porcate!!!!!

cmq per me uno può aver fatto lingua in bocca con craxi, baciato le chiappe a Breznev, rubato la pensione al mio vicino di casa......se ci facesse andare un po' meglio di come andiamo sarebbe il benvenuto!

Sì, ma siccome S.B. ha fatto stare peggio noi e meglio lui e i suoi compagnucci, è ora che se ne vada fuori dalle cosiddette. E prima se ne accorgeranno i dirigenti dei partiti di destra, meglio sarà per tutti.

ferste · 16-03-2006, 09:50

Quote:

Originariamente inviato da adalpina

Sì, ma siccome S.B. ha fatto stare peggio noi e meglio lui e i suoi compagnucci, è ora che se ne vada fuori dalle cosiddette. E prima se ne accorgeranno i dirigenti dei partiti di destra, meglio sarà per tutti.

non sò cosa ti abbiano fatto i Supermercati Brianzoli...........anche io preferisco l'Esselunga ma augurarsi addirittura che spariscano!!!!

Onisem · 16-03-2006, 10:39

Quote:

Originariamente inviato da Luccio_Perca

Ho conosciuto e frequentato Romano Prodi dal 1967 al 1996.
È dunque una preistoria di Prodi che forse ci farà capire meglio il Prodi di oggi [...]

Nicola Matteucci

il Giornale

Facevi prima a scrivere "abbasso Prodi".

nothinghr · 16-03-2006, 10:42

ma a parte fare copia incolla della propaganda di Silvio cosa ti riesce fare?

ferste · 16-03-2006, 11:20

Quote:

Originariamente inviato da nothinghr

ma a parte fare copia incolla della propaganda di Silvio cosa ti riesce fare?

eh si...nonostante sia iscritto da poco è evidente che ha imparato benissimo le usanze del forum.........

-kurgan- · 16-03-2006, 11:32

Quote:

Originariamente inviato da ferste

eh si...nonostante sia iscritto da poco è evidente che ha imparato benissimo le usanze del forum.........

per forza, è un clone.

ferste · 16-03-2006, 11:33

Quote:

Originariamente inviato da -kurgan-

per forza, è un clone.

ma dai!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?

zerothehero · 16-03-2006, 11:34

Quote:

Originariamente inviato da -kurgan-

per forza, è un clone.

Sei ammonito.

http://www.hwupgrade.it/forum/showpo...79&postcount=7

Luccio_Perca · 16-03-2006, 11:35

Quote:

Originariamente inviato da -kurgan-

per forza, è un clone.

smettetela di fare illazioni,

piuttosto leggete, leggete, che fa bene

ALBIZZIE · 16-03-2006, 11:44

fa bene?
a chi farebbe bene?

cos'è quella del giornale, le ultime cartucce dopo la disfatta di martedì sera?
e più leggo certi ridicoli topic e più mi accorgo quanto sia grave e quanto brucia che SB abbia fatto cilecca nel suo amato mondo della comunicazione.
io che inizialmente avevo giudicato l'incontro come un misero pareggio, mi sto ricredendo.

Luccio_Perca · 16-03-2006, 11:46

Quote:

Originariamente inviato da ALBIZZIE

fa bene?
a chi farebbe bene?

cos'è quella del giornale, le ultime cartucce dopo la disfatta di martedì sera?
e più leggo certi ridicoli topic e più mi accorgo quanto sia grave.
io che inizialmente avevo giudicato l'incontro come un misero pareggio.

Invece Lei giudica la storia del nostro Presidente e della povera bambina innocente a cui è stato negato il patrimonio tutta verità assoluta ?

Leggete, leggete...questa è solo nuda e cruda verità.

flisi71 · 16-03-2006, 11:52

Quote:

Originariamente inviato da Luccio_Perca

smettetela di fare illazioni,

piuttosto leggete, leggete, che fa bene

Veramente viene riproposta ciclicamente da anni qui sul forum .... un pò come la storia sulle origini tuo mito.

Ciao
Ciao

Federico

ALBIZZIE · 16-03-2006, 12:00

Quote:

Originariamente inviato da Luccio_Perca

Invece Lei giudica la storia del nostro Presidente e della povera bambina innocente a cui è stato negato il patrimonio tutta verità assoluta ?

Leggete, leggete...questa è solo nuda e cruda verità.

tutta qui la nuda e cruda realtà?
dai che potete far meglio, chissà quanto c'è ancora da raccontare.
un po' di impegno, cribbio.

Luccio_Perca · 16-03-2006, 12:00

Quote:

Originariamente inviato da flisi71

Veramente viene riproposta ciclicamente da anni qui sul forum .... un pò come la storia sulle origini tuo mito.

Ciao
Ciao

Federico

beh se è stata già proposta in un topic "ufficiale" metta pure il link e i moderatori provvederanno a chiudere questa discussione.
A me non è sembrato ci fosse un thread ufficiale sulle biografie non convenzionali anche per il Professore, mentre c'è per il nostro Presidente.

Luccio_Perca · 16-03-2006, 12:01

Quote:

Originariamente inviato da ALBIZZIE

tutta qui la nuda e cruda realtà?
dai che potete far meglio, chissà quanto c'è ancora da raccontare.
un po' di impegno, cribbio.

infatti stò preparando dell'altro materiale su cui discutere, non tema, stia sintonizzato

^TiGeRShArK^ · 16-03-2006, 12:01

Quote:

Originariamente inviato da Luccio_Perca

smettetela di fare illazioni,

piuttosto leggete, leggete, che fa bene

si certo...
una palla di berlusconi (o dei suoi vassalli) al giorno leva il medico di torno

tanto per ricordarLe come stanno veramente le cose in italia Le posto un interessante estratto dalle intercettazioni del corriere:

Quote:

«Diremo che i giudici ci danno addosso»
E se ci scopre la magistratura? «Faremo come al solito... La useremo come un altro cavallo di battaglia».

direi ke si commenta da solo ...
tanto x smentire il vittimismo del cavaliere o di ki per lui (vassalli, valvassini, valvassori vari....)
Per non dimenticare.

P.S. il tuo intervento era già stato fatto UGUALE tempo fa.
Credo si dovrebbe chiudere il thread e casomai continuare là anzikè insozzare il forum dicendo SEMPRE le stesse cose.

-kurgan- · 16-03-2006, 12:02

Quote:

Originariamente inviato da Luccio_Perca

piuttosto leggete, leggete, che fa bene

ho letto, è il primo post.

15-03-2006, 23:54	#1
Luccio_Perca Bannato Iscritto dal: Mar 2006 Città: Roma - Ci sono dei tristi e patetici personaggi che non hanno ricevuto una degna istruzione, ma ribaltano il discorso sugli altri, Attenti agli attacchi di bile però eh! Messaggi: 0	Una lunga e vecchia storia... Ho conosciuto e frequentato Romano Prodi dal 1967 al 1996. È dunque una preistoria di Prodi che forse ci farà capire meglio il Prodi di oggi. Ero membro e poi preside della facoltà di scienze politiche di Bologna. Un collega poi amico, Beniamino Andreatta, mi presentò Prodi: lo aveva chiamato da Milano come suo assistente. Prodi girava sempre con Paolo Onofri e Angelo Tantazzi, che poi fecero una più che meritata carriera. Io mi divertivo a chiamarli senza cattiveria «i tre bassotti» di Andreatta. Prodi, con il suo viso rotondo dove c’era il sorriso, ma anche una ben controllata mimica facciale, risultava a tutti assai simpatico. Voglio ora ricordare che Beniamino Andreatta ha dato sempre, in privato e in pubblico, del lei a Romano, anche quando era ministro della Difesa e Prodi presidente del Consiglio. Me lo ha confermato poco prima di essere colpito in aula da un ictus che lo ha portato a un grande sonno. Vincitore del concorso a cattedra, Romano Prodi rimane sul piano accademico un isolato. Ad una cena del Mulino in onore dell’economista Amartya Sen, Stefano Zamagni chiese a Prodi perché non avesse deciso di accedere al Dipartimento di economia. La risposta fu dura: «Perché non avrei spazio», lasciando stupito anche Zamagni. Così il solitario Prodi affittò alcune stanze (la grande sede di Nomisma è posteriore) dove aveva il suo spazio. Avendo un allievo, Fabio Gobbo, decise di presentarsi come giudice a un concorso nel quale lo impose. Gobbo era un giovane serio, ma allora non ancora scientificamente all’altezza di una cattedra: questo suscitò le violenti proteste di tutta la corporazione degli economisti. Alberto Quadrio Curzio, futuro preside della facoltà, preferì mettere tutto a tacere. Ma la carriera accademica di Romano Prodi era finita. E così preferì fondare un istituto privato di ricerca, come Nomisma, o incarichi tra l’economia e la politica come la presidenza dell’Iri. La frequentazione con Prodi si diede anche nell’ambito della associazione di cultura e politica il Mulino, della quale entrambi eravamo soci. Al Mulino talvolta si discuteva il modo con cui Prodi sceglieva i suoi collaboratori. Fra i soci dell’associazione c’era Umberto Paniccia da tutti stimato per la sua serietà e il suo rigore morale. Dato che lavorava all’Iri lo segnalammo a Prodi. Incontrai Paniccia qualche tempo dopo e, interpellato, mi disse sinteticamente che aveva lasciato l’Iri. Nel contempo Prodi a Roma si accompagna a MassimoPonzellini, che fece una fulminante carriera: dal ’94 al 2002 infatti è stato vicepresidente della Bei, la Banca europea degli investimenti. Forse Prodi amava i fedeli, seguaci ed obbedienti, come Riccardo Franco Levi, che alla televisione trottella sempre al suo fianco (un tempo si credeva un grande giornalista!). Oggi forse sono il solo in Italia a ritenere che Arturo Parisi non sia un fedele seguace di Romano. Abbiamo lavorato tanto insieme per non apprezzare la sua intransigenza incapace di piccoli accorgimenti politici. Per chiudere il capitolo dell’Iri rivelerò due episodi. Per caso ci incontrammo una volta sotto il portone di casa sua (avevo la macchina posteggiata in un garage di fronte). Lo rimproverai amichevolmente per aver trattato male il mio amico Franco Cingano, presidente della Banca Commerciale. Mi rispose con arroganza e con durezza percuotendosi il petto: «La Banca Commerciale è mia», dimenticando che non era un proprietario, ma un semplice amministratore. Arrogante, ma anche in fondo pauroso. Ritenendo di aver perso la fiducia di Ciriaco De Mita, segretario della «Democrazia cristiana, temeva di essere arrestato. Alla fine del ’93, dopo dieci ore di interrogatorio da parte del viceprocuratore Antonio Di Pietro (oggi suo alleato!) corse a chiedere consiglio a Filippo Mancuso, giudice alla Corte di Cassazione. Mancuso gli disse che un consiglio poteva chiederlo a un avvocato e di ubbidire alla propria coscienza. Pauroso, ma anche vile: un anno e mezzo dopo, quando Mancuso perse i favori della sinistra, l’eroico Prodi lo definì un «cialtrone». Questo risulta dai giornali. Ma per una biografia di Romano Prodi bisognerà parlare di Nomisma e dell’Iri, due capitoli dei quali non posso dare una testimonianza diretta. Per chiudere torniamo al Mulino. Tra il ’95 e il ’96 in vista delle elezioni Romano Prodi annunciò pubblicamente la sua candidatura:era un fatto del tutto normale. Non fu certo normale quanto seguì: seppi che Romano Prodi aveva convocato a casa sua il presidente dell’associazione il Mulino per protestare duramente contro gli articoli miei, di Angelo Panebianco e forse di Ernesto Galli Della Loggia. Erano articoli pubblicati su diverse testate giornalistiche. Insomma: i soci dell’associazione dovevano fornire la base culturale del suo partito. Un amico socio del Mulino (se la memoria non mi tradisce Michele Salvati) mi disse di stare attento perché Romano era un essere vendicativo. L’avvertimento mi lasciò indifferente perché nel campo scientifico il potere di Prodi era nullo e il Mulino avrebbe continuato a pubblicare i miei libri. Mi è rimasta una curiosità. Se Massimo D’Alema voleva uno del Mulino, perché non puntare sul suo consigliere Nicola Rossi, da tutti stimato per la sua preparazione e la sua autonomia scientifica? Prodi sull’economia sa solo recitare battute e su questo giochiamo le prossime elezioni. Nicola Matteucci il Giornale

16-03-2006, 09:00	#2
adalpina Senior Member Iscritto dal: Jul 2003 Città: a metà tra qua e là Moto: Monster 900S '99 Messaggi: 343	Non meriteresti neanche una risposta al tuo thread, ma tant'è... Paragonare il passato di Prodi a quello di S.B. è come paragonare il furto di un pacchetto di caramelle allo stupro di una vecchietta. Vorrei poi riportare la dichiarazione del PDC di ieri sera (freudiana direi) che, parlando di Ancelotti e del milan dice: "Se potessi fare una legge per trattenerlo la farei." Ma è praticamente quello che fa da 5 anni, oibò! Poi essendo un personaggio senza vergogna continua a professare la sua linea di condotta. Penso che ora andrò a vomitare. __________________ Se sei incerto, non tenere aperto, anzi...stai proprio a casa che è meglio! Ho concluso affari con: Dr.Xavier, Ser21, 43crew43, ittogami17, pingu79, Domen, bigasluna, FedMod87, nv 25, sagomaccio

16-03-2006, 09:23	#3
ferste Senior Member Iscritto dal: Dec 2000 Città: prov. di Alessandria Messaggi: 5342	[quote=adalpina]Paragonare il passato di Prodi a quello di S.B. è come paragonare il furto di un pacchetto di caramelle allo stupro di una vecchietta. [quote] ah...ma allora è una gara a chi ha fatto meno porcate!!!!! cmq per me uno può aver fatto lingua in bocca con craxi, baciato le chiappe a Breznev, rubato la pensione al mio vicino di casa......se ci facesse andare un po' meglio di come andiamo sarebbe il benvenuto! __________________ Addio Pierpo, motociclista. Se il cameriere di un locale per me è un idiota, non conosce le regole del locale, tratta bene solo i suoi leccaculo ma va bene al proprietario...cambio locale.

16-03-2006, 11:44	#13
ALBIZZIE Senior Member Iscritto dal: Jun 2000 Città: di origine, di nascita, di residenza, di domicilio, di lavoro: Roma...però nel cuore c'è solo l'INTER! Messaggi: 9601	fa bene? a chi farebbe bene? cos'è quella del giornale, le ultime cartucce dopo la disfatta di martedì sera? e più leggo certi ridicoli topic e più mi accorgo quanto sia grave e quanto brucia che SB abbia fatto cilecca nel suo amato mondo della comunicazione. io che inizialmente avevo giudicato l'incontro come un misero pareggio, mi sto ricredendo. __________________ "Et si omnes ego non"

16-03-2006, 10:42	#7
nothinghr Senior Member Iscritto dal: Mar 2002 Città: Firenze Messaggi: 1091	ma a parte fare copia incolla della propaganda di Silvio cosa ti riesce fare?

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