HUAWEI P40 Pro: il re dei 'cameraphone'. Senza Google ora si può usare bene. Recensione

HUAWEI P40 Pro: il re dei 'cameraphone'. Senza Google ora si può usare bene. Recensione

Arriva sul mercato il nuovo ''cameraphone'' di HUAWEI. Cambia nel suo design con un display a quattro lati curvi. Migliorano le fotocamere, quattro, al posteriore con zoom a periscopio. E non ci sono i servizi di Google che permettono di aumentare l’autonomia. Ecco la recensione.

di pubblicato il nel canale Telefonia
Huawei
 

Arriva sul mercato il nuovo ''cameraphone'' di HUAWEI. Cambia nel suo design con un display a quattro lati curvi. Migliorano le fotocamere, quattro, al posteriore con zoom a periscopio. E non ci sono i servizi di Google che permettono di aumentare l’autonomia. Ecco la recensione.

Arriva sul mercato un nuovo ''Cameraphone''. E’ il nuovo HUAWEI P40 Pro ossia l’ammiraglia della serie P40 (tralasciando la versione Plus non ancora sul mercato) pronto a migliorare gli eccellenti risultati della passata generazione. Un compito non facile soprattutto in questo momento di crisi emergenziale da Coronavirus ma anche dall’ormai nota assenza dei servizi di Google. Eppure possiamo anticiparvi che lo smartphone è ancora una volta uno dei migliori device del momento. Migliora le prestazioni fotografiche che sono ancora più tecniche, cambia il design risultando più premium e soprattutto unico con quel suo display curvo ai quattro lati, AMOLED e con refresh rate a 90 Hz. Veloce come non mai con il proprietario processore Kirin 990 che è anche 5G. 

[HWUVIDEO="2915"]HUAWEI P40 Pro: ECCO il vero ''camera phone''. La recensione[/HWUVIDEO]

Al nuovo HUAWEI P40 Pro non sembra mancare nulla se non i Google Mobile Services. Una perdita importante non possiamo negarlo soprattutto per chi è da tempo abituato ad usarli in modo anche spregiudicato. HUAWEI lo sa bene e per questo si sta adoperando da quando è uscito il ban americano nella realizzazione del suo ‘’store’’ e dei suoi servizi proprietari. HMS è realtà da qualche mese e l’azienda sta incentivando con forza e trasparenza gli sviluppatori permettendo loro di pubblicare le applicazioni anche sullo store made in Shenzhen ossia AppGallery. I risultati, lo ammettiamo, sono già buoni con molteplici applicazioni presenti e facili da scaricare ed installare. Altre mancano ma non mancano certamente i metodi alternativi per averle e soprattutto non mancano gli aiuta da parte dell’azienda nel facilitare il compito di usare lo smartphone anche senza GMS. 

Abbiamo passato molti giorni con HUAWEI P40 Pro. Lo abbiamo stressato. Lo abbiamo utilizzato quotidianamente e siamo pronti a raccontarvi cosa ci ha effettivamente colpito in positivo o in negativo.

HUAWEI P40 Pro: prezzo e promo di lancio

HUAWEI P40 Pro viene venduto in una sola versione ossia con 8GB di RAM e 256GB di memoria interna che potrà comunque essere integrata con schede NMCard fino a 256GB. 

HUAWEI P40 Pro da 8 GB + 256 GB: 1049,90 € 

Tutti coloro che pre-ordineranno e acquisteranno HUAWEI P40 Pro presso uno dei punti vendita aderenti online e offline, riceveranno in esclusiva HUAWEI Watch GT2 nella colorazione Matte Black lo smartwatch dal valore commerciale di 229€. La promozione è valida dal 26 marzo al 4 maggio. 

Inoltre chi acquisterà un HUAWEI P40 Pro potrà ricevere 50 GB di storage da utilizzare in un anno sulla piattaforma Huawei Cloud per conservare tutti i propri file, e 10 film o 50 euro da poter consumare sulla piattaforma Huawei Video. Tutti coloro che sceglieranno HUAWEI P40 Pro riceveranno anche 3 mesi gratuiti di Huawei Music, la nuova piattaforma di streaming musicale dell’azienda. La promozione sarà valida a partire dal 26 marzo fino al 30 giugno.

UNBOXING

La dotazione originale è abbastanza standard, comprendendo il minimo indispensabile per avere un'esperienza d'uso completa con il terminale.  

Nella nostra dotazione abbiamo ricevuto:

  • HHUAWEI P40 Pro il caricabatterie SuperCharge da 40W, un cavo Type-C, lo strumento per l'espulsione dell'alloggiamento di SIM e NM Card, e un paio di auricolari con connettore Type-C. È probabile che nella confezione in vendita ci sia anche l'adattatore jack per cuffie da Type-C a 3.5mm.

Lo smartphone viene esposti all'utente non appena si rimuove il coperchio della scatola, che è in cartone e super-minimalista: sulla parte frontale vediamo il logo Huawei e il nome del device scritto con un carattere color ambra in materiale riflettente. Per quanto riguarda gli auricolari presenti, invece, nessuna sorpresa: la qualità audio non è il massimo, ma possiamo dire che sono più che buoni per le chiamate e soddisfacenti anche per la musica soprattutto se non si hanno pretese.

DESIGN: molto ergonomico in mano oltre che bello

HUAWEI P40 Pro, come dice l’azienda, è stato progettato secondo due principi: semplicità e minimalismo. La prima cosa che abbiamo notato nel nuovo design è senza dubbio lo schermo curvo su tutti e quattro i lati con un telaio in alluminio a forma di onda sugli angoli. HUAWEI lo chiama display OverFlow proprio per la volontà di abbattere ogni confine per la visione ed effettivamente è un pannello molto originale che si estende su tutti e quattro i lati e scorrendo direttamente all’interno della cornice in alluminio. 

 

Un lavoro certosino di progettazione ma anche di costruzione da parte dell’azienda cinese che rende molto affascinante lo smartphone garantendo una qualità premium sia dal punto di vista visivo che tattile. Sì, perché preso in mano HUAWEI P40 Pro è molto ergonomico e le dita scorrono ancora più piacevolmente rispetto a quanto non potrebbero dare su altri smartphone. 

HUAWEI P40 Pro è un ottimo esempio di come l’azienda abbia notevolmente migliorato la propria maestria nel realizzare telefoni di spessore e forse non ci aspettavamo niente di meno per la sua serie di punta 2020. Oltretutto la nuova serie è ancora certificata contro l’acqua e la polvere con codice IP68 e questo significa che sarà possibile usare lo smartphone sempre e comunque anche in situazioni più o meno gravose. 

HUAWEI P40 Pro provato possiede la particolare colorazione Ink Blue che però al momento non sarà disponibile in Italia. Peccato perché trasmette eleganza con uno spunto di originalità grazie ai riflessi alla luce diretta del sole. Ci saranno comunque i classici Black e Ice White che sono da sempre un must per gli utenti.

Sulla parte anteriore primeggia senza dubbio l’importante foro allungato dove sono stati posizionati i sensori fotografici e quelli per lo sblocco facciale. La tacca è abbastanza grande e possiede una forma ellittica che aiuta in parte a mitigarla sul display. Come detto contiene la nuova fotocamera selfie da 32 MP con autofocus quindi una fotocamera ToF quindi il sensore ad infrarossi IR e quello di luce ambientale. Non è presente alcun LED di notifica sul P40 Pro, ma è possibile abilitare lo schermo in modalità "Always On" che comunque non risulta troppo energivoro. 

Impossibile trovare la capsula auricolare classica. Proprio come il P30 Pro e Mate 30 Pro, il P40 Pro permette di far vibrare lo schermo per produrre suoni durante le chiamate vocali e il suo funzionamento è perfetto perché garantisce un ascolto ottimale in ogni situazione. Peccato che la funzione non permetta di utilizzarlo anche come altoparlante reale che è invece presente in modalità mono solo nella parte inferiore. 

Presente anteriormente anche il sensore di impronte digitali ottico posto chiaramente al di sotto del display OLED. Questo ha subito un importante upgrade a livello tecnico con un miglioramento rispetto alla passata generazione notevole sia per quanto concerne le sue dimensioni che per la velocità di utilizzo. In entrambi i casi abbiamo miglioramenti del 30% che garantiscono dunque di avere uno tra i sensori più veloci e comodi per lo sblocco dello smartphone. L'area si illumina al tocco e il lettore è quanto mai veloce nel riconoscimento e dunque nello sblocco del P40 Pro. 

Sul retro si trova l’importante struttura delle fotocamere realizzate in collaborazione con Leica. Huawei ha cercato di lavorare sodo per migliorare i bordi della struttura per cercare soprattutto di eliminare quelle che poteva divenire sporgenze taglienti. La progettazione ha dato i suoi frutti e il tutto risulta si ingombrante a livello estetico ma meno di altri competitor e soprattutto permettono di dare stabilità allo smartphone anche se questo viene posto su di una scrivania senza oscillazioni strane.

Per quanto concerne poi il resto del device tutto sembra trovarsi dove dovrebbe. Nella parte superiore è presente un microfono utilizzato per l'acquisizione di video e per la cancellazione del rumore e il sensore infrarossi IR per comandare TV o altri dispositivi. Sul lato sinistro nulla mentre il bilanciere del volume e il tasto di accensione sono sulla destra. La parte inferiore è invece occupata dall’altoparlante, la porta USB-C e il carrellino per la nanoSIM.

Huawei P40 Pro permette un’esperienza premium. Ci sono piaciuti i materiali scelti e il loro utilizzo nell’insieme. Grazie a tutte le curve presenti HUAWEI P40 Pro è molto più sottile e compatto di quello che si può osservare dalle immagini. E’ un telefono facile da utilizzare perché ha un ottimo equilibrio in mano ed è anche facile metterlo in tasca perché occupa meno spazio di tanti altri suoi concorrenti.  

DISPLAY: con quattro lati curvi, che spettacolo!

Il treno dei display a "refresh rate" sopra i 60 Hz viene ora catturato da tutti o quasi i brand. HUAWEI non è chiaramente da meno e con il suo P40 Pro decide di saltarci su. Lo smartphone presenta il primo pannello OLED a 90Hz del produttore, anche se le buone notizie non si fermano alla frequenza di aggiornamento: lo schermo è anche ad alta risoluzione e ha tutte le carte in regola per concorrere con gli avversari più temuti, Samsung in primis. 

A livello tecnico abbiamo un pannello con una risoluzione effettiva di 2.640 x 1.200 pixel che permette di raggiungere una densità di pixel ottimale di 441ppi con un form factor pari a 19,8:9. L'OLED si avvolge intorno a tutti i lati del P40 Pro, il che significa che è ancora più curvo rispetto ai precedenti display HUAWEI. 

Cambia anche il notch. Qui l’azienda propone per la prima volta un foro esteso e di forma allungata orizzontalmente che risulta piuttosto importante per dimensioni visto che è in grado di ospitare il sensore della fotocamera selfie, il sensore ToF e il sensore ad infrarossi IR oltre a quello per la luce ambientale. La sua forma ellittica aiuta a ridurre l'impatto sugli occhi, ma l'angolo sinistro del display rimane in parte occupato dai sensori. 

A livello di prove abbiamo misurato una luminosità massima di 425 nits durante la regolazione manuale del dispositivo. Un risultato in linea con la maggior parte degli OLED Samsung anche se appena inferiore a quello che abbiamo raggiunto con Mate 20 Pro e P30 Pro. Con il sensore in Automatico il P40 Pro raggiunge i 500 nits mentre la luminosità minima risulta di soli 1,8 nit ossia eccellente. Nella pratica l’uso del refresh rate a 90Hz per la prima volta su di un HUAWEI permette di raggiungere una fluidità mai vista qui. Ottimo nelle transizioni da un’app all’altra ma soprattutto ottimo nello scorrere una qualche pagina Web o anche nello scorrere contenuti di qualità. 

Lo smartphone fa uso di due modalità, Intensa e Normale, il cui punto di bianco è in entrambi i casi configurabile dall'utente a mano o attraverso due ulteriori impostazioni per la temperatura colore: Fredda e Calda. Come spesso avviene su smartphone le due modalità fanno riferimento ad uno standard: Intensa si avvicina molto al P3, Normale invece allo standard sRGB, meno esteso e che permette di riprodurre livelli inferiori per quanto riguarda la saturazione.

La modalità Intensa di P40 Pro è precisa a livello di saturazione, con piccole divergenze rispetto allo standard per quanto riguarda alcuni dei colori primari e secondari, mentre è molto precisa la modalità sRGB. Se nell'uso quotidiano la modalità Intensa risulta preferibile per la sensazione di maggior vividezza, i professionisti che hanno la necessità di effettuare postproduzioni al volo su foto e video potrebbero preferire la modalità Normale. Stesso discorso anche per la fedeltà cromatica preferibile  preferibile nella modalità Normale anche se entrambe risultano abbastanza precise sotto questo punto di vista. Il pannello di Huawei P40 Pro offre una resa pazzesca sul piano empirico, con le differenze rispetto agli altri pannelli della categoria che sono davvero difficili da scorgere ad occhio nudo, se non impossibili per l'occhio meno allenato. 

Il display del P40 Pro chiaramente supporta HDR10+. Tuttavia, non è elencato nella pagina dei dispositivi supportati da Netflix per HDR10 e il motivo è che il telefono supporta il livello base Widevine L3, il che significa che può riprodurre solo contenuti SD su app Netflix e Amazon Prime. 

HARDWARE: un portento con il 5G

HUAWEI P40 Pro è un portento a livello hardware. Possiede il chipset Kirin 990 5G, che altro non è se non un processore ancora più veloce rispetto al normale Kirin 990 non 5G presentato ed inserito nel Mate 30 Pro. 

A livello tecnico Kirin 990 5G ha un processore Octa-Core con un set familiare di CPU Cortex ossia 2 Cortex-A76 + 2 Cortex-A76 + 4 Cortex-A55. In questa versione 5G del SoC il clock rate massimo raggiunge i 2,86GHz con cluster da 2,36GHz e 1,95GHz per i due rispettivi altri cluster. Il non-5G abbassa il cluster centrale a 2,09 GHz e il piccolo a 1,86 GHz. La GPU invece è la Mali-G76 a 16 core ossia la medesima che troviamo anche sul Kirin 990 (non 5G). Presente chiaramente anche l'unità di elaborazione neurale (NPU) che si affianca al Kirin 990 5G e che risulta composta da due core "grandi" e uno "piccolo" a differenza di quella del non 5G che possedeva due core grandi solamente. 

  HUAWEI P40 Pro
OS (al lancio) Android 10 con EMUI 10.1
Processore Kirin 990 5G Octa-Core a 2.86GHz
RAM 8 GB
Display OLED 6.58" Quad HD+ (19.5:9) - 90Hz
Risoluzione 2640x1200 px
Storage (al lancio) 256 GB + NM Card fino a 256GB
Fotocamera Posteriore

Quad Camera:
Principale 50MP (23mm - f/1.9) OIS +
Ultra Grandangolare 40MP (18mm - f/1.8) +
Teleobiettivo 12MP (125mm - f/3.4) OIS Zoom 5X
ToF 3D
Video 4K UHD @60fps

Fotocamera Anteriore 32MP + Sensore Aggiuntivo HDR+
Extra

5G NSA/SA
NFC
Sensore impronte digitali
Certificazione IP-68

Porte USB Type-C
Batteria 4.200 mAh + Ricarica rapida + Ricarica Wireless
Dimensioni 158.2 x 72.6 x 9 mm 
Peso 203 gr 
 


HUAWEI P40 Pro presenta come sempre nei top di gamma una modalità Performance in cui non si avrà conservazione in termini di calore e consumo della batteria ma offrirà prestazioni incredibili. 

I risultati della CPU in Single-Core del HUAWEI P40 Pro in GeekBench sono un notevole passo in avanti rispetto ai dispositivi con Snapdragon 855 sebbene i core personalizzati sovradimensionati di Exynos siano ancora senza rivali nel mondo Android. Tuttavia gli iPhone di Apple continuano a superarli.

Benchmark

Sotto carichi Multi-core la situazione cambia in modo significativo. L'iPhone 11 Pro è ancora ineguagliabile, ma il HUAWEI P40 Pro è in cima a tutti tranne l'Oppo Find X2 Pro con Snapdragon 865 sebbene la differenza tra HUAWEI e Oppo sia piuttosto sottile. Le prestazioni grafiche sono degne di nota anche se non sono in cima alla classifica. Infine, il test AnTuTu conferma come tutti i telefoni siano veloci e come HUAWEI P40 Pro e il suo Kirin 990 5G siano vicini a ciò che offrono Galaxy S20 Ultra (Exynos 990) e OnePlus 7T Pro (S855). Lo Snapdragon 865 è il vincitore con un margine abbastanza importante. 

Quello che possiamo considerare è che HUAWEI P40 Pro eccelle nei benchmark sintetici e dunque un notevole vantaggio nella vita reale. Non si tratta di un dispositivo per la classifica, anche se si difende molto bene proprio come la sua gestione termica sempre mai superiore a numeri "caldi" che dunque permettono di continuare a lavorare con lo smartphone anche in situazioni più estreme. Lo schermo a 90Hz e la fluidità che ne deriva aumentano ulteriormente l'impressione di velocità e grandezza.

INTERFACCIA GRAFICA: Android 10 ma senza Google

HUAWEI P40 Pro arriva con la EMUI 10.1. È l'ultima versione dell’interfaccia grafica di Huawei ed è basata su Android 10 ma in versione Open Source. Questo significa che non ha i servizi di Google e dunque non ha accesso al Play Store ossia non permette di scaricare in quel modo le applicazioni. Una notizia non nuova visto che da qualche mese ormai questo è divenuto prassi per gli smartphone di ultima generazione di HUAWEI. L’azienda cinese però non si è mai data per vinta anzi ha tirato su le maniche e ha iniziato a creare propri HUAWEI Mobile Services che permettono agli utenti di sfruttare quasi allo stesso modo il telefono grazie anche al rilascio dell’AppGallery una specie di store proprietario dove gli sviluppatori possono pubblicare le proprie applicazioni. E non solo perché per far funzionare lo smartphone è possibile anche utilizzare altri metodi di cui parleremo più avanti. 

Cominciamo dallo sblocco del HUAWEI P40 Pro. Sono disponibili sia l'impronta digitale sia il Face Unlock 3D ed entrambi possono lavorare fianco a fianco, a seconda del sistema che viene per primo attivato. Il sensore ottico di impronte digitali è il più veloce attualmente disponibile ed è alla pari degli scanner convenzionali: si illumina con una luce bianca nel momento in cui lo si tocca e, prima che ci si accorga, si è già sulla schermata iniziale. Grazie alla fotocamera frontale ToF, il Face Unlock risulta sicuro proprio come quello che potremmo avere sugli altri concorrenti. Funziona anche al buio ed è spesso più veloce del lettore di impronte digitali nella scansiona e nel riconoscimento del viso. 

Con il display OLED è possibile utilizzare la modalità di schermo sempre attivo andando a scegliere tra le varie skin per l'orologio. Come tutti i dispositivi basati su EMUI, è possibile impostare uno stile di blocco della Home che cambia l'immagine ogni volta che si attiva lo schermo. Scorrendo dal basso si apriranno scorciatoie per alcune utility di uso comune.

HUAWEI cerca di sostituirsi ai servizi di Google anche introducendo alcune interessanti applicazioni proprietarie che permettano di avere una certa confidenza con le attività quotidiane. In questo caso arriva c’è la sostituzione del feed di news di Google che nella nuova versione della EMUI si chiama Today. In questa pagina che si può attivare scorrendo da sinistra a destra è possibile trovare un campo di ricerca, collegamenti ai contatti preferiti, foto ma anche alcune notizie quotidiane prese dal web.

  

L’importante notch in alto può essere nascosto lato software e con il display OLED è praticamente impossibile osservarlo anche se è chiaro che parte del display in altezza viene ‘’rubato’’ dal sistema. Riprogettato anche il menu a tendina delle notifiche e dei toogle rapidi. Gli elementi sono ora circolari e risultano anche in linea non solo con il design di Android 10 ma anche con quell’essere più moderno e minimale dell’intera interfaccia di HUAWEI. 

La EMUI 10 basata su Android 10 è un grosso passo in avanti in fatto di modernità ed efficacia grafica da parte di HUAWEI. Le icone sono più belle da vedere, troviamo la modalità scura di sistema e molti menu sono meno invasivi e più immediati. Il multitasking è qualcosa di famigliare con un selettore delle attività che consente la modalità a schermo diviso o pop-up.

Su HUAWEI P40 Pro di Huawei sono disponibili tre sistemi per la navigazione. Per impostare quello di vostro gradimento è sufficiente accedere alle Impostazioni del dispositivo, selezionare la voce Sistema (l'ultima della lista) e poi premere su "Navigazione di sistema". Qui è possibile scegliere fra tre voci:

  • Gesture: la navigazione via Gesture, che avevamo già visto, consente di sfruttare tutto lo schermo nella sua interezza, anche la parte che tipicamente viene occupata e resa indisponibile dall'interfaccia standard di Android. Con questa tutte le operazioni essenziali del sistema operativo possono essere effettuate con una gesture: per tornare Indietro si usa uno swipe orizzontale da uno dei due bordi laterali; per tornare alla Home uno swipe verticale dal bordo basso verso l'alto; per le app in background lo stesso swipe ma lasciando il dito sullo schermo per qualche istante in più.

  • Navigazione a Tre tasti: la Navigazione a Tre tasti consente invece di impartire i comandi essenziali del sistema operativo (Indietro, Home, Attività recenti) attraverso tre tasti personalizzabili posizionati sulla parte inferiore dello schermo. Di default la barra di navigazione è sempre attiva e quella porzione dello schermo occupata, ma si può nascondere abilitando l'opzione apposita. In questo caso per richiamarla è sufficiente effettuare uno swipe dal basso verso l'alto.

  • Menu veloce: il Menu veloce è un sistema particolarmente artificioso, a nostro avviso, per navigare fra le schermate del sistema operativo. Una volta attivato compare un piccolo tasto circolare sullo schermo che può essere posizionato dove si vuole: premendo sul tasto si torna Indietro; tenendolo premuto nella schermata Home; trascinandolo verso destra o sinistra si va nelle Attività recenti. Questo sistema può essere utilizzato in parallelo a uno degli altri due che abbiamo già segnalato.

La navigazione via gesture è estremamente funzionale su HUAWEI P40 Pro grazie alla forma curva dei quattro lati.

L’applicazione Musica non fa altro che portare in concreto anche in Italia ed Europa quello che è il progetto ipotizzato da alcuni mesi dall'azienda a posteriori del ban degli USA nei suoi confronti. AppGallery è stato il primo vero ed importante servizio capace di sostituire il Play Store, anche se solo parzialmente vista l'assenza dei servizi sviluppati da Google. In questo caso HUAWEI ha deciso di progettare anche altre applicazioni e di rendersi indipendente anche nella musica cercando fortuna con le entrate dei servizi.

L’app è disponibile su App Gallery, lo store online di Huawei su cui l’azienda punta molto e su cui sta investendo milioni di dollari. Musica è un’app che prevede un abbonamento mensile per avere la modalità Premium, proprio come accade con gli altri servizi di musica streaming. In questo caso HUAWEI Music è disponibile ad un prezzo di 9,99€ al mese ma con i primi 3 mesi completamente GRATUITI con l'iscrizione entro il 26 aprile. A livello estetico risulta decisamente chiara e ordinata in linea con quanto HUAWEI ha fatto con la nuova EMUI 10.

In questo caso nell'applicazione è possibile effettuare la ricerca per autore o per brano, scaricare le canzoni sul proprio dispositivo per ascoltarle in modalità offline. Ma anche andare a creare le playlist personalizzate o a tema, così come anche ascoltare stazioni radio web e riconoscere un brano con una funzionalità che si avvicina molto a quanto viene oggi fatto da Shazam. Lo stesso vale per l'app Video proprietaria: riproduce i video locali, ma include anche il servizio di streaming video di Huawei simile a YouTube.  

L'app Health di Huawei è preinstallata e offre il conteggio dei passi oltre a collegarsi con tutti i device wearable presenti sul mercato. Tante le app proprietarie di HUAWEI che sono anche state ridisegnate come la Galleria, Note e un Gestore dei file molto utile. 

 

HUAWEI e i servizi di Google (mancanti)

Huawei non possiede i servizi Google preinstallati su HUAWEI P40 Pro. Lo sappiamo da mesi che gli Stati Uniti hanno bannato l’azienda cinese e Google non permette di certificare i nuovi smartphone con i propri Play Services. Cosa comporta questo? Non avere a bordo il Play Store per scaricare le app e non avere nemmeno le GApps preinstallate come GMail, Google Maps ma anche Google Chrome e altro.

HUAWEI sta cercando di risolvere la questione non tanto sul filo politico ma più su quello pratico ed è in questo senso che l’azienda ha lanciato nei mesi scorsi la sua rinnovata AppGallery ossia un vero e proprio catalogo delle applicazioni più famose: un vero e proprio antagonista del Play Store di Google. HUAWEI sta cercando di investire cifre importanti nei confronti degli sviluppatori e ammettiamo che lo store si è arricchito e non di poco rispetto a quando avevamo provato il Mate 30 Pro. Non c’è tutto e chiaramente non ci sono le app di Google ma quello che è presente funziona al 100%. 

L’applicazione Phone Clone è senza dubbio una delle applicazioni più utili nella configurazione iniziale dello smartphone. L’app permette di copiare in modo del tutto automatico e tramite la rete Wi-Fi tutto quello che era presente sullo smartphone precedente. E nel procedimento, immediato e con procedura guidata, sono comprese tutte le app installate sullo smartphone precedente, ad eccezione di Google (e alcune app bancarie), quindi i contatti ma anche i messaggi e il registro di chiamate. Tutto viene traslato direttamente sul nuovo HUAWEI P40 Pro in modo anche piuttosto veloce.  

Come poter installare le applicazioni che non troveremo su AppGallery? Le soluzioni sono diverse. Da una parte è sempre presente il comodo ed utile Amazon App Store ossia il raccoglitore di applicazioni del colosso dell’e-commerce che permette di trovare alcune applicazioni che non sono ancora presenti su AppGallery. Basterà scaricare l’app dal sito ufficiale di Amazon, accedere con il proprio account e scaricare qualsivoglia app. 

Anche qui non tutte le app potranno essere trovate. Ecco dunque che sarà necessario utilizzare l’installazione tramite file APK scaricati direttamente dal web o magari dal sito ufficiale, se presente, del servizio che si vuole usare o ancora usando APKPure. Trovare le applicazioni in questo modo non sarà un problema e quello che di buono avremo sui dubbi di installare app scaricate da terze parti, sarà quella di avere un controllo di certificazione di app sicure prima della loro installazione direttamente tramite l'algoritmo del HUAWEI P40 Pro, che permetterà di far scattare un campanello d'allarme in caso di situazione anomala.  APKPure è un vero e proprio repository di app, funziona bene per app e giochi gratuiti con la possibilità di perfezionare il tiro scaricando gli aggiornamenti delle app direttamente dal sistema dello store alternativo. 

C'è potenzialmente un'altra alternativa. È un approccio però più dispendioso in termini di tempo che richiede qualche aggiustamento manuale. Ma questo va oltre lo scopo di questa recensione.

FOTOCAMERA: è ancora lui il ''Re''

HUAWEI P40 Pro è dotato della cosiddetta Ultra Vision Leica Quad Camera, un nome lungo e di effetto che rivela però nell’uso quotidiano uno dei migliori comparti fotografici del momento su di uno smartphone. Riprende quanto fatto di positivo da HUAWEI con P30 Pro soprattutto in termini di esperienza ma ci sono delle differenze con miglioramenti importanti. C’è una fotocamera grandangolare da 50MP, un obiettivo Ultra Grandangolare, un Teleobiettivo con sensore a periscopio con zoom 5x e un sensore ToF per la profondità. Sensori aggiornati sia dal punto di vista hardware che dal punto di vista software. 

La fotocamera principale 'Ultra Vision' ora utilizza un nuovo grande sensore Quad Bayer da 1/1,28" da 50 MP, con un filtro RYYB. Il sensore è fisicamente più grande ad esempio del sensore da 108 MP da 1/1,33" del Galaxy S20 Ultra di Samsung. Lo stesso vale per le dimensioni dei pixel in rilievo: 2,44 µm contro 2,4 µm. L'obiettivo ha una lunghezza focale equivalente di 23 mm e un'apertura f/1,9 ed è stabilizzato.

Il filtro colore RYYB ha i sub-pixel verdi sostituiti da quelli gialli. HUAWEI afferma che il giallo consente al sensore di raccogliere fino al 40% di luce in più rispetto ai normali filtri RGGB e questa modifica dovrebbe tradursi in una migliore qualità dell'immagine in condizioni di scarsa luminosità. La fotocamera ha migliorato la messa a fuoco automatica: ora possiede una messa a fuoco automatica a rilevamento di fase omnidirezionale, il che significa che utilizza tutti i pixel come pixel di messa a fuoco e ciò dovrebbe contribuire ad una messa a fuoco più rapida e accurata in condizioni di scarsa illuminazione.

Per impostazione predefinita, la fotocamera produce scatti da 12,5 MP con una lunghezza focale dichiarata di 27 mm, diversa rispetto alla lunghezza focale nominale di 23 mm pubblicizzata che la fotocamera dovrebbe avere. Quando si passa però dalla modalità 50MP a 12,5MP (impostazione predefinita), si può effettivamente notare che le foto ad alta risoluzione offrono un campo visivo più ampio, il che significa che vengono effettivamente effettuati alcuni ritagli per ottenere le foto da 12 megapixel. 

La fotocamera ultra-wide è un aggiornamento rispetto al P30 Pro. È un imager da 1/1,54" da 40 MP con filtro Quad-Bayer RGGB. E per la natura Quad-Bayer, questo obiettivo produce immagini da 10 MP. Come su Mate 30 Pro, le foto nel classico rapporto 3:2 rispetto al solito 4:3. HUAWEI commercializza questa fotocamera come una fotocamera Cine proprio per le sue proporzioni più ampie.

La teleobiettivo ha un nuovo sensore: è un imager da 12 MP ma non è visibile sul retro visto che è possibile osservare solo la parte finale del suo obiettivo a periscopio. La luce rifratta attraversa una serie di elementi ottici aggiuntivi all'interno fino a raggiungere il sensore, che si trova perpendicolare al piano del telefono. Il sistema fornisce anche una stabilizzazione ottica dell'immagine.

L'obiettivo a periscopio sul P40 Pro ha una lunghezza equivalente di 125 mm e  un'apertura f/3,4 e dovrebbe offrire uno zoom ottico 5x sulla fotocamera principale da 23 mm / 27 mm. Bene facendo due conti lo zoom ottico non è esattamente 5x poiché 125/27 è uguale a 4.63 (se scatti in modalità predefinita), ma 125/23 è uguale a 5,43x (per quando scatti in modalità ad alta risoluzione). Facendo però la media dei due si arriva esattamente al 5x anche se forse non è proprio esatto ma poco importa. La quarta e ultima fotocamera è una ToF. La fotocamera ToF (Time of Flight) accelera l'autofocus e migliora anche la separazione del soggetto dallo sfondo offrendo un effetto profondità più convincente in modalità ritratto. 

Anche la configurazione selfie è stata aggiornata e ora include due fotocamere e l'autofocus. La fotocamera principale utilizza un sensore da 32 MP con un obiettivo da f/2.2 e 26 mm. L'autofocus è disponibile per la prima volta ed è senza dubbio un ottimo miglioramento anche se arriva forse un po’ in ritardo.  

L'app della fotocamera di Huawei è piuttosto funzionale. Hai un selettore per la modalità in basso che puoi scorrere verso sinistra o destra. Qui ci si trova di fronte ad alcuni miglioramenti rispetto al passato grazie soprattutto all’Intelligenza Artificiale. L’AI riconosce e riproduce impostazioni addirittura per oltre 1.500 scene diverse. E’ possibile ora spegnere ed accendere direttamente l’interruttore nel mirino senza dover andare nelle impostazioni. 

Presente anche la modalità Pro in cui è possibile regolare i parametri da soli: ISO (da 50 a 409.600), velocità dell'otturatore (da 1 / 4000s a 30s), compensazione dell'esposizione (da -4 a + 4EV con incrementi di 1/3 di stop) e bilanciamento del bianco (preimpostazioni e temperatura della luce specifica). A proposito, la modalità Pro è disponibile anche per i video e l'ISO massimo è 51.200 anche sfortunatamente non è possibile impostare la velocità dell'otturatore desiderata.

Come scatta le foto? Purtroppo per colpa del blocco da Coronavirus non siamo riusciti ad andare in giro per scattare foto come sempre accade. Abbiamo comunque messo sotto stress la fotocamera dello smartphone e i risultati sono di una qualità eccellente. Si vede il miglioramento rispetto alla passata generazione. Ci sono molti dettagli che prima non venivano proposti soprattutto in aree di elevata complessità. Elevata anche la gamma dinamica così come nessun rumore risulta praticamente visibile e i colori sono vivaci ma comunque caldi. Presente tanta nitidezza che non guasta nell’insieme. 


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La fotocamera del P40 Pro ha migliorato molto anche l’HDR che può essere impostato a piacimento. Di fatto forse è inutile perché anche senza la sua attivazione grazie al Huawei XD Fusion Engine - il nome che sta dietro il processo degli scatti - l’azienda permette agli utenti di avere foto eccellenti nella gamma dinamica. 


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È disponibile la modalità ad alta risoluzione, che scatta nel pieno dei 50MP con la fotocamera principale. È un processo di debayering che non richiede più di un secondo e salva una foto ad alta risoluzione con un campo visivo leggermente più ampio rispetto alla modalità 12MP predefinita. Sfortunatamente, la modalità ad alta risoluzione non può beneficiare di tutte le modifiche software utilizzate dalla modalità predefinita e i 50MP sono morbidi con un livello di dettaglio non poi così interessante. Se ridimensionati manualmente ai 12,5 MP, non mostreranno maggiori dettagli rispetto alle foto predefinite, ma si otterrà solo un campo visivo più ampio. Insomma nella nostra esperienza non vale la pena scattare in 50MP, ma l'opzione è lì, se qualcuno vuole comunque usarla.  

Per quanto riguarda le foto in ultra grandangolare da 10 MP sono semplicemente tra le migliori mai viste negli ultimi tempi. I dettagli sono elevati, la gamma dinamica è impressionante, non ci sono angoli morbidi o edifici storti e i colori sono assolutamente precisi.


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Le foto con il sensore a periscopio sono esaltanti. Come detto abbiamo possibilità di utilizzare lo zoom 5x da 12 MP in maniera ottica e i risultati sono a dir poco brillanti. Sono estremamente dettagliate, eccellono nella gamma dinamica, sono prive di rumore e con la giusta nitidezza. A livello manuale il cosiddetto zoom ibrido è disponibile oltre i 5x e fino a 50x. Lo step dello zoom a 10x è di tipo digitale ma gli scatti risultano ancora molto ben fatti con una buona stabilizzazione e soprattutto ancora con un buon dettaglio.  Oltre, ossia dai 10x in poi fino ai 50x, è un azzardo come dettaglio ma anche come risultato definitivo.

Le foto scattate di notte con la fotocamera principale sono nuovamente da primato. Hanno un ottimo livello di dettaglio, esposizione bilanciata, buoni colori, rumore molto basso e nitidezza importante. In questa modalità Notte è richiesta la posa di almeno un 4 o 5 secondi mentre cerca di elaborare il tutto. Le immagini sono buone anche se, come è normale, con qualche rumore rispetto a quelli di giorno. Gli scatti della fotocamera ultrawide sono altrettanto buoni come quelli dell’obiettivo principale: nitidi, dettagliati e senza rumore con colori che non sono sbiaditi. In questo caso la modalità in Notturna è disponibile anche sulla fotocamera ultrawide ma richiede fino a 8 secondi in cui è necessario tenere saldamente il telefono tra le mani per non incorrere in errori.  


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Il telefono deciderà automaticamente quando utilizzare la fotocamera con zoom 5x in condizioni di scarsa luminosità. Se l'app capisce che l’ambiente è troppo scuro il telefono passerà allo zoom digitale sulla fotocamera principale per migliorare il tutto anche se ciò accade raramente. Insomma la modalità notturna fa miracoli sulla teleobiettivo. Ok, ci vogliono circa 8 secondi e una mano ferma, ma illumina l'intera immagine, migliora i dettagli e fissa i colori. 

La fotocamera per i selfie principale su HUAWEI P40 Pro ha probabilmente lo stesso sensore da 32 MP che abbiamo già incontrato su P30 Pro e Mate 30 Pro. Ora possiede un obiettivo con f/2.2 a lunghezza di 26 mm e per la prima volta con autofocus e la tecnologia ToF.  La qualità dei selfie è molto buona anche se la risoluzione è forse esagerata. I dettagli dei selfie sono sufficienti, mentre il contrasto e i colori sono eccellenti. Anche la gamma dinamica è ampia e la resa cromatica gradevole. La tecnologia ToF aiuta davvero molto con una separazione precisa dello sfondo. Probabilmente uno dei migliori device che permette uno sfocato ben fatto e quasi ai livelli di una macchina fotografica seria.

HUAWEI P40 Pro registra video fino al 4K a 60fps sia con la fotocamera ultrawide che con la fotocamera normale. Il teleobiettivo è limitato a 30 fps in 4K e 1080p. Il P40 Pro ha 3 microfoni e oltre alla cattura del suono stereo (192kbps), la videocamera supporta anche lo zoom audio: quando si ingrandisce il video anche l'audio si intensifica. Lo smartphone supporta moltissime modalità di ripresa video: video bokeh in tempo reale, time-lapse 4K HDR, slow-motion a 7680 fps, doppio video contemporaneo con le due fotocamere e nella modalità manuale è possibile registrare con ISO 51.200 per una elevata qualità in condizioni di scarsa luminosità.

La fotocamera principale cattura video molto buoni con un contrasto eccellente. Le riprese in 4K hanno un ottimo dettaglio a 30 fps ma un calo della nitidezza a 60 fps. Non c'è praticamente alcuna differenza tra le modalità 1080p e 60fps e a 30fps, entrambe tra le migliori sul mercato. Anche la gamma dinamica è ampia e i colori sono per lo più precisi.

AUTONOMIA: autonomia e ricarica TOP

HAUWEI P40 Pro è dotato di una batteria da 4.200 mAh identica a quella del suo predecessore P30 Pro. Supporta Huawei SuperCharge da 40 W e il telefono possiede il caricatore che la supporta già nella confezione di vendita. È prevedibile che tutto questo permetta di avere risultati impressionanti: in 30 minuti ricaricherà l'80% della batteria completamente scarica del P40 Pro, mentre una carica completa verrà raggiunta in soli 50 minuti. 

Molto interessante il supporto della ricarica intelligente per il HUAWEI P40 Pro: se si aggancia  il device durante la notte verso il termine della ricarica questa tenderà ad abbassarsi completando la ricarica appena prima dell'alba. Il nuovo P40 Pro supporta anche la ricarica wireless da 27 W e persino la ricarica wireless inversa. Dopo aver attivato la ricarica inversa dalle opzioni della batteria, è possibile caricare uno smartphone o degli auricolari wireless direttamente appoggiandoli sul dorso dello smartphone. 

Sulla durata della batteria nella situazione di utilizzo senza i servizi di Google abbiamo notato dei notevoli incrementi di autonomia. Lo smartphone può durare anche 15 ore continuative durante la navigazione Web o più di 18 ore durante la riproduzione di video. I tempi sostanzialmente non cambiano se poniamo lo schermo a 90Hz o 60Hz, l’ottimizzazione del Kirin 990 5G sembra eccellente da questo punto di vista. Insomma HUAWEI P40 Pro risulta un ottimo device anche sotto questo punto di vista.  

CONCLUSIONI

Se qualcuno pensava che HUAWEI fosse finita dopo il ban americano e l’interruzione delle certificazioni di Google si sbagliava. Il Mate 30 e la serie P40 sono qui per dimostrare che esiste una vita dopo Google, e non è così male come si poteva pensare qualche mese fa. 

L'assenza dei servizi di Google è ancora evidente e mentre siamo abbastanza sicuri che in qualche modo gli utenti potranno ottenere i Play Services sullo smartphone gli store di terze parti stanno migliorando e rimanere senza app è una condizione davvero difficile. Amazon AppStore e APKPure sono perfettamente in grado di mantenere la maggior parte delle app aggiornate e AppGallery sta migliorando giorno dopo giorno con una convinzione sugli sviluppatori che non ha a che vedere con quella di Windows di qualche anno fa. 

HUAWEI P40 Pro è impressionante a livello hardware. Gli utenti dovrebbero concentrarsi anche su questo. Lo smartphone possiede uno schermo eccellente con una risoluzione di prim'ordine e un'alta frequenza di aggiornamento. Il nuovo Kirin 990 5G è uno dei migliori processori sul mercato, con solide proprietà termiche.

La nuova Quad Camera realizzata in collaborazione con Leica vi farà nuovamente esaltare nel scattare foto che potranno essere confuse facilmente con quelle realizzate da una reflex. I sensori sono migliorati tecnologicamente così come gli obiettivi e gli algoritmi di elaborazione. Il periscopio la fa ancora da padrone ma è bello ritrovarsi tra le mani un telefono capace di permettere all’utente il vero punta e scatta con risultati tra i primi della classe. Tante le modalità di scatto come anche quelle per la realizzazione dei video che non arriva all’8K ma che sappiamo è un’opzione della concorrenza per far parlare di sé solo nei numeri e non nella reale necessità. Migliora anche la fotocamera anteriore che finalmente possiede l’autofocus e garantisce ora selfie ottimali. E’ un vero cameraphone, anzi, è senza dubbio il vero cameraphone che tutti vorrebbero. 

Il suo prezzo di 1.049€ è elevato ed è vero. E’ un prezzo da vero top di gamma e se non fosse per quella mancanza (relativa) dei servizi di Google, non saremmo forse a guardare poi troppo questo prezzo. HUAWEI P40 Pro è il fiore all'occhiello di un’azienda pronta ancora a dire la sua in un mondo, quello degli smartphone, dove ormai pochi possono competere ad alti livelli veramente.   

La fotografia è la vera anima di questo HUAWEI P40 Pro. Siamo sicuri che l’azienda riuscirà a risolvere il problema del ban in un modo o in un altro. La nascita di un proprio ecosistema è già partita e non vediamo alcun motivo per cui si dovrebbe stare alla larga dai suoi device. HUAWEI P40 Pro è eccellente e vale la pena acquistarlo, sia con le funzioni di Google o meno.

[HWUVIDEO="2915"]HUAWEI P40 Pro: ECCO il vero ''camera phone''. La recensione[/HWUVIDEO]

PRO

  • Design curvo sui 4 lati fortemente accattivante
  • Eccellente schermo OLED 90Hz ad alta risoluzione
  • Prestazioni da vero top di gamma
  • Durata della batteria notevole e ricarica velocissima.
  • Eccellente qualità fotografica di giorno e notte su tutte le fotocamere
  • Certificazione IP-68

CONTRO

  • Accetta solo schede NM Card per l'espansione della memoria.
  • Nessun servizio Google Mobile Services
  • Prezzo elevato

 

75 Commenti
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demon7702 Aprile 2020, 12:17 #1
Vedo che la moda dei mille e passa euro per gli smartphone top dilaga..
Problemi di chi li compra.. evidentemente ce ne sono.

Comunque il problema sono i google services.
Se non li usi e da sempre ti affidi ad altri allora non è un problema, ma se li usi è una bella mancanza.
acerbo02 Aprile 2020, 13:58 #2
ma che titolo é? Per carità le marchette sono lecite ma almeno cercate di nasconderle un po' di piu'.
Detto queso bel terminale, ma senza la possibilità di usare i servi di google equivale a comprarsi la macchina e non poterci andare ovunque, quindi per tanti utenti resta una limitazione troppo penalizzante.
amd-novello02 Aprile 2020, 14:36 #3
da quando so che hype si può usare anche senza googlepay i nuovi senza google diventano interessanti
kbios02 Aprile 2020, 15:07 #4
Speriamo che spiani la strada facendo capire anche agli altri produttori che si possono fare telefoni google-free di successo... Prima Android si slega da google e meglio è
rob-roy02 Aprile 2020, 15:12 #5
Si peccato che molte app che magari ora vanno, domani non andranno più.
Vedere varie recensioni che hanno fatto notare questa cosa.

Telefono INUTILE fuori dalla cina.

Altro che i Google services non servono, provate ad usare le app bancarie e ne riparliamo.
melo8602 Aprile 2020, 15:14 #6
Originariamente inviato da: kbios
Speriamo che spiani la strada facendo capire anche agli altri produttori che si possono fare telefoni google-free di successo... Prima Android si slega da google e meglio è


Beh, continui tu lo sviluppo di nuove features in android?
kbios02 Aprile 2020, 15:17 #7
Originariamente inviato da: melo86
Beh, continui tu lo sviluppo di nuove features in android?


Idealmente dovrebbe essere sviluppato da un consorzio dei produttori, che partecipano a un repo comune e poi applicano ognuno le proprie personalizzazioni
kbios02 Aprile 2020, 15:19 #8
Originariamente inviato da: rob-roy
Si peccato che molte app che magari ora vanno, domani non andranno più.
Vedere varie recensioni che hanno fatto notare questa cosa.

Telefono INUTILE fuori dalla cina.

Altro che i Google services non servono, provate ad usare le app bancarie e ne riparliamo.


Appunto per quello dico che se avere i google services smette di essere "lo standard" gli sviluppatori inizieranno a fare app che non li richiedono
demon7702 Aprile 2020, 15:26 #9
Originariamente inviato da: kbios
Appunto per quello dico che se avere i google services smette di essere "lo standard" gli sviluppatori inizieranno a fare app che non li richiedono


Si. Con tutte le belle conseguenze del caso:
una giungla di servizi di Pippo, di Ciccio, di Scatafascio e di Vattelappesca.
Un allegro puttanaio dove ognuno si fa il suo orticello.. chi semina rape e chi semina copertoni usati.
Un tripudio di anarchia dove nulla è garantito o sicuro o standardizzato.

Anche no grazie.
acerbo02 Aprile 2020, 15:30 #10
Originariamente inviato da: kbios
Idealmente dovrebbe essere sviluppato da un consorzio dei produttori, che partecipano a un repo comune e poi applicano ognuno le proprie personalizzazioni


Ma quale consorzio?
Hai idea di quanti miliardi spende google per i servizi che ormai usa la quasi totalità delle persone che hanno uno smartphone android?
I produttori che fanno si mettono a sviluppare da zero la loro cartografia per rimpiazzare maps ad esempio? Manco Apple ci é riuscita, e ce ne sono altri di servizi che sono integrati e che molti, magari non tutti, li reputano essenziali per la scelta del terminale.
Tra l'altro huawei sarebbe ben contenta di poter riavere le licenze per i p40, sa benissimo che senza questo blocco ne venderebbe moooolti di piu'?

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