Oppo Reno 10x Zoom: 799€ di puro divertimento. E che fotocamera! La recensione

Oppo Reno 10x Zoom: 799€ di puro divertimento. E che fotocamera! La recensione

Arriva finalmente sul mercato italiano il nuovo Oppo Reno 10x Zoom, lo smartphone della serie Reno più performante e con sensore a periscopio come Huawei P30 Pro. Sarà davvero pronto per giocarsela con i più grandi? Ecco la nostra recensione.

di pubblicato il nel canale Telefonia
Oppo
 

Dopo qualche settimana dall’arrivo di Oppo Reno in Italia, che abbiamo già recensito, ecco prendere piede il fratello maggiore ossia Oppo Reno 10x Zoom. Il nome è forse l’aspetto che più si addice a questo smartphone dalle caratteristiche di primissimo ordine ma soprattutto fortemente votato alla fotografia visto che dalla sua al posteriore possiede un sensore a periscopio capace di arrivare appunto ad uno zoom 10x.

[HWUVIDEO="2777"]Oppo Reno 10x Zoom: un VERO top di gamma! Recensione[/HWUVIDEO]
 

L’aspetto estetico è praticamente identico a quello del Reno più piccolo e meno performante ma da un punto hardware qui siamo in presenza di un display maggiore, di un peso maggiore, di una tripla fotocamera come detto e di una maggiore capacità della batteria. Il comune denominatore rimane comunque un ampio display a tutto schermo senza notch o lunette e con quella originale fotocamera anteriore a scomparsa che tanto ricorda una pinna di squalo. Ma vediamo cosa ci ha colpito rispetto alla versione basica di questo nuovo Oppo Reno 10x Zoom.

DESIGN: bello davvero anche se pesante

Oppo Reno 10x Zomm è un telefono massiccio e passatemi il termine. Questo perché il suo peso raggiunge in questa versione addirittura i 215 grammi ed effettivamente in mano si fa sentire. La causa riguarda l’utilizzo di materiale premium come l’alluminio e il vetro che sicuramente permette di avere un device più bello da ammirare con il contro di appesantire il corpo.

Il 2019 è senza dubbio l’anno degli smartphone con fotocamera a pop-up che in qualche modo liberano i produttori da dover obbligatoriamente posizionare una notch o un foro nel display pur di renderlo più esteso nella sua superficie utile. Il Reno 10x di Oppo, così come il Reno basico, non sono di certo i primi ad utilizzare un meccanismo a pop-up motorizzato ma, almeno a nostro avviso, rappresentano una soluzione completamente originale rispetto alla concorrenza.

Oppo da anni cerca di implementare una fotocamera che permettesse di esagerare a livello di display. Lo ha fatto dapprima con Oppo N1 nel 2013, con la fotocamera rotante automatizzata dell’Oppo N3 l'anno successivo per arrivare poi con il Find X ad una vera e proprio camera a scomparsa con motore automatizzato. Qui, a distanza di un solo anno dal Find X, ecco che Oppo trova nuova linfa e costruisce un device con una particolarissima sporgenza che in azienda viene paragonata ad una “pinna di squalo”. Ed effettivamente la sua comparsa fa ricordare proprio la pinna del pesce. 

Il resto del device, come il fratello minore, è un corpo a sandwich con una cornice in alluminio ed una back cover in vetro con una texture opaca che lo rende soprattutto in questa colorazione Ocean Green apparisce ed elegante allo stesso tempo. Proprio sulla back cover vi è la prima sorpresa a livello di design. Oppo decide infatti di proporre uno smartphone eliminando gli scalini, antiestetici e anche scomodi, della fotocamera posteriore e dunque aumenta sì lo spessore portandolo a 9.3 mm ma di fatto riesce a rendere a filo la scocca proprio con il triplo sensore. Un aspetto da non sottovalutare rispetto agli altri.

L'intero fronte è occupato da un display AMOLED immenso da 6,6 pollici, protetto da Gorilla Glass 6, con angoli ben arrotondati e cornici minimaliste tanto da renderlo fortemente immersivo e coinvolgente nella visione dei contenuti multimediali. Questo risulta quasi completamente piatto, a parte i bordi quasi invisibili della cornice 2.5D che esistono solo per garantire uno scorrimento fluido delle dita verso i bordi.

Nella parte inferiore dello schermo c'è un lettore ottico di impronte digitali nascosto al di sotto del display. Una soluzione che Oppo ormai integra da tempo e tecnologicamente sembra abbia subito una velocizzazione importante rispetto al passato permettendo di avere sicurezza e velocità di sblocco allo stesso tempo. La cornice vede la presenza nella parte destra del pulsante di accensione e spegnimento mentre nella parte di sinistra si trova solo il bilanciere del volume a due tasti che forse potevano essere sistemati con maggiore resistenza perché al solo tocco traballano un po’ troppo.

Come detto nella parte superiore è presente la fotocamera a pop-up che si caratterizza per quella originale forma triangolare che occupa in pratica tutta la parte superiore del Reno. In essa, come per il Reno basico, contiene l'auricolare vero e proprio che funge anche da altoparlante, la fotocamera per i selfie da 16 MP ed un flash LED molto ben mascherato.

Come detto nella recensione del Reno, anche qui, Oppo certifica il modulo di oscillazione motorizzato per oltre 200.000 volte e facendo due conti approssimativi questo significa che l’utente potrà stare tranquillo per almeno 5 anni minimo. Il meccanismo possiede anche una propria intelligenza per la sicurezza visto che si ritrae automaticamente se lo smartphone rileva una caduta. Inoltre, non si aprirà se troverà della resistenza nella sua parte superiore tentando automaticamente qualche secondo dopo.

Anche la parte posteriore dello zoom Reno 10x possiede una copertura realizzata con Gorilla Glass 5 e risulta leggermente incurvato verso i suoi lati più lunghi. La lavorazione è così particolare che sembra completamente in metallo quando invece è vetro. Disponibile in due colori: Ocean Green e Jet Black con però solo il primo di questi con finitura smerigliata  mentre il Nero è semplicemente lucido.

Inevitabile anche qui non accorgersi del particolare “O-Dot” ossia quel particolare puntino verde posizionato appena al di sotto della tripla fotocamera e che permetterà di appoggiare lo smartphone su qualsiasi superficie rigida senza andare a rovinare con graffi il comparto fotografico. Il resto vede la presenza nella parte inferiore del classico carrellino per la doppia SIM in formato nano oppure di una SIM e di una MicroSD per l’espansione della memoria. Dal lato opposto invece presente una feritoia per il posizionamento dell’altoparlante, sicuramente potente, e dunque al centro una porta USB Type-C capace di rendere possibile anche l’ascolto della musica tramite le cuffie di ultima generazione o con l’adattatore vista l’assenza del foro classico da 3.5mm. 

Maneggiare lo zoom Reno 10x è abbastanza confortevole grazie allo spessore importante che rende equilibrato l’intero device. Inevitabile comunque non dichiarare che siamo di fronte ad uno dei più pesanti e grandi device top di gamma ma tra le curve del posteriore e il telaio in vetro opaco, Oppo Reno 10x rimane stabile in mano.

DISPLAY: uno spettacolo senza cornici

Oppo ha da tempo considerato una fotocamera anteriore a pop up per rendere ancora più “desiderabile” il display dei propri smartphone. Con Oppo Reno 10x tutto questo ha raggiunto un livello massimo visto che l’azienda ha deciso di posizionare uno schermo AMOLED da 6,6 pollici completamente borderless ossia privo di interruzioni come notch o fori e con un record nel rapporto tra superficie usabile e corpo pari al 93.1%.

Lo schermo AMOLED ha una risoluzione Full HD+ ossia di 2.340x1.080 pixel con un form factor pari a 19.5:9 ed una densità di 387ppi. A livello tecnico lo schermo possiede una fedeltà cromatica buona e soprattutto saturazione dei colori al top con una tendenza solo leggera alla colorazione blu proprio come riscontrata nel fratello minore.  In questo caso purtroppo la ColorOS non permette molte opzioni di visualizzazione: si può scegliere per la Vivace (spazio colore DCI-P3) e quella Delicata (spazio colore sRGB). Presente anche un semplice e primitivo cursore della temperatura del colore che va dal Freddo al Caldo passando per il Default.

Presente un basico Always-On che permette di visualizzare le informazioni dell’orologio, della batteria residua e della data anche a schermo spento. non può essere però personalizzato come la concorrenza se non nella sua accensione o nel suo spegnimento in base all’orario. Come detto Oppo deve davvero migliorare in questo: la ColorOS è cambiata ed è vero ma è ancora molto lontana dalle varie EMUI, One UI o anche MIUI che la concorrenza sta facendo utilizzare ai propri utenti. Se Oppo vuole competere con i più grandi avrà bisogno anche di un’interfaccia adeguata.

HARDWARE: il più potente del momento

Oppo Reno 10x Zoom è il vero top di gamma dell’azienda cinese e lo si capisce non solo per la tripla fotocamera al posteriore con sensore a periscopio ma anche per la presenza del più potente processore di Qualcomm ossia lo Snapdragon 855. Qui non abbiamo il modulo 5G, anche se Oppo a Zurigo lo aveva presentato, ma di fatto la differenza rispetto al fratello minore che montava lo Snapdragon 710 è importante. 

OPPO Reno 10x Zoom OPPO Reno
OS (al lancio)
ColorOS 6 (Android 9.0 Pie)
Processore Qualcomm Snapdragon 855
1 x Kryo 485 @ 2.84 GHz
3 x Kryo 485 @ 2,42 GHz
4 x Kyro 485 @ 1.79 GHz
Qualcomm Snapdragon 710
2 x Kryo 360 @ 2.2 GHz
6 x Kryo 360 @ 1,7 GHz
RAM 8 GB LPDDR4X 6 GB LPDDR4X
Display AMOLED 6,6" (19,5:9, 387 PPI) AMOLED 6,4" (19,5:9, 402 PPI)
Risoluzione 2340 x 1080 2340 x 1080
Storage 256 GB 128 GB
Fotocamere

Retro:
48 MP Wide f/1.7 +
13 MP Tele Periscopio f/3.0 +
8 MP Ultra Grandangolo f/2.2
Flash Dual-LED
Video 4K @ 60 fps

Fronte:
16 MP f/2.0
Video Full HD @ 30 fps

Retro:
48 MP Wide f/1.7 +
5 MP f/2.4
Flash Dual-LED
Video 4K @ 30 fps

Fronte:
16 MP f/2.0
Video Full HD @ 30 fps

Extra

4G LTE
Wi-Fi 802.11ac
Bluetooth 5.0
NFC
Sensore impronte sul display
Dual SIM

4G LTE
Wi-Fi 802.11ac
Bluetooth 5.0
NFC
Sensore impronte sul display
Dual SIM

Porte
USB 2.0 Type-C
Batteria 4.065 mAh
Ricarica rapida
3.765 mAh
Ricarica rapida
Dimensioni 162 x 77,2 x 9,3 mm 156,6 x 74,3 x 9 mm
Peso 215 gr 185 gr

Snapdragon 855 si basa su di un processo produttivo a 7nm di TSMC e incorpora una CPU octa-core che Qualcomm chiama Kryo 485. C'è un core Gold più potente (derivato da Cortex-A76) con clock a 2.84 GHz, quindi ci sono altri tre core Gold meno potenti con clock a 2,42 GHz e un cluster di 4 core Silver (derivati da Cortex-A55) a 1,79 GHz. Questa inusuale architettura di processore sfrutta l'architettura DynamIQ di ARM che raggruppa core diversi con clock diversi ma che funziona perfettamente in un unico pacchetto. La GPU è la Adreno 640 e fondamentalmente risulta sulla carta il processore grafico più avanzato di Qualcomm in grado di gestire praticamente tutto ciò che viene lanciato sullo smartphone. Se ciò non bastasse Oppo Reno 10x possiede anche 8GB di RAM ed uno storage interno di 256 GB per qualsiasi tipo di contenuto multimediale o anche professionale.

Ma tralasciando i numeri che sulla carta sono da top. Oppo Reno 10x come si comporta nella vita di tutti i giorni? Abbiamo eseguito la nostra tradizionale routine di benchmark e il chip Snapdragon 855 all'interno di Oppo Reno ha funzionato come previsto, alla pari con altri dispositivi che lo posseggono. L'ultimo processore Qualcomm è davvero il migliore disponibile su qualsiasi Android di oggi e solo l'ultimo Exynos di Samsung permette di superarlo. 

Adreno 640 è una grafica importante e su Oppo Reno 10x è possibile lanciare ogni tipo di gioco anche graficamente importante. Lo smartphone non fa una piega, non lagga mai e soprattutto mantiene una fluidità da primo della classe. In questo un plauso ad Oppo che è riuscita a coniugare non solo in Reno 10x un comparto hardware da vero top di gamma ma anche e soprattutto ad ottimizzare puntigliosamente il tutto per una resa praticamente perfetta.

Decisamente nulla da dire dunque sulle prestazioni di Oppo Reno 10x che riesce anche a gestire più che bene il calore che si fa sentire solo ed esclusivamente in occasioni di vero stress da gaming ma che di fatto non è un vero surriscaldamento ma piuttosto un po’ di calore sulla scocca e niente di più. 

INTERFACCIA GRAFICA: non ci siamo!

Oppo Reno 10x viene mosso dalla conosciuta Color OS 6 ossia l’interfaccia personalizzata dall’azienda sulla base di Android 9 Pie. Il software di Oppo lo abbiamo conosciuto e criticato già nella recensione di Oppo Reno e qui con il 10x le differenze non esistono se non per l’interfaccia della fotocamera. ColorOS 6 si basa su uno schema di colori chiari, che mescola principalmente uno sfondo bianco a sfumature di colore chiaro.

Oppo dichiara che la scelta del bianco ha lo scopo di creare un'atmosfera più ariosa ed effettivamente lato estetico forse tutto questo è presente. In questa sesta versione la ColorOS è cambiata molto rispetto al passato e non solo graficamente ma soprattutto “mentalmente”. Tante le personalizzazioni che l’interfaccia dell’azienda propone agli utenti ma peccato per quella grafica troppo colorata e dalle dimensioni esagerate per il menu dei settaggi oltre ai pulsanti dal costume ancora molto cinese.

Presente la navigazione a gesture a tutto schermo che funziona molto bene alla moda di iOS e dunque realizzando vari swipe sarà possibile tornare alla Home, fermarsi al multitasking oppure effettuare un passo indietro nella schermata direttamente da sinistra a destra o viceversa. Presenti chiaramente anche i tasti virtuali a schermo sia nella classica modalità a tre che in quella come sui Pixel di Google.

Presente uno spazio per il gaming che permette di selezionare le notifiche da visualizzare o meno durante le sessioni di gioco per non essere interrotti. Ci sono anche diverse modalità di performance e un'opzione per bloccare la luminosità solo per determinati giochi.

FOTOCAMERA: tanti dettagli anche con lo zoom

Parliamo ora della fotocamera che è uno degli aspetti sicuramente più importanti per questo nuovo Oppo Reno 10x Zoom. E il nome stesso lo rivela. Partiamo innanzitutto dalla sua configurazione: tre fotocamere al posteriore di cui una classica, una ultra-grandangolare e infine una teleobiettivo. A livello tecnico partiamo dalla fotocamera principale che si basa sul sempre più popolare sensore Sony IMX586 Quad Bayer da 48 MP che emette in uscita immagini da 12 MP per impostazione predefinita. È un grande sensore con obiettivo da 26 mm piuttosto luminoso visto che possiede un'apertura focale da f/1.7 e offre anche OIS, la stabilizzazione ottica dell’immagine.

Presente poi il sensore Ultra-grandangolare da 8MP con obiettivo equivalente a 16 mm ed apertura focale da f/2.2. Accanto a questo vi è però la star del Reno 10x Zoom ossia il sensore teleobiettivo con ottiche periscopiche simili a quelle viste su Huawei P30 Pro. L'obiettivo sul Reno è leggermente più lungo (130 mm contro 125 mm equivalente del Huawei), è più luminoso grazie ad un’apertura focale da f/3.0 contro f/3.4 e il sensore ha più pixel ossia 13 MP rispetto agli 8MP del P30 Pro.

A livello di interfaccia tutto rimane praticamente identico a quanto visto con il Reno basico e abbiamo quindi il riconoscimento delle scene tramite Intelligenza Artificiale capace di regolare bene i parametri dello scatto. Quindi le modalità Foto, Ritratto e Video che possono essere selezionate direttamente nella barra principale dell’applicazione mentre per le altre come Notte, Panoramica, Esperto (ossia la modalità Pro), Time Lapse, Slow Motion e Google Lens si dovrà aprire il menu ad hamburger a parte.

Come scatta allore le foto questo Oppo Reno 10x Zoom? Iniziamo con alcune foto scattate con la fotocamera principale. Il sensore Sony da 48MP come detto utilizza il Quad-Bayer e combinando quattro pixel adiacenti in uno. L'immagine risultante viene ridotta ad uno scatto da 12 MP di qualità superiore. Ebbene i risultati con buona luce naturale sono davvero eccellenti. Ci sono una moltitudine di dettagli, alta gamma dinamica, colori per lo più precisi, buon contrasto e un' elaborazione complessiva molto piacevole. Le foto hanno la giusta quantità di nitidezza applicata in modo da evidenziare i dettagli, ma non ci sono troppi aloni.


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In modalità Esperto, ossia Pro, è comunque possibile scattare alla massima risoluzione ossia in 48MP, ma le immagini che otterrete hanno pochi dettagli in più, tutt'altro che sufficienti per giustificare l'aumento delle dimensioni del file.

Passando al periscopio possiamo dire che lo zoom Reno 10x non può offrire un vero zoom 10x. La lunghezza focale delle tre fotocamere di Oppo Reno è rispettivamente di 16 mm - 26 mm - 130 mm. Questo non permette di avere un vero fattore di zoom 10x. Di fatto però, numeri alla mano, le foto con zoom 6x hanno riportato una lunghezza focale di 160 mm e questo è 10 volte oltre il sensore ultra-grandangolare da 16 mm. La vera lunghezza focale è di 130 mm, il che rende il fattore di zoom ottico su questo telefono un 5x diretto (5x rispetto alla fotocamera principale da 26 mm).

 

Lo zoom 10x permette di raggiungere notevoli distanze con un buon dettaglio. Qui chiaramente lo zoom digitale fatica un po’ rispetto all’ottico come è normale. Ricordiamo però che proprio lo zoom digitale non si ferma al 10x ma può arrivare fino al 60x anche se qui gli scatti risultano davvero approssimativi e forse non sono nemmeno poi così utili. 

Il sensore ultra-grandangolare permette di scattare a 8MP. I risultati sono davvero belli, ben definiti e con una buona correzione automatica della distorsione. Tanti i dettagli ripresi soprattutto al centro delle immagini, i colori sono piuttosto buoni e il contrasto è ottimo.


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Passando alla modalità notturna e dunque a scatti in situazioni di poca luminosità naturale il nuovo Oppo Reno 10x si comporta bene. La stabilizzazione ottica dell’immagine ogni tanto perde il momento e dunque il consiglio in queste situazioni è quello di stabilizzarsi al meglio per non avere movimenti anomali. Nel complesso lo scatto risulta luminoso con una buona correzione delle luci, se presenti, e con non troppo rumore. Non siamo ai livelli dei concorrenti più importanti ma Oppo in questo ha lavorato molto e bene.

Il meccanismo motorizzato del Reno 10x permette, come su quello basico, di aprirsi e mostrare la fotocamera anteriore da 16MP. Ha un obiettivo con apertura focale da f/2.0 a fuoco fisso. Dal punto di vista del software, ci sono tutti i tipi di opzioni per il miglioramento della bellezza pronti ad agire sulla pelle, sugli occhi ed in generale sul viso.

Con buona luce è possibile ottenere degli scatti molto dettagliati e nitidi. Notevole invece la riduzione della nitidezza con luce meno importante con un aggravamento anche del rumore che tende anche a mitigare la bellezza dello scatto nei colori.  

Per quanto riguarda invece i video, Oppo Reno 10x, registra  fino al 4K a 60 fps con la sua fotocamera principale. Sfortunatamente, non è possibile utilizzare i sensori ultra-grandangolare o il teleobiettivo per registrare video. Ovviamente presente la stabilizzazione ottica sempre attiva, mentre in registrazioni Full HD a 30fps il video beneficerà anche della stabilizzazione elettronica. I video 4K sono ricchi di dettagli, senza rumore e con una gamma dinamica encomiabile. Anche la resa del colore è puntuale e il contrasto è di alto livello. Le clip 1080p sono ugualmente brillanti, senza contare il numero di pixel, ovviamente.

AUTONOMIA: ''si scarica lento e si carica veloce''

A livello di batteria partiamo innanzitutto dal presupposto che Oppo Reno 10x sia in possesso di una 4.065 mAh a dispetto della 3.765mAh del Reno basico. Lo zoom 10X di Oppo Reno dunque possiede maggiore amperaggio e in effetti quella differenza 300mAh si fa sentire perché ci permette di guadagnare almeno un paio di ore di utilizzo completo anche sotto stress.

Ci si può veramente fare di tutto con il nuovo Oppo Reno 10x da questo punto di vista perché l’azienda ha ottimizzato a perfezione il sistema operativo con il comparto hardware e sia sotto Wi-Fi che in 4G il consumo della batteria non risulta mai anomalo. In standby lo smartphone mantiene la sua carica per molto tempo e oltretutto l’Always-On non incide se non del 5% sul consumo totale. Il telefono supporta la ricarica rapida VOOC 3.0 con l’alimentatore da 20 W di Oppo presente chiaramente nella confezione. Per la ricarica si riesce a raggiungere il 52% della batteria dallo zero in soli 30 minuti.

CONCLUSIONI

Negli ultimi anni, Oppo ha fatto grandi progressi espandendo la sua presenza in nuovi mercati con un portafoglio ai livelli più alti. Il nuovo Reno 10x Zoom è un altro passo in quella direzione. È un telefono davvero performante con molte caratteristiche importanti e con un proprio fascino che va ben oltre alla fotocamera a periscopio che gli ha dato il nome.

L’arrivo sul mercato in questo esatto momento per Reno 10x Zoom è forse una fortuna soprattutto perché va a scontrarsi con il diretto rivale, il Huawei P30 Pro, che dalla sua possiede anch’esso lo zoom a periscopio. La situazione del ban seppur non pregiudichi l’uso in futuro del P30 Pro è comunque un vantaggio per Oppo. Oltretutto il prezzo è sicuramente interessante visto che parliamo di 799€ per portarlo a casa. Peccato per quella ColorOS ancora troppo cinese e molto poco europea. Un aspetto non propriamente positivo che fa perdere qualche punto ad uno smartphone premium in tutto.

Piacevole osservare i contenuti multimediali in un display AMOLED senza alcun tipo di notch o foro. Potenza da vendere nei giochi o anche nelle sessioni professionali grazie al chipset più potente del momento.

L'esperienza della fotocamera non è così raffinata come quella della concorrenza diretta sia per qualità ma anche per scelte di utilizzo. Si difende però molto bene e l’evoluzione rispetto al Find X è impressionante. Oppo non ha paura di innovare e progettare soluzioni create a modo suo per i propri smartphone. Una strategia rischiosa che spesso ha fallito, ma in questo caso con il Reno 10x Zoom è stata fortemente ripagata.

4 Commenti
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zbear14 Giugno 2019, 11:35 #1

Mah ...

Continuo a pensare che bisogna averne davvero tanti per spendere queste cifre per uno smartphone ..... oggetto a cui basta una caduta per avere guai a non finire.
xadium14 Giugno 2019, 12:43 #2

All'autore

Finalmente un articolo dove non devo attivare il filtro di soppressione dei "Sì perché".
Peccato che in questo è comparsa una sfilza di "basico" e "basica" qua e là
Seriamente, sono cose che danno fastidio durante la lettura e fanno voglia di chiudere la pagina, e di pensare di abbandonare il sito definitivamente.
Secondo me, basterebbero una ventina di articoli pubblicati dove si ascoltano le critiche e ci si auto-corregge per raggiungere un buon livello. Ma qui si vedono nuovi autori, che ora non sono più così nuovi, ma continuano con stili di scrittura da voltastomaco. E pensare che consulto hwupgrade proprio durante la pausa pranzo!!!

Proseguendo sull'articolo (che ho letto perchè sono molto interessato al prodotto): servirebbe una comparativa delle stesse foto, con ALMENO un altro cellulare, meglio se con altri due. Così non si riesce a valutare nulla, è poco più buono di una marchetta.

Inoltre, sempre diretto all'autore: nella foto #4 è pubblicata in bella vista la tua impronta digitale.
E qui sorge uno dei dilemmi: ora che la tua impronta digitale è pubblica, che si fa? La password si può cambiare finchè vuoi, ma di dita ce ne sono poche...
Haran Banjo14 Giugno 2019, 13:54 #3
Originariamente inviato da: xadium
Così non si riesce a valutare nulla, è poco più buono di una marchetta.


Hwupgrade essenzialmente è un sito di marchette.
kamon18 Giugno 2019, 12:43 #4
Ottima recensione, come sempre... Solo non riesco a capire cosa c'entra quel "799€ di puro divertimento" nel titolo...

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