Esplode batteria: Nokia Italia condannata a risarcimento

Esplode batteria: Nokia Italia condannata a risarcimento

Dopo l'esplosione della batteria di un Nokia N73, una signora di Ballabio, vicino a Lecco, ha fatto causa a Nokia: il colosso finlandese è stato condannato da Giudice di Pace al risarcimento per i danni causati dall'esplosione. La parola al giovane avvocato che ha seguito la causa e a Nokia Italia

di pubblicato il nel canale Telefonia
Nokia
 

La parola all'Avvocato

1- Avvocato Goretti, partiamo dall'antefatto: esattamente quando e cosa è successo al cellulare Nokia della sua cliente?
Il 6 maggio del 2009, dopo aver utilizzato il cellulare della figlia per inviare un sms, un Nokia N73, la mia cliente si coricava sul letto e appoggiava il cellulare sul comodino; dopo qualche minuto udiva una forte esplosione e si accorgeva che il telefonino aveva iniziato a bruciare.

2- L'accaduto quali conseguenze ha avuto? Gli eventuali danni fisici come sono stati valutati, c'è stata una perizia medica?
L'esplosione della batteria del cellulare ha provocato diversi danni, ma per fortuna di lieve entità: in primo luogo la bruciatura delle coperte, del lenzuolo e del materasso oltre logicamente la distruzione del telefonino. Oltre ai danni patrimoniali sopra evidenziati, la signora Deon ha subito un lieve danno all'orecchio (ha percipito per qualche giorno un forte ronzio, dimostrato da un certificato medico); infine il Giudice ha tenuto conto anche dello stato d'ansia patito dalla mia assistita, cerificato anch'esso da una perizia medica.

3- Come avete deciso di procedere? Avete provato a risolvere la vicenda in modo 'informale' direttamente con Nokia Italia?
In primo luogo la mia cliente aveva inviato una lettera direttamente a Nokia Italia, ma la predetta missiva non ha avuto alcun riscontro. A seguito di ciò ho provveduto a scrivere io a Nokia Italia e dopo pochi giorni ho avuto la risposta dall'ufficio legale della stessa che si rendeva disponibile a far analizzare il cellulare dai tecnici finlandesi. La mia richiesta iniziale, comunque, era quella di raggiungere un accordo transattivo più che altro simbolico: avevo infatti proposto come risarcimento solo il corrispettivo di un cellulare nuovo.

4- Alla fine avete deciso di procedere per vie legali con una causa al Giudice di Pace. Quali accertamenti sono stati fatti e quale documentazione avete dovuto presentare?
In seguito alla chiusura di Nokia nei confronti delle nostre proposte, abbiamo deciso di procedere per vie legali. Il Giudice ha tenuto conto dei documenti prodotti (certificati medici) e della testimonianza del marito della mia cliente che era presente al momento dell'accaduto: in questo modo sono riuscito a dimostrare l'evento e i danni patiti.

Per quanto riguarda il nesso causale tra l'evento e il danno, il Giudice aveva nominato 4 consulenti tecnici che dovevano analizzare il cellulare, ma tutti e 4 hanno rinunziato al mandato in quanto ritenevano fosse impossibile stabilire le cause dell' esplosione di una batteria dopo 3 anni dall'accaduto e dopo che la stessa era rimasta nei laboratori della Nokia per diverso tempo.

5- Nokia ha provato a smontare la vostra tesi?
Effettivamente sì: la tesi di Nokia è stata quella che all'origine del problema alla batteria ci fosse un uso improprio del terminale. I tecnici di Nokia avevano individuato dei segni sulla batteria del cellulare che avevano ipotizzato fossero delle morsicature di un cane. Il Giudice, correttamente, non ha tenuto conto di tale perizia in quanto trattasi di una relazione di parte.

Come si è conclusa la vicenda?
La vicenda si è conclusa con il deposito della sentenza che ha riconosciuto la responsabilità di Nokia per la causazione dell'evento; ha condannato la stessa al risarcimento dei danni patiti dalla mia patrocinata.

5- A Suo giudizio Nokia avrebbe potuto comportarsi in modo diverso?
A mio avviso Nokia avrebbe dovuto accogliere la mia richiesta avanzata nel 2010 consistente nel pagamento di qualche centinaia di euro come "rimborso" del cellulare danenggiato. Non ho mai capito questa totale chiusura da parte della multinazionale: con un po' di buonsenso avrebbe chiuso la vicenda ben 3 anni fa.

 
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