Tyan S2505 Tiger 200

Tyan S2505 Tiger 200

Scheda madre biprocessore basata su Socket 370, pensata per l'impiego con i processori Intel Pentium III Coppermine e basata su chipset Via Apollo PRO 133A. La particolarità di questa scheda è data dall'integrazione dei sottosistemi video e di rete, nonché dalla dimensione adatta a case Rack a 1 unità.

di pubblicato il nel canale Schede Madri e chipset
Intel
 

Caratteristiche tecniche

scheda_big.jpg (37893 byte)

Chipset Via Apollo PRO 133A (south bridge Via VT82C686B)
Formato ATX
Produttore Bios Award
Voltaggi di alimentazione Core Impostati automaticamente dal sistema
Voltaggi di alimentazione I/O Impostati automaticamente dal sistema
Frequenze di bus 100-133 Mhz
Moltiplicatori di frequenza Non selezionabili manualmente
n° banchi memoria Dimm 3
Slot PCI 5
Slot ISA -
Slot AGP 1
Slot AMR -
Connettore Wake on Lan Si
Connettore Wake on Ring Si
Ventole tachimetriche Si, 6
Audio on board No
Controller EIDE e I/O 2 canali EIDE ATA-100; 2 canali Raid 0-1 EIDE ATA-100; 2 seriali; 1 parallela; 4 porte USB (2 saldate sulla scheda madre); tastiera e mouse PS/2; 2 schede di rete on board
Dotazione manuale; CD Rom driver e software; 2 cavi EIDE; cavo floppy

La Tyan S2505 si distingue immediatamente dalle tipiche schede madri Socket 370 basate su chipset Via Apollo PRO 133A: innanzitutto, ha 2 Socket 370 quindi è pensata per l'impiego in workstation biprocessore. Analizzandone in dettaglio la costruzione emergono, poi, numerosi particolari caratteristici: il sottosistema video è integrato, grazie alla presenza del chip video ATi Rage XL con 8 Mbytes di memoria video saldata on board. Anche il sottosistema di rete è integrato on board, con ben due schede di rete Intel 10/100; oltretutto, è possibile configurare modalità Raid 0, 1 oppure 0+1 grazie al controller supplementare Promise PCD 20267 EIDE ATA-100.

L'analisi di queste caratteristiche tecniche fa subito capire come questa scheda sia destinata all'impiego in sistemi nei quali lo spazio complessivo assume importanza vitale, come nei server rack, oppure dove l'integrazione dei componenti porta ad una semplificazione costruttiva e, di conseguenza, a maggiori affidabilità e stabilità operativa.

 
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