'Computer più intelligenti degli umani': il 2029 anno della singolarità tecnologica

Prendete un'intelligenza sopraffina e sommate un briciolo di follia: la risultante è in molti casi una personalità esuberante che spaventa ed entusiasma, divide e emoziona. Ray Kurtzweil, scienziato futurologo le cui previsioni si sono quasi sempre verificate, è perentorio: il 2029 sarà l'anno della singolarità tecnologica.
di Alessandro Bordin pubblicato il 17 Marzo 2017 nel canale Sistemi
29 Commenti
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http://en.uniroma1.it/notizie/algor...tational-errors
http://en.uniroma1.it/notizie/algor...tational-errors
Sembra interessante....
2029: Umani piu' stupidi delle macchine
molto piu' probabile con le scuole di oggi...
2029: Umani piu' stupidi delle macchine
molto piu' probabile con le scuole di oggi...
Diciamo che gli umani che avranno la necessità di essere intelligenti saranno sempre meno. All'umano medio basterà un buon smartphone per poter lasciare che il suo cervello si atrofizzi. Del resto, chi non conosce qualcuno che affida la propria esistenza ai propri device?
http://en.uniroma1.it/notizie/algor...tational-errors
Veramente non vedo cosa c'entri un articolo che riporta un metodo, per quanto evoluto, di ricerca di soluzioni per convergenza a passi successivi, tipico di problematiche in campo ricerca operativa, con la possibilità che macchine autoevolventesi possano un domani generare alre macchine più evolute di loro stesse.
Una macchina dotata di famigerata A.I. è autoevolvente nello specifico campo in cui il suo creatore, l'uomo, l'ha destinata, ma non è un cervello a tutto tondo come quello umano, in grado di analizzare e sforzarsi di risolvere al meglio qualunque problematica in qualunque campo, per nuovo ed imprevisto che sia. E la stragrande maggioranze delle attività di un cervello umano è rivolta alla soluzioni di problemi che riguardino la propria autonoma sopravvivenza al meglio possibile nell'ambiente in cui si trova.
Quando e se mai costruiremo macchine dotate di A.I. talmente "a tutto tondo" da metterle in grado di compiere un ciclo vitale autonomo almeno come facevano i nostri primordiali progenitori, sempre a patto che l'ambiente circostante (ovvero l'uomo) fornisca le materie prime e le risorse di cui hanno bisogno (esempio banale prese di ricarica elettrica...), da quel punto potremmo considerare la possibilità di autoevoluzione successiva (si parla di evi ed eoni, perchè l'accumulo di esperienze viaggia alla cadenza in cui gli eventi si presentano e non alla velocità in cui possono essere assimilati), che non può prescindere da un'ipotetica immortalità di dette macchine o meglio dalla possibilità di autoriprodursi. Quindi diventa essenziale la capacità di autoriprodursi prima dell'estinzione stessa della specie. Ho detto riprodursi, che poi questo corrisponda a prole migliore dei genitori è tutto da vedersi.
Ma riprodurre copia piò e meno migliorativa di se stessi, cosa che i nostri progenitori hanno fatto dalla notte dei tempi, non vuol dire certo progettare da zero una generazione di macchine figlie con un tasso intelletuale (A.I. se credete) [U]a tutto tondo[/U] di un ordine di grandezza superiore a quello dei loro progettisti stessi.
Noi, esseri autoevolventi per eccellenza, dopo milioni di anni, non lo sappiamo ancora fare.... Campa cavallo....
Quanto al pericolo fantascientifico che la macchina si rivolti al suo creatore, ammesso che detta macchina abbia superato tutti gli stadi di cui sopra con la connivenza del suo creatore, e che il creatore le abbia insensatamente lasciato la facoltà di rivolta... e del tutto inpensabile che il creatore di ordine inferiore non abbia previsto la possibilità di "spegnere" l'interruttore che blocca la macchina di ordine superiore!
2029: Umani piu' stupidi delle macchine
molto piu' probabile con le scuole di oggi...
Quoto proprio alla grande
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