Realizzare un server casalingo con Gentoo - parte 1

Con un po' di materiale di recupero e qualche ora di lavoro è possibile assemblare un server casalingo con sistema RAID per la sicurezza dei dati. In questa prima guida utilizzeremo Gentoo Linux e nella prima puntata ci occuperemo dell'installazione
di Andrea Raviola pubblicato il 14 Ottobre 2005 nel canale Sistemi OperativiQualche utile premessa
Terminata la fase di montaggio dell'hardware è necessario reperire alcune informazioni in merito ai componenti utilizzati, tali dati saranno essenziali per l'installazione del sistema base e la ricompilazione del kernel.
Per quanto riguarda la mainboard risulta fondamentale annotare il tipo di
chipset e di controller ide, nel server che virtualmente costruiremo a titolo
di esempio, abbiamo un pdc20265 di Promise e un via686B, il chipset è
un AMD760. Per quanto riguarda i dati relativi ad audio, usb e accessori vari
non sono fondamentali per l'installazione del sistema, ma possono rivelarsi
utili per aggiornamenti futuri.
Potrebbe essere interessante reperire informazioni in merito al chip che gestisce
il monitoraggio delle temperature effettuato da eventuali sensori hardware presenti sulla scheda madre. Queste informazioni sono raggiungibili attraverso gli
lm_Sensors la cui documentazione specifica è disponibili a questo
indirizzo.
Nella GentooBox di esempio utilizzeremo il raid software messo a disposizione dal kernel 2.6, questa scelta ci permette di svincolarci dal raid hardware gestito dal chip del controller Promise, componente per il quale non esiste un driver opensource che dia informazioni sullo stato del raid. Utilizzando il controller raid come un comune controller ide sarà possibile utilizzare l'mdadm, comando contenuto nel pacchetto raidtools che permette di creare e gestire un dispositivo raid.
Per quanto riguarda la memoria non c'è niente da annotare, mentre per la scheda video è sufficiente conoscere la GPU e il quantitativo di ram video (nel caso si voglia usare e configurare Xorg). La scheda di rete della GentooBox è la comunissima Realtek 8139. Per i dischi fissi invece è necessario prestare più attenzione, se sono identici non c'e' nulla da segnalare, se invece sono diversi bisogna aver l'accortezza di mirrorare il più piccolo sul più grande (il contrario non è ovviamente possibile). Nel caso della GentooBox l'hard disk Samsung è il più piccolo, quindi su di esso verranno create le partizioni che in seguito verranno copiate sul disco Maxtor.
Il sistema operativo è reperibile su www.gentoo.org,
è consigliabile scaricare una copia ISO dell'ultima release disponibile
(più precisamente la minimal) e successivamente scaricare anche lo stage3
corrispondente alla propria architettura (nel caso della GentooBox andrà
scaricato lo stage3-athlon-xp-2005.0.tar.bz2).
Per velocizzare la procedura si consiglia di masterizzare la ISO su un supporto
ottico rw lasciando la sessione aperta, dopodichè aggiungere in coda
lo stage3 che si desidera utilizzare e solo in fine chiudere la sessione.
Se non si possiede un router o non si è familiari con la configurazione
di modem adsl sotto linux, oltre ai contenuti appena descritti è necessario
scaricate anche lo snapshot di Portage (un archivio che contiene tutti i software che è possibile installare con le relative informazioni) e accodarlo al cd di boot.
Dopo aver espletato queste operazioni iniziali è possibile procedere alla vera e propria installazione, ma prima un piccolo elenco di suggerimenti:
- Formattare gli hd a basso livello e controllarli con le apposite utilità del relativo produttore.
- Aggiornare se possibile il bios della mainboard all'ultima versione
- Munirsi del manuale completo di installazione Gentoo per eventuali chiarimenti
- Nel dubbio, per qualsiasi cosa controllare, controllare, controllare !
- Abilitare lo S.M.A.R.T. per i dischi
Prima di effettuare il boot dal live cd sarebbe auspicabile un collaudo veloce
della macchina per valutare l'integrità e la corretta installazione dell'hardware;
è altresì consigliabile eseguire un controllo sulla memoria con
memtest.
E' altamente consigliabile collegare un hard disk come master sul canale primario
e uno come master sul secondario, collegando il lettore di cd/dvd come slave
sempre sul secondario.