Ceraboard K1: la tastiera italiana in ceramica. Come è nata e perché

Qualche settimana fa abbiamo avuto un primo contatto con Next Nova, una startup italiana impegnata nel settore dell'innovazione. A catturare la nostra attenzione è stata Ceraboard K1, una tastiera meccanica caratterizzata da keycap completamente in ceramica realizzati rispettando i più alti standard della tradizione manifatturiera italiana. Abbiamo scambiato due chiacchiere con il product designer dell'azienda che ci ha rivelato alcuni dettagli interessanti sul progetto.
di Vittorio Rienzo pubblicato il 03 Aprile 2024 nel canale Periferichegaming hardware
Qualche settimana fa siamo stati contattati da Next Nova, una startup italiana impegnata nell'innovazione che progetta e sviluppa dispositivi di diversa natura. A catturare la nostra attenzione, però, è stata ovviamente la loro tastiera meccanica, un nuovo progetto in crowdfunding che si presenta davvero interessante: la Ceraboard K1.
Di per sé la sola tastiera è già interessante: layout compatto 68%, connettività Wi-Fi e Bluetooth, e un PCB hotswap che consente di sostituire a caldo gli interruttori. Quindi un'ottima tastiera meccanica, ma simile ad altre di marchi più blasonati? Non proprio: Ceraboard K1 viene fornita con keycap realizzati in vera ceramica lavorata da artigiani italiani.
I keycap in ceramica sono una vera e propria novità che stanno esplorando alcuni piccoli produttori: Next Nova non è la prima a proporli, ma non abbiamo potuto fare a meno di notare un'evidente differenza nella lavorazione rispetto ad altri che abbiamo già visto. In buona sostanza, quelli di Next Nova sono decisamente più belli, e non solo dal punto di vista estetico, ma anche tattile essendo in rilievo.
Così, abbiamo deciso di scambiare due chiacchiere con Marco Zagaria, product designer dell'azienda, per approfondire le origini del progetto e i vantaggi della ceramica applicati all'industria dell'hi-tech, due settori che sembrano non condividere nulla, ma che in realtà danno vita a idee decisamente interessanti.
Un'esperienza di lusso alla portata di tutti
La prima domanda che abbiamo posto a Marco è piuttosto scontata: "Perché la ceramica?". Le ragioni, come ci ha spiegato, sono sostanzialmente due: suono e feedback. La ceramica è un materiale nobile e fornisce un suono "più corposo e premium". La seconda, chiaramente, è la questione tattile: la sensazione sotto le dita è completamente diversa rispetto a un prodotto in plastica (ABS o PBT che sia).
La soluzione proposta da Next Nova, inoltre, non si differenzia solo per il materiale, ma anche per la forma. La legenda sui keycap di Ceraboard K1 è in rilievo, il che consente di individuare immediatamente il tasto anche senza buttare l'occhio sulla tastiera. L'idea nasce più che altro dalle esigenze del settore professionale e nello specifico da chi sfrutta programmi di fotoritocco o modellazione 3D, ad esempio. Attraverso il rilievo, è molto più semplice e veloce utilizzare le shortcut.
Tuttavia, ci siamo chiesti: ma i keycap in ceramica non sono molto più delicati di quelli in plastica? Insomma, non si rischia di spaccarli, scheggiarli o usurarli prima? La risposta è: no! I keycap sono lavorati in modo che la ceramica mantenga le proprie caratteristiche, ma con un grado di resistenza all'usura decisamente alto.
Tutti i tasti vengono smaltati con la stessa tecnica utilizzata nel settore alimentare. In pratica ricevono lo stesso trattamento adottato, ad esempio, per i piatti in ceramica che impedisce alle posate d'acciaio di graffiarli. Inoltre, i materiali e le procedure utilizzati rispettano i più alti standard di settore, nella pura tradizione artigiana italiana.
Ed è proprio questo aspetto che ci ha incuriosito. Next Nova non è la prima azienda a proporre keycap completamente in ceramica, ma il costo è solitamente molto alto. Al momento, la tastiera completa ha uno sconto di 100 euro sul prezzo di listino a sostegno della campagna di crowdfunding, il che porta il costo dell'intero pacchetto a 120 euro.
Nel caso dei concorrenti, il costo dei soli keycap supera agevolmente questa cifra, per cui ci siamo chiesti come fa un prodotto artigianale ad avere un prezzo tutto sommato abbordabile per la categoria. Marco ci ha spiegato che il segreto risiede nell'esperienza: anni di impegno nel settore della ceramica hanno consentito di automatizzare molti dei processi legati alla lavorazione della ceramica senza sacrificare la qualità di un prodotto realizzato a mano.
In conclusione, il progetto di Next Nova si presenta molto interessante e indubbiamente innovativo in un settore come quello delle tastiere meccaniche che, dopo una crescita esponenziale, risulta da qualche tempo un po' stagnante. Allo stesso tempo, però, è un progetto che strizza l'occhio al passato e alla tradizione manifatturiera italiana.
Uno sguardo al futuro del progetto
Naturalmente, non ci siamo trattenuti dal chiedere a Marco cosa prevede per il futuro del progetto e se ci saranno ulteriori novità in merito alle tastiere. Come ci ha spiegato il product designer, Ceraboard K1 è solo l'inizio di quello che Next Nova spera possa essere un percorso più lungo e con un portfolio più ampio.
La tastiera è il primo passo, ma l'azienda ha già in programma di proporre il kit di keycap, peraltro in versione full-size. Questo consentirà agli appassionati di installare i copritasti in ceramica su qualsiasi tastiera meccanica con interruttori Cherry-style, a prescindere dal form factor.
Inoltre, ci è stato anche anticipato che la seconda versione della tastiera è già in sviluppo. Al momento si tratta solamente di un concept, ma l'obiettivo è quello di proporre una versione migliorata e decisamente premium con funzionalità aggiuntive e knob in ceramica, ma senza discostarsi troppo dal concetto di minimalismo e immediatezza che accompagna tutti i prodotti dell'azienda.
Come premesso, si tratta di un progetto in crowdfunding, per cui il futuro è strettamente relegato al successo di questa prima iterazione. Naturalmente, noi non ci asterremo dal seguire l'azienda con attenzione e non vediamo l'ora di toccare con mano questa fusione di tecnologia e artigianato italiano.
Per chi volesse approfondire tutte le caratteristiche della tastiera e fornire il proprio supporto, vi lasciamo il link di Kickstarter. Al momento è possibile effettuare l'iscrizione alla campagna che, come ci ha spiegato Marco, sarà lanciata tra metà e fine maggio, quando saranno ultimati i primi sample per le recensioni.
30 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPerò erano fantastiche
simil Braille?
azienda italiana e che layout usano? un ANSI vattelapesca?
Pessima idea, sarebbero stati molto meglio i tasti piatti...
layout ANSI
hai ragione... alla prima occhiata non ci avevo fatto caso.Avranno preso un lotto di PCB hotswap dalla Cina.
Il prezzo è anche troppo buono, ma ipotizzare l'effetto suono della ceramica è impossibile.
Boh!
Esatto
Un altro oggetto che non verrà mai prodotto in serie
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