Recensione ASUS ROG Strix Scope II 96 Wireless: una tastiera meccanica adatta davvero a tutto

Recensione ASUS ROG Strix Scope II 96 Wireless: una tastiera meccanica adatta davvero a tutto

La ASUS ROG Strix Scope II 96 Wireless è probabilmente una delle migliori tastiere mai proposte dal noto marchio dedicato al gaming. Il form factor compatto non lascia spazio a rinunce e l'autonomia è tra le migliori che abbiamo provato finora. Comoda, versatile, elevata qualità costruttiva e nuovi switch lineari più convincenti rispetto ai tradizionali ROG NX. Un'ottima soluzione per chi vuole giocare e non solo.

di pubblicato il nel canale Periferiche
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ASUS ci ha offerto la possibilità di provare una delle sue ultime tastiere, la ROG Strix Scope II 96 Wireless. La periferica adotta un formato sempre più popolare, in quanto nello spazio di una tradizionale tankeyless riesce a includere un tastierino numerico completo.

In questo caso, inoltre, troviamo un PCB hotswap, altra caratteristica sempre più in voga e che non smetteremo mai di apprezzare. Infine la versatilità è data dalla tripla modalità di connessione che contempla cavo USB-C, wireless a 2,4 GHz SpeedNova e Bluetooth.

Per quanto la Azoth rappresenti ancora il modello di punta dell'azienda, questa proposta rientra senza dubbio tra le top di gamma della casa taiwanese, sia per il prezzo a cui viene proposta (189,99 euro), sia per le sue caratteristiche che andremo ad analizzare nel dettaglio.

Con le tastiere di ASUS abbiamo una lunga esperienza e possiamo dire che ormai sono periferiche che hanno raggiunto una maturità tale da competere praticamente con ogni altra proposta nelle rispettive fasce di prezzo. A tal proposito, forse la ROG Strix Scope II 96 Wireless è forse il prodotto più interessante dell'intera gamma.

Packaging: inconfondibile stile ASUS ROG

Sul packaging c'è davvero poco da dire, d'altronde è un campo su cui il marchio ROG si è sempre contraddistinto e la Strix Scope II 96 Wireless non fa eccezione. Appena aperta la scatola ci ritroviamo immediatamente di fronte alla tastiera, avvolta nell'ormai tradizionale panno in TNT.

Sollevato il cartone, troviamo una gamma di accessori piuttosto completa: un cavo USB Type-C rivestito per la ricarica e la connessione cablata, uno strumento per la rimozione dei copritasti e degli interruttori, un poggiapolsi magnetico, una barra spaziatrice di ricambio, adesivi e manuali. Il dongle per la connessione wireless, invece, è alloggiato in uno slot magnetico nella parte posteriore della tastiera.

Inutile dire che lo spacchettamento dei prodotti ROG è sempre un'esperienza piacevole e trasmette una sensazione di prodotto premium di altissima qualità. Dobbiamo riconoscere che la qualità e il feeling di un prodotto di fascia alta vengono trasmessi egregiamente anche durante l'utilizzo, ma lo vedremo più avanti.

Design: il minimale si fonde con il gaming

I design di ROG sono tradizionalmente inconfondibili, e la Strix Scope II 96 Wireless tiene fede a questa filosofia. In alto a destra, vicino alla rotella personalizzabile, è presente un generoso tasto che sfoggia il logo ROG illuminato. Insomma, la tastiera si fa riconoscere subito alla prima occhiata, come di consueto.

Ciò che abbiamo apprezzato di questo modello – come nel caso della Azoth, seppur molto meno discreta con il suo display OLED – è proprio l'impronta minimale che è stata donata all'aspetto estetico. La tastiera, infatti, si fregia di un plate in alluminio anodizzato di color antracite che non presenta particolari texture o lavorazioni, ma una superficie quasi vellutata al tatto.

Tra il tastierino numerico e il resto del layout è stata posta una colonna di indicatori divisi in tre aree: la prima indica le tradizionali funzionalità attive della tastiera (blocco maiuscole, blocco numerico ecc.); la seconda indica invece la funzione in uso della rotella (volume, tracce, luminosità, scroll del mouse); la terza, invece, visualizza a quale dispositivo siamo connessi via Bluetooth.

Il case è realizzato in plastica. Dal punto di vista costruttivo la tastiera si presenta estremamente solida, anche se dobbiamo segnalare che il plate risulta più generoso del case, in alcuni punti in maniera quasi impercettibile, in altri in modo piuttosto evidente. In sostanza il taglio non risulta impeccabile facendo apparire la tastiera leggermente più "cheap" di quello che è in realtà.

Poco male comunque, si tratta veramente di inezie che non incidono né sull'utilizzo né sull'aspetto che risulta sempre coerente, e neanche sulla solidità della periferica che rimane eccellente. Insomma, inevitabilmente dovrete mettere la tastiera rivolta verso il basso per notarlo, cosa che non avviene praticamente mai se escludiamo la manutenzione.

Reattività e feedback eccellenti, pre-lubrificazione un po' meno

La tastiera ricevuta in prova monta gli interruttori ROG NX Snow, un modello lineare di switch "boxed". Gli interruttori, inoltre, sono pre-lubrificati di fabbrica il che dovrebbe offrire un'esperienza più fluida e un movimento coerente durante tutta la corsa dello stelo.

Partiamo, però, dalle prestazioni. Se gli NX Red della Azoth non ci avevano convinto a pieno, stavolta con gli NX Snow ASUS ha fatto centro. Gli interruttori sono estremamente reattivi e il feedback è davvero ottimo. Durante la scrittura usare la ROG Strix Scope II 96 Wireless è stato a dir poco un piacere e il margine di errore era quasi inesistente.

Complice probabilmente la struttura superiore dello stelo, la stabilità dei copritasti era molto vicina ai ROG RX: non abbiamo mai avuto la sensazione che i tasti si muovessero sotto le nostre dita, ma ogni digitazione ha trasmesso solidità e precisione, un aspetto che inevitabilmente ha influenzato anche la nostra esperienza di gioco.

Come di consueto, abbiamo provato la tastiera sui classici FPS competitivi come Rainbow Six Siege e Valorant e l'esperienza è stata di altissimo livello. Nessun chattering (input multiplo o assente), una reattività assoluta e una precisione impeccabile. Insomma, dal punto di vista prestazionale i ROG NX Snow non hanno nulla da invidiare alle migliori proposte sul mercato.

Veniamo però alla pre-lubrificazione, una caratteristica che senza dubbio fa lievitare il prezzo della tastiera. C'è e si sente, la differenza rispetto a un interruttore non lubrificato è immediatamente palpabile. Tuttavia, come per la ROG Azoth, la quantità di lubrificante è davvero minima e si limita a mascherare quella sensazione di attrito classica degli switch standard.

Premesso che, a prescindere, si tratta di un vantaggio rispetto alla maggior parte delle tastiere nel segmento gaming, gli appassionati di tastiere custom sapranno senza dubbio che molti altri produttori di switch offrono interruttori pre-lubrificati adeguatamente e potrebbero storcere un po' il naso.

Noi abbiamo proceduto alla lubrificazione manuale con del Krytox GPL 205 G0 e la differenza è stata notevole, gli interruttori sono diventati più fluidi e anche il suono è stato attutito. Insomma, per quanto siano più piacevoli degli interruttori standard, sono ancora distanti da un interruttore degnamente lubrificato.

A questo punto possiamo approfondire proprio il suono che rappresenta uno degli aspetti più curati da ASUS e il lavoro svolto in fase di progettazione salta immediatamente all'orecchio. La tastiera, infatti, presenta una struttura interna a strati che comprende un cuscinetto in schiuma siliconica sul fondo, su cui poggia il PCB, e sopra quest'ultimo uno strato di schiuma fonoassorbente.

Il risultato è il tradizionale "thock" apprezzato dagli appassionati di tastiere meccaniche al netto di qualsiasi eco o risonanza dovuti agli spazi vuoti all'interno del case. Su questo fronte ASUS ha svolto un lavoro eccellente e, come chiarito in precedenza, con una lubrificazione manuale degli interruttori il risultato è al pari di una tastiera custom.

Insomma, esclusa la pre-lubrificazione sul quale c'è ancora da lavorare, la ASUS ROG Strix Scope II 96 Wireless offre effettivamente un'esperienza d'uso di altissimo livello, difficile da riscontrare nei prodotti indirizzati al gaming.

Connettività: un solo dongle per tutto

Come premesso, la ROG Strix Scope II 96 Wireless dispone di tre modalità di connessione: wireless, Bluetooth e cablata. Tutte e tre si sono rivelate praticamente perfette, senza alcuna esitazione e latenze estremamente ridotte, a parte chiaramente per la modalità Bluetooth. Tuttavia, è stata la modalità wireless a introdurre un piccolo cambiamento, ma fondamentale: il dongle ROG Omni.

In estrema sintesi, il nuovo dongle di ASUS ROG consente di collegare più dispositivi wireless compatibili con il protocollo SpeedNova a un unico ricevitore. Questo consente di connettere contemporaneamente cuffie, mouse e tastiera in modalità wireless a 2,4 GHz impegnando una singola porta USB, ad esempio.

Sfortunatamente non avevamo a disposizione ulteriori periferiche compatibili con il protocollo SpeedNova, per cui non possiamo appurare in termini di latenza quanto incida la connessione di dispositivi multipli. Tuttavia, ASUS ci ha fornito alcuni dati raccolti attraverso delle ricerche interne che hanno preso in esame il mouse ROG Harpe Ace Aim Lab Edition e la tastiera in questione.

Collegati individualmente, mouse e tastiera hanno mostrato una latenza rispettivamente di 0,80 e 1 ms. Quando collegati insieme a un unico dongle, il mouse è salito a 1 ms mentre la tastiera a 1,40 ms. Il tutto mantenendo un polling rate di 999,91 Hz per il mouse e 999,41 Hz per la tastiera. In buona sostanza, sul piano prestazionale, la connessione di uno o più dispositivi al ROG Omni non comporta differenze percettibili.

Per quanto riguarda la connessione Bluetooth, inevitabilmente la latenza si fa sentire, ragione per cui è altamente sconsigliata per il gaming. Tuttavia, sul versante della produttività è sicuramente un valore aggiunto, soprattutto grazie alla possibilità di passare rapidamente da un dispositivo all'altro per un massimo di tre. Insieme alla connessione cablata, ci permette di collegare la tastiera fino a 5 dispositivi contemporaneamente.

Autonomia: finalmente ci siamo

Siamo arrivati a quello che rappresenta il tallone d'Achille di ogni dispositivo wireless: l'autonomia. Da questo punto di vista dobbiamo riconoscere che ASUS ha svolto un ottimo lavoro, perché la ROG Strix Scope II 96 Wireless è una delle tastiere con la maggiore durata della batteria che abbiamo potuto provare.

In modalità wireless, con illuminazione attiva, la tastiera concede circa 90 ore di autonomia; in modalità Bluetooth l'autonomia sale a 110 ore. Possiamo confermare i dati forniti da ASUS, purché l'illuminazione venga mantenuta al 50%, un valore sufficiente poiché i LED adottati dall'azienda risultano più luminosi rispetto a molte soluzioni concorrenti.

Tuttavia, è con l'illuminazione disattivata che l'autonomia raggiunge numeri semplicemente impressionanti: con la connessione a 2,4 GHz si raggiungono oltre 1500 ore di funzionamento, con quella Bluetooth si arrivano a superare le 1750 ore. Naturalmente, non abbiamo avuto modo di provare la tastiera tanto a lungo, ma a giudicare dalla velocità che ha impiegato la batteria a scaricarsi durante la nostra prova, ci sembrano numeri piuttosto verosimili.

Un po' per merito dei copritasti, un po' per merito delle ottime unità SMD adottate dall'azienda, ASUS ha trovato un compromesso che ci ha abbondantemente convinto e non ci dispiacerebbe se gli stessi progressi, in termini di autonomia, vengano fatti anche sulle restanti periferiche della gamma ROG.

Armoury Crate: finalmente è stabile, ma c'è ancora da lavorare

In sede di recensione abbiamo provato a fondo Armoury Crate, il software che consente di gestire tutto l'hardware e le periferiche di ASUS, il quale ha rappresentato finora gioia e dolore di un po' tutti i prodotti dell'azienda. Ciò che possiamo anticiparvi è che il programma è nettamente migliorato sotto molti punti di vista, ma c'è ancora qualche tasto dolente.

Partiamo però dai pregi e dal perché riteniamo che Armoury Crate abbia il potenziale per essere la migliore suite di gestione. Innanzitutto, è stata integrata una libreria che raccoglie tutti i giochi installati sul PC, in modo da non doversi destreggiare tra i numerosi client rilasciati dai publisher – Ubisoft Connect, EA Play, Battle.net e chi più ne ha più ne metta (i quali dovranno comunque rimanere installati). Una soluzione implementata anche da altri software, ma che in Armoury Crate è stata realizzata davvero bene con un'interfaccia grafica piacevole ed estremamente funzionale.

Altro miglioramento riguarda la UI, che troviamo ancora troppo dispersiva, ma che finalmente è di più semplice consultazione e consente di gestire agevolmente i nostri dispositivi connessi da un unico sottomenù. Inoltre, la stabilità ha fatto grandi passi in avanti, non abbiamo mai avuto la necessità di riavviare il software pur modificando in continuazione le impostazioni. Un po' lenta l'applicazione dei parametri alle periferiche/dispositivi, ma tutto sommato accettabile.

Il vero punto di forza di Armoury Crate, però, è Aura Creator, uno strumento che consente ai più temerari (e pazienti) di costruire effetti completamente personalizzati nel minimo dettaglio. Attraverso Aura Creator si possono stabilire colori, luminosità, effetti e tempi di questi ultimi realizzando spettacoli di luce che non possono passare inosservati.

I cosiddetti "smanettoni" troveranno in Armoury Crate uno degli hub più completi, quasi un parco giochi per soddisfare ogni capriccio estetico. Viceversa, il problema sorge nei confronti degli utenti meno esperti che in termini di illuminazione troveranno poche alternative e parametri tutto sommato limitati, soprattutto per alcune di queste.

Ottima anche la mappatura della tastiera e la registrazione delle macro, forse non così intuitiva, ma bastano pochi minuti per destreggiarsi agevolmente e personalizzare ogni singolo tasto. Decisamente comoda la possibilità di utilizzare il tasto riportante il logo ROG come LED di stato della batteria (vi è perfino una combinazione con il tasto FN per verificare la percentuale di carica residua).

La parte che ci ha deluso, però, riguarda Aura Sync, ovvero la funzionalità che più di tutte dovrebbe attrarre dell'ecosistema ASUS. In sostanza, una volta attivata, questa sincronizza tutti i dispositivi a marchio ROG applicando a tutti lo stesso effetto dando così continuità all'intera postazione.

I problemi sono sostanzialmente due: opportunità di personalizzazione e uniformità. Gli effetti disponibili con Aura Sync attivo sono davvero pochi e con scarse possibilità di personalizzazione. Insomma, ci si deve accontentare, a meno che non si decida di perdere ore in compagnia di Aura Creator.

L'uniformità degli effetti, invece, viene semplicemente a mancare. Una volta attivata Aura Sync, gli effetti di luce iniziano a essere scattosi, tutto diventa rallentato e poco fluido. Tutto ciò, pur attivando la modalità prestazioni di Aura Sync e impostandola su "Ultra Uniforme" con ciò che ne consegue in termini di utilizzo della CPU.

In conclusione, il software è nettamente migliorato rispetto alle versioni precedenti, soprattutto in termini di stabilità. Anche la reattività del software ha fatto un passo in avanti, pur rimanendo inferiore rispetto ad alcune proposte alternative. L'illuminazione lascia carta bianca alla fantasia, con uno strumento che, se utilizzato a dovere, permette di realizzare praticamente qualsiasi effetto possa balzare alla mente. Rimane un punto debole solo Aura Sync, anche se a giudicare di progressi fatti è lecito aspettarsi un netto miglioramento anche su quel fronte.

Conclusioni

Cosa possiamo dire, quindi, a fronte di tante ore trascorse con la ROG Strix Scope II 96 Wireless? Senza dubbio parliamo di una tastiera di fascia molto alta, caratterizzata da una costruzione estremamente solida e da un form factor che, pur integrando un tastierino numerico, mantiene dimensioni decisamente compatte.

Il prezzo forse non è proprio tra i più convenienti, parliamo pur sempre di un marchio esclusivo e riconosciuto, ma in questo caso possiamo dirvi che sul fronte del rapporto qualità/prezzo, la tastiera riesce comunque a trovare un suo spazio. Considerando le alternative nella medesima fascia di prezzo, la proposta di ROG è la soluzione che consiglieremmo: versatile, di fattura eccellente, wireless e con un software a corredo che, nonostante alcuni punti deboli, adesso riesce a farsi apprezzare.

A noi personalmente la ROG Strix Scope II 96 Wireless è piaciuta ed è forse una delle migliori proposte dell'intera gamma ROG. In particolare ci ha stupito l'autonomia della tastiera che è riuscita ad accompagnarci per oltre una settimana, con l'illuminazione sempre attiva, sia nel lavoro che nel gaming e quindi con un utilizzo superiore alle 8 ore quotidiane.

In definitiva, è una tastiera che va seriamente presa in considerazione se si decide di acquistare una nuova periferica e magari ridurre l'ingombro dei cavi sulla scrivania. Un prodotto che si difende egregiamente nel gaming così come nella produttività, risultando una soluzione eccellente a prescindere dalla destinazione d'uso.

3 Commenti
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zbear03 Ottobre 2023, 23:24 #1
189 euro? CENTOTTANTANOVE EURO??? Okkey, mi tengo la mia Klim outemu blu pagata 50 eurini 5 anni fa e vivo felice ugualmente ......
Max Power05 Ottobre 2023, 15:54 #2
Clamoroso come ASUS proponga prodotti a certi prezzi,ma c'è chi li compra.

Per il gaming, una tastiera da ufficio, non è il top della vita...

Ma c'è tanta offerta sia per le ibride o meccaniche a valori decisamente interessanti.

E col resto ti compri 32GB DDR5 6000...
saviomaximo07 Ottobre 2023, 08:40 #3

Eh…

Non hai idea di quanta gente ha un surplus di liquidità… tanta… al punto tale di non saper più cosa comprare…. Milano ne è piena… pacchi mai aperti lasciati in portineria e dimenticati…

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