Synology RT6600ax, il router che sfida i grandi

Il nuovo Synology RT6600ax rappresenta il ritorno della casa taiwanese nel settore dei router. Un ritorno in grande stile per un dispositivo capace di prestazioni allineate ai vertici della categoria e supporto alla porzione dei 5,9 GHz dello spettro a 5 GHz. Si tratta del primo dispositivo sul mercato a vantare questo tipo di supporto (presto lo raggiungerà Asus GT-AX11000 Pro), il che lo rende uno dei migliori router Wi-Fi 6, pur sempre considerando il fatto che il mercato si sta rapidamente muovendo verso gli standard di ultima generazione Wi-Fi 6E e Wi-Fi 7.

Il supporto alla porzione dei 5,9 GHz permette al router di trasmettere il segnale sulla banda UNII-4, con vari tipi di benefici. Innanzitutto, la possibilità di gestire un maggior numero di canali, il che consente di evitare le situazioni di congestione da traffico e configurare in maniera più adeguata la rete. In altri termini, questo supporto può abilitare i benefici del Wi-Fi 6E, e della banda a 6 GHz, senza compromessi in termini di stabilità del segnale, che invece si presentano nel caso del protocollo di più recente concezione. Naturalmente, è necessario disporre di client con supporto alla banda UNII-4 per poter sfruttare pienamente il router di Synology, i quali non sono di facile reperibilità.

Synology RT6600ax è un router Triband 4×4 con una velocità di throughput massima teorica su una singola banda da 5 GHz di 4804Mbps, con la possibilità di configurare la largezza del canale a 160 MHz (non disponibile sulle altre bande e prerogativa del protocollo Wi-Fi 6). La seconda banda da 5 GHz, invece, offre 1200Mbps, mentre la più lenta da 2,4GHz si ferma teoricamente a 600Mbps. Il router monta anche una porta da 2,5 Gigabit, che può essere usata come porta LAN (impostazione di default) o anche come porta WAN, per la connessione a internet capace di raggiungere queste velocità. Di default, la porta WAN riservata alla connessione a internet è quella posta sulla sinistra, di colore blu, mentre manca una porta da 10 Gigabit, che pure cominciano a fare capolino sulle soluzioni di connettività di ultima generazione.

Una delle peculiarità di questa soluzione di Synology è Synology Router Manager (SRM), un sistema operativo basato su Linux simile al DiskStation Manager (DSM) che gli utenti dei NAS di Synology conoscono bene. La presenza di un software di configurazione così articolato rende l'esperienza d'uso con Synology RT6600ax decisamente differente rispetto a ciò a cui siamo abituati con altri router.

Si tratta, infatti, di un sistema operativo basato su finestre, con l'utente che può utilizzare e mantenere aperte molteplici finestre, con un'area desktop con le icone e una barra superiore che tiene ancorate le finestre aperte. In altri termini, si tratta di un'esperienza molto più simile a quella che si ha con un consueto sistema operativo, piuttosto che a un software di configurazione di un router, pur essendo ancora basata sul web browser.

SRM 1.3 presente di default in Synology RT6600ax offre differenti opzioni per gli utenti più esperti. C'è un sistema avanzato per la configurazione Quality of Services (QoS) e supporto allo standard 802.1q VLAN tag, solitamente utilizzato per le applicazioni da ufficio di tipo professionale. Inoltre, gli utenti possono creare fino a 5 reti virtuali, ciascuna contrassegnata con uno specifico SSID, e distribuirle a tutti gli endpoint su diverse sottoreti per ottenere l'isolamento della rete e personalizzare le regole del firewall.

Il software permette la configurazione anche di reti Mesh Wi-Fi che condividono lo stesso SSID fra vari dispositivi. Integra anche protezione online e Parental Control, così come la possibilità di connettersi a una VPN, con supporto a PPTP (Point-to-Point Tunneling Protocol), a OpenVPN e a L2TP (Layer 2 Tunneling Protocol) su IPSec. Non manca la modalità Access Point, che consente di utilizzare il router collegandolo a cascata a un altro router o un modem che gestisce la connessione a internet.

Inoltre, SRM 1.3 permette di installare delle app di add-on all'interno del cosiddetto Centro pacchetti. Questo permette di installare, tra le altre cose, download manager, server multimediali, server per una VPN, ulteriori opzioni di sicurezza, soluzioni per gestire sofisticate opzioni di autenticazione, e altro ancora.

Si tratta di app che, nella maggior parte dei casi, sono delle derivate rispetto a quelle per i server NAS di Synology. In particolare, Download Center è particolarmente utile per gestire download senza passare da un PC, con la presenza della controparte mobile, DS Get, che permette di far partire, bloccare e gestire un download da qualsiasi luogo in cui ci si trovi, da smartphone. In abbinamento all'app per i server multimediali, questo tipo di supporto porta il router di Synology a funzionare quasi come a uno dei famosi NAS del marchio.

Per quanto riguarda la prioritizzazione del traffico e il Quality of Service gli utenti possono impostare la larghezza di banda garantita, così come quella massima, sia per l'upload che per il download in maniera specifica per i vari dispositivi presenti sulla rete. Questo è possibile tramite la sezione Controllo traffico presente in Centro connessioni di rete. Si tratta di un'opzione semplice da utilizzare ed efficace, pur non ai livelli di alcune soluzioni competitor che, pur mantenendo lo stesso livello di facilità d'uso, permettono di scendere più in dettaglio nella configurazione, e di aggiungere un maggior numero di dispositivi al QoS.

La maggior parte di queste impostazioni, inoltre, si può gestire anche sullo smartphone tramite l'app DS Router, giunta alla versione 2.0. La configurazione del port-forwarding, così come la gestione degli SSID e del controllo del traffico sono tutte eseguibili tramite l'app. Quest'ultima presenta un'interfaccia utente facilmente interpretabile, come la controparte desktop, suddivisa in quattro sezioni: Panorama, elenco dispositivi connessi, Safe Access per i genitori - che consente di supervisionare l'accesso a internet, impostare le quote orarie e applicare filtri web per proteggere i figli -, e impostazioni. In quest'ultima schermata si possono eseguire le regolazioni già viste su desktop, come la configurazione della rete Wi-Fi e l'accesso alla VPN, ma anche consultare le statistiche come il tempo di attività, l'utilizzo della CPU del router e la memoria (832 MB a disposizione dell'utente). Questa è importante soprattutto perché abilita le app di add-on che abbiamo visto poc'anzi: non tutte sono sufficientemente piccole da risiedere nella memoria interna, ma è possibile installare un'unità di storage supplementare per avere maggiore versatilità.

Per quanto riguarda le configurazioni di tipo Wi-Fi Mesh, l'azienda cerca di eguagliare le prestazioni di Asus AiMesh. È infatti possibile utilizzare molteplici router di tipo Synology RT6600ax per estendere la rete, il che conferisce benefici in termini di flessibilità e di opportunità di configurazione, anche grazie alla semplicità di impostazione consentitta dall'SRM 1.3.

Come un prodotto aziendale, Synology RT6600ax viene fornito in una scatola ecologica senza involucri di plastica. Esteticamente, invece, assomiglia ai prodotti di Asus di fascia alta che abbiamo segnalato, con 6 appariscenti antenne.

Passando ai test, abbiamo utilizzato la nostra consueta postazione per le prove Wi-Fi composta da un PC di tipo Intel Nuc connesso tramite cavo Ethernet al router, mentre con due computer portatili, uno connnesso su standard Wi-Fi 5 e l'altro su standard Wi-Fi 6, siamo andati a collaudare la connessione Wi-Fi erogata. Abbiamo utilizzato il software iPerf per simulare le connessioni tra i dispositivi. iPerf è un software a riga di comando che permette di misurare l'ampiezza di banda, inviando una serie di pacchetti da un server verso un client.

Synology RT6600ax crea due reti sulla banda da 5 GHz, dove solamente 5 GHz-1 offre una larghezza di banda di canale a 160 MHz, mentre 5 GHz-2 è limitata a 80 MHz. Può essere un'occasione favorevole per misurare l'impatto sulle prestazioni dovuto alla larghezza del canale, come vediamo sul grafico. Il quale illustra anche il decadimento prestazionale associato al passaggio a Wi-Fi 5, così come quello legato all'allontanamento dalla postazione del router.

Come si può vedere, con Wi-Fi 5 si perde molto più in prestazioni, mentre le connessioni Wi-Fi 6 permettono di avere velocità di trasferimento in tutti casi decisamente competitive. Abbiamo eseguito i test a circa 5 e circa 10 metri dalla posizione del router, considerando che una parete separava client e server nel primo caso, e due nel secondo. Quest'ultima circostanza rappresenta più o meno il limite di raggiungibilità del segnale Wi-Fi emesso dal router. Il test è stato eseguito nelle modalità "da server a client" e da "client a server": si osservi, dunque, come il dato risulti più compromesso quando è il dispositivo Wi-Fi 5 a fare da client (mentre il server è, ovviamente, connesso con cavo al router).

Nelle migliori condizioni, abbiamo registrato un dato molto vicino al Gbit/s su connessione Wi-Fi, sicuramente un risultato interessante che abbiamo fin qui ottenuto solo con le migliori dotazioni di connettività presenti sul mercato. Al tempo stesso, è inferiore rispetto alla specifica di targa di oltre 4000 Mbit/s, il quale si riferisce alla contemporanea connessione e al contemporaneo trasferimento di dati tra molteplici dispositivi.

Per sfruttare il potenziale massimo in termini di velocità di trasferimento di una soluzione di questo tipo occorre abilitare le tre reti disponibili e dedicare una specifica rete a ciascun dispositivo. Per poterlo fare bisogna disabilitare il valore Connessione Smart, ovvero quella funzione che piazza in maniera intelligente i dispositivi sulla rete in quel momento più congeniale. Questo calcolo è, infatti, basato più sulla stabilità della connessione e dell'esperienza d'uso che per favorire le migliori prestazioni disponibili. Una volta disabilitata Connessione Smart, quindi, possiamo decidere su quale rete piazzare i dispositivi, quindi se su 5 GHz-1, 5GHz-2 o sulla rete con banda da 2,4 GHz.

A quel punto si possono raggiungere velocità di trasferimento contemporanee di circa 1 GB per i dispositivi connessi alle reti con banda da 5 GHz, e qualcosa in meno per quello che si trova sulla rete con banda da 2,4 GHz. Sono, tra le altre cose, condizioni che esaltano ulteriormente il potenziale del procollo Wi-Fi 6.

A un prezzo suggerito di 299€, Synology RT6600ax è una soluzione interessante per chi cerca una soluzione di connettività di fascia alta. Parliamo di un dispositivo indirizzato specificamente agli ambienti domestici e ai piccoli uffici con esigenze marcate nel controllo e nella protezione della rete. RT6600ax, inoltre, si adatta molto bene a chi ha esperienza con i server NAS di Synology: il sistema operativo simile li farà sentire a proprio agio, senza perdere nulla in facilità d'uso e capacità di configurazione.

Allo stesso tempo abbiamo prestazioni esaltanti, che rendono il dispositivo adatto anche al gaming. Finalmente va a presidiare uno spazio di mercato che solitamente è occupato solo dalle soluzioni di Asus, AVM Fritz!Box o di Netgear, offrendo un'alternativa sia per il gioco più impegnato che per le esigenze di configurazione della rete più capillari. Abbiamo riscontrato prestazioni interessanti soprattutto per quanto riguarda le connessioni in Wi-Fi 6, che consentono di ottenere velocità di trasferimento notevoli con un degrado del segnale inferiore rispetto al Wi-Fi 5, anche con il dispositivo collocato a distanza rispetto al router.