Per i designer: BenQ DesignVue PD2720U è un monitor completo

Per i designer: BenQ DesignVue PD2720U è un monitor completo

13 profili d'immagine, orientamento portrait e landscape, unità di controllo esterna e funzionalità KVM. BenQ PD2027U è un monitor per progettisti e design che fa della completezza il suo punto di forza

di pubblicato il nel canale Periferiche
BenQ
 

Accuratezza cromatica, elevata risoluzione e flessibilità di impiego sono caratteristiche importanti da ricercare in un monitor destinato al progettista e disegnatore. Lo sa bene BenQ che, nella sua vasta proposta di monitor, offre anche la linea DesignVue pensata proprio per i professionisti della progettazione e che fa delle caratteristiche poc’anzi citate i principali punti di forza.

Abbiamo l’opportunità di mettere alla prova un esemplare di questa famiglia, il modello PD2720U, così da saggiarne il comportamento che, già dalle specifiche di targa, sembra molto promettente. Accuratezza: il monitor copre al 100% il triangolo cromatico REC-709, sRGB al 100%, e al 96% il gamut Display-P3. Elevata risoluzione: stiamo parlando di un monitor 4K (3840x2160) e per di più con funzionalità HDR10. Flessibilità di impiego: il monitor offre ben 13 profili differenti, 12 dei quali impostati e calibrati di fabbrica per rispondere a svariati ambiti di impiego, mentre uno è regolabile a piacimento dall'utente.

Trattandosi di un monitor destinato ad un’utenza professionale, l’aspetto è decisamente sobrio ed essenziale. Cornice molto sottile, per agevolare eventuali configurazioni multi-schermo, piedistallo orientabile e regolabile in altezza e pannello che può essere disposto in modalità landscape o portrait a seconda delle esigenze: in quest'ultimo caso il monitor può essere orientato ruotandolo solamente in senso orario. Da osservare un piccolo neo: il fermo di rotazione per la modalità landscape lascia il monitor leggermente inclinato verso sinistra, motivo per il quale per poter avere il monitor perfettamente orizzontale è bene arrestarsi poco prima del fondo corsa.

Le connessioni, ovviamente poste sul retro, mettono a disposizione due porte HDMI 2.0, una porta DisplayPort 1.4, un hub USB 3.1 composto da una porta in ingresso e due porte in uscita, e due porte USB Type-C con power delivery, una da 85W e una da 15W. Infine anche un connettore minijack per cuffie o diffusori audio. Restando in tema audio, il monitor integra due diffusori stereo da 2W.

Sul retro, in corrispondenza dell'angolo inferiore destro, troviamo la pulsantiera e il piccolo jog per il controllo dell'OSD. I tasti hanno una risposta d'uso convincente e sono correttamente dimensionati per essere individuati al tatto, senza dover andare a cercarli visivamente. L'OSD è ben strutturato e il suo controllo tramite il JOG e i pulsanti risulta intuitivo e semplice.

In dotazione con il monitor troviamo un piccolo accessorio, che BenQ chiama "Hotkey Puck G2" e ha lo scopo di mettere a disposizione uno strumento più agevole per governare l'OSD e le impostazioni del monitor. Questo accessorio è dotato di tre tasti funzione e di una rotella di selezione: tutte le funzioni dei tasti possono essere assegnate dall'utente, che può così configurare l'Hotkey Puck G2 per passare rapidamente tra i profili colore più utilizzati, così come regolare luminosità o volume degli altoparlanti. Non è un accessorio indispensabile, ma comunque un gradito ausilio a cui ci si abitua piacevolmente e che agevola le attività quotidiane.

Il monitor offre inoltre un sistema di gestione dei cavi semplice ma efficace: una grossa paratia posteriore, rimovibile, protegge e copre alla vista la zona dei connettori lasciando libera solamente una piccola finestra da cui possono fuoriuscire i cavi, che sono a loro volta raccolti attorno al piedistallo e raccordati in un gancio di plastica integrato nel supporto.

Non sapete quale monitor scegliere? Ci sono troppe proposte e siete in confusione? La nostra guida all'acquisto del monitor è quello che vi serve: pochi modelli, selezionati per voi cercando ottimizzare il rapporto qualità/prezzo

Dicevamo dei 12 profili pre-impostati: trattandosi di un monitor destinato a progettisti, creativi e designer, BenQ ha deciso di inserire una varietà di profili che potessero rispondere a differenti tipologie di utenza professionale. Li elenchiamo pedissequamente: DCI-P3, Display P3, HDR, sRGB, Adobe RGB, REC.709, CAD/CAM, Animation, Low Blu Light, Darkroom, M-Book e DICOM. Ciascuna è pensata per uno specifico uso, suggerito chiaramente dal nome che la contraddistingue.

Vi è poi la modalità User per la quale l'utente ha la possibilità di mettere mano a qualsiasi parametro voglia: dal bilanciamento dei componenti RGB fino ai parametri di tinta e saturazione di tutti i colori, primari e complementari. E' tuttavia bene osservare che le modalità preimpostate non sono in alcun modo personalizzabili dall'utente, eccetto nei parametri di luminanza e contrasto.

Passiamo ora ad alcune funzionalità interessanti che offre questo monitor, a cominciare dalla modalità Dual View. Si tratta di un'impostazione selezionabile dall'OSD che di fatto divide a metà lo schermo, permettendo all'utente di applicare alle due aree due profili colore differenti, così che sia possibile visualizzare il lavoro in due modi diversi (per esempio sRGB e Display P3) senza la necessità di usare due schermi: pratico e salvaspazio. La presenza di ben quattro porte di input (due HDMI, una DisplayPort e una Thunderbolt) permette poi a BenQ PD272U di offrire una modalità Picture-by-Picture fino, appunto, a quattro riquadri dove per ciascuno può essere selezionata una fonte differente. Presente anche la modalità Picture-in-Picture con la possibilità di scegliere dimensioni e posizionamento del riquadro.

Chiudiamo la carrellata delle funzionalità con KVM Switch che permette, utilizzando il software Display Pilot fornito a corredo, di utilizzare una sola tastiera e mouse per controllare due computer diversi che utilizzano uno o due schermi condivisi così da agevolare l'esperienza lavorativa e consentendo di mantenere un ambiente di lavoro funzionale ed ordinato.

Le misure: tutto sotto controllo

Andiamo a verificare il comportamento di questo monitor alla prova strumentale. Dunque, BenQ P27020U è costruito partendo da un pannello IPS a 10 bit con dimensioni di 27 pollici, frequenza di aggiornamento a 60Hz e risoluzione di 3840x2160 pixel, per una densità risultante di 163 pixel per pollice. BenQ dichiara luminanza di 350 candele su metro quadro e rapporto di contrasto nativo di 1000:1. Le misure che seguono sono state condotte sui profili REC.709, Display P3 e HDR.

RGB - REC.709
RGB - REC.709

RGB - Display P3
RGB - Display P3

RGB - HDR
RGB - HDR

Partiamo come consuetudine dall'analisi del bilanciamento delle componenti cromatiche RGB lungo tutto l'arco della scala di grigi. Il comportamento nel complesso è molto convincente: vediamo che con i profili REC.709 e Display P3 solamente la componente Blu risulta leggermente deficitaria, ma in misura pressoché non influente sul comportamento del monitor. Il profilo HDR mostra invece un bilaniamento quasi perfetto per una larga parte della scala di grigi, solo nel dominio del nero e dei grigi profondi si registra una maggior incidenza del blu, che comunque diventa difficilmente percepibile all'occhio proprio perché nell'area della scala di grigi relativa ai toni scuri.

Gamma - REC.709
Gamma - REC.709

Gamma - Display P3
Gamma - Display P3

Gamma - HDR
Gamma - HDR

Dei due profili SDR che abbiamo misurato, quindi REC.709 e Display P3, la miglior aderenza alla curva di gamma standard 2.2 si riscontra con il secondo profilo. Nel caso del profilo REC.709 vediamo invece una curva che risponde ad un valore di Gamma vicino a 2.4 risultante quindi in una resa dell'immagine leggermente più contrastata. Per quanto riguarda il profilo HDR vediamo che la scala di grigi non rispetta esattamente la progressione dettata dallo standard HDR10 - PQ, con un clipping che avviene più in ritardo rispetto a quanto dovrebbe essere. La luminanza massima registrata supera le 350 candele su metro quadro dichiarate, e anche il rapporto di contrasto massimo si spinge oltre il valore di 1000:1, decretando un buon comportamento anche in questo aspetto.

Gamut - REC.709
Gamut - REC.709

Gamut - Display P3
Gamut - Display P3

Gamut - HDR
Gamut - HDR

Il triangolo di gamut del profilo REC.709 aderisce in maniera eccellente al riferimento omonimo, e anche il punto di bianco risulta ben posizionato confermando quindi quanto già emerso con l'analisi del bilanciamento RGB. Molto simili i triangoli dei profili Display P3 e HDR, che si estendono ben oltre lo spazio colore REC.709 e arrivano abbastanza vicini alla copertura dello spazio colore P3.

DeltaE - REC.709
DeltaE - REC.709

DeltaE - Display P3
DeltaE - Display P3

DeltaE - HDR
DeltaE - HDR

L'analisi della fedeltà cromatica rivela un comportamento di alto livello per tutti e tre i profili analizzati, con solo una piccola riserva nel caso del profilo HDR con qualche campione che si spinge un po' oltre la fatidica soglia di DeltaE 3. Il comportamento migliore si registra con il profilo Display P3, con cui è stato riscontrato un DeltaE medio di 1,93.

Gamma - CAD/CAM
Gamma - CAD/CAM

Gamma - Darkroom
Gamma - Darkroom

Diamo poi velocemente un'occhiata a due profili (CAD/CAM e Darkroom) per comprendere che genere di variazione vi sia rispetto ad una visualizzazione di tipo standard. Nel caso del profilo CAD/CAM vediamo una compressione delle basse luci, allo scopo di ottenere nel complesso una scena più contrastata, utile appunto per gli impieghi di progettazione assistita. Il profilo Darkroom, come si evince dal grafico della curva di gamma, limita la luminanza massima entro le 80 candele su metro quadro ed espande leggermente le basse luci con un generale ammorbidimento del contrasto, restituendo una scena ideale per quegli ambienti di post-produzione dove si lavora a bassa illuminazione.

Andando invece ad indagare il comportamento del profilo "Low Blue Light" (che contiene a sua volta altri 4 sotto-profili: Multimedia, Web Surfing, Office e Reading), abbiamo misurato il bilanciamento cromatico RGB del profilo Reading, che anche ad occhio nudo risulta essere quello a cui viene applicata in maniera più incisiva l'attenuazione della luce blu. In questo caso vediamo che non solamente la componente Blu viene sensibilmente smorzata, ma si registra anche un incremento della componente rossa. Ovviamente si tratta di una modalità adatta solo a determinati tipi di impiego (la consultazione di testi appunto, e in generale tutto ciò che non richiede accuratezza e fedeltà cromatica), ma adatta all'uso serale e con lo scopo di affaticare meno la vista.

Completo per il professionista, ad un prezzo adeguato

Nel complesso il monitor BenQ PD2720U si comporta piuttosto bene e offre molte funzionalità capaci di rispondere alle esigenze del professionista. E' un monitor primariamente per lavoro, ma che non disdegna tutto sommato qualche piccola incursione videoludica o di intrattenimento, che non sono però le sue vocazioni principali. Prezzo di listino 999 Euro, street price di 958,99 Euro.

Indubbiamente il costo di questo monitor è impegnativo, ma rispecchia tutto ciò che mette sul piatto: risoluzione 4K, ottima accuratezza cromatica, tanti profili colore per elevata versatilità, molteplici input, funzionalità daisy chain con Thunderbolt 3, moltissimi accorgimenti (PiP, PbP, Dual View, KVM Switch) per agevolare il lavoro in nome della produttività e, non da ultima, la garanzia della validità di 6 mesi che, a determinate condizioni, permette la sostituzione gratuita dello schermo in presenza di pixel non funzionanti.

BenQ ha pensato a tutti gli aspetti importanti per un professionista. Insomma, non possiamo dire che è economico, ma possiamo dire che vale i soldi che costa.

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