Internet - Tecnologie di connessioni

Internet - Tecnologie di connessioni

Guida alle varie tecnologie utilizzate per la connessione ad Internet; connessioni analogiche (protocollo V.92), digitali ISDN e ADSL, connessioni via cavo e satellitari.

di pubblicato il nel canale Periferiche
 

Introduzione

La ricerca di nuove, più moderne ed efficaci tecnologie nel mondo delle comunicazioni è una diretta conseguenza della necessità sempre più crescente di poter comunicare, inviare dati ed immagini, realizzare connessioni in videoconferenza, attivare forme di telelavoro e così via, sia da parte dell'utenza professionale che domestica.

Le società che gestiscono la telefonia nel mondo si sono trovate nella condizione di fornire mezzi sempre più veloci ed efficaci rispetto alle linee telefoniche con cablaggi in rame; quest'ultime, essendo giunte oramai a saturazione, non sono più in grado di far fronte alle nuove richieste di un mercato in continua evoluzione.
I problemi riguardano l'ultimo tratto di connessione quello compreso tra le centrali e gli utenti finali, l'unico che ancora si basa sul tradizionale doppino telefonico e che rappresenta il vero e proprio collo di bottiglia nelle connessioni ad Internet.

In pochi anni siamo passati dai primi e rudimentali mezzi di comunicazione alternativi alla classica telefonata, come le BBS, all'attuale rete mondiale Internet con la quale, a basso costo, è possibile dialogare con ogni angolo del pianeta; il passaggio da parte dell'utente, coadiuvato dal progressivo perfezionamento di questo potente mezzo, da semplici applicazioni quali la posta elettronica e la consultazione di siti ad applicazioni più complesse, come quelle sopra specificate, è stato breve.
Questo processo evolutivo ed il conseguente aumento delle richieste di banda, cioè la massima quantità di informazioni che possono transitare attraverso un canale di comunicazione, ha individuato sin dall'inizio che il vero collo di bottiglia di tutta l'operazione era la connessione analogica, nata per offrire un adeguato supporto alle trasmissioni vocali, ma non in grado di offrire un supporto idoneo all'invio di dati con alte velocità e in grosse quantità.
I gestori della telefonia nelle varie nazioni iniziarono una lenta e progressiva trasformazione dei vecchi cablaggi partendo da quelli che collegavano tra loro le varie centrali di distribuzione; in questo modo si riuscì a trasformare gran parte della linea telefonica in standard digitale rendendo disponibile un'ampia banda, tale da garantire oltre all'invio e ricezione della voce anche quello di immagini e pacchetti dati di grosse dimensioni; a tutt'oggi però l'ultimo tratto di cablaggio, quello tra utente e centrale, è ancora in rame, ma con tecnologie quali l'ISDN (digitale), l'X2 e il K56flex (analogiche), siamo riusciti per un po di tempo a sopperire in parte alle richieste degli utenti più esigenti; ormai anche queste forme di comunicazione risultano per talune applicazioni eccessivamente lente e poco efficaci.

Si partì allora con il grande progetto di rendere digitale anche l'ultimo tratto di cablaggio, quello compreso tra centrale ed utente, con l'introduzione delle tanto efficaci ma alquanto costose fibre ottiche. Nel frattempo però altre nuove tecnologie si sono affacciate nel campo delle comunicazioni, efficaci al punto tale da far accantonare l'iniziale progetto di cablaggio in fibra ottica; stiamo parlando di ADLS, acronimo di Asymmetrical Digital Subscriber Line, che pur sfruttando il "vecchio" e tradizionale cablaggio in rame, è in grado di fornire ad un prezzo irrisorio rispetto al progetto basato su fibre ottiche, un supporto ben 10 volte, almeno sulla carta, più efficace delle linee digitali ISDN e quindi teoricamente in grado di garantire velocità pari a 8 Mbps in ricezione e 800 Kbps in uscita, e di connessioni satellitari mono e bidirezionali.

 
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