Apple WWDC: Leopard, Safari su Windows e Web 2.0 per iPhone

Apple WWDC: Leopard, Safari su Windows e Web 2.0 per iPhone

L'annuale evento Apple dedicato agli sviluppatori fa luce sulle funzionalità di Leopard e introduce il browser Safari anche su Windows. Il browser della mela sarà un elemento chiave per iPhone, il quale supporterà Web 2.0 e Ajax. Spazio al gaming con un nuovo motore grafico di id Software

di , pubblicato il nel canale Apple
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Leopard, le novità

WWDC 2007, una Apple Developer Conference carica di aspettative, soprattutto per quanto riguarda il tradizionale evento di apertura tenuto da Steve Jobs. Molte previsioni si sono avvicendate negli scorsi giorni, in merito a quelli che sarebbero stati gli annunci più "caldi" della conferenza e le "one more thing" più inaspettate. Partendo da fantomatici nuovi iMac, arrivando fino a un improbabile "iPhone@home", una sorta di tablet multimediale basato su alcune delle caratteristiche del cellulare della Mela.

Le previsioni hanno però dimenticato di considerare un aspetto importante, ovvero che la WWDC è una evento dedicato espressamente agli sviluppatori: molto difficilmente nel corso di un evento simile Apple presenterebbe qualcosa di strettamente legato all'ambito consumer.

E così è stato: la conferenza d'apertura si è rivelata essere una rassegna di novità per gli sviluppatori, che hanno potuto finalmente apprendere qualche informazione in più riguardo al nuovo sistema operativo Mac OS X 10.5 "Leopard", confermato per il mese di Ottobre, e dare il benvenuto all'avvento del browser Safari su Windows.

A tenere banco nel corso dell'evento di apertura è stato, come detto, Leopard, del quale sono state mostrate dieci delle "oltre trecento" novità rispetto a Tiger. In realtà alcune di queste 10 novità sono già state preannunciate nel corso della WWDC dell'anno passato, dove fu presentato per la prima volta Leopard. Stiamo parlando di Spaces (i desktop virtuali all'interno dei quali è possibile creare diversi spazi di lavoro, tra i quali muoversi agevolmente), Time machine (il sistema di backup automatizzato che si interfaccia con altri sistemi o dischi presenti in rete o collegati via FireWire o USB) e i nuovi Widget per la Dashboard (tra cui la possibilità di creare widget personalizzati "ritagliando" parti di pagine web e un nuovo widget, forse solo per l'area Statunitense, che permette di vedere trailer di film e comprare direttamente i biglietti per il cinema).

Innanzitutto le novità tecnologicamente di maggior spessore: Leopard sarà completamente a 64-bit e potrà eseguire applicazioni 32-bit e 64-bit una a fianco all'altra e introdurrà il nuovo Core Animation, le API che consentono di automatizzare il flusso di creazione di una animazione, usate in Leopard principalmente per gli effetti grafici di Spaces, Time Machine e via discorrendo e a disposizione degli sviluppatori per la creazione di effetti grafici di sicuro impatto.

Il lavoro più consistente che è stato condotto nel corso dello sviluppo di Leopard riguarda l'interfaccia grafica. Mac OS X 10.5 risponde ad una delle più grosse e condivisibili critiche mosse alla Mela nel corso degli ultimi anni, ovvero la disomogeneità nello stile grafico delle applicazioni. Con la nuova release viene finalmente unificato tutto, con un aspetto che trae ispirazione da quello utilizzato per l'ultima versione di iTunes.

Il desktop è oggetto di un discreto maquillage: la barra dei menù superiore diventa semitrasparente, il dock assume un aspetto tridimensionale, quasi fosse una piccola mensola a sorreggere le icone delle applicazioni che ivi decideremo di posizionare. Viene introdotto un nuovo concetto, quello degli "Stack" (letteralmente: pila, catasta), che si incarna in un nuovo strumento per mantenere ordinato il desktop: si tratta di particolari cartelle situate nel dock che possono raccogliere tutti quei file che tipicamente vengono salvati contemporaneamente sul deskop, per poì mettere lì le proprie radici.

E' possibile, ad esempio, definire uno Stack in modo tale che visualizzi tutti i file scaricati dal web o gli allegati scaricati da un messaggio e-mail; accedendo ad uno Stack questo mostrerà il proprio contenuto in una pila ordinata di icone. Grazie agli Stack sarà quindi possibile avere a portata di mano molti elementi senza sovraffollare il desktop di cartelle e icone.

 
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