Twitter: le affermazioni di Musk sugli account falsi senza basi concrete

Le indagini dei consulenti di Elon Musk non sarebbero state in grado di raccogliere prove sufficienti a suffragare le dichiarazioni del CEO di Tesla a proposito del volume di account falsi in Twitter, che aveva definito "considerevolmente superiore al 5%" (aveva usato le parole "wildly higher"). La notizia arriva dai legali di Twitter, secondo quanto riporta la Reuters.

I documenti ottenuti nel mese di luglio da due data scientist impiegati da Musk mostravano che il numero di account falsi sulla piattaforma era tra il 5,3% e l'11%, ha detto un avvocato di Twitter a un giudice del Delaware. "Nessuna di queste analisi, per quanto possiamo dire, supporta ciò che il signor Musk ha detto a Twitter e al resto del mondo nella lettera di risoluzione", ha affermato l'avvocato Bradley Wilson.

Quelle dichiarazioni di Musk, in altri termini, non hanno basi concrete. Allo stato attuale, tuttavia, Musk e i suoi legali non hanno assunto una posizione ufficiale rispetto alle ultime comunicazioni di Twitter ai giudici.

Con la dichiarazione in esame Musk a luglio aveva posto fine all'accordo di acquisizione di Twitter, il che successivamente ha indotto il social network creato da Jack Dorsey a procedere per le vie legali con Musk accusato di voler deliberatamente danneggiare Twitter, un'azienda quotata in borsa. L'azione legale, quindi, punta ad ancorare Musk ai suoi doveri e a rispettare la proposta di acquisizione che fece ad aprile, quando promise di pagare Twitter $ 54,20 per azione per 44 miliardi di dollari complessivi.

Dopo le notizie provenienti dai tribunali, le azioni di Twitter hanno chiuso martedì a quota 42,09$, in rialzo dell'1,4%. Nei giorni scorsi, inoltre, gli azionisti di Twitter si sono dichiarati favorevoli all'acquisizione.

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