myFC JAQ: al CES la piccola e portatile pila a combustibile per ricaricare i cellulari

Al CES di Las Vegas debutta la nuova soluzione JAQ di myFC che aggiunge alla tecnologia già sviluppata dal produttore un design più sbarazzino che punta sulla portabilità: alla base troviamo una pila a combustibile con membrana a scambio protonico
di Roberto Colombo pubblicata il 05 Gennaio 2016, alle 09:01 nel canale TelefoniaRimanere a secco di carica è uno dei problemi dell'era moderna, un'epoca in cui tutto quello che ci serve è spesso immagazzinato nella memoria del nostro smartphone, tanto da renderci completamente spaesati quando ci troviamo a non porterlo utilizzare. Le batterie esterne, i power bank, sono ormai compagne delle nostre giornate, venendoci in aiuto quando la barra dell'energia del nostro cellulare comincia a segnalare la riserva e non ci è possibile ricaricare il terminale utilizzando la rete elettrica. Una soluzione alternativa alle batterie (che necessitano esse stesse di essere ricaricate) è quella delle pile a combustibile: c'è grande interesse in questo settore, anche se il successo di queste soluzioni in questi anni è stato inferiore a quello previsto dai più ottimisti. Al CES di Las Vegas debutta la nuova soluzione JAQ di myFC che aggiunge alla tecnologia già sviluppata dal produttore un design più sbarazzino che punta sulla portabilità.
Alla base troviamo una pila a combustibile con membrana a scambio protonico, tecnologia che ha il vantaggio di permettere di creare dispositivi leggeri e poco ingombranti. All'anodo avviene una reazione che strappa gli elettroni all'idrogeno: i protoni possono a questo punto passare attraverso la membrana che fa da elettrolita, mentre gli elettroni passano attraverso un circuito elettrico. Al catodo invece l'ossigeno dell'aria reagisce con gli elettroni in arrivo dal circuito e con gli ioni H+ passati per la membrana, dando come prodotto di reazione semplice acqua.
Il combustibile per la reazione all'anodo viene fornita al sistema, nel caso del dispositivo di myFC, da cartucce usa e getta di acqua e sale. Il dispositivo può fornire 1800 mAh, in grado di ricaricare completamente alcune delle batterie degli smartphone (i più recenti hanno batterie più capienti, da 2000 mAh e oltre): JAQ può essere utilizzato con per fornire energia a una ampia gamma di dispositivi con ingresso a 5V. Il vantaggio di questo tipo di soluzione è la possibilità di essere utilizzata ovunque, aerei compresi, e di non richiedere una ricarica preventiva; d'altro canto ogni cartuccia è usa e getta (generando quindi spazzatura) e per avere a disposizione più ricariche è necessario avere con sé diverse cartucce.
La vecchia versione (decisamente più ingombrante e capace di soli 1200-1400 mAh) era venduta a 99€ per il dispositivo di reazione e a 45€ per quanto riguarda la confezione da 9 Puck (le cartucce del sistema precedente). Al momento non è noto il prezzo singolo del nuovo sistema, ma il preorder vede una particolare promozione in abbonamento a 4,90€ al mese per 24 mesi senza però specificare il numero di PowerCards incluse nell'offerta.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoVorrei capire i vantaggi di questa soluzione:
prezzo di acquisto? no
prezzo per ricarica? no
capacità? no
rispetto per l'ambiente? no
ingombro? no
....mmmm, forse questo
presa per i fondelli? si
Vorrei capire i vantaggi di questa soluzione:
prezzo di acquisto? no
prezzo per ricarica? no
capacità? no
rispetto per l'ambiente? no
ingombro? no
....mmmm, forse questo
presa per i fondelli? si
In realtà queste soluzioni sono utili per applicazioni specifiche. Se il tuo powerbank lo carichi al massimo e poi lo lasci li senza usarlo, tra dieci anni sarà scarico. Queste batterie invece saranno completamente operative, basta inserire la cartuccia.
Chiaro: non servono a caricare il cellulare, ma per esempio possono essere inserite nei kit per defibrillatori portatili.
Chiaro: non servono a caricare il cellulare, ma per esempio possono essere inserite nei kit per defibrillatori portatili.
Le trovo inutili anche per i defibrillatori, visto che anche questi sono soggetti a revisione e il "lasciati lì 10 anni senza usarli" non è uno scenario verosimile.
Molti oggetti "a revisione" lo sono proprio per via delle batterie. Usando queste molte revisioni non sarebbero più necessarie.
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