Cina, il paradiso dei netbook low-cost
L'offerta di netbook del mercato cinese risulta decisamente più variegata di quella occidentale, grazie alla presenza di tanti piccoli e medi produttori. Vediamo alcune alternative
di Fabio Gozzo pubblicata il 23 Luglio 2008, alle 08:33 nel canale PortatiliIn Europa e negli Stati Uniti l'offerta dei sistemi portatili cosiddetti netbook è attualmente circoscritta ad un numero limitato di modelli, per la maggior parte proposti da importanti produttori come Acer, Asus e MSI. Le eccezioni certamente non mancano, ad esempio ricordiamo il Datacask Jupiter 0817a del produttore tedesco Fukato oppure il piccolo One di Elonex, tuttavia si tratta di prodotti che per vari motivi non raggiungeranno mai grosse fette di mercato.
In Cina però il mercato appare decisamente più variegato, grazie alla presenza di tanti piccoli e medi produttori che hanno deciso di proporre la propria interpretazione di notebook a basso costo. Tra i vari prodotti presenti sul mercato cinese troviamo ad esempio lo Shenzhen PC di Shenzhen SUNSKY Technology Limited, un netbook dotato di display da 10,2 pollici con una risoluzione pari a 1024x600. Il sistema è equipaggiato con la CPU VIA C7-M a 1,6GHz, 512MB di RAM DDR2 e hard disk da 2,5 pollici con capienza da 80GB. Sono inoltre presenti 2 porte USB 2.0, 1 porta Ethernet, un card reader 4 in 1 e il modulo per la connettività Wireless 802.11a/b/g.
Se il netbook della precedente foto vi sembra vagamente familiare è normale: lo YHA-E700A1 di Yahee Technologies Corporation Limited è infatti completamente identico all'Elonex One T (presumiamo che sia proprio il produttore cinese a realizzare i sistemi che vengono poi marchiati e rivenduti da Elonex sul mercato britannico). Il computer di Yahee ha un display da TFT da 7 pollici con una risoluzione di 800x480 pixel ed è equipaggiato con la CPU XBurst 400MHz, 128MB di RAM, unità SSD da 1GB, 2 porte USB 2.0, connettività Ethernet e Wireless 802.11b/g.
Si tratta di sistemi che molto probabilmente non vedremo mai sugli scaffali dei nostri negozi, tuttavia è interessante vedere come anche in Cina il fenomeno dei PC low cost abbia attecchito molto, se non addirittura di più che nei ricchi paesi occidentali, segno che i sistemi appartenenti a questa tipologia non sono più visti esclusivamente come un giocattolo, ma come qualcosa che può tornare utile nella propria quotidianità.
52 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoperò mi sa che hanno tastiera, layout e sistema operativo in cinese... temo sia un casino
PS: qualcuno conosce un buon centro commerciale (con roba non troppo farlocca ) a Shanghai?
Meno soldi dò loro e meglio sto.
Meno soldi dò loro e meglio sto.
allora, apri il tuo case e vai a leggere sulla mobo "PCB MADE IN" scommetto che subito dopo c'è scritto "CHINA"
purtroppo non si scappa a questi cinesi, la lro economia è uno tsunami. vedremo se la cavalcheremo con la avola da surf oppure se finiremo travolti. direi che al momento non sappiamo nuotare molto bene....
http://www.umpcportal.com/2008/07/k...-umpc-unboxing/
Kohjinsha SC3
purtroppo non si scappa a questi cinesi, la lro economia è uno tsunami. vedremo se la cavalcheremo con la avola da surf oppure se finiremo travolti. direi che al momento non sappiamo nuotare molto bene....
mi informo
Meno soldi dò loro e meglio sto.
Cioè non ti vesti e non compri nulla, dato che il 90 % di TUTTO ciò che ti circonda è MADE IN CHINA...
eh si.anche io sono un po contro per via della concorrenza sleale e della contraffazione(mi riferisco a quella dei marchi italiani), ma c'è da dire che se compri roba di marca secondo me si dovrebbe stare tranquilli,perchè realizzata secondo il loro criterio,però con manodopera a basso costo...
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