L'Olanda decide per la net neutrality

Il parlamento olandese decide di proteggere la neutralità della rete, eliminando la possibilità di rendere servizi come Skype o WhatsApp utilizzabili a pagamento
di Gabriele Burgazzi pubblicata il 23 Giugno 2011, alle 10:00 nel canale MultimediaSkypeWhatsApp
L'Olanda è, a partire da ieri, la prima nazione in Europa ad aver portato il concetto di "network neutrality" all'interno delle proprie leggi. Di fatto con questo provvedimento, scelto e deciso dal parlamento olandese, gli operatori di telefonia mobile non potranno bloccare o mettere a pagamento l'eventuale utilizzo di applicazioni di comunicazione alternative, come ad esempio Skype o WhatsApp. A riportare la notizia ci pensa anche il NY Times, a questo indirizzo.
Il concetto di "net neutrality", traducibile con le parole "neutralità della rete", è piuttosto semplice e può essere così spiegato: la connessione e il traffico non deve essere in alcun modo bloccato o limitato, garantendo all'utente finale la completa assenza di ostacoli. Una neutralità nell'utilizzo, insomma.
La normativa era stata proposta già nel mese di maggio, e arrivava in seguito alle decisioni prese da alcuni dei provider olandesi stessi che, per adeguarsi e seguire alcuni nuovi piani tariffari presenti in altri paesi europei, imposero un pagamento aggiuntivo per sfruttare servizi come WhatsApp o Skype.
La scelta di limitare l'utilizzo della banda, andando di fatto a rendere "zoppa" la connessione anche grazie a nuovi sistemi di monitoring del traffico, non è andata giù al parlamento olandese, che ha così dato il via al provvedimento. La misura sarà ovviamente estesa a tutti gli operatori presenti in Olanda (KPN, Vodafone e T-Mobile): il promotore del provvidimento ha dichiarato ufficialmente che la norma passerà pro-forma in Senato, senza alcun problema.
Secondo alcuni analisti il provvedimento del parlamento olandese apre la strada al dibattito e potrebbe rappresentare un importante precedente per molte altre nazioni: la connessione deve essere garantita e priva di ostacoli. Spazio quindi alla possibilità di differenziare l'offerta in base alla velocità e alla capacità della connessione, ma nessun impedimento nell'utilizzo della stessa.
20 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoi blocchi non servono a niente...
Castrano chi usa la rete in modo "normale"...e non mettono certo in difficoltà i veri delinquenti.(ditemi che ho capito il senso della news)
anche perchè un conto è geerare traffico dati "illegale" (anche se questo comporta l'analisi dei pacchetti, il che non è propriamente legale), un'altra cosa è limitarne l'uso con applicazioni legalissime come skype o simili...
(ditemi che ho capito il senso della news)
No, non l'hai capito....
Oppure il contrario: puoi vedere solo i siti per cui paghi.
Il concetto che questa legge vuole far passare è proprio quello che gli ISP devono limitarsi a fornire un servizio neutrale e uguale per tutti. D'altronde Internet è nata su questo principio, castrarla ora significherebbe distruggerla, e visto che la nostra economia ormai si basa su essa, significherebbe distruggere la nostra stessa economia - e già non è che vada molto bene.
ISP...e Operatori Telefonia Mobile
Il problema è che una volta gli ISP facevano solo quello.Oggi invece sono anche tra i maggiori provider di telefonia (TIM, Fatweb, Wind ecc) quindi pensano bene di castrare l'uso della rete ai servizi che potenzialmente tolgono loro delle entrate.
Pensate che alcuni operatori per le utenze domestiche hanno bloccato anche l'uso delle VPN (alcuni miei colleghi non riescono a fare telelavoro a causa di questo blocco), se vuoi la VPN devi passare ad un contratto commerciale :-(
Ben venga l'iniziativa Olandandese, magari proporranno a livello europeo la loro decisione. Se non lo faranno non illudiamici che il nostro parlamento recepisca una cosa così semplice.
Il punto è vedere come si comporteranno a livello sanzionatorio.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".