Ancora problemi legali per Rambus

Ancora problemi legali per Rambus

Nel caso contro Hynix e Micron la Corte d'Appello USA fissa una nuova udienza per il mese di ottobre, dopo un'udienza iniziale tenuta in aprile

di pubblicata il , alle 12:31 nel canale Memorie
Rambus
 

Rambus, realtà che opera nel panorama delle memorie progettando nuove tecnologie da fornire in licenza a terze parti, ha comunicato di aver ricevuto una notifica da parte della Corte d'Appello per il Circuito Federale che dispone una nuova udienza fissata per il prossimo 7 Ottobre 2010 per una nuova esposizione di argomentazioni nel caso che vede coinvolte, oltre a Rambus, anche Hynix Semiconductor e Micron Technology.

Bisogna fare un salto indietro all'anno 2000 per identificare la vicenda: a quel tempo Hynix e Micron hanno accusato Rambus di un illecito monopolio del mercato delle memorie, sostenendo che Rambus ha partecipato ai tavoli di lavoro del JEDEC (l'organizzazione che si occupa di definire gli standar relativi al mondo delle memorie) senza dare comunicazione delle proprie tecnologie in attesa di brevetto e senza notificare la registrazione all'ufficio brevetti di tecnologie delle quali è venuta a conoscenza durante gli incontri al JEDEC. Ambo i produttori hanno inoltre accusato Rambus di aver distrutto la documentazione che avrebbe consentito di fare luce sulle effettive intenzioni della compagnia riguardanti le tecnologie di memoria, i brevetti e le royalty.

La Corte Distrettuale si è già espressa in questo caso a favore di Micron nel Gennaio 2009 e a favore di Rambus nell'Aprile 2009, e di conseguenza Hynix è ricorsa in appello. La decisione presa dalla Corte d'Appello segue una iniziale udienza già tenuta lo scorso mese di aprile, ed il fatto che la Corte abbia deciso di prendere tempo prima di fissare la nuova udienza può rappresentare un segnale non positivo, specialmente per Rambus.

Thomas Lavelle, senior vice president e rappresentante legale di Rambus, ha dichiarato: "Nonostante questo ritardo, restiamo fiduciosi nella nostra posizione. Argomenteremo con vigore il nostro diritto alla difesa e saremo equamente compensati per l'utilizzo delle nostre innovazioni brevettate, nate da anni di lavoro degli scienziati e degli ingegneri di Rambus".

5 Commenti
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Scruffy10 Giugno 2010, 12:54 #1
che dispone una nuova udienza fissata per il prossimo 7 Ottobre 2009


ritorno al passato


certo che nell'informatica non puoi tirar il naso fuori dalal porta che ti parte uan denuncia per violazione di brevetti o essere accusato di favoreggiamento ecc ecc....
Narkotic_Pulse___10 Giugno 2010, 13:02 #2
ma non ho capito bene sta vicenda legale è aperta da 10 anni??
KoDen7810 Giugno 2010, 13:24 #3
Originariamente inviato da: Scruffy

certo che nell'informatica non puoi tirar il naso fuori dalal porta che ti parte uan denuncia per violazione di brevetti o essere accusato di favoreggiamento ecc ecc....


Purtroppo pare di sì e sono anche letteralmente "decedute" delle aziende per questo tipo di simpatica attività... (vedi il caso di Creative vs una piccola azienda di cui non ricordo il nome, che realizzava un prodotto di una certa qualità...causa legale e bancarotta per le spese legali dell'azienda poi assorbita da Creative )
Jackari10 Giugno 2010, 14:56 #5
mi pare che il comportamento di cui Rambus è accusata è decisamente deplerevole (se fosse vero). cioè quando le società produttrici si sono riunite per fissare le specifiche Rambus non ha comunicato quali tecnologie srebbero state oggetto dei suoi futuri brevettiche sarebbero stati i futuri brevetti. tecnologie che inserite nelle specifiche e brevettate nel frattempo imponevano poi tutti gli altri produttori (obbligati comunque a produrre secondo gli standard fissati nelle specifiche pena il mancato apprezzamento sul mercato dei propri prodotti) a pagare delle royalties.
quindi se rambus si è comportata effettivamente così non sarà un gran male se vieni condannata, anzi.... (e soprattutto in considerazione dell'accusa di avere fatto sparire le documentazioni che provavano "l'accusa".
magari facessero così anche in italia....

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