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#1 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 9947
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[Astronomia] Ci siamo già accorti di varianza di stelle in cielo?!
... è già capitato di accorgersi di una differenza del numero di stelle in cielo?!
... A quanto ammontano circa le stelle visibili dalla Terra?! ![]()
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#2 | |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2004
Città: Marcon - VE (in trasferta a Ferrara)
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in linea del tutto indicativa con buone condizioni e vista normale sono circa 3000 per emisfero le stelle visibili ma in determinate condizioni ottimali (altopiano deserto lontanissimo da centri abitati - certo non in europa - aria secca, rarefatta e priva di vento, luna nuova, vista perfetta) ne sono visibili molte di più...
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Ed io non so chi va e chi resta. |
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#3 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 9947
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[1] Complessivamente da tutti gli emisferi, come le vedevano i nostri avi 100naia d'anni fa, quante saranno 10.000 ?!
[2] Noi invece ci siamo già accorti del variare di questa costante approssimata?!
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#4 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2004
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![]() se non intendi questo spiega meglio che non ho capito ![]()
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#5 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
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(NB ho propio evitato di parlare d'inquinamento o altra sorta di cosa per essere + chiaro in quel che intendevo)
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#6 | |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2004
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per la formazione di una nuova stella invece si parla di periodi moooooooolto lunghi, una stella mica nasce in 100 anni, ma nemmeno in 1000 ![]() diciamo che una variazione della volta celeste in archi di tempo così brevi può essere determinata al massimo con alcuni spostamenti relativi delle stelle più vicine rispetto alle più distanti (quindi potrebbero essere cambiate un pochino alcune costellazioni), e al massimo una piccola variazione di luminosità delle stelle più grandi (che hanno un ciclo vitale molto più breve rispetto alle stelle di dimensioni minori) ma cmq questi cambiamenti sarebbero infinitesimali, anche ragionando in scala secolare ![]()
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#7 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
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Ma abbasndonando il calcolo probabilistico ed andando ai fatti, nessuno allora se ne è mai accorto di una variazione simile mi pare di capire ...
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#8 | |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2004
Città: Marcon - VE (in trasferta a Ferrara)
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e cmq per fare un paragone pratico ed oggettivo si dovrebbe per lo meno avere una foto precisa e dettagliata della volta celeste del periodo che ci interessa confrontare ad oggi
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#9 | |
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Iscritto dal: Jul 2001
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#10 | |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2004
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![]() cmq la risposta è: non so ![]()
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#11 | |
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Iscritto dal: Jul 2001
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#12 | |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2004
Città: Marcon - VE (in trasferta a Ferrara)
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#13 | |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2003
Città: Brindisi
Messaggi: 872
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Quote:
"spunta" una nuova stella. O, almeno, se ne accorgono gli astrofili in genere, che, in tali occasioni prendono anche qualche piccola sommetta di denaro. Ovviamente, date le distanze a cui si trova la stella, occorre fare un discorso relativistico e dire che la Stella è "spuntata" tot anni fa, perchè bisogna tener conto del fatto che la sua luce impiega un tempo per arrivare verso l'osservatore sulla Terra. |
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#14 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2005
Città: Pesaro - Distretto dei Colli e dei Castelli
Messaggi: 301
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Allora,ho letto più o meno tutti i post e rispondo da astrofilo un tempo professionista.
1)è impossibile che si sia notata la scomparsa di stelle nel senso morte... ma in compenso è stato possibile più di una volta la COMPARSA di stelle:vedi le SuperNove...la supernova di Tycho,la Supernova del 1987...comparse nel cielo da nulla e piè luminose del sole stesso adirittura. 2)ad occhio nudo la persona con la vista più mostruosa della storia un certo ...oddio non ricordo bene ora...un astronomo alessandrino credo...in pratica sè le era contate tutte...tipo 2520 e passa.... 3) una cosa davvero cambiata è l aspetto delle costellazioni: può sembrare assurdo ma ci sono costellazioni che non hanno nulla a che fare con l aspetto che avevano solo 5000anni fà...del resto i moti propri delle stelle sono considerevoli. Basta pensare che Cassiopea(la famosa Doppia W) una volta era tipo un trapezio.Come anche l Orsa Maggiore.il CIgno...basta pensare anche solo allo stesso variare dell Polo Nord nel Cielo...molti nomi di stelle del Dragone o del Cigno in antiche lingue Arabe e Cinesi signifano "Nord"... 4)se tiriamo di mezzo l inquinamento luminoso...ci resta solo da piangere 5) cmq le stelle in pratica sono state contate e ricontate più di una volta...sono i cataloghi Tycho,Ipparco,UGSC,USNO...catagologhi dell ordine dei 30mln di oggetti sino alla 29esima magnitudine :°D ![]() |
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#15 | |||
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2004
Città: Marcon - VE (in trasferta a Ferrara)
Messaggi: 2312
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poi è vero anche che proprio dai residui delle novae spesso si formano nuove stelle o altri corpi celesti, ma prima che la forza di gravità le faccia comprimere a tal punto da "accendersi" ne passano di milioni di anni ![]() Quote:
Quote:
![]() bye!
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#16 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 9947
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Io sto parlando in sincronia alla nostra vita nel nostro mondo, anche io so che la luce del sole ci mette 8 min ad arrivare sulla terra e che noi tutti ci accorgeremmo che il sole è esploso soltanto 8 min circa dopo!!! ![]()
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#17 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 9947
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CMQ le ultime risposte sono state abbastanza esaurienti.
Se 1 volesse iniziare a fare 'astronomo o l'appassionato d'astronomia quali siti gli consigliereste?!
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#18 | |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2002
Città: Singularity
Messaggi: 894
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Quote:
![]() Se intendi "visibili ad occhio nudo", dipende dalla persona... però si stabilisce convenzionalmente che le stelle di magnitudine maggiore di 6 non sono visibili. In questo caso può succedere che stelle variabili abbiano oscillazioni che le portano fuori dall'intervallo di visibilità. Un esempio è Eta Carinae, che nella prima metà del '900 è scesa a magnitudine 7-8 per poi riapparire, ma ci saranno sicuramente altri casi. Anche le nove e supernove rientrano nella categoria ![]() Se intendi "osservabili da un telescopio"... se ne scoprono continuamente. Con l'aumento della potenza dei telescopi vediamo anche le stelle delle galassie vicine ![]()
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echo 'main(k){float r,i,j,x,y=-15;while(puts(""),y++<16)for(x=-39;x++<40;putchar(" .:-;!/>"[k&7])) for(k=0,r=x/20,i=y/8;j=r*r-i*i+.1, i=2*r*i+.6,j*j+i*i<11&&k++<111;r=j);}'&>jul.c;gcc -o jul jul.c;./jul |Only Connect| "To understand is to perceive patterns" Isaiah Berlin "People often speak of their faith, but act according to their instincts." Nietzsche - Bayesian Empirimancer - wizardry |
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#19 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 9947
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Sa fissiamo 1 modo di guardarle ed usiamo sempre quello come riferimento, altrimenti arriva 1 altru utente e dice "mah nei giorni nuvolosi bisognerebbe vedere se ..." L
![]() Scherzo, cmq si fissando uno strumento che scandisce tutto il cielo, ci siamo già accorti che la stella "Pina" è morta e la stella "Ugo" è nata?! Oscillazioni a parte ![]()
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#20 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2000
Città: UK
Messaggi: 7458
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Certo che si sono viste variazioni nel cielo durante i secoli...
Per esempio: ![]() http://www.vialattea.net/hubble/1996/9622a.htm Centinaia di anni prima che gli americani cominciassero a celebrare l'Indipendence Day riempiendo il cielo di fuochi d'artificio, un'esplosione molto più potente illuminava il cielo estivo. Parliamo di una spettacolare esplosione di supernova, la morte violenta di una stella dieci volte più massiccia del nostro Sole. In luglio o agosto del 1054, gli astronomi cinesi videro e registrarono il decesso della stella. Avvenuto al di sopra del corno meridionale della costellazione del Toro l'esplosione fu vista dai Cinesi come l'apparizione di un astro sei volte più luminoso di Venere e quasi brillante come la luna piena. Ciò che rimane di questa stella fu battezzato successivamente come Nebulosa Granchio, una brillante massa rotondeggiante di gas e polveri che si trova a 7.000 anni luce dalla Terra. Questa "stella ospite" come fu chiamata dai cinesi, fu così brillante che, per quasi un mese, era visibile anche in pieno giorno. In quel periodo brillava emettendo una luce pari a quella emessa da 400 milioni di soli. Per più di un anno rimase visibile nelle ore serali. In due documenti separati gli astronomi cinesi descrissero quattro raggi attorno alla stella, di colore rosso chiaro, che puntavano nelle quattro direzioni. Se l'esplosione fosse avvenuta a 50 anni luce dalla Terra, gli astronomi credono che tutti gli esseri viventi avrebbero potuto essere distrutti dalle radiazioni emesse. Nel corso di nove secoli gli astronomi hanno potuto essere testimoni soltanto di due eventi simili nella nostra Galassia: le esplosioni di supernova del 1572 e del 1604. Secondo i racconti cinesi, la supernova fu un tremendo evento celeste ma gli europei avrebbero potuto non dare credito alle loro testimonianze dato che non si è trovato nessun documento europeo che registrasse l'evento. Gli indiani d'America che abitavano il nord dell'Arizona potrebbero essere stati ispirati dallo stesso evento nelle rappresentazioni ritrovate in una grotta di White Mesa e su una parete del Navajo Canyon. Entrambe mostrano la luna crescente con una grande stella vicina. Gli scienziati hanno calcolato che proprio la mattina del 5 luglio 1054 la Luna si trovava proprio 2 gradi a nord della posizione occupata attualmente dalla Nebulosa Granchio. La supernova fu dimenticata per più di 600 anni fino all'invenzione dei telescopi che rivelarono oggetti celesti molto deboli e invisibili ad occhio nudo. Nel 1731 il fisico e astronomo dilettante John Bevis osservò le strisce di gas e polvere che formano la nebulosa. Nel 1758 Charles Messier, durante una ricerca di comete, individuò la nebulosa e si rese conto che non aveva un moto proprio. La nebulosa divenne il primo oggetto registrato nel suo famoso "Catalogo delle Nebulose e degli Ammassi Stellari", pubblicato la prima volta nel 1774. Lord Ross la chiamò "Granchio" (Crab) nel 1844 perché le sue strutture tentacolari assomigliavano alle zampe del crostaceo. Nei decenni che seguirono il lavoro di Lord Ross, il Granchio fu studiato spesso dagli astronomi proprio a causa del suo fascino. Nel 1939 l'astronomo John Duncan concluse che la nebulosa si stava espandendo e probabilmente si era originata da una sorgente puntiforme circa 766 anni prima. L'astronomo Walter Baade sondò a fondo la nebulosa osservando, nel 1942, che la stella visibile vicino al suo centro potrebbe essere in relazione con la sua origine. Sei anni dopo gli scienziati scoprirono che la nebulosa rappresentava forse la più forte radiosorgente conosciuta. Nel 1954 Baade scoprì che possedeva un forte campo magnetico e nel 1963, un missile ad alta quota registrò l'emissione di raggi X provenienti dalla nebulosa. Onde radio, raggi X, forte campo magnetico. Gli scienziati ormai sapevano che la Nebulosa Granchio conteneva un'eccezionale sorgente di radiazioni, ma dove si trovava? Nel 1968 si identificò la sorgente nell'oggetto centrale (la stella principale di Baade) il quale emette lampi di onde radio con una frequenza di 30 volte al secondo. Chiamata Pulsar Granchio, si tratta della prima pulsar scoperta ed è tuttora la più veloce e la più energetica pulsar formata da una esplosione di supernova che si conosca. Gli scienziati si chiesero come mai la pulsar ruotasse così rapidamente. Essi conclusero che si trattava di una stella a neutroni, dato che la teoria suggerisce la formazione di un tale oggetto al centro di una esplosione di supernova. Le stelle a neutroni sono gli unici oggetti che possono ruotare con una tale rapidità senza frantumarsi. Si tratta di un oggetto estremamente denso e compatto che si forma dalla materia di una stella collassata. La Pulsar Granchio agisce come una centrale cosmica di energia e fa sì che l'intera nebulosa circostante emetta radiazioni in quasi tutte le lunghezze d'onda dello spettro elettromagnetico. In questo modo la nebulosa brilla con la luminosità di 75.000 soli. Jonathan Eisenhamer -- eisenham@stsci.edu
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