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#1 |
Senior Member
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Messaggi: 776
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FILM - Cover Boy - L'ultima rivoluzione
Qualcuno di voi lo ha visto?
Non è stato distribuito ovunque, ma le (poche) recensioni lette ne parlano molto bene.
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EeePC 900 HD ![]() Ciao ~ZeRO sTrEsS~ http://img252.imageshack.us/my.php?i...67large8cq.jpg |
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#2 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
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Allora, visto ieri: un piccolo capolavoro, fotografia molto bella, storia toccante e piena di significato, attori bravi, tematica attuale...insomma, dopo una marea di film idioti visti nell'ultimo anno, finalmente un film che ricorderò, lo consiglio a tutti, affrettatevi prima che lo tolgano, anche perchè è uscito in pochissime sale.
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#3 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
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Posto una breve intervista, tratta dal sito 35mm.it, fatta a Carmine Amoroso, regista di questo bellissimo film
Incontro con Carmine Amoroso Finalmente nelle sale italiane il film che ha fatto incetta di importanti premi della critica in mezza Europa. Il regista si fa emblema di quel cinema d'autore che patisce le restrizioni dei distributori. di: La Redazione Qual è stata la genesi del film? C. A.: L'idea è nata alla fine degli anni '90, quando vivevo in Romania. Lì ho capito che l'ultima rivoluzione, quella che aveva eliminato Ceausescu, in realtà era un colpo di stato. Inoltre ho assistito al dramma delle migrazioni verso Occidente di chi desiderava una vita più dignitosa. Sotto il profilo produttivo parlerei di un vero e proprio calvario, iniziato con la decurtazione, nel 2002, del finanziamento che il Ministero dello Spettacolo mi aveva concesso. Il decreto Urbani ha rischiato di far naufragare il progetto: la mancanza di fondi ha significato una revisione della sceneggiatura, che prevedeva la ricostruzione dei fatti avvenuti in Romania nel 1989. Non credo di sbagliarmi se uso il termine 'censura'. Nelle sale italiane "Cover boy" esce quasi due anni dopo la sua realizzazione. Come si spiega questo ritardo? C. A.: Il 'duopolio' Rai-Mediaset, che nel nostro paese gestisce le distribuzioni, mortifica il rinnovamento che nel nostro caso è costituito da un impianto 'leggero'. Senza l'appoggio dell'Istituto Luce "Cover boy" sarebbe stato un film fantasma. La nuova tecnologia ha limitato la creatività? C. A.: Assolutamente no. La tecnologia digitale in HDV permette di abbattere i costi di produzione, di girare agilmente perché si tratta di una macchina molto piccola, di gestire le sequenze senza impiegare troppe persone. Io e Paolo Ferrari, il direttore della fotografia, siamo stati i primi a usarla. Inoltre, mezzi di questo genere favoriscono la democratizzazione del cinema, offre uno sguardo che non è quello dei privilegiati. In che misura gli attori si sono sentiti coinvolti dai loro personaggi? Luca Lionello: L'arte nasce dal dolore. Io sono fiero dei continui tagli che il film ha subito perché forse, paradossalmente, se non ci fossero stati ostacoli il risultato non sarebbe stato così buono. Chiara Caselli: Mi riempie di orgoglio aver dato il mio piccolo contributo a un film tanto bello. Anche il tema affrontato, per quanto abbrutisca i protagonisti, è sempre supportato da una bellezza equilibrata. Il mio è un personaggio disilluso, che ha perso i suoi sogni e fa soldi sulla pelle di Ioan, l'unico che invece è riuscito a mantenere intatti i suoi desideri. Che rapporto si è creato con Eduard Gabia, il ballerino rumeno che interpreta il ruolo di Ioan? C. A.: Ho cercato per tanto tempo un viso che non ricalcasse i cliché somatici a cui il pubblico è abituato. Una sera sono andato a teatro per lo spettacolo di Eduard. Non appena si è tolto la maschera di scena ho capito che Ioan doveva essere lui. L.L.: Per me è un privilegio aver lavorato con un artista privo di background attoriale. Abbiamo dato vita a una recitazione iperrealista grazie alle dimensioni ridotte della macchina da presa o fotocamera o come diavolo si chiama... scompariva, lasciandoci liberi. Come mai ha coinvolto Luciana Littizzetto? C. A.: E' una mia cara amica, le è piaciuta la sceneggiatura... è una delle poche menti libere e ironiche in circolazione. Monia Pederiva (19-03-2008
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