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#1 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
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[Luce] Onde EM & Fotone: sono 2 modi di rappresentare 1 fenomeno?!
Dopo averci sbattuto la testa ormai + volte ho "prodotto" questo concetto di equivalenza tra le 2 cose, è così infatti?!
Sento CMQ bisogno di qualche conferma e di qualche altra parola in merito. Cioè quello che mi sono chiesto dopo 1 corso di "fisica II" & 1 di "fisica ottica" è: Quelle nel titolo sono 2 metodologie di rappresentazione di 1 fenomeno che in realtà non sapiamo proprio com'è fatto, ma solo come avviene. Affermo questo xkè sovente sento dire qualcosa di simile: [1] "il Fotone è il portatore della F elettromagnetica nello spazio, essa si propaga ad 1 velocità C". [2] "le onde EM sono 1 E & 1 B che variano nello spazio e nel tempo, la direzione di propagazione è ortogonale ai 2 campi ed avviene a velocità C". Inoltre mi pare si possa passare da 1 definizioe all'altra, usando 1 qualche "artefatto" e magari 1 costante?! Spero di non essere stato troppo confuso nel espormi. ![]() TNX! ![]()
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#2 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 9947
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Anche se faccio l'informatico, come base scientifica devo chiarirmi assolutamente questi concetti, x potermeli giostrare a piacimento in caso di info-fisica, proprio xkè penso che i confini tra 1 disciplina e l'altra s'assottiglieranno sempre di più. I HOPE!
![]() La mia grezzissima conclusione, ancora da raffinare se mi aiutate è: Quindi alla fine risultano essere 2 modi di rappresentare in teoria quello che in pratica si avverte, ma non si conosce affondo. Giusto?! Le onde EM saranno state introdotte da qualcuno in fisica classica x descrivere qualche osservazione. Il Fotone sarà stato introdotto da qualcuno in quello che poi sarebbe stata chiamata "fisica quantistica" x descrivere qualche altra osservazione, altrimenti indescrivibile. --- Sono caduto tanto in la dall'albero?! ---
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#3 | |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2002
Città: Singularity
Messaggi: 894
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Quote:
L'ho letto proprio due settimane fa, e devo dire che non può mancare dalla biblioteca di un appassionato di fisica ![]() In termini molto (molto) grezzi puoi vedere il fotone come un'entità a cui è associata una ampiezza e una fase (in breve, una freccetta). Inoltre la propagazione del fotone è tale per cui si devono considerare tutti i percorsi possibili e sommare vettorialmente le freccette (tecnicamente, integrali di percorso). Se l'ampiezza fosse una intensità otterresti in questo modo la propagazione di un'onda (ricorda il principio di Huygens ); invece rappresenta (in modulo quadro) una probabilità, e in questo modo ottieni il comportamento discreto dei fotoni. Nel caso dell'elettromagnetismo la carica la puoi vedere come la tendenza, da parte di una particella, di emettere o ricevere fotoni. Questo influenza la traettoria degli elettroni, e il risultato finale assomiglia all'effetto di una forza. Così si arriva alla conclusione "fotone vettore della forza elettromagnetica". I dettagli comunque sono molto complessi, e non mi risulta che esista una derivazione generale delle equazioni di Maxwell nel limite di molte particelle (comportamento approssimativamente classico).
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echo 'main(k){float r,i,j,x,y=-15;while(puts(""),y++<16)for(x=-39;x++<40;putchar(" .:-;!/>"[k&7])) for(k=0,r=x/20,i=y/8;j=r*r-i*i+.1, i=2*r*i+.6,j*j+i*i<11&&k++<111;r=j);}'&>jul.c;gcc -o jul jul.c;./jul |Only Connect| "To understand is to perceive patterns" Isaiah Berlin "People often speak of their faith, but act according to their instincts." Nietzsche - Bayesian Empirimancer - wizardry Ultima modifica di Banus : 28-03-2006 alle 11:57. |
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#4 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2006
Città: Termoli (CB)
Messaggi: 338
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Parto da lontanissime reminiscenze degli esami universitari....se non ricordo male il concetto era che la luce contiene in sè questa doppia natura, corpuscolare ed ondulatoria.
Insomma per certi aspetti si comporta come un' onda mentre per altri aspetti si comporta come una particella. |
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#5 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 9947
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Quote:
Le luce o le onde elettromagnetiche in generale sono 1 cosa, e noi le descriviamo in 2 modi. IMHO. Non è tipo l'errore che faceva Newton al riguardo delle forze?!
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#6 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
Città: Treviso
Messaggi: 1154
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Beh, allora da quanto sapevo io visto la piccolissima lunghezza d'onda della luce (per i fisici di "una volta") alla luce dei fatti maschera fenomeni di diffrazione, ovvero... solitamente l'interferenza di due onde (di qualunque tipo esso siano) è dato dalla natura ondulatoria del fenomeno (e da qua una prova della natura ondulatoria della luce).
D'altra parte, le emissioni di fotoni da parte di un atomo E dunque di un oggetto (esteso o no) sono discrete... i " salti "che provocano l'emissione di un fotone con una certa energia sono caratteristi di un certa dE di energia tra due orbitali diversi. Ora, se noi abbiamo una sorgente questa emetterà sempre e cmq "onde" della stessa intensita e pulsazione, ma con una fase diversa.... ovvero, immaginiamo un atomo: emette un "pacchetto" di onde con una fase, l'istante successivo ne emette un altro ma con una fase diversa (ovvero magari diversalemente "polarizzato"..). ecco che l'onda è vista come pacchettini di energia che vengono emessi. Tuitte assieme danno origine ad un onda non polarizzata. Non so se questo discorso sia inerente però. PS: devo ancora fare fisica quantistica dunque questo è quello che "so" dalla fisica classica.
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Non ho niente altro da offrire alle altre persone, se non la mia stessa confusione something cold is creepin' around, blue ghost is got me, I feel myself sinkin' down L'arte non insegna niente, tranne il senso della vita |
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#7 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 9947
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Fisica classica
In vertà noi sappiamo solo che variano E & B con diffusione a velocità C e direzione ortogonale ad E & B. Quindi ci viene normale identificarlo con 1 onda, ma in realtà stiamo solo assegnado in 1 disegno l'ampiezza a degli istanti di tempo. Non è che quello che noi chiamiamo onda EM è propio 1 onda "reale", ma è descrivibile come 1 onda con tutte le sue teorie derivate. Fisica non classica L'altra faccia della medaglia è che x spiegare altri tipi di fenomeni la "descrizione ad onda" non è ottimale e quindi si è utilizzato il concetto di Fotone come quanto di energia. Quindi anche li a cambiare è il valore d'energia in 1 punto in 1 istante di tempo. Non è il fotone 1 cosa che parte e schizza alla velocità della luce. --- Quindi come sono realmente in natura le cose non lo si sa, ma descriverle bene ai nostri scopi si grazie alle "convenzioni". Almeno questo è quello che io ho capito. ---
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#8 |
Member
Iscritto dal: Oct 2003
Città: Vermezzo - Fiorenza
Messaggi: 208
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anch'io sto leggendo proprio adesso QED
![]() però non capisco se quando dice cose tipo "bisogna tenere conto di tutti i percorsi possibili di un fotone" intende dire che per i calcoli è necessario tener conto di quello o se effettivamente la luce si comporta così...perchè se così fosse, l'elettrodinamica quantistica presuppone che la luce non si propaghi in linea retta e che non vada solo a velocità c...
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La conservazione della quantità di moto non è garantita nei parcheggi incustoditi Un corpo che viaggia di moto rettilineo uniforme nel vuoto assoluto, dopo un paio d'ore comincia a scassars u'cazz |
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#9 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2006
Città: Termoli (CB)
Messaggi: 338
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Io sono ormai al limite delle mie conoscenze, ma linko wikipedia proprio sul dualismo onda-particella. |
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#10 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 9947
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#11 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 9947
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Sui 2 newsgroups:
free.it.scienza.fisica it.scienza.fisica non ho avuto molta fortuna, xkè si è 1 po' persa di vista la sostanza. ![]() Adesso vedo come consigliato su Wikipedia, la febbre e le elezioni mi hanno 1 po' sviato dalla ricerca della verità! ![]() ![]()
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#12 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 9947
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Quote:
http://it.wikipedia.org/wiki/Dualismo_onda-particella Su questo non sono d'accordo, è ambiguo il termine "NATURA": Il concetto dualismo onda-particella, ovvero il fatto che le particelle elementari (elettrone, protone, ecc) mostrano una duplice natura, sia corpuscolare che ondulatoria Su questo invece sono d'accordo, per via del "SI COMPORTI": Quantunque la luce si comporti in maniera corpuscolare, come evidenziato dall'effetto fotoelettrico, essa si comporta anche in maniera ondulatoria. Riprendendo questo commento: Il fenomeno della diffrazione della luce è spiegabile solamente ipotizzando una sua natura ondulatoria, natura che non è spiegabile dalla ipotesi corpuscolare. .. mi pare proprio avere ragione che sono rappresentazioni (l'onda/il fotone) di 1 fenomeno che di come è fatto non sappiamo, ma di come si comporta si, appunto attraverso le 2 teorie.
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#13 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 9947
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>> Sempre da Wikipedia <<
Mediatori delle quattro forze fondamentali, appartengono alla categoria dei bosoni: [1] Fotone, mediatori della forza elettromagnetica. --- Osservazione, ma anche 1 qualsiasi onda trasporta: quantità di moto, energia, lavoro, informazione, quello che non trasporta è la massa.
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#14 | |
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Iscritto dal: Oct 2003
Città: Vermezzo - Fiorenza
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#15 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 9947
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Quote:
http://it.wikipedia.org/wiki/Luce Sullla teoria quantistica o discreta (sono la stessa cosa): I successivi studi di Albert Einstein sull'effetto fotoelettrico mostrarono che questo non era solo un artifico matamatico ma che i fotoni erano oggetti reali. [Domanda] Cioè i quanti di energia (o l'energia discreta) che colpiscono 1 oggetto?!
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#16 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2000
Città: Loreggia--Padova
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Le onde elettromagnetiche hanno il duplice comportamento corpuscolare ed ondulatorio.
Una onda elettomagnetica a frequenza v è assimilabile ad un fotone con un'energia E = hv dove h è la costate di boltzman
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I love FireFox 0.8 ......bye bye Internet Explorer. Lo so bene che è uscita l'ultima versione ! ![]() ![]() ![]() |
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#17 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2004
Messaggi: 614
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Allora, a richiesta ti rispondo
![]() Innanzi tutto, bisogna fare una premessa: gli effetti quantistici della materia non rientrano in fenomeni comprensibili tramite una visione "classica". Se uno cerca di associare a un fenomeno quantistico una "ragionevolezza" macroscopica finisce inevitabilmente per non capirci nulla. Da un punto di vista quantistico, ogni subparticella è composta da blocchetti di energia, (quanti), e il suo comportamento non può essere definito in termini assoluti, ma solo in termini statistici in quanto esiste un limite di approssimazione, detto "indeterminazione di Heisemberg" (aldilà se azzecco o no come si scrivono i nomi degli scienziati), che impedisce di fatto di fare speculazioni aldilà di una certa precisione. Detto questo, la natura delle subparticelle, in senso quantistico, non è tale da immaginare che ad esempio un elettrone sia un corpuscolo minuscolo. Invece, un elettrone è un qualcosa che produce effetti in due modi: da un punto di vista "probabilistico/campistico/ondulatorio", in quanto la sua energia si può immaginare come diffusa in tutto lo spaziotempo secondo una curva di probabilità PSI detta Funzione probabilistica d'onda, il cui modulo al quadrato descrive la probabilità che un dato elettrone (o fotone o muone, etc), si trovi in un dato punto dello spazio tempo; da un punto di vista "particellare" perchè gli effetti delle sue "interazioni" con le altre particelle possono essere descritte supponendo la particella come se fosse un blocchetto di energia ben definito in senso discreto (e non continuo). La dualità del comportamento della materia subparticellare è una caratteristica della materia/energia e non una rappresentazione approssimata. Il fatto che questa non abbia corrispondenti "logici" è del tutto indifferente. Per quanto riguarda dunque la luce, diremo che: a) il fotone è il vettore che trasporta la forza elementare elettromagnetica b) il fotone non ha massa c) il fotone si muove nello spazio/tempo alla velocità c d) il fotone ha una natura duale: per alcuni tipi di interazione con la materia si comporta come onda, per altri tipi di interazione si comporta come particella. Il fatto che si dice abbia due comportamenti non significa che è una particella strana, significa solo che noi abbiamo due modelli distinti di comportamento per l'uno o l'altro evento che coinvolge i fotoni, e usiamo quello che ci fa più comodo. Spero sia stato chiaro ![]() Idum |
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#18 |
Member
Iscritto dal: Oct 2003
Città: Vermezzo - Fiorenza
Messaggi: 208
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eppure, come ho scritto in qualche messaggio fa, feynman dice espressamente che fotoni ed elettroni non si propagano in linea retta e che la loro velocità può assumere qualunque valore, minore, uguale o superiore a c
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#19 |
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Iscritto dal: Jul 2001
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IMHO ci si può riportare ad 1 lezione della UniNettuno che ho trovato in giro:
Fisica generale II - Lez 16. In occasione del "famoso" CORPO NERO, si sente dire che: l'aspetto corpuscolare sta nel fatto che lo scambio d'energia con la materia avviene in modo discreto (o quantizzato o pachettizzato). In parole: energia = numero_intero_positivo * costante Planck * frequenza dell'onda elettromagnetica. In simboli: E = n*h*"nu", con n = 0, 1, .., infinito. <NB> h, detta costante di Planck x ovvi motivi, vale 6,63*10^-34 [J*s] e rappresenta il quanto (pacchetto d'energia) generale d'azione. h*"nu" è il quanto.
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#20 | |
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Iscritto dal: Jul 2001
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http://it.wikipedia.org/wiki/Dualismo_onda-particella Su questo non sono d'accordo, è ambiguo il termine "NATURA": Il concetto dualismo onda-particella, ovvero il fatto che le particelle elementari (elettrone, protone, ecc) mostrano una duplice natura, sia corpuscolare che ondulatoria Su questo invece sono d'accordo, per via del "SI COMPORTI": Quantunque la luce si comporti in maniera corpuscolare, come evidenziato dall'effetto fotoelettrico, essa si comporta anche in maniera ondulatoria. Riprendendo questo commento: Il fenomeno della diffrazione della luce è spiegabile solamente ipotizzando una sua natura ondulatoria, natura che non è spiegabile dalla ipotesi corpuscolare. .. mi pare proprio avere ragione che sono rappresentazioni (l'onda/il fotone) di 1 fenomeno che di come è fatto non sappiamo, ma di come si comporta si attraverso le 2 teorie.
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