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08-08-2003, 14:12 | #61 | |
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Città: Brianza... dove se sta bene de mente, de core e de panza
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per poco io morivo senza averla mai avuta, perché chi ce l'aveva, una folla di gente, gridando "viva la morte" proprio addosso mi è caduta. Mi avevano convinto e la mia musa insolente abiurando i suoi errori, aderì alla loro fede dicendomi peraltro in separata sede moriamo per delle idee, va bè, ma di morte lenta, va bè ma di morte lenta. Approfittando di non essere fragilissimi di cuore andiamo all'altro mondo bighellonando un poco perché forzando il passo succede che si muore per delle idee che non han più corso il giorno dopo. Ora se c'è una cosa amara, desolante è quella di capire all'ultimo momento che l'idea giusta era un'altra, un altro movimento moriamo per delle idee, va bè, ma di morte lenta ma di morte lenta. Gli apostoli di turno che apprezzano il martirio lo predicano spesso per novant'anni almeno. Morire per delle idee sarà il caso di dirlo è il loro scopo di vivere, non sanno farne a meno. E sotto ogni bandiera li vediamo superare il buon matusalemme nella longevità per conto mio si dicono in tutta intimità moriamo per delle idee, va bè, ma di morte lenta, va bè, ma di morte lenta. A chi va poi cercando verità meno fittizie ogni tipo di setta offre moventi originali e la scelta è imbarazzante per le vittime novizie morire per delle idee è molto bello ma per quali. E il vecchio che si porta già i fiori sulla tomba vedendole venire dietro il grande stendardo pensa "speriamo bene che arrivino in ritardo" moriamo per delle idee, va bè, ma di morte lenta, va bè, ma di morte lenta E voi gli sputafuoco, e voi i nuovi santi crepate pure per primi noi vi cediamo il passo però per gentilezza lasciate vivere gli altri la vita è grosso modo il loro unico lusso tanto più che la carogna è già abbastanza attenta non c'è nessun bisogno di reggerle la falce basta con le garrote in nome della pace moriamo per delle idee, va bè, ma di morte lenta, ma di morte lenta. (F. De André - G. Brassens)
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Io ti dico che mai, il ricordo che in me lascerai sarà stretto al mio cuore da un motivo d'amore. Non pensarlo perché tutto quel che ricordo di te, di quegli attimi amari,sono i tuoi occhi chiari. E se tu tornerai t'amerò come sempre ti amai,come un bel sogno inutile che si scorda al mattino. Ma i tuoi larghi occhi... i tuoi larghi occhi chiari anche se non verrai non li scorderò mai. |
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09-08-2003, 22:19 | #62 |
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Re: Sessanta anni fa
Sessanta anni fa
Alcuni jazzisti, stufi dell'imperante e sempre piu' commerciale swing, incontrandosi al locale Minton di New York. crearono lo stile bebop, cioe' la prima forma di jazz moderno. L'ascolto del jazz era vietato durante la guerra nei paesi dell'Asse e nei territori da questi occupati. Ora non siamo piu' in guerra, ma, soprattutto in Italia, il jazz continua ad essere un oggetto misterioso e stereotipato presso la maggioranza. Questo perche', sebbene il buon andamento dei festivals estivi, il jazz e' sempre meno passato per radio ed e' sparito da anni da tutte le principali reti televisive nazionali. Per alcuni studiosi il jazz e' il maggior contributo culturale fornito dagli Stati Uniti al ventesimo secolo, piu' del cinema, del teatro, delle arti figurative e della letteratura. Si puo' non essere d'accordo su questo, ma indubbiamente e' il settore dove si e' raggiunta prima la maggiore integrazione razziale tra afroamericani, Wasp, italoamericani, ebrei, latinos e asiatici, Forse bisognerebbe parlare piu' di jazz e meno di guerre. Le guerre dividono, il jazz unisce.
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09-08-2003, 22:27 | #63 | |
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Re: Re: Sessanta anni fa
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complimenti adric, sempre ottimamente preparato... |
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09-08-2003, 22:32 | #64 | |
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Re: Re: Sessanta anni fa
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Quando ci vuole ci vuole.
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11-08-2003, 08:51 | #65 |
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God Bless Jennifer Lopez ed il suo culo, Pamela Anderson e le sue tette e 3/4 del palazzo mio.
Tanto a God je famo fa quello che ce pare. |
11-08-2003, 09:49 | #66 |
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nella seconda guerra mondiale gli alleati sono stati veramente dei grandi uomini ed anche a fine della guerra quando hanno ricostruito l'europa... peccato che poi siano peggiorati
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11-08-2003, 09:53 | #67 | |
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11-08-2003, 10:05 | #68 |
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non solo per farci un piacere, comunque si sono schierati dalla parte giusta ed hanno dato tutte le risorse possibili, tanto nella guerra, tanto nei vari piani marshall a cui dobbiamo la rinascita delle economia e la sopravvivenza di tanta gente a cui non rimaneva più nulla.
io questo antiamericanismo a priori non lo capisco proprio (e dire che sarei tendenzialmente di sinistra... solo che ogni tanto mi prende lo schifo per certa gente che prende le posizioni per partito preso).
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11-08-2003, 10:23 | #69 | |
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Sono daccordo fino al piano Marshall, non dimenticare che mai la loro vittoria fu schiacciante come nel dopo-1945 quando, a suolo europeo presidiato dalle loro truppe, effettuarono con il piano Marshall il più gigantesco take-over della storia della finanza acquisendo a sé il controllo sull'intera economia europea. |
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11-08-2003, 10:24 | #70 |
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un grazie sentito anche da parte mia!!
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11-08-2003, 10:33 | #71 | |
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bella storia.. l'economia era annichilita. Le fabbriche (le poche che non erano state distrutte) erano quasi esclusivamente adibite alla produzione di armi (e riconvertirle non era semplice). Nelle campagne, la manodopera maschile era decimata, i macchinari spesso inservibili, gli stessi campi distrutti o abbandonati. Scarseggiavano le materie prime (a partire dal petrolio), le strade e le infrastrutture erano in condizioni quasi inutilizzabile. Senza contare la piaga degli sfollati, dei malati, ecc. Ovvio che poi ne abbiano approfittato, chi non lo avrebbe fatto?
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11-08-2003, 10:52 | #72 |
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Hai ragione, ma per come la vedo io il piano marshall fu concepito in maniera tale da legare indissolubilmente i paesi europei all'economia USA.
La stessa cosa che adesso si cercherà di fare in Iraq, io aiuto te e tu sarai mio debitore nei secoli dei secoli. |
11-08-2003, 11:01 | #73 | |
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11-08-2003, 11:38 | #74 | |
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Pero'..pero'.. c'è da dire anche questo.. Il discorso sarebbe talmente lungo che non lo inizio in quanto sarei impreparato,e troppe son le cose che noi comuni mortali non sappiamo.. pero',nel caso dell'irak,sempre meglio sotto il controllo americano,che di saddam o altro dittatore,che al popolo non da' nulla(se non in cambio di collaborazionismo atto a sopprimere e cotrollare con la forza il paese),e in taluni casi,favorisce il terrorismo internazionale,con soldi,mezzi e protezione.. Dopo la fine della seconda guerra mondiale,furono fatti molti studi,per capire come mai,i tedeschi furono cosi' feroci e spietati(riferito all'olocausto nazista).. Dopo molti anni,si arrivo a concludere che non furono i tedeschi particolarmente spietati,ma solo cge i tedeschi,in quel periodo storico erano loro a comandare.. Voglio dire,che.. non odiamo gli americani,se in questo periodo storico del mondo,son loro a dettare le regole dell'economia mondiale.. Se il mondo è ingiusto,di certo la colpa non è degli americani,ma dell'uomo.. Questo è cio' che penso.. Se noi italiani avessimo vinto assieme ai tedeschi,l'odio mondiale verso noi,sarebbe diffuso quanto lodio verso gli americani ai giorni nostri.. Scusate se sono un po' confuso,ma ho appena finito de lavura'.. Ciaoo
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14-08-2003, 19:20 | #75 | |
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14-08-2003, 20:16 | #76 | |
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