Neuralink parla dei primi 100 giorni del paziente con l'impianto cerebrale

Neuralink ha pubblicato un post in cui parla dei primi 100 giorni dall'impianto di Link nel cervello di Noland Arbaugh. Tutto procede per il meglio e i progressi sono costanti, con Arbaugh capace di fare molte più cose in autonomia rispetto al passato.
di Manolo De Agostini pubblicata il 09 Maggio 2024, alle 14:01 nel canale Scienza e tecnologiaNeuralink
Neuralink ha pubblicato un post in cui ci aggiorna sul PRIME Study e, più in particolare, sullo stato di salute e l'andamento dell'esperimento che ha visto il primo paziente, il tetraplegico Noland Arbaugh, ricevere l'impianto cerebrale Neuralink - denominato Link.
Dopo circa 100 giorni dall'impianto, avvenuto presso il Barrow Neurological Institute di Phoenix in Arizona, sembra che tutto stia procedendo per il meglio.
L'obiettivo dello studio è dimostrare che il Link è sicuro e utile nella vita quotidiana. Prima di avere Link, l'interfaccia digitale principale di Arbaugh era uno stilo per tablet tenuta in bocca (mouth stick) che doveva essere posizionata da un assistente.
We’ve just passed 100 days since the first participant in our clinical trial received his Neuralink implant. Read our latest progress update here: https://t.co/7lckGYCK1H
— Neuralink (@neuralink) May 8, 2024
Lo stick può essere usato solo in posizione verticale per utilizzare una tavoletta e l'uso prolungato può causare disagio, affaticamento muscolare e piaghe da decubito; inoltre, impedisce di parlare normalmente.
Con l'impianto Neuralink la vita di Arbaugh è cambiata in meglio. "La cosa più importante da un punto di vista del comfort è che posso stare sdraiato nel mio letto e usare Link. Con qualsiasi altra tecnologia di assistenza dovevo farmi aiutare da qualcun altro o dovevo sedermi. Stare seduto provoca uno stress mentale e corporeo che mi causerebbe piaghe da decubito o spasmi. Mi permette di vivere nel mio tempo libero, senza bisogno di qualcuno che mi sistemi, ecc. durante la giornata", ha dichiarato Arbaugh.
Nelle settimane successive all'intervento, il primo paziente umano di Neuralink ha usato Link per controllare il suo computer portatile da varie posizioni, anche da sdraiato. Giocare a titoli online con gli amici (scacchi, Civilization VI), navigare su Internet, trasmettere in live streaming e usare altre applicazioni sul MacBook, il tutto controllando un cursore con la mente. Ha persino usato Link per giocare a Mario Kart su Nintendo Switch, cosa che non era più riuscito a fare dopo la lesione al midollo spinale.
"Mi state dando troppo, è come un sovraccarico di lusso, non sono stato in grado di fare queste cose in 8 anni e ora non so nemmeno da dove cominciare a dedicare la mia attenzione", è stato il primo commento di Arbaugh. "Link mi ha aiutato a riconnettermi con il mondo, con i miei amici e con la mia famiglia. Mi ha dato la possibilità di fare di nuovo le cose da solo senza aver bisogno della mia famiglia a tutte le ore del giorno e della notte", ha aggiunto.
Nei giorni feriali, Arbaugh contribuisce alle sessioni di ricerca per un massimo di 8 ore al giorno. Nei fine settimana, l'uso personale e ricreativo ricreazione possono superare le 10 ore al giorno. "Recentemente ha utilizzato il dispositivo per un totale di 69 ore in una sola settimana: 35 ore di sessioni strutturate e altre 34 ore d'uso personale", spiega Neuralink.
"Un mese fa pensavo che il mouth stick fosse molto meglio della BCI (Brain-Computer Interface, ndr), ma quando li abbiamo confrontati ho visto che la BCI era altrettanto buona, se non migliore, e sta ancora migliorando; i giochi a cui posso giocare ora sono nettamente superiori a quelli precedenti. Sto battendo i miei amici in giochi in cui, in quanto tetraplegico, non dovrei batterli".
Neuralink spiega che "la misura standard per la velocità e l'accuratezza del controllo del cursore è il bit per secondo (BPS), calcolato utilizzando un compito a griglia", dove valori più elevati di BPS indicano un migliore controllo del cursore. "Durante la sua prima sessione di ricerca, Noland ha stabilito un nuovo record mondiale per il controllo umano del cursore BCI, pari a 4,6 BPS. Successivamente ha raggiunto 8,0 BPS e attualmente sta cercando di battere i punteggi degli ingegneri del Neuralink utilizzando un mouse (~10 BPS)".
Il Link è in grado di distinguere i click a destra e a sinistra e consente un controllo del cursore sufficientemente preciso per selezionare bersagli di dimensioni simili alle icone e ai pulsanti più piccoli sullo schermo di un computer portatile. La capacità di selezionare bersagli di piccole dimensioni con più tipi di clic consente ad Arbaugh di utilizzare applicazioni e giochi sul suo computer portatile che non erano possibili con il mouth stick.
Noland Arbaugh, il paziente con Neuralink, ha postato su X ''con il pensiero''
Gli ingegneri di Neuralink, nelle settimane successive all'intervento, hanno osservato che alcuni fili si sono ritratti dal cervello, con una conseguente diminuzione del numero di elettrodi funzionanti.
Ciò ha portato a una riduzione del BPS che, tuttavia, è stata compensata modificando l'algoritmo di registrazione per renderlo più sensibile ai segnali restanti, migliorando le tecniche per tradurre questi segnali in movimenti del cursore e l'interfaccia utente.
Gli ingegneri e Arbaugh sono ora concentrati nel portare le prestazioni del controllo del cursore allo stesso livello di quelle delle persone normodotate e "ampliare le funzionalità per includere l'immissione di testo".
In futuro, Neuralink punta a estendere le funzionalità di Link al mondo fisico, per consentire il controllo di bracci robotici, sedie a rotelle e altre tecnologie che possano contribuire ad aumentare l'indipendenza delle persone affette da tetraplegia.
8 Commenti
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Per questo è abbondantemente presto. Prima che possa uscire un peer reviewed che abbia delle basi solide la sperimentazione dovrà essere almeno a un orizzonte di un anno.
Fare un articolo ora o meglio provarci significherebbe cercare di pubblicare dati parziali con una situazione ancora in evoluzione.
Tanto più che uno degli aspetti cruciali di tutta questa faccenda è proprio i possibili effetti indesiderati nel medio e lungo termine.
Ed è proprio così che dovrebbe funzionare.
Nel mondo della ricerca di base (e della Scienza in generale) sperimentazioni, pubblicazioni, correzioni, ripetizioni indipendenti e update vanno di pari passo, non è che prima scopri l’uovo di Colombo e poi basta che gridi al mondo “Ehi guardate - da lontano però eh - ho scoperto l’uovo di Colombo!”
A parziale difesa di Neuralink c’è da dire che questa latitanza di dati è comune a tutto il settore delle BCI, i $$$ in ballo sono tanti.
https://www.hwupgrade.it/news/web/alphafold-3-il-nuovo-modello-ia-di-deepmind-prevede-la-struttura-e-le-interazioni-di-tutte-le-molecole-della-vita_126991.html
così si fa Ricerca, non con tweet ed emotional video spammati qua e là
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