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Risultati sondaggio: Volete una Universita' privata?
Universita' totalmente statale e pubblica (come ora, ma ristrutturata) 111 73.51%
Universita' prevalentemente regionale 7 4.64%
Universita' totalmente regionale 8 5.30%
Universita' prevalentemente regionale anche con intervento privato 10 6.62%
Universita' totalmente privatizzata 15 9.93%
Votanti: 151. Non puoi votare in questo sondaggio

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Old 11-04-2010, 15:30   #41
Bismark85
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Contrario al sistema privatistico USA ma favorevole ad un sistema pubblico funzionante, in cui le rette sono più alte caratteristico dell'uk, in cui il sistema è inoltre più snello e meno stressante! Dove inoltre l'uni si occupa dell'alloggio e di altri servizi basilari (evitando l'affitto privatistico selvaggio diffuso a roma e milano per gli studenti fuori sede)
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Old 11-04-2010, 15:31   #42
Jackari
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Una universita' regionale potrebbe essere fattibilie, ma ci sono enormi rischi...
Qual'e' la differenza? che i soldi arrivano dalla regione anziche' dallo stato. Okay. Ma non siamo noi lo stato?
Se gia' ora non siamo capaci di limitare la corruzione e non riusciamo a gestire adeguatamente le risorse pubbliche, ad evitare gli sprechi, a razionalizzare le risorse, cosa garantisce che ad un livello regionale le cose funzioni meglio?
Non mi risulta che a livello regionale la gestione sia migliore. Invece le possibilita' di sfuggire ad una logica che vorrebbe una gestione razionale dei soldi pubblici sono maggiori. Insomma, non rischiamo di consegnare al signorotto locale un mezzo di corruzione ed una fonte economica senza nessun controllo, o, meglio, con minor controlli di quelli che ci possono essere adesso?
guarda a mio parere i rischi ci sono e si potrebbe pensare ad un doppio livello con il controllo magari dello stato centrale. tuttavia anche questo alla fine non garantisce nulla (basta poco che controllore e controllato si mettano d'accordo). però per esempio alcune funzioni (ad esempio giustizia) potrebbero rimanere allo stato centrale ed esercitare un controllo diffuso e generalizzato (come quello attuale -che pure ha i suoi difetti - )forse con la decentralizzazione i cittadini sono più in grado di controllare ed intervenire sulla gestione della spesa pubblica, cosa che ad oggi è impossibile. e tuttavia a mio parere è anche necessario snellire il sistema pubblico in generale affinchè ciò avvenga. per esempio ridurre previdenza ed assistenza non sarebbe male.
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Old 11-04-2010, 16:15   #43
elect
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Università pubblica con degli investimenti privati.

Un pò come il Poli ora.

Molte aziende sfruttano i laib e i dottorandi, ma i finanziamente pubblici sono vitali, visto che i privati possono indirizzare la ricerca.
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Old 11-04-2010, 16:29   #44
Marziano
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Motivi per cui il sistema all'americana fallirebbe da noi:

Primo: Nessuna università italiana gode, a livello europeo, di un prestigio così alto da poter giustificare una retta nell'ordine delle decine di migliaia di euro a semestre. La credibilità accademica si costruisce nei decenni a suon di premi Nobel, incubatori di successo e marketing. Con 15k sterline/anno ti paghi vitto, alloggio e retta a Oxbridge, con tutti gli immensi vantaggi collaterali dello studio all'estero (ad esempio, assorbire l'inglese piuttosto che il catanese stretto del prof di scienza dei materiali).

Secondo: Anche nel paese degli evasori, i riccherrimi che possono permettersi l'esborso sull'unghia sono comunque pochi. Il figli del ceto medio alto dovranno perciò ricorrere ad una forma di finanziamento, possibilmente non strozzinante. E qui mi fermo, perchè mettere nello stesso periodo le parole Banca, Italiana, Mutuo, e Studente mi provoca riso isterico e crampi.

Terzo: In USA ti indebiti per la law school, ma almeno è garantito che dopo qualche anno passi all'incasso. Chi è lo scemo che, da noi, si ipotecherebbe la nonna per un pezzo di carta di cui, oggi come domani, il mercato del lavoro non sa che farsene? Non è che se domani i Politecnici si mettono a chiedere 20k all'anno, Accenture automaticamente triplica gli stipendi entry level.

Quarto: L'Italia è il paese delle scorciatoie, saldamente in mano agli amici di e ai figli di. Se chiedi il $cifrone$ ad un italiano, quello si aspetta la laurea consegnata a casa, non di dover sgobbare il triplo degli altri. Per la mentalità comune la perfezione è un sistema di università pubblica, dove ci si fa veramente il culo, affiancato ed equiparato ad un sistema privato, diciamo meno impegnativo, per i furbissimi arricchiti.
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Ho trattato con: Salvys, andyus, methis89, pinc0, bubbi, uazzamerican
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Old 11-04-2010, 17:05   #45
superanima
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Non mi risulta, per nessun livello dell'istruzione
Vabbé dai, quella tabella è limitata alla primaria.
Ma soprattutto, quei dati sono comprensivi anche degli investimenti privati, ed è appunto questo che manca nel sistema educativo italiano.
In altre parole, la spesa che lo stato italiano sostiene è già ora una delle più alte, quello che ci manca invece è proprio l'apporto economico degli investimenti privati. Guarda caso, proprio quelli che la sinistra non vuole, nonostante sia proprio l'Ocse a dire chiaramente che la spesa a carico del servizio pubblico non potrà essere aumentata e si dovrà fare in modo che si aumentino invece gli investimenti privati.
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«Uomini belli fecero belle statue e la città aveva belle statue in parte grazie ai bei cittadini» (Lessing)
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Old 11-04-2010, 17:09   #46
Jackari
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Motivi per cui il sistema all'americana fallirebbe da noi:

Primo: Nessuna università italiana gode, a livello europeo, di un prestigio così alto da poter giustificare una retta nell'ordine delle decine di migliaia di euro a semestre. La credibilità accademica si costruisce nei decenni a suon di premi Nobel, incubatori di successo e marketing. Con 15k sterline/anno ti paghi vitto, alloggio e retta a Oxbridge, con tutti gli immensi vantaggi collaterali dello studio all'estero (ad esempio, assorbire l'inglese piuttosto che il catanese stretto del prof di scienza dei materiali).

Secondo: Anche nel paese degli evasori, i riccherrimi che possono permettersi l'esborso sull'unghia sono comunque pochi. Il figli del ceto medio alto dovranno perciò ricorrere ad una forma di finanziamento, possibilmente non strozzinante. E qui mi fermo, perchè mettere nello stesso periodo le parole Banca, Italiana, Mutuo, e Studente mi provoca riso isterico e crampi.

Terzo: In USA ti indebiti per la law school, ma almeno è garantito che dopo qualche anno passi all'incasso. Chi è lo scemo che, da noi, si ipotecherebbe la nonna per un pezzo di carta di cui, oggi come domani, il mercato del lavoro non sa che farsene? Non è che se domani i Politecnici si mettono a chiedere 20k all'anno, Accenture automaticamente triplica gli stipendi entry level.

Quarto: L'Italia è il paese delle scorciatoie, saldamente in mano agli amici di e ai figli di. Se chiedi il $cifrone$ ad un italiano, quello si aspetta la laurea consegnata a casa, non di dover sgobbare il triplo degli altri. Per la mentalità comune la perfezione è un sistema di università pubblica, dove ci si fa veramente il culo, affiancato ed equiparato ad un sistema privato, diciamo meno impegnativo, per i furbissimi arricchiti.
non sono d'accordo per i punti 2 e 4.
per il primo, credo che i riccherrimi possano ben pagare 15k l'anno per l'istruzione dei pargoli visto il ritmo con il quale in genere questi gli fanno fuori i soldi (auto, moto, feste, vacanze, altre puttanate)
per il secondo, credo che il sistema migliore per la mentalità comune sia quello attuale dove nel pubblico si fa veramente il culo solo chi non ha santi in paradiso. gli altri una laurea se la prendono uguale. (anzi diciamo che oggi come oggi una laurea pare che se la prendono tutti dato che le direttive sono di non bocciare per beccare più contributi statali).
Jackari è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 11-04-2010, 17:19   #47
Zodd_Il_nosferatu
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Maggior controllo della qualità dell'insegnamento.
quoto in pieno!!
il primo semestre ho dovuto studiare geometria con un professore che non sapeva spiegare una mazza, e ho dovuto studiare tutto da me, con la conseguenza di essere segato all'esame...

quest'altro semestre ho statistica, ed il professore che spiega non è peggio, ma di più... e ogni volta seguire la sua lezione è una cosa impossibile!
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trattato positivamente con: robby66; Emulatore; fabrimax84
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Old 11-04-2010, 17:37   #48
Dream_River
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Quote:
Originariamente inviato da superanima Guarda i messaggi
Vabbé dai, quella tabella è limitata alla primaria.
Non è vero, se noti è presente anche la voce "Tertiary Education", chi comprende sia "High school" che "University"

http://en.wikipedia.org/wiki/Education#Higher_education

Quote:
Ma soprattutto, quei dati sono comprensivi anche degli investimenti privati, ed è appunto questo che manca nel sistema educativo italiano.
In altre parole, la spesa che lo stato italiano sostiene è già ora una delle più alte, quello che ci manca invece è proprio l'apporto economico degli investimenti privati. Guarda caso, proprio quelli che la sinistra non vuole, nonostante sia proprio l'Ocse a dire chiaramente che la spesa a carico del servizio pubblico non potrà essere aumentata e si dovrà fare in modo che si aumentino invece gli investimenti privati.
Cercando informazioni proprio riguardo all'Ocse ho trovato questo articoli

Fonte: http://www.adnkronos.com/IGN/Altro/?id=1.0.2489340955

Ocse, l’Italia spende poco per scuola e università
Se tra il 1996 e il 2006 gli stipendi in Italia sono cresciuti dell’11%, nei paesi Ocse l’incremento medio è stato del 15%.


Secondo i dati dell’Ocse di Parigi, l’Italia spende 6.835 dollari per ogni suo alunno del ciclo primario contro una media di 6.252 dollari. A livello secondario il vantaggio tuttavia è già annullato con una spesa per studente pari a 7.648 dollari e una media Ocse di 7.804 dollari. Ma è al terzo gradino della scala educativa, che si produce il gap: a fronte di una media Ocse di 11.512 dollari, in Italia la spesa si assesta a 8.026 dollari. Un dato, questo, che tuttavia deve tener conto dell’anomalia Stati Uniti, dove i prezzi delle università superano ampiamente i 20.000 dollari l’anno facendo dunque salire la media Ocse. In Italia, nota l’Ocse, i prezzi sono invece calmierati dal fatto che gli stanziamenti statali a favore delle università crescono solo modestamente e al tempo stesso gli atenei pubblici non possono aumentare oltre una certa soglia le rette che fanno pagare agli studenti. Un duplice trend che rischia di risultare in uno scadimento di lungo periodo dell’istruzione universitaria. L’Italia infatti spende cumulativamente per ogni suo studente tra i 6 e i 15 anni 70.126 dollari, oltre 2mila in più della media Ocse di 67.895 dollari ma se si guarda all’incidenza delle spese in istruzione rispetto al Pil, l’Italia appare in netto ritardo.

Mentre la media delle principali economie mondiali investe il 5,8% del Pil nel proprio sistema scolastico, in Italia questa percentuale scende al 4,7%. E ancora: se tra il 1995 e il 2005 gli investimenti nella scuola nell’Ocse sono aumentati del 41%, in Italia l’incremento è rimasto contenuto al 12%. A livello di stipendi pagati agli insegnanti, l’Italia offre remunerazioni relativamente basse al suo corpo docente. Lo stipendio di un maestro di scuola elementare con 15 anni di esperienza si assesta attorno ai 29.287 dollari, in sesta posizione nella classifica Ocse ma con un trend che preoccupa: gli stipendi infatti crescono ogni anno meno della media Ocse. Se tra il 1996 e il 2006 gli stipendi in Italia sono cresciuti dell’11%, nei paesi Ocse l’incremento medio è stato del 15%.

A sorpresa i docenti e gli istituti scolastici sembrano invece godere della fiducia dei genitori. Secondo le indagini Ocse, infatti, l’80% dei genitori degli studenti di 15 anni sono convinti che gli standard degli istituti seguiti dai figli siano buoni o molto buoni contro una media Ocse del 77%. Per quanto riguarda la formazione degli adulti, la percentuale di italiani di età compresa tra i 25 e i 34 che persegue o hanno completato studi terziari rimane ampiamente al di sotto della media euro: 17% contro il 33% Ocse. L’introduzione della laurea breve ha permesso all’Italia di raddoppiare la percentuale di quanto finiscono gli studi universitari, dal 19% al 39% contro una media Ocse del 37% ma l’Italia rimane indietro negli studi più brevi per la qualificazione professionale al lavoro. In Italia arriva alla laurea solo il 45% degli iscritti al primo anno contro una media Ocse del 69%. L’università italiana infine rimane una destinazione secondaria per gli studenti internazionali. Nel 2006, su un totale di 2,9 milioni di studenti stranieri che hanno scelto di trascorrere un anno di formazione all’estero, solo il 2% ha deciso di venire in Italia. A paragone il 20% è andato negli Usa, il 9% in Germania e l’8% in Francia.

Quindi direi che semmai che i dati Ocse mettono in evidenza come lo stato dovrebbe maggiormente investire sull'università e sull'istruzione in generale, oltre a pretendere una maggiore selezione del corpo docente e del uso fatto dei finanziamenti, per poter garantire un servizio sempre più di qualità e che spinga gli studenti a proseguire gli studi

Dare la colpa della carenze dell'istruzione in Italia, sia universitaria che non, al carattere pubblico dell'istruzione è pretestuoso visto che da sempre ma mai come oggi il sistema dell'istruzione pubblica a stato dissanguato per poter essere il capro espiatorio dell'incompetenza economica e politica dei vari governi
Aldilà del fatto che ci sono buoni motivi per sostenere che rientri negli interessi di chi ci governa, ma non dei governati, mettere l'istruzione nelle mani dei privati
__________________
Chiesa Valdese - Remember, my child: Without innocence the cross is only iron, - Grazie Daniele di regalarmi ogni giorno il tuo amore! - Per l'Alternativa - Chi ci pensa nel miele, annega - La Filosofia è come la Russia, piena di paludi e spesso invasa dai tedeschi. (Roger Nimier)
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Old 11-04-2010, 17:53   #49
Scalor
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università privata. ne faccio una questione di qualità. basta confrontare molte statali con la maggior parte delle private che conosco (non tutte, ce ne son di fuffa anche private) e la preparazione è nettamente migliore, i docenti sono migliori, i servizi son nettamente migliori.

aumentano i costi? a parte che non è per forza detto...ma anche ci dovessimo avvicinare al sistema USA: ben venga che ci sia un po' di "selezione", non sul reddito ovviamente (non è che i non ricchi in america non possono studiare) ma almeno un po' di più sul sacrificio richiesto alle famiglie. sicuramente si vedrebbero meno cazzoni spinti dalla famiglia che voglia di studiare non ce l'hanno. ne guadagneremmo tutti.

Badate bene, non vi parla un bocconiano figlio di imprenditori, ma uno studente (ancora per poco ) della Cattolica di Milano con padre operario e madre casalinga. ci son sacrifici da parte di tutti, ma:

-io son incentivato a finire bene E NEI TEMPI
- i miei genitori credono in me e seppur con sacrificio investono in me, spingendomi a non perdermi per strada.

ho compagni di università, fuori corso però, che DEVON prendere la laurea (media del 18 ovviamente) perchè altrimenti il padre non li fa lavorare nell'azienda di famiglia....ovviamente non serve a nulla prendere la laurea così.

comunque questo è un altro discorso
io voglio l'istruzione pubblica per vari motivi,
1 se ci fosse l'università privata con lo stipendio che mi ritrovo non riuscirei a mantenere i figli all'università privata.
2 non voglio fare debiti, n farli fare ai miei figli in italia fare debiti è da suicidio un neolaureato poi all'inizio si barcamena tra cocccoco e coccodè.
3 la mia vita è limitata quindi se devo sobbarcarmi debiti per fare studiare i figli significa che devo gia adesso fare il barbone per risparmiare e accantonare i soldi.
Scalor è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 11-04-2010, 18:00   #50
Marziano
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non sono d'accordo per i punti 2 e 4.
per il primo, credo che i riccherrimi possano ben pagare 15k l'anno per l'istruzione dei pargoli visto il ritmo con il quale in genere questi gli fanno fuori i soldi (auto, moto, feste, vacanze, altre puttanate)
Beh, ma le puttanate finirebbero comunque per sommarsi ai costi della retta universitaria Moltiplica per i 2.5 figli statistici e vedi che ti serve un reddito piuttosto sostenuto. Cmq il sistema dei prestiti è una realta che non ho inventato io, e se è necessario in un paese ricco come gli USA non vedo come potremmo farne a meno noi.

Quote:
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per il secondo, credo che il sistema migliore per la mentalità comune sia quello attuale dove nel pubblico si fa veramente il culo solo chi non ha santi in paradiso. gli altri una laurea se la prendono uguale. (anzi diciamo che oggi come oggi una laurea pare che se la prendono tutti dato che le direttive sono di non bocciare per beccare più contributi statali).
Siamo figli di esperienze diverse allora, perchè io tutto questo commercio non l'ho visto (ed ho studiato in quel di Napoli, che è tutto dire). Lauree a gratis nell'università pubblica semplicemente non esistono, un minimo di culo se lo devono fare tutti. Certo, qualche esamuccio farsa c'e' sempre, gente con i santi in paradiso riesce a strappare un paio di 18 immeritati, ma se ti fai un giro nelle facoltà vedrai folle crescenti di gente bloccata da anni su un propedeutico (segno che lo standard è alto, basta confrontare il totale degli iscritti con quello dei laureati per rendersene conto)
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Ultima modifica di Marziano : 11-04-2010 alle 18:02.
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Old 11-04-2010, 18:20   #51
Allure
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Ma per carità, l'università privata sarebbe solo il colpo di grazia per questa brutta copia di paese civilizzato. Già i ragazzi sono demotivati con il sistema attuale, immaginatevi un sistema privato che aggraverebbe ancor di più il divario ricchi/poveri.
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Old 11-04-2010, 18:29   #52
Мир
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Ma per carità, l'università privata sarebbe solo il colpo di grazia per questa brutta copia di paese civilizzato. Già i ragazzi sono demotivati con il sistema attuale, immaginatevi un sistema privato che aggraverebbe ancor di più il divario ricchi/poveri.
Eppure questo pare essere il disegno...
Certo e' che se l'Universita' privata sara' come la sQuola privata...
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Old 11-04-2010, 18:47   #53
Jackari
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Beh, ma le puttanate finirebbero comunque per sommarsi ai costi della retta universitaria Moltiplica per i 2.5 figli statistici e vedi che ti serve un reddito piuttosto sostenuto. Cmq il sistema dei prestiti è una realta che non ho inventato io, e se è necessario in un paese ricco come gli USA non vedo come potremmo farne a meno noi.
si però si parlava di 15k e non di 60 ed oltre come in USA. Magari molti papi sarebbero più severi con i figli proprio per potersi mantenere la loro istruzione (piucchealtro è una speranza).


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Siamo figli di esperienze diverse allora, perchè io tutto questo commercio non l'ho visto (ed ho studiato in quel di Napoli, che è tutto dire). Lauree a gratis nell'università pubblica semplicemente non esistono, un minimo di culo se lo devono fare tutti. Certo, qualche esamuccio farsa c'e' sempre, gente con i santi in paradiso riesce a strappare un paio di 18 immeritati, ma se ti fai un giro nelle facoltà vedrai folle crescenti di gente bloccata da anni su un propedeutico (segno che lo standard è alto, basta confrontare il totale degli iscritti con quello dei laureati per rendersene conto)
beh immagino che le cose cambino parecchio da università ad università e da facoltà e facoltà ma la gente raccomandata (oltre a sedere in quasi tutti i posti di dottorato e anche in molti da professore) è sempre riuscita a portarsi a casa la laurea con poco sforzo (quando non direttamente con i soldi: inutile che sto a richiamare fatti di cronaca più o meno recenti).
pensare, ritenere e dire il contrario è negare l'evidenza.
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Old 11-04-2010, 18:54   #54
knivv
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università privata. ne faccio una questione di qualità. basta confrontare molte statali con la maggior parte delle private che conosco (non tutte, ce ne son di fuffa anche private) e la preparazione è nettamente migliore, i docenti sono migliori, i servizi son nettamente migliori.
ha ha ha ha divertente.
Intendi dire la Cattolica dove puoi pagare per effettuare un corso "alternativo" di analisi oppure la stessa università che ha il triplo degli appelli rispetto al Politecnico di Milano ?
Magari la maggior qualità è quando ti manca un esame, non riesci a superarlo e allora vai ad elemosinare un 18 dal rettore/professore. (Caso limite, una mia amica mi raccontava di aver sentito una madre, con figlia allegata, che chiedeva di passare TUTTI i corsi d'inglese perchè non riusciva a superarli e gli mancavano solo quelli!)
Oppure come università private degne di nota ti riferisci alla LIUC di Castellanza? Dove puoi decidere se dare alcuni esami in modalità "Challenge" o normale, nel primo caso frequenti un corso completo nel secondo rinunci ad un voto sulla laurea e ti tagliano praticamente metà programma.

Che le Università pubbliche siano fuffe è un tuo parere personale, fino a prova contraria i Politecnici di Milano e Torino sono fra le univeristà migliori in Italia, che poi ci siano delle università che potrebbero essere tagliate allegramente sono più che daccordo ma da qui a dire che le univeristà private sono meglio di quelle pubbliche...consentimi di dissentire

ps. entrambe le cose mi sono state dette da studenti che hanno usufruito di tali "agevolazioni".
knivv è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 11-04-2010, 19:02   #55
killercode
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Vabbé dai, quella tabella è limitata alla primaria.
Ma soprattutto, quei dati sono comprensivi anche degli investimenti privati, ed è appunto questo che manca nel sistema educativo italiano.
In altre parole, la spesa che lo stato italiano sostiene è già ora una delle più alte, quello che ci manca invece è proprio l'apporto economico degli investimenti privati. Guarda caso, proprio quelli che la sinistra non vuole, nonostante sia proprio l'Ocse a dire chiaramente che la spesa a carico del servizio pubblico non potrà essere aumentata e si dovrà fare in modo che si aumentino invece gli investimenti privati.
E di chi è la colpa se non dei privati se non investono nelle università? Non venirmi a dire che non riescono ad investire per problemi burocratici/logistici, perchè da noi, a Parma è venuto l'ESERCITO DEGLI STATI UNITI ad investire, forse non hai capito, te lo ripeto ESERCITO DEGLI STATI UNITI D'AMERICA
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Old 11-04-2010, 19:12   #56
The Pein
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E di chi è la colpa se non dei privati se non investono nelle università? Non venirmi a dire che non riescono ad investire per problemi burocratici/logistici, perchè da noi, a Parma è venuto l'ESERCITO DEGLI STATI UNITI ad investire, forse non hai capito, te lo ripeto ESERCITO DEGLI STATI UNITI D'AMERICA
Quanti soldi?
Per cosa?
Com'è che è venuto fin da noi invece che ad Harvard?
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MARCO SIMONCELLI#58
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Old 11-04-2010, 19:20   #57
killercode
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Quanti soldi?
Per cosa?
Com'è che è venuto fin da noi invece che ad Harvard?
Quanti soldi non sò, per lo studio di un sistema per il rilevamento automatico delle persone, probabilmente son andati anche ad harvard, loro hanno un sacco di soldi, fanno studiare a più gruppi e poi elaborano i vari risultati
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Old 11-04-2010, 19:36   #58
Marziano
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beh immagino che le cose cambino parecchio da università ad università e da facoltà e facoltà ma la gente raccomandata (oltre a sedere in quasi tutti i posti di dottorato e anche in molti da professore) è sempre riuscita a portarsi a casa la laurea con poco sforzo (quando non direttamente con i soldi: inutile che sto a richiamare fatti di cronaca più o meno recenti).
pensare, ritenere e dire il contrario è negare l'evidenza.
Per diventare ricercatore barra prof devi superare una selezione che è nelle mani di una commissione ristretta e facilmente influenzabile. Ti basta che un paio siano amici di papà o dello zio, niente di impossibile.
Per conseguire una triennale fetente devi sostenere una media di 25 esami, diciamo con 15 docenti diversi tra cattedrati, precari a contratto e comparse varie, appartenenti tipicamente a facoltà diverse (es. a informatica incontri il prof di fisica, quello di ingegneria, quello di matematica ecc.) e che quindi al di fuori dei CCS non si cagano.
L'assistente barra associato a contratto ha una paura fottuta di sbagliare qualcosa, di creare irregolarità, e te ne accorgi da come maneggia lo statino
e supervisiona le firme. Per di più gli appelli non sono privati, c'e' sempre gente che origlia pesantemente, prende appunti, e si fa i cazzi degli esaminati chiedendo quanto hai preso ecc.
Per imbrogliare sistematicamente in questo complesso gioco, sarai d'accordo, lo zio segretario comunale ti serve a poco. Ci vuole una mano benevola piuttosto potente, e che si prenda il disturbo di corrompere un mare di gente. Se Renzo Bossi non è riuscito ad evitare due bocciature alla maturità, pensa quanto può essere semplice fregarsi il titolo di dottore..
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Old 11-04-2010, 19:41   #59
Dream_River
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Originariamente inviato da Antonio23 Guarda i messaggi
questa è la visione dell'università nei paesi che funzionano, e come confermano questi post, tra quelli non c'è l'Italia.
I post semmai confermano che l'ultima cosa di cui abbiamo bisogno a che sempre meno gente possa permettersi un istruzione universitaria e che l'università venga ridotta ad un complesso istituto professionale
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Old 11-04-2010, 19:45   #60
Jackari
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Originariamente inviato da Marziano Guarda i messaggi
Per diventare ricercatore barra prof devi superare una selezione che è nelle mani di una commissione ristretta e facilmente influenzabile. Ti basta che un paio siano amici di papà o dello zio, niente di impossibile.
Per conseguire una triennale fetente devi sostenere una media di 25 esami, diciamo con 15 docenti diversi tra cattedrati, precari a contratto e comparse varie, appartenenti tipicamente a facoltà diverse (es. a informatica incontri il prof di fisica, quello di ingegneria, quello di matematica ecc.) e che quindi al di fuori dei CCS non si cagano.
L'assistente barra associato a contratto ha una paura fottuta di sbagliare qualcosa, di creare irregolarità, e te ne accorgi da come maneggia lo statino
e supervisiona le firme. Per di più gli appelli non sono privati, c'e' sempre gente che origlia pesantemente, prende appunti, e si fa i cazzi degli esaminati chiedendo quanto hai preso ecc.
Per imbrogliare sistematicamente in questo complesso gioco, sarai d'accordo, lo zio segretario comunale ti serve a poco. Ci vuole una mano benevola piuttosto potente, e che si prenda il disturbo di corrompere un mare di gente. Se Renzo Bossi non è riuscito ad evitare due bocciature alla maturità, pensa quanto può essere semplice fregarsi il titolo di dottore..
scusa è ristretta la commissione per i dottorandi e non lo è quella per gli esami dove ci sono il prof. i suoi docenti a contratto i suoi dottorandi? appartenenti a facoltà diverse forse nelle facoltà con pochi iscritti, nelle altre proprio no.
senza parlare di esami d'ammissione truccati (e anche qui basta guardare nelle cronache più o meno recenti), del fatto che tutti i prof. più o meno fanno parte della stessa cerchia dove vige io fo un favore a te e tu fai un favore a me?
eppoi le persone che stanno in aula ad assistere secondo te si mettono a contestare il giudizio del prof?. poi se questo è anche un minimo smaliziato ci mette poco a far fare buona figura all'esaminando
ho l'impressione che tu faccia un pò troppo riferimento alla tua esperienza personale.

Ultima modifica di Jackari : 11-04-2010 alle 19:47.
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