Facebook F8: realtà virtuali, aumentate e un Messenger sempre più smart

Facebook F8: realtà virtuali, aumentate e un Messenger sempre più smart

Ecco le novità introdotte e promesse da Facebook nel corso della F8, conferenza annuale giunta alle decima edizione. Si parla di realtà virtuale, realtà aumentata e un utilizzo davvero pervasivo dell'intelligenza artificiale, con uno sguardo verso un futuro che non è nemmeno troppo lontano

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Facebook
 

Cinquantamila partecipanti provenienti da quasi 100 paesi del mondo, radunati alla corte di "re" Zuckerberg: sono questi i numeri impressionanti dell'evento F8, la conferenza annuale di Facebook giunta alla decima edizione e ospitata nella città di San Jose, in quella Silicon Valley che è di fatto il motore tecnologico a livello mondiale da decenni. Non molto lontano dall'altrimenti sconosciuta Menlo Park (che è una cittadina di poco più di trentamila abitanti, non un parco), dove Facebook ha la propria sede.

Il fenomeno Facebook non sembra placarsi, con buona pace di chi da anni ne annuncia l'imminente declino; i quasi due miliardi di utenti parlano da soli, così come il fermento che gravita intorno alle possibili e reali evoluzioni della piattaforma social più importante e diffusa di sempre. Non vi è alcun dubbio nemmeno sul tema dominante, declinato in diverse forme, ovvero la realtà aumentata: se non vi è chiaro come possa una piattaforma social sposarsi con un tema ancora tutto sommato fumoso per la maggior parte della gente, continuate a leggere.

Il fenomeno Facebook non sembra placarsi, con buona pace di chi da anni ne annuncia l'imminente declino

Occorre prima di tutto ripetere le differenze che esistono fra realtà virtuale (indicata spesso come VR, Virtual Reality) e realtà aumentata (AR): nel primo caso lo scenario offerto all'utente è uno spazio interamente creato dalle macchine, nel quale muoversi indossando speciali caschi o apparecchi indossabili di vario genere. Tutto è "finto", con enormi potenzialità ma anche molti limiti, il più grande dei quali sta proprio nella necessità di trovarsi in spazi ben definiti indossando strumentazione ingombrante e PC di grande potenza. Esperienze uniche, certo, ma vincolate a uno spazio ben preciso e, fino ad ora, nemmeno così diffuse come chi li propone sperava. Facebbok in primis, avendo acquisito uno dei player più importanti, Oculus Rift. La realtà aumentata è cosa diversa: si tratta di aggiungere alla realtà che abbiamo di fronte alcuni elementi che la possano in qualche modo arricchire. Certo, vengono in mente i Google Glass, che però non possono certo essere definiti un successo e resta un progetto attualmente archiviato. Un altro esempio però viene alla mente, e in questo caso il successo è stato enorme: Pokemon Go. Non si indossa nulla, si una semplicemente lo smartphone che abbiamo in tasca. Ecco quindi che la tecnologia già c'è, serve solo sviluppare codice e creare applicazioni credibili. Si pensi alla possibilità di inquadrare il Colosseo con lo smartphone e vedere apparire in sovraimpressione tutta una serie di informazioni utili (citando proprio l'esempio fatto da Zuckerberg), oppure partecipare a chat di gruppo in cui tutto viene arricchito con.. con... il limite è la fantasia. Nel dubbio Facebook ha scelto di percorrere entrambe le strade, sebbene è apparsa ben chiara una forte preferenza per la realtà aumentata in abbinamento ad algoritmi AI, Intelligenza Artificiale.

Facebook Spaces

Facebook Spaces può essere considerato come la concretizzazione dello sforzo di investimento e ingegneristico di Facebook nella realtà virtuale e, in particolare, dell'acquisizione di Oculus VR per i già citati 2 miliardi di dollari. Si tratta di un'app per il visore di realtà virtuale Oculus Rift che permette di trascorrere del tempo con gli amici in un ambiente virtuale interattivo e divertente, come se tutti fossero nella stessa stanza.

Facebook Spaces

La versione beta di Facebook Spaces si può fin da subito scaricare gratuitamente da Oculus Store. L'app permette di interagire con amici e conoscenti all'interno di ambienti dinamici ricavati a partire dalle foto a 360 gradi. Si parte da una foto scelta tra quelle caricate su Facebook e da questa viene ricavato un avatar da collocare nell'ambiente virtuale. Si può personalizzare l'avatar seguendo i propri gusti, quindi cambiare il colore e il look dei capelli, aggiungere un cappellino o gli occhiali da sole, modificare gli occhi, e così via.

Facebook Spaces

L'app di realtà virtuale, infatti, crea un modello poligonale a partire dalla foto di Facebook selezionata. L'utente può usare delle mani virtuali per selezionare le varie opzioni a disposizione e arricchire il modello con una serie di particolari renderizzati in tempo reale. A questo punto si invitano gli amici e si inizia a comunicare disegnando delle forme in aria servendosi di un pennarello virtuale.

Facebook Spaces supporta i nuovi controller Oculus Touch, il che consente di interagire in maniera più articolata gestendo in maniera separata le dita ad esempio all'interno della sezione di personalizzazione dell'avatar. All'interno della realtà virtuale si può comunicare tramite chat vocale e salutarsi agitando le mani che impugnano gli Oculus Touch. Si possono condividere foto a 360 gradi e altri ricordi presenti nella Timeline di Facebook, in modo da riviverli insieme agli amici coinvolti nell'esperienza VR.

Facebook Spaces

Al momento Facebook Spaces è in versione beta: Facebook vuole ascoltare il feedback degli utenti per poi apportare modifiche e introdurre altre funzionalità.

Non manca la possibilità di coinvolgere nell'esperienza quanti più amici possibile: lo si fa attraverso le Videochiamate di Messenger. È sufficiente che gli amici rispondano alla chiamata sul proprio telefono cellulare per entrare subito a far parte del nostro mondo virtuale. E non manca il bastone per i selfie che si può utilizzare per scattare foto dell'esperienza e condividere con gli amici su Facebook i ricordi creati all'interno della realtà virtuale. Facebook vuole garantire il massimo controllo sull'esperienza agli utenti coinvolti, che hanno quindi l'opportunità di mettere l'app in pausa. Si può anche decidere di silenziare gli amici e di rimuoverli dal proprio spazio virtuale. Al momento Facebook Spaces è disponibile in versione beta: Facebook vuole ascoltare il feedback degli utenti e sulla base di questo apportare delle modifiche e introdurre altre funzionalità. Per il colosso dei social network si tratta di un'applicazione molto importante nella misura in cui concretizza alcuni sforzi nel campo della realtà virtuale e l'idea di Mark Zuckerberg di un mondo connesso in maniera alternativa tramite ambienti virtuali. Anche per questo, perlomeno inizialmente, a livello ufficiale è compatibile solo con Oculus Rift e Oculus Touch. Gli utenti di HTC Vive, però, possono comunque scaricarla e utilizzarla tramite Revive.

Camera Effects Platform

Per rispondere in maniera concreta e produttiva alla sfida della realtà aumentata è necessario come primo passo mettere a disposizione degli sviluppatori tutti gli strumenti necessari poiché essi possano mettere nelle mani del pubblico esperienze soddisfacenti e coinvolgenti. Ecco che Zuckerberg annuncia una piattaforma - Camera Effects Platform - dedicata proprio agli sviluppatori che vogliano sfruttare tutte le potenzialità della realtà aumentata in unione con le funzionalità fotografiche integrate nelle varie app che Facebook offre al pubblico. Il fondatore di Facebook è stato molto chiaro: "La realtà aumentata sarà la prossima rilevante piattaforma di computing".

Per un argomento come la realtà aumentata sono le dimostrazioni che valgono più delle parole: Zuckerberg ha mostrato alla platea cosa è possibile fare, ad esempio, con le Facebook Stories introdotte lo scorso mese. Presto gli utenti troveranno moltissimi effetti che andranno oltre la semplice applicazione di cornici o di "maschere virtuali", già disponibili oggi su altre app, e introdurranno anche testi ed immagini tridimensionali così da offrire la percezione che gli elementi aggiunti si trovino nello stesso ambiente che stiamo inquadrando. Altre nuove funzionalità possono essere, ad esempio, la trasformazione di una foto da bi- a tridimensionale: ecco che un normale ufficio può improvvisamente riempirsi d'acqua o di palline che rimbalzano. La funzionalità di fotocamera integrata nell'app di Facebook farà uso di tecnologie di riconoscimento degli oggetti, così da poter suggerire l'applicazione di effetti contestuali a ciò che si sta inquadrando: una nuvoletta di vapore su una tazza di caffè o una etichetta estrosa ad una bottiglia di vino. "Il futuro sarà delizioso. Alcuni di questi effetti saranno divertenti, altri saranno utili" ha commentato Zuckerberg.

All'interno di Camera Effects Platform saranno disponibili strumenti per tracciare il movimento dei volti, per sfruttare il movimento del telefono e le API di scripting

Zuckerberg ha riconosciuto che Facebook è in qualche modo in ritardo sulla realtà aumentata, ma ha voluto sottolineare che le tecnologie di riconoscimento degli oggetti e di machine learning che ha sviluppato sono in grado di regalarle un vantaggio competitivo sui concorrenti. "Anche se siamo un po' lenti ad aggiungere la fotocamera a tutte le nostre app, sono fiducioso che ciò rappresenti una vera spinta in avanti per la realtà aumentata".All'interno di Camera Effects Platform saranno disponibili strumenti per tracciare il movimento dei volti, per sfruttare il movimento del telefono e le API di scripting, nonché alcuni strumenti specifici per Facebook Live. La nuova piattaforma per gli sviluppatori è già disponibile da ieri in forma di beta chiusa. A questo indirizzo è possibile fare richiesta per partecipare.

Bot, ovunque

Non poteva mancare durante l'F8 Facebook Messenger, che negli scorsi anni si è trasformata da semplice app di messaggistica a piattaforma polifunzionale. Messenger può adesso utilizzare applicazioni, ha uno store proprietario, e può sfruttare un'armata di bot capace di rispondere a qualsiasi esigenza dell'utente utilizzando algoritmi di IA. La piattaforma può contare su una base di 1,2 miliardi di persone, 100 mila sviluppatori e altrettanti bot attivi, ed ogni mese gli utenti scambiano circa 2 miliardi di messaggi con le imprese, che possono rispondere adesso non solo mediante un operatore umano, ma anche attraverso bot basati su algoritmi più o meno avanzati. Fra le prime novità annunciate su Messenger durante l'F8 parecchie sono relative proprio ai cosiddetti bot.

La nuova scheda Discover, ad esempio, permette di trovare eventuali bot da consultare all'interno della schermata iniziale di Messenger. I bot potranno essere scoperti anche attraverso nuovi codici definiti "parametrici": scansionando uno di questi codici con la fotocamera del proprio dispositivo sarà  possibile collegarsi al brand correlato e iniziare a conversare con l'intelligenza artificiale. Verranno introdotte sulla piattaforma anche le Chat Extension, che consentono a più utenti di consultare contemporaneamente lo stesso brand (o lo stesso bot). Aggiungendo un bot in un gruppo, la conversazione potrà essere condivisa con più persone potendo contare sulle funzionalità  aggiuntive consentite dal bot: un esempio fatto dalla società è la riproduzione di una canzone mediante Spotify, che sarà  proposta all'interno del gruppo su tutti i dispositivi che stanno partecipando in quel momento.

Ci sono novità  anche su M, l'assistente virtuale specifico di Messenger. M può adesso ordinare cibo attraverso delivery.com o suggerire un ordine quando si discute su cosa mangiare in uno specifico momento della giornata. L'intera esperienza, dall'ordine di gruppo al pagamento, può essere completata dentro Messenger senza mai lasciare l'applicazione. Queste sono le novità principali previste sulla piattaforma, ma ce ne sono anche altre: ad esempio nuovi giochi (anche Game bot), o le Smart Replies che aiutano i gestori delle pagine a rispondere più velocemente alle domande che vengono poste più di sovente come l'orario di lavoro, le indicazioni per raggiungere il negozio fisico o le informazioni di contatto.

1 Commenti
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PietroGiuliani22 Aprile 2017, 12:14 #1
Ma la dovevano chiamare proprio "Fotto" la convention?
Tra l'altro letta correttamente sembra un convegno per fotografi...

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