Seagate Momentus PSD: al debutto i dischi ibridi

Seagate Momentus PSD: al debutto i dischi ibridi

I dischi rigidi ibridi, annunciati da tempo, fanno solo ora la propria timida apparizione sul mercato. Approfondiamo teoricamente le potenzialità di questa tecnologia, ad oggi ancora avvolta da un alone di confusione, prendendo spunto dal modello Seagate Momentus PSD da 160GB equipaggiato con 256MB di memoria Flash

di pubblicato il nel canale Storage
Seagate
 

Tecnologia ibrida in dettaglio

Come funziona, nello specifico, un disco ibrido? I discorsi fatti in precedenza in effetti non sono che una generalizzazione del concetto generale, che sarebbe troppo riduttivo riassumere in due righe.

Un disco ibrido dispone di una memoria Flash, spesso indicata come NV Memory, dove N e V non sono altro che le iniziali di Non Volatile. I dati, insomma, rimangono in memoria anche spegnendo il PC o facendo mancare l'alimentazione, come accade ad esempio per le schede memoria presenti nelle macchine fotografiche digitali. Prima di addentrarci nella descrizione del processo di lettura e scrittura, occorre focalizzare l'attenzione sul concetto di Pin List.

Indispensabile per poter sfruttare le potenzialità dei dischi rigidi ibridi è la tecnologia ReadyDrive di Windows Vista. Siamo di fronte ad un pacchetto software in grado di sfruttare al meglio le specifiche ATA-8, chiamate in codice Piton. Queste nuove specifiche sono state studiate apposta per controllare al meglio le unità ibride, in quanto permettono all'host (il sistema nel suo complesso) di riconoscere particolari LBA (Logical Block Adress) del disco, ed optare per averne una copia anche nella memoria non volatile.

In pratica il sistema, grazie a ReadyDrive, si fa carico di "decidere" quali informazioni duplicare all'interno della memoria Flash, al fine di averle disponibili senza doverle reperire direttamente su disco, operazione molto più lenta. Questa Pin List, cosa molto importante, è dinamica e aggiornabile, nonché soggetta a variazioni che sono direttamente modificate in base all'utilizzo che si fa del PC. Ne parleremo più avanti.

Le celle della memoria statica NAND Flash hanno un numero di letture e scritture limitato, sebbene si parli di ordine di decine di migliaia di cicli. Uno dei comandi delle già citate specifiche ATA-8 prende il nome di Wear-leveling, che permette di non andare a scrivere sempre gli stessi chip memoria a scapito di altri non utilizzati. Un algoritmo quindi che distribuisce in modo molto omogeneo i processi di scrittura sulla memoria Flash, che permette di allungare ancora di più la vita delle memorie stesse. Al tempo stesso permette di tenere traccia delle informazioni che andranno a popolare la precedentemente citata Pin List.

 
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