Schede video e memoria: da 256MB a 1GB

Un elevato quantitativo di memoria video può realmente incidere sulle prestazioni velocistiche con i più recenti giochi 3D? Abbiamo confrontato 3 schede video basate su GPU ATI Radeon HD 3850 identiche per specifiche tecniche, ma con differenti quantitativi di memoria video: 256 Mbytes, 512 Mbytes e 1 Gbyte.
di Paolo Corsini pubblicato il 24 Gennaio 2008 nel canale Schede VideoATIRadeonAMD
Introduzione
Nel corso del mese di Novembre 2007 AMD ha ufficialmente presentato la propria piattaforma Spider, nome con il quale vengono indicati sistemi dotati di processore Phenom, scheda madre con chipset AMD serie 7 e scheda video della famiglia Radeon HD 3800. Di tutti questi annunci quello legato alle schede video della serie Radeon HD 3800, composta dai modelli Radeon HD 3850 e Radeon hD 3870, è stato indubbiamente quello che ha raccolto il maggior interesse da parte degli utenti appassionati, grazie al buon connubio tra prezzo e prestazioni che AMD è in grado di fornire con queste soluzioni video.
In particolare le schede Radeon HD 3850 non hanno trovato nel mercato un concorrente diretto all'altezza, considerando il livello prestazionale medio ottenibile con queste GPU e il costo d'acquisto variabile tra i 145,00€ per le versioni con 256 Mbytes di memoria video e i 170,00€ di quelle con 512 Mbytes di memoria, IVA compresa nel mercato retail italiano.
Nel corso della prima analisi prestazionale di queste soluzioni video, pubblicata a questo indirizzo, abbiamo evidenziato come in alcune tipologie di applicazioni una dotazione di memoria video di 512 Mbytes possa permettere, alle schede Radeon HD 3850, di ottenere livelli prestazionali sensibilmente superiori a quelli di equivalenti versioni con 256 Mbytes di memoria video. In questi particolari scenari di utilizzo è proprio il quantitativo di memoria montato sulla scheda video a rappresentare un collo di bottiglia alle prestazioni, portando a un crollo verticale dei frames generati ogni secondo.
Nell'utilizzo di qualsiasi scheda video è indispensabile, eseguendo applicazioni 3D, giungere al miglior compromesso tra risoluzione e impostazioni qualitative in modo tale da evitare che emergano evidenti colli di bottiglia. Non c'è inoltre da trascurare la potenza elaborativa di cui è capace la GPU. Se un incremento nella dotazione della memoria video permette di ottenere livelli prestazionali superiori, è altrettanto vero che ha poco senso utilizzare una scheda video con dotazione di memoria video elevata con particolari impostazioni, quanto si ottiene in ogni caso un livello di frames al secondo troppo basso per garantire giocabilità.
Spiegando questo concetto con un esempio, ha poco senso ottenere un incremento del 200% dei frame al secondo ad una specifica risoluzione passando da 256 a 512 Mbytes di memoria video, se questo incremento consiste nel passare da 3 a 9 frames al secondo di media: le prestazioni, benché incrementate in modo considerevole, sono comunque troppo ridotte per poter garantire una sufficiente giocabilità.
Il continuo calo di prezzo delle memorie ha portato quindi vari produttori a integrare nelle proprie schede video una dotazione sempre più elevata; se questo è un trend abituale per le proposte top di gamma, evidenziamo anche casi nei quali una dotazione di memoria video ben superiore alla media venga fornita con GPU di fascia medio bassa. Alcuni anni or sono vari produttori partner di NVIDIA hanno approfittato di questa situazione, presentando schede con GPU di fascia entry level dotate di 512 Mbytes di memoria video: è questo un quantitativo, per le impostazioni di gioco utilizzabili con quelle GPU, assolutamente spropositato ma che per i produttori ha rappresentato un interessante veicolo di promozione marketing.
Molti utenti appassionati ma poco preparati sulle questioni tecniche tendono a considerare la dotazione di memoria video un elemento estremamente importante per definire la potenza elaborativa di una scheda video, soffermandosi poco invece sulle caratteristiche architetturali della GPU. Si giunge agli estremi di ritenere una scheda video con 512 Mbytes di memoria video sempre più veloce di una con 256 Mbytes, a prescindere dal chip video a questa memoria abbinato. Ovviamente questo approccio è quanto di più sbagliato vi possa essere, perché basa le prestazioni di una scheda video solo su uno dei suoi elementi.
Ipotizzando di utilizzare la stessa GPU e frequenze di clock identiche per GPU e memoria, diventa molto interessante analizzare le prestazioni velocistiche di schede video che si differenzino tra di loro proprio per il quantitativo di memoria video. Un recente trend è quello di proporre schede con 1 Gbyte di memoria video, come ad esempio la soluzione Powercolor HD 3850 1GB DDR3: è questa una scheda basata su GPU ATI Radeon HD 3850, dotata di un sistema di raffreddamento ad hoc e di frequenze di clock superiori a quelle del chip standard, abbinata a un quantitativo di memoria video inusuale per schede di questa fascia di prezzo.
A titolo di confronto basti segnalare che le schede video desktop più veloci attualmente disponibili in commercio, le soluzioni NVIDIA GeForce 8800 Ultra, sono dotate di 768 Mbytes di memoria video; alcuni partner hanno sviluppato schede video Radeon HD 2900XT dotate di 1 Gbyte di memoria video contro i 512 Mbytes della versione standard, ma nonostante il quantitativo di memoria raddoppiato le prestazioni velocistiche di queste soluzioni non sono state tali da impensierire le schede NVIDIA GeForce 8800 Ultra nel segmento top di gamma del mercato.