AMD Kabini e Temash: System on a Chip per sistemi mobile

Al debutto le nuove piattaforme AMD Temash e Kabini, sviluppate rispettivamente per tablet e notebook di ridotte dimensioni la prima e per notebook tradizionali la seconda. Alla base le APU di nuova generazione, basate su architettura Jaguar per la CPU e Graphics Core Next per la GPU e per la prima volta integrate in un singolo componente di silicio
di Paolo Corsini pubblicato il 23 Maggio 2013 nel canale PortatiliAMDJaguar
Introduzione
Nell'autunno 2010 AMD ha presentato quella che possiamo definire come la prima piattaforma della famiglia Fusion, nome con il quale l'azienda americana identificava in quel periodo le proprie architetture ibride dotate di CPU e GPU integrate nello stesso componente. Nello specifico ci riferiamo alla piattaforma Brazos, composta da APU delle famiglie E oppure C abbinate a Fusion Controller Hub indicato con il nome in codice di Hudson. Questa soluzione si è rivelata essere la piattaforma di maggior successo nella storia di AMD in termini di volumi di vendita, grazie al connubio tra funzionalità integrate e consumo contenuto uniti a un costo d'acquisto molto accessibile.
La piattaforma Brazos è stata posizionata sin dal debutto quale alternativa alle soluzioni Intel Atom nel segmento dei sistemi netbook oltre che in quello dei notebook tradizionali di fascia d'ingresso. Per la prima volta dopo parecchi anni AMD si è trovata, con Brazos, nella condizione di avere a disposizione una soluzione migliore di quella concorrente di Intel su pressoché tutti i versanti: prestazioni della componente CPU come della GPU integrata, oltre che autonomia di funzionamento con batteria. La diffusione di soluzioni tablet e la progressiva perdita di interesse verso i netbook da parte dei consumatori hanno in parte limitato il successo di soluzioni Brazos, ma dinamica simile ha riguardato anche le proposte concorrenti Intel della famiglia Atom.
L'evoluzione del mercato sta portando alla completa scomparsa delle proposte netbook dagli scaffali dei rivenditori: l'interesse dei consumatori è rivolto verso i tablet ma stiamo assistendo al proliferare di soluzioni di tipo ibrido, con le quali si cerca di unire i pregi di quest'ultima tipologia di dispositivi con la superiore flessibilità d'uso dei tradizionali notebook. Per i produttori di processori è pertanto fondamentale mettere a disposizione dei propri partner commerciali soluzioni che possano abbinare al meglio le richieste di maggiore potenza di elaborazione con il contenimento dei consumi, offrendo il tutto a livelli di prezzo che siano i più contenuti possibile.
SoC AMD Kabini
Quest'oggi AMD introduce due nuove piattaforme mobile basate su APU di nuova generazione. Il punto di partenza in termini architetturali è quello della piattaforma Brazos e delle APU della serie E, aggiornate nel corso del 2012 prendendo il nome di Brazos 2.0, ma di fatto tutto è cambiato. Troviamo innanzitutto una nuova tecnologia produttiva, con il passaggio al processo a 28 nanometri al posto di quello a 40 nanometri adottato per le APU Brazos. E' nuova anche l'architettura della componente CPU grazie all'utilizzo di core Jaguar, capaci di un incremento prestazionale medio pari al 20% rispetto a quanto offerto dall'architettura Hondo di precedente generazione. Completamente aggiornata anche la componente GPU, capace di un netto incremento delle prestazioni, mentre sono presenti varie innovazioni che mirano al contenimento dei consumi.
Più di tutto cambia il design, che diventa di tipo SoC, System on a Chip, integrando tutti i componenti in un singolo blocco di silicio. E' questo il design adottato dalle soluzioni puramente mobile, smartphone e tablet in testa, e che in prospettiva vedremo sempre più diffuso in ambito PC. I benefici sono evidenti: un singolo componente da gestire per la dissipazione termica e un design della scheda madre che è semplificato, rendendo accessibili design dei prodotti che siano sempre più piccoli.
Le piattaforme Brazos sono state inizialmente sviluppate da AMD per un utilizzo in sistemi desktop small form factor, notebook e netbook; solo in un secondo tempo è stata proposta una declinazione di APU, modello Z-60, specificamente studiata per l'utilizzo in tablet basati su sistema operativo Windows. Quella soluzione, per quanto tecnicamente interessante, non è stata adottata se non in un esiguo numero di tablet presenti in commercio: la già ridotta domanda di soluzioni tablet con sistema operativo Windows ha di fatto relegato quella proposta ad una pressoché nulla presenza sul mercato.
Con la nuova piattaforma questo è destinato a cambiare. AMD ha infatti sviluppato due distinte famiglie di prodotti, basate sulla stessa architettura di base ma con peculiarità tecniche che ne delineano il target di utilizzo. Temash è il nome in codice delle APU della famiglia Jaguar destinate a sistemi tablet e ibridi, oltre che ai notebook con display touch di più piccole dimensioni. Kabini è il nome che identifica le versioni di APU destinate ai sistemi notebook tradizionali ma di ridotto spessore complessivo. Per entrambe AMD propone diverse versioni, alcune delle quali anche con architettura quad core: è questa una delle innovazioni rispetto a quanto offerto con la piattaforma Brazos, limitata nelle varie declinazioni al massimo a 2 core, resa possibile non solo dalla nuova microarchitettura della componente CPU ma anche dall'utilizzo di tecnologia produttiva a 28 nanometri.
Per AMD l'evoluzione del mercato sta progressivamente creando una domanda di nuovi dispositivi, cosiddetti "di convergenza", che vanno a tracciare un collegamento tra i tablet da un lato e i tradizionali notebook dall'altro. E' proprio in questo segmento di mercato, che vede tablet dalla elevata potenza di elaborazione, sistemi ibridi e notebook di piccola dimensione con display touch, che AMD propone questa nuova piattaforma mobile nelle due declinazioni Temash e Kabini. Osservando come il mercato dei dispositivi mobile si è evoluto nel corso degli ultimi due anni non si fatica a concordare con questa previsione: molti produttori stanno sviluppando design non standard che vanno nella direzione di assicurare la potenza di elaborazione propria di un notebook tradizionale con la immediatezza d'uso e a facilità di consultazione delle informazioni propria di un tablet.
A monte di tutto troviamo Microsoft, partner di fatto imprescindibile per i produttori di soluzioni mobile basate su architettura x86 che con Windows 8 non è stata capace di suscitare quella domanda dei consumatori che il mercato si attendeva. Vedremo se e in che misura il debutto di Windows 8.1, atteso per l'autunno inoltrato, potrà aiutare la promozione dei dispositivi ibridi e dei tablet x86.