JetIntelligence, HP parte dal toner per reinventare la stampa laser

JetIntelligence, HP parte dal toner per reinventare la stampa laser

Con una completa riformulazione della polvere di toner HP riprogetta l'intera cartuccia per realizzare stampanti laser per l'ufficio e la piccola impresa dalle maggiori prestazioni, minor consumo e minor ingombro. In due parole: più efficienti

di pubblicato il nel canale Periferiche
HP
 

Efficienza è la parola d'ordine attorno a cui HP ha condotto lo sviluppo della nuova linea di stampanti LaserJet destinate all'ufficio e alla piccola impresa presentate nel corso di un evento speciale a Francoforte. Un processo di sviluppo che rimette tutto in discussione a partire dal cuore della stampante laser, ovvero la cartuccia di toner, portando alla nascita delle nuova tecnologia JetIntelligence che rappresenta la più significativa re-ingegnerizzazione della stampante laser operata da HP sin dall'introduzione della prima LaserJet avvenuta nel 1984.

Si parte quindi da una nuova formulazione della polvere di toner che differisce sensibilmente rispetto a quanto fatto fino ad ora. In particolare è stata mutata la struttura dei singoli granelli della polvere: ciascuno di essi non è più un agglomerato indistinto di varie sostanze, ma segue una struttura concentrica e si compone di un guscio rigido e di un nucleo morbido e che va sotto il nome di ColorSphere 3.

La presenza del guscio rigido impedisce così la frammentazione dei granuli della polvere di toner che precedentemente avveniva durante il suo rimescolamento o quando la cartuccia veniva agitata, frammentazione che di fatto andava a sprecare una parte della polvere effettivamente utilizzabile per la stampa. Ma vi è un secondo aspetto molto importante, nonostante la presenza del guscio rigido: la possibilità di usare un nucleo più morbido consente di abbassare il punto di fusione degli elementi chimici per il fissaggio del colore alla carta e, di conseguenza, abbassare la temperatura d'esercizio del fusore. In questo modo si ottengono due vantaggi: anzitutto un consumo inferiore rispetto ai modelli tradizionali ed in secondo luogo un accorciamento dei tempi di stampa, in quanto il fusore può raggiungere la temperatura di regime più velocemente.

Oltre ad una nuova formulazione della polvere di toner, HP ha riprogettato anche la cartuccia che la contiene, riuscendo ad impiegare meno parti mobili e aumentando quindi lo spazio a disposizione per il contenimento della polvere. Riprogettazione che prende il nome di Page Maximizer dal momento che la possibilità di disporre di più polvere permette, a parità di ingombri, di ottenere più pagine. Anche l'intervento umano per le operazioni di ordinaria manutenzione è stato ridotto al minimo: a differenza di quanto avveniva in passato non è più necessario rimuovere linguette né agitare periodicamente la cartuccia per ridistribuire la polvere di toner: l'installazione della cartuccia provvede a rimuovere le parti di protezione che vengono inglobate all'interno della cartuccia stessa e permettono di rimescolare la polvere.

La nuova cartuccia si accompagna inoltre ad alcune nuove tecnologie "anti-fraud", magari malviste dal pubblico consumer ma che potrebbero interessare gli amministratori del parco macchine di una azienda. HP ha infatti introdotto una serie di misure che a scopo precauzionale segnalano l'impiego di cartucce non originali, permettendone comunque l'utilizzo. Vi sono poi due novità in questo campo: la tecnologia Anti-Theft, che permette di assegnare una cartuccia originale ad una sola stampante così che possa funzionare solo con essa (per scoraggiare i furti di consumabili dagli uffici) e la tecnologia Genuine HP Policy che permette di configurare la stampante per operare esclusivamente con consumabili originali HP. L'impiego di queste funzionalità è comunque lasciato a discrezione dell'utente. Infine la tecnologia Print Gauge che, impiegando cartucce originali, permette di analizzare i comportamenti di stampa e fornire una previsione più accurata sulla vita residua della cartuccia.

Tutte queste innovazioni, in concerto tra loro, permettono quindi di realizzare una nuova famiglia di stampanti ad elevata efficienza. A seconda del modello, infatti HP dichiara un consumo fino al 53% in meno rispetto ai modelli precedenti, una velocità di stampa superiore fino al 56% (arrivando per taluni modelli a stampare una pagina in modalità duplex con la stessa velocità di una pagina a facciata singola) e occupano uno spazio fino al 41% in meno rispetto ai precedenti modelli. Infine la capienza delle cartucce permette di guadagnare il 58% nella resa sul colore e fino al 14% nella resa sul nero.

Quattro sono i modelli della nuova linea di stampanti HP LaserJet. HP Color LaserJet Pro M252, più piccola del 33% rispetto ai modelli precedenti e di pari destinazione d'uso, è pensata per i piccoli gruppi di lavoro fino a 5 utenti. Si tratta di una stampante single-function tradizionale, con stampa a colori e caratterizzata da una velocità di stampa per la prima pagina superiore del 40% rispetto a prodotti concorrenti. HP Color LaserJet Pro MFP 277 è la sorella multifuzione del modello M252, di pari caratteristiche e con pari destinazione d'uso, alla quale si aggiunge però la capacità di eseguire stampe duplex. HP Color LaserJet Pro Enterprise M552 e M553 sono invece i modelli destinati a piccole aziende o a grandi studi professionali, da 5 a 15 utenti e per un volume di pagine compreso tra le 2 e le 6 mila stampe al mese.

Le nuove stampanti sono inoltre provviste della tecnologia JetAdvance Private Print che evita l'accesso non autorizzato a stampe riservate e riduce gli sprechi derivanti da stampe non recuperate. Ciascun lavoro di stampa viene infatti conservato al sicuro nel cloud fino a quando l'utente non provvede ad autenticarsi per recuperare il lavoro dalla stampa. La tecnologia supporta inoltre HP Common Card Reader per l'autenticazione, così come una nuova app gratuita disponibile su iOS e Android per gestire le stampe direttamente da tablet e smartphone.

Tutte le stampanti saranno disponibili sul mercato EMEA a partire dal prossimo 1 aprile. Prezzi a partire da 209,00 Euro per HP Color LaserJet Pro M252, da 329,00 Euro per HP Color LaserJet Pro MFP 277 e da 469,00 Euro per i modelli HP Color LaserJet Pro Enterprise M552 e M553. Maggiori informazioni sulle nuove stampanti e sulla tecnologia JetIntelligence sono disponibili a questo indirizzo.

 

19 Commenti
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Cloud7611 Marzo 2015, 13:05 #1
Efficienza è la parola d'ordine attorno a cui HP...


Le parole d'ordine dovrebbero essere anche:

-affidabilità: un tempo HP era molto più affidabile, negli ultimi anni mi sembra che le sue stampanti siano diventate "a scadenza" come molte altre.

-salubrità: come la mettiamo con le emissioni di particelle nocive? In un ufficio in cui si stampa molto, entro breve la stanza diventa carica di polveri sottili, un po' come succede con lo smog o gli ambienti chiusi in cui si fuma.
Perseverance11 Marzo 2015, 14:12 #2
Se la stampante costasse sui 120€ e le cartucce di toner compatibile sui 6€\1500pag come le altre stampanti allora sarebbe un buon acquisto.
ionet11 Marzo 2015, 14:40 #3
quale stampante laser mi consigliate,tenendo conto la facilita' a trovare ricambi economici?

stampo poche decine di pagine al mese
Gundam.7511 Marzo 2015, 14:42 #4
Salubrità: in azienda dove lavoro facciamo annualmente i test di salubrità di tutti gli uffici.
Abbiamo solo stampanti HP BN (4014, 4350, multifunzione HP525 ecc).
Tutti i test sono sempre negativi e vengono stampate migliaia di pagine ogni giorno.
Ovviamente utilizzando toner orginali.
futu|2e11 Marzo 2015, 15:53 #5
Originariamente inviato da: Gundam.75
Salubrità: in azienda dove lavoro facciamo annualmente i test di salubrità di tutti gli uffici.
Abbiamo solo stampanti HP BN (4014, 4350, multifunzione HP525 ecc).
Tutti i test sono sempre negativi e vengono stampate migliaia di pagine ogni giorno.
Ovviamente utilizzando toner orginali.


Dipende anche dall'aerazione dell'ambiente.
Gundam.7511 Marzo 2015, 16:20 #6
Cerchiamo di far lavorare bene i nostri colleghi.
Le aziende sono sempre piu orientate alla sicurezza ed alla salute (almeno dove lavoro io).
Si investe, se sperimentano nuove tecnologie. In alcuni uffici stiamo utilizzando le nuove inkjet hp a lunga durata in sostituzione delle stampanti laser.
Il colore è stato centralizzato solo con poche macchine ma molto grandi e performanti.
Infine le stampanti sono tutte a costo copia, pertanto i consumabili sono orginali.

AleLinuxBSD11 Marzo 2015, 18:43 #7
A me pare che in teoria, questa ottimizzazione, potrebbe perfino consentire lo sviluppo di stampanti laser da potere dedicare alla fotografia con risultati equiparabili.
Supponendo infatti che le singole particelle di toner risultino sufficientemente piccole e considerando la possibilità di disporre di toner di inferiori dimensioni, senza incidere sostanzialmente al livello di autonomia, consentirebbe di inserire più cartucce, necessarie per potere raggiungere qualità importanti al livello fotografico, senza incrementare né massa né costi.
Chiaro non mi aspetto un simile sviluppo, in tempi brevi, ma mi pare che questo potrebbe essere un primo passo importante in grado di avvicinare la possibilità futura di potere un giorno abbandonare le stampanti a getto di inchiostro, pure per questo compito, con i conseguenti benefici che deriverebbero nell'usare il toner anziché l'inchiostro liquido.
Cappej11 Marzo 2015, 19:06 #8
sinceramente penso il futuro sia inkjet refillable, ma refillable seriamente! Un po' come sta facendo ESPON, anche se non ho idea dei prezzi dei refill originali. Anche io sono sempre stato molto a PRO del toner, ma sicuramente ha le sue pecche soprattutto per la produzione di polveri sottili e ozono.
IMHO
sbaffo11 Marzo 2015, 19:14 #9
+risparmio, +capienza, ecc. tanto poi te le danno mezze vuote o segnano vuoto quando non lo sono. Inoltre un inchiostro cosi particolare sarà difficile da trovare non originale. Mi sa che è questo il vero obbiettivo...
AleLinuxBSD11 Marzo 2015, 20:03 #10
Originariamente inviato da: Cappej
ha le sue pecche soprattutto per la produzione di polveri sottili e ozono.

Effettivamente non ho preso in considerazione queste problematiche, sebbene al livello di stampanti laser di ben altro livello, almeno il problema dell'ozono sia stato risolto.
Tempo fà però avevo letto che perfino i plotter, pur usando la tecnologia a getto di inchiostro, devono sottostare a determinati standard perché possano essere utilizzati al livello casalingo piuttosto che industriale, dove la normativa risulta meno stringente.
Non mi ricordo però quale era il problema ed il link.
In quel caso si parlava di uno standard richiesto negli USA ma suppongo che qualcosa di analogo esista pure in ambito europeo.
Boh, se riesco a trovare il link, lo metto qui.

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