Memorie DDR: guida tecnica ed evoluzione del mercato

L'importanza delle memorie di sistema è evidente agli occhi sia degli utenti appassionati che di quelli alle prime armi. Ma qual è la vera comprensione dei vari timings di accesso disponibili? In questo articolo analizzeremo i molti parametri delle memorie DDR, nonché la storia recente delle soluzioni di fascia alta per overclockers incalliti
di Alberto Menolascina pubblicato il 17 Giugno 2005 nel canale MemorieNuovi chip da Winbond-Infineon assetati di volt
Sebbene sia attiva su più fronti Winbond Elecronics Corporation è nota tra gli amanti
delle prestazioni estreme per la realizzazione dei chip BH-5 per memorie DDR.
Produttori come A-Data, Corsair, Mushkin, OCZ e TwinMOS decisero di montare questi chip
sulle memorie destinate al segmento di fascia alta. Si trattava dei primi chip in grado di
lavorare con timings 2-2-2 alla frequenza di 400MHz e di raggiungere overclock degni di
nota mantenendo invariate le latenze.
Diversi produttori garantirono il perfetto funzionamento delle memorie in un range compreso tra i 2,5v e i 2,85v. In realtà i chip di casa Winbond erano capaci di lavorare con tensioni di alimentazione sensibilmente superiori, senza necessitare di particolari sistemi di dissipazione.
La presentazione della scheda madre IC7-Max3 per socket 478 da parte di Abit anticipava una lunga serie di proposte interessanti che avrebbero permesso di impostare vdimm elevati. Questo modello Abit offriva la possibilità di spingersi fino ad un massimo di 3,2v.
Sul fronte memorie, usciti di produzione i chip BH-5 (processo produttivo a 0,175u),
Winbond lanciava sul mercato i deludenti CH-5 (0,13u). Solo alcuni esemplari erano in
grado di operare stabilmente con ras to cas impostato sul valore 2 (nella pagina seguente
è proposta una breve descrizione delle principali latenze d'accesso).
Le capacità di overclock dei nuovi chip del produttore di Taiwan risultavano parecchio
limitate, inferiori a quelle dei BH-5 e dei BH-6.
Quando ormai sembrava prossimo l'annuncio di un nuovo progetto che avrebbe restituito a Winbond la leadership delle prestazioni (probabile nome: BH-4), il produttore decise di spostare l'attenzione su altri mercati, allontanandosi temporaneamente da quello dei chip per memorie DDR.
In questo lasso di tempo si concretizzarono altre proposte quali quelle di Samsung,
Micron e Hynix di cui abbiamo discusso precedentemente. Il modo di concepire l'overclock
mutava radicalmente; si assisteva all'avvento di nuovi chip capaci di lavorare a frequenze
molto più elevate di quelle raggiungibili con i BH- 5. Allo stesso tempo le latenze
risultavano più rilassate e le tensioni di alimentazione maggiormente contenute.
In particolare Corsair presentava le XMS PC3200 XL (2-2-2-5 @ 400MHz) equipaggiate con
chip Samsung da 4ns e, quindi, capaci di lavorare teoricamente ad una frequenza di 500MHz
(con timings 2,5-3-3-6).
A circa tre mesi di distanza dal lancio dei Samsung TCCD, alcune indiscrezioni non
confermate prospettavano la produzione da parte di Winbond di nuovi chip UnTesTed che
sarebbero stati immessi sul mercato nel giro di due mesi .
In effetti, il 22 Novembre 2004, OCZ annunciava le EL PC3200 Voltage eXtreme Gold e solo 4
giorni dopo TwinMOS presentava le Speed Premium DDR400.
In nessuna delle due press release si faceva riferimento ai chip impiegati dai produttori e, per lungo tempo, sono state smentite tutte le ipotesi riguardanti la possibilità che montassero soluzioni Winbond.
Il comportamento in overclock delle nuove memorie di OCZ e TwinMOS ha indotto gli utenti a ritenere che entrambe fossero equipaggiate con gli stessi chip; un'attenta analisi di alcuni moduli di memoria (riguardante il codice riportato sui chip e i cerchi laterali caratteristici dei prodotti Winbond) ha fornito indicazioni utili al fine di individuarli: si trattava proprio dei Winbond UTT.
In un primo momento la mancanza di informazioni ufficiali ha originato grandi
incertezze, accresciute dalle numerose e discordanti ipotesi a riguardo. Secondo alcuni
Winbond avrebbe continuato a produrre CH-5 e BH-5, grazie al supporto di Infineon,
proponendo chip più maturi per via dell'affinamento del processo produttivo.
Il fatto che alcune memorie non eseguano il boot con Cas Latency impostato sul valore 3
induce a pensare che le stesse montino BH-5 di recente produzione.
Stando ad altre fonti Winbond si limiterebbe esclusivamente a rimarchiare chip prodotti da Infineon autonomamente, distribuendoli a produttori come A-Data, TwinMOS e OCZ; tesi quest'ultima avvalorata da informazioni provenienti da fonti molto attendibili.
In realtà è Infineon a produrre chip UTT @ 0,13u con una tecnologia proprietaria (ereditando alcune caratteristiche dei chip CH-5). Diversamente, i BH-5 di nuova concezione sono prodotti sempre @ 0,175u e si basano essenzialmente sul progetto di Winbond.
In generale è possibile individuare il tipo di chip di alcune memorie controllando il seriale stampato:
- 1A4T -> BH-5;
- AA4T -> CH-5 - UTT.
La commercializzazione di chip rietichettati garantirebbe ai produttori di risparmiare sul costo totale di produzione; questa potrebbe essere una delle ragioni per cui alcune case produttrici hanno deciso di immettere sul mercato memorie basate sulla nuova soluzione di Infineon rimarchiando i chip.
In commercio troviamo memorie come le OCZ VX4000 e le TwinMOS Speed Premium PC3500 con caratteristiche molto simili a quelle delle memorie equipaggiate con i chip Winbond BH-5. Infatti i moduli di memoria elencati tollerano voltaggi elevati (OCZ li garantisce fino a 3,5v) e offrono la possibilità di raggiungere alte frequenze operative mantenendo latenze contenute (2-2-2).