Masterizzatore esterno LiteOn LXR-40122

Masterizzatore esterno LiteOn LXR-40122

La taiwanese LiteOn propone una nuova famiglia di masterizzatori esterni: prendiamo in esame il primo della serie, modello LXR-40122, dotato di interfaccia USB 2.0, 40X in scrittura CD-R, 12 CD-RW e 40X in lettura

di pubblicato il nel canale Storage
 

Caratteristiche tecniche - parte 1

Esteticamente il masterizzatore LiteOn si presenta come un lettore CD portatile: lo chassis è di materiale plastico blu, mentre lo sportello presenta una colorazione grigio-argento. E' facile trovare in commercio alcune varianti di questo modello (differenze limitate al colore, a nostro avviso), di case diverse, come Waitec e Iomega, per esempio. 

La zona posteriore del masterizzatore è dotata di un connettore proprietario USB (quello centrale), la presa per l'alimentazione (a sinistra) ed un terzo connettore utilizzato dalla casa per configurazioni particolari.

Nella parte laterale è possibile trovare un minijack line/out e relativa rotella di regolazione volume.

La velocità massima di scrittura CD-R è di 40X, corrispondente a 6000KB/sec., quella di riscrittura di 12X (1800 KB/sec.); la velocità massima di lettura è 40X, cioè 6000 KB/sec. Per raggiungere velocità in riscrittura oltre 4X è necessario utilizzare i supporti riscrivibili High Speed, che utilizzano materiali diversi dai riscrivibili di prima generazione.

Nella tabella sottostante vengono indicate le caratteristiche tecniche principali dichiarate.

Interfaccia USB 1.1/2.0
Formato Esterno
Velocità Scrittura
Velocità Riscrittura
Velocità Lettura
40X - 4X (USB 1.1)
12X - 4X (USB 1.1)
40X - 6X (USB 1.1)
Tempo medio di accesso 80 millisecondi
Memoria buffer 2 MB con buffer underrun protection
Formati supportati CD-DA, CD-ROM, CD-ROM XA ( Photo CD e Video CD), CD-I,
CD-Digital, CD-Bridge, Audio CD, CD-Extra e Video CD
Compatibilità PC IBM Compatibili: Win 9X, ME, 2000
OS 2 Warp

L'interfaccia utilizzata per il collegamento al PC è l'ormai diffusissima USB. Il dispositivo inoltre può essere collegato sia utilizzando lo standard USB 2.0 che il "vecchio" USB 1.1, seppur a scapito delle prestazioni. Questa opzione non è da sottovalutare, in quanto la nuova generazione di porte USB 2.0 è da poco integrata di serie sulle motherboards e di gran lunga maggiore è la diffusione delle porte USB 1.1, in particolar modo sui notebook.

Per meglio comprendere le differenze fra l'USB 2.0 e l'USB 1.1 riassumiamo quanto detto nell'articolo specifico dicendo che con l'USB 2.0, grazie alla bandwidth massima teorica di 60MB al secondo, è possibile connettere periferiche ad alte prestazioni senza pericolo di limitarne le performance a causa della lentezza della porta. L'USB 1.1 invece risulta limitante a causa della esigua quantità di dati che è possibile scambiare nell'unità di tempo (1,5MB), che costituisce un vero e proprio collo di bottiglia per le periferiche ad essa commesse, come avremo modo di osservare nel corso della nostra prova.

Nell'immagine sopra riportata è possibile notare l'interno del dispositivo: è ben visibile il modello serigrafato sul PCB. 

 
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