Richard Stallman contro Ubuntu

Canonical e Ubuntu sono sotto accusa da parte di Richard Stallman: i dati raccolti attraverso le ricerche online e il nuovo strumento dedicato a Amazon hanno fatto arrabbiare il presidente della Free Software Foundation
di Fabio Boneschi pubblicata il 11 Dicembre 2012, alle 08:01 nel canale WebAmazonUbuntu
Richard Stallman - presidente della Free Software Foundation - si scaglia contro Canonical accusata di raccogliere dati degli utenti in modo illegittimo. La vicenda è ormai ben nota: Canonical nell'ultima release di Ubuntu ha previsto che utilizzando lo strumneto di search vengano visualizzati oltre ai risultati disponibili sul web anche alcuni contenuti provenienti dall'ecommerce Amazon.
Già in passato la vicenda aveva sollevato polemiche e Canonical aveva comunicato che il tutto rientrava in un preciso accordo economico che portava interessanti entrate. In tale occasione venne anche ipotizzata la possibilità di estendere anche a altri partner la medesima possibilità riservata a Amazon.
Nel caso specifico, Richard Stallman non entra nel merito dell'accordo con Amazon e si limita a considerare la sola raccolta delle informazioni personali da parte di Canonical. Questi dati memorizzati, stando a quanto indica Canonical, non vengono condivisi con Amazon e con altri partner.
Da parte di Stallman c'è un vero e proprio invito al boicottaggio di Ubuntu e un suggerimento a Canonical: fornisca pulsanti diversificati per la ricerca online e quella sul dispositivo. In questo modo l'utente sarà consapevole di ciò che fa e di quali dati sta condividendo.
24 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoGià, anzi se RMS ha detto (a parte i coycott di rito) di dividere semplicemente le due funzioni di ricerca possiamo dire che ha fatto un commento moderato...
Starà invecchiando?
Già per questa frase, con il suo bel modo di fare minimo ti avrebbe insultato, sei pazzo? Fre Software...opensource è male!
Concordo alla grande
in effetti il fatto che venga fatto il tracking della ricerca all'interno del proprio pc che scopo ha? Dai, non sarà mica per qualcosa di commerciale.
Faccio un esempio, se io devo comprare una chiavetta usb nuova non è che faccio una ricerca nel mio pc con la frase "chiavetta usb", giusto?
Facciamo un mini sondaggio, che tipo di file cercate normalmente sul vostro pc linux, windows, osx o quel che volete? Quanti di questi hanno attinenza commerciale che possa interessare ad esempio ad Amazon?
Vista in quest'ottica mi sembra che Stallman, per quanto estremista in molti suoi atteggiamenti, non è che abbia poi detto questa grande enormità. Tutto ciò che avviene in locale dev'essere privacy assoluta, quello che avviene online devo essere in grado di capire come e cosa verrà condiviso, tracciato e riportato a chi
e poi, se domani la Microsoft o la Apple vi dicessero che raccolgono i dati delle ricerche sui vostri pc o che indicizzano i file-programmi maggiormente utilizzati cosa succederebbe?
Apriti cielo
Hermes
Ops, hai ragione, chiedo umilmente venia
Faccio un esempio, se io devo comprare una chiavetta usb nuova non è che faccio una ricerca nel mio pc con la frase "chiavetta usb", giusto?
Facciamo un mini sondaggio, che tipo di file cercate normalmente sul vostro pc linux, windows, osx o quel che volete? Quanti di questi hanno attinenza commerciale che possa interessare ad esempio ad Amazon?
Vista in quest'ottica mi sembra che Stallman, per quanto estremista in molti suoi atteggiamenti, non è che abbia poi detto questa grande enormità. Tutto ciò che avviene in locale dev'essere privacy assoluta, quello che avviene online devo essere in grado di capire come e cosa verrà condiviso, tracciato e riportato a chi
e poi, se domani la Microsoft o la Apple vi dicessero che raccolgono i dati delle ricerche sui vostri pc o che indicizzano i file-programmi maggiormente utilizzati cosa succederebbe?
Apriti cielo
Hermes
concordo, specialmente sul discorso del se l'avesse fatto qualcun altro
Se questo è quel che aspetta Linux in futuro col diffondersi della piattaforma, meglio che rimanga dov'è.
Se questo è quel che aspetta Linux in futuro col diffondersi della piattaforma, meglio che rimanga dov'è.
Non lo sapevo
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