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Bot Framework e Azure Cognitive Services: binomio Microsoft vincente

Bot Framework e Azure Cognitive Services: binomio Microsoft vincente

La piattaforma innovativa Bot Framework, in coppia con gli Azure Cognitive Services, permette di realizzare applicazioni intelligenti, e cioè in grado di interagire in modo naturale con gli utenti. Impiegata, tra l'altro, per rendere più efficace Cortana e il suo comportamento.

di pubblicata il , alle 12:31 nel canale Web
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L'evoluzione della piattaforma per il machine learning di Azure è argomento ormai ben noto agli addetti ai lavori e agli esperti del settore: e, d'altra parte, si tratta di un'evoluzione che, a ben guardare, coinvolge tutti i servizi satellite che possono essere usati dagli utenti nei propri progetti e nelle proprie applicazioni. Azure Cognitive Services rappresenta una conferma ulteriore: i servizi cognitivi danno la possibilità di abilitare in maniera molto semplice algoritmi di intelligenza artificiale per la conoscenza, il linguaggio, la sintesi vocale e la visione all'interno delle applicazioni, senza che vi sia la necessità di installare programmi. L'intelligenza artificiale avanzata è a disposizione in modo immediato sul cloud: e questo vuol dire, tra l'altro, che non c'è nemmeno bisogno di affrontare configurazioni impegnative.

Su Azure Cognitive Services è basata, per esempio, l'applicazione CaptionBot, che è in grado - attraverso il ricorso all'intelligenza artificiale - di descrivere quello che è rappresentato in un'immagine o in una foto. Questa è solo una delle tante dimostrazioni delle potenzialità dell'intelligenza artificiale, che è anche capace di identificare le personi presenti in una foto. Un'altra applicazione come Celebslike.me si inserisce nella stessa scia, dal momento che permette di individuare la somiglianza tra due persone. I Cognitive Services di Azure, insomma, sono tanto versatili quanto potenti, in quanto consentono di interagire con i bot.

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E, a proposito di bot, ecco Bot Framework, una piattaforma innovativa che dà la possibilità di realizzare delle applicazioni intelligenti, e cioè in grado di interagire in modo naturale con gli utenti. Impiegato, tra l'altro, per rendere più efficace Cortana e il suo comportamento (in effetti, l'assistente digitale di Microsoft per aiutare gli utenti interagisce proprio con i bot), è a disposizione - oggi - di qualsiasi sviluppatore che abbia intenzione di progettare e di realizzare delle applicazioni più evolute, verso nuove esperienze di utilizzo da offrire agli utenti.

Parte integrante di Azure, il framework che Microsoft propone permette di creare bot che facciano leva su web apps, logic apps o altri elementi software, ma anche su sistemi on-premises o su algoritmi di machine learning: appare evidente, pertanto, che l'ibridazione delle app è più semplice di quel che si potrebbe pensare. Il bot viene messo nelle condizioni di fare riferimento a risorse che si trovano nella sua infrastruttura o direttamente sul cloud, sia per fornire risposte che per ottimizzare le esperienze d'uso.

Con Bot Framework gli sviluppatori possono contare su un gran numero di strumenti utilizzabili per la costruzione di bot intelligenti e per la loro interconnessione: vengono favorite le interazioni, insomma, nel modo più naturale che si possa immaginare, a prescindere dagli strumenti che gli utenti impiegano per colloquiare, da Telegram a Slack, da Skype a Office 365. I bot possono essere realizzati con Bot Builder SDK, un pacchetto di sviluppo che consente di stabilirne il comportamento. I servizi cognitivi, in conclusione, possono essere combinati con Bot Framework per creare in un tempo limitato un'applicazione intelligente, cioè capace di intrattenere delle conversazioni con gli utenti e di mettere in correlazione tra loro entità differenti e concetti distinti.
 

 
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