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Sorgenia Fotovoltaico: come funziona e come scegliere l'impianto più adatto

Sorgenia Fotovoltaico: come funziona e come scegliere l'impianto più adatto

Interessante scoprire come funziona un dispositivo fotovoltaico. Sorgenia ce lo spiega in questo articolo e soprattutto ci dice come scegliere l'impianto più adatto alle nostre esigenze.

di pubblicata il , alle 12:21 nel canale Scienza e tecnologia
 

Il Sole, lo sappiamo, è la più importante fonte di energia che abbiamo a disposizione. Secondo le stime, infatti, ogni ora arriva sulla Terra un quantitativo che equivale al consumo annuale medio di tutta la nostra popolazione. Il fotovoltaico è una fonte rinnovabile e pulita, in grado di garantire un ridotto impatto ambientale. Ma non solo: grazie ai pannelli siamo in grado di produrre energia in maniera autonoma e risparmiare notevolmente sulle bollette. Stai valutando l'idea di installare un impianto fotovoltaico nella tua abitazione? Il primo passo fondamentale è contattare degli esperti in materia. Sorgenia, ad esempio, propone diverse soluzioni adatte ad ogni esigenza e mette a disposizione un team di professionisti. Oltre alla possibilità di risparmiare grazie alle offerte Sorgenia e al servizio di impianti in comodato d'uso.

Sorgenia: prodotti indispensabili per generare energia pulita

Quando parliamo di impianti fotovoltaici, la prima domanda che ci viene è: come funzionano? Inoltre, quali sono le componenti principali? Per prima cosa c'è da dire che gli impianti sono diversi sotto molteplici punti di vista. Per questo è importante conoscere le differenze, per valutare attentamente quale risponde meglio alle proprie esigenze. Infine, conoscere nel dettaglio le componenti di cui avremo bisogno, ci può aiutare a scegliere la soluzione migliore. Il mercato offre – come nel caso di Sorgenia – pannelli fotovoltaici di due diverse tipologie.

Come funziona un impianto fotovoltaico?

Come sappiamo, un impianto fotovoltaico può produrre energia elettrica convertendo quella prodotta dai raggi del Sole. Per far ciò si avvale di particolari pannelli dotati di celle: sono proprio le celle a innescare la trasformazione del calore in energia. Come? I fotoni contenuti nei raggi colpiscono la superficie dell'impianto ed arrivano a “eccitare” gli elettroni presenti sulla cella – fatta tipicamente di silicio cristallino, un materiale semiconduttore. Questa stimolazione genera la corrente elettrica che verrà distribuita successivamente per uso casalingo o verso altre strutture (dipende dalla tipologia di impianto). Ovviamente c'è da precisare che per massimizzare la generazione di corrente ci sono alcuni accorgimenti da tenere d'occhio. Il primo riguarda la superficie dell'impianto: maggiore è la sua estensione, maggiore sarà il quantitativo di energia prodotta. Poi l'esposizione al sole: è fondamentale orientare le celle verso il punto di massimo irraggiamento, ovvero verso sud, valutando accuratamente anche l'inclinazione.

Le tipologie di impianti

Principalmente le tipologie di impianti fotovoltaici sono due: – gli impianti ad isola (stand-alone) – gli impianti a rete (grey-connected) Nel primo caso – come suggerisce il termine – si tratta di sistemi isolati che accumulano l'energia prodotta (attraverso una batteria) per riutilizzarla solo localmente. Sono quindi impianti pensati per un uso prettamente domestico o per imprese. Nel caso degli impianti a rete, invece, questi sono collegati alla rete di distribuzione dell'intero territorio: quindi vengono utilizzati per gli impianti di produzione di energia solare a larga scala, come quelli nazionali.

Quali sono le componenti essenziali?

Come abbiamo detto, i pannelli sono una delle componenti principali: spetta a loro assorbire – e in seguito convertire – il calore in energia. Attualmente sul mercato ne esistono di due tipi: quelli in silicio monocristallino e quelli in silicio policristallino. I primi hanno il vantaggio di garantire un maggiore rendimento: tuttavia è bene utilizzarli in zone con irraggiamento costante e temperature non troppo alte. Quelli in policristallino, invece, resistono meglio alle temperature elevate e garantiscono un ottimo rapporto qualità-prezzo. Ma cosa accade una volta che i pannelli hanno assorbito calore? A questo punto intervengono altre tre componenti davvero fondamentali: i cavi, l'inverter e la batteria. I cavi – realizzati specificamente per resistere alle intemperie e all'elevato calore – servono per trasportare l'energia solare. L'inverter, invece, la converte in corrente. In questo caso bisogna sceglierne uno che abbia la stessa potenza dell'abitazione, solitamente sui 3kW. La batteria si rivela efficace per accumulare l'energia in eccesso, ovvero quella che supera i nostri consumi giornalieri. Installarla nel proprio impianto può rivelarsi una scelta davvero utile per fare scorta in vista delle ore serali o delle giornate di mal tempo.

I costi di installazione

L'impianto fotovoltaico è la soluzione più conveniente per produrre energia rinnovabile in maniera indipendente. Tuttavia, sappiamo che i costi per l'installazione non sono del tutto irrisori. Per installare sul proprio tetto un impianto fotovoltaico completo dobbiamo calcolare una spesa tra i 1.500 e i 2.500 euro per ogni kWh di potenza. Ovvero, tra i 5.600 e gli 8.000 euro per un impianto minimo da 3 kWh, in grado di produrre tra i 3.000 e i 4.500 kWh di energia all'anno. Il prezzo varia, ovviamente, in base alle componenti che utilizziamo e ai loro materiali – ad esempio i pannelli monocristallini o quelli policristallini (più economici).

Sorgenia: fotovoltaico comodato d'uso

Ma con Sorgenia è possibile prendere un impianto in comodato d'uso? Purtroppo, al momento, no. C'è da dire, però, che se la spesa potrebbe scoraggiare, l'investimento che ne consegue è notevole. Grazie a un impianto autonomo si possono abbattere i costi in bolletta derivanti dal consumo di energia prelevata dalla rete. Questo significa, in termini, pratici, risparmiare fino al 70-80%.

 
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