OS X: pericolosa vulnerabilità permette di sottrarre password e dati delle app

OS X: pericolosa vulnerabilità permette di sottrarre password e dati delle app

Sei ricercatori individuano una serie di falle nei sistemi di gestione delle informazioni delle app all'interno di Mac OS X. Rese note ad Apple ad ottobre, ancora manca una patch al problema

di pubblicata il , alle 16:21 nel canale Apple
Apple
 

Sei ricercatori di sicurezza provenienti dall'Indiana University, dal Georgia Tech e dall'Università di Pechino, hanno individuato una serie di "lacune di sicurezza ad alto impatto" che permettono alle app che operano in ambiente sandbox, e che sono state precedentemente approvate per la pubblicazione negli App Store della Mela, di ottenere l'accesso a dati di altre applicazioni, conservati nella directory privata di una app, e ai contenuti del Portachiavi.

I ricercatori hanno approntato uno scanner per individuare l'incidenza del problema, analizzando oltre 1600 app di OS X e 200 app di iOS. L'analisi ha mostrato che l'88.6% delle app è vulnerabile e che il codice di attacco dimostrativo inserito nell'app-scanner sandboxed ha recuperato password conservate nel Portachiavi. I ricercatori affermano che "questi problemi sono causati dalla mancanza di autenticazioni app-to-app e app-to-OS". In altri termini una volta che un'app viene autenticata nell'ambiente sandbox e "amichevole" dal sistema operativo, vengono effettuati in seguito pochi se non alcun controllo sul comportamento dell'app.

Ad una prima occhiata la possibilità di sfruttare le vulnerabilità possono apparire piuttosto basse, in quanto è necessaria un'app costruita appositamente a scopo doloso che riesca a passare i controlli di Apple o che il Gatekeeper (lo strumento di sicurezza e sandboxing di Apple) venga disabilitato o bypassato dal computer dell'utente. I ricercatori hanno però inviato agli store di iOS e OS X varie app apportunamente modificate per portare l'attacco, le quali sono riuscite a passare le ispezioni e sono diventate disponibili al pubblico. Le app sono state immediatamente rimosse dagli stessi sviluppatori dopo l'approvazione, per evitare di causare danni agli utenti.

Le scoperte dei ricercatori sono state rese note lo scorso 15 ottobre 2014 ad Apple, la quale in virtù della complessità del problema ha chiesto di posticipare di sei mesi la pubblicazione dei risultati della ricerca. In ogni caso le vulnerabilità sono state riscontrate, nonostante un tentativo di risolvere il problema, sia nel sistema operativo OS X 10.10.3, sia nella beta 10.10.4. La soluzione, del resto, potrebbe essere non così semplice: i ricercatori sostengono che gli sviluppatori dovrebbero avere a disposizione delle interfacce apposite per consentire loro di specificare e applicare policy individuali. In ogni caso potrebbe trattarsi di un rimaneggiamento, più o meno esteso, del modo in cui il sistema operativo gestisce queste attività.

Una delle falle individuate riguarda il comportamento del Portachiavi, per il quale non esiste un sistema per verificare se un'app sia autorizzata o meno a modificare le sue voci. Nel video sopra i ricercatori mostrano come una app opportunamente scritta a questo scopo possa quindi cancellare voci esistenti o crearne di nuove e riuscire ad ottenere accesso ad elementi protetti.

Un'altra vulnerabilità, mostrata nel video sopra, è presente nell'app container di OS X, che è pensato per evitare che le app scaricate da Mac App Store possano accedere a dati appartenenti ad altre app senza l'esplicito permesso di fare ciò. Apple applica questo controllo di accesso in parte dando a ciascuna app un Bundle ID, l'unicità del quale è assicurata dal Mac App Store Quest'ultimo però non verifica l'unicità del Bundle ID che appartine alle helper app: creando una helper app con lo stesso Bundle ID di un'app legittima è possibile consentire l'accesso al container di quest'ultima.

L'ultima falla è stata individuata negli URL Schemes e ha permesso ai ricercatori di intercettare l'URL scheme di altre app legittime, intercettando qualsiasi informazione che passa tra loro. I ricercatori hanno portato un altro esempio in cui un'app malevola ha registrato lo schema fbauth:// che le app iOS usano per il sign-in a Facebook e sono stati in grado di intercettare il token di autenticazione Facebook dell'utente.

I ricercatori hanno proposto però una "scanner-app" in grado di operare nell'user land per rilevare eventuali attacchi cross-app e bloccarli sul nascere allo scopo di fornire una misura di protezione immediata. Con questo sistema si esclude la possibilità di incappare in falsi positivi, ma i ricercatori sottolineano che qualche tentativo di attacco potrebbe passare inosservato. Lo scanner prototipo realizzato dai ricercatori impegna non più dello 0,2% della CPU durante le operazioni, che avvengono non appena una nuova app inizia ad usare il Portachiavi o quando le app esistenti necessitano di aggiornare le credenziali utente, entrambe occorrenze non particolarmente frequenti.

Si attende, in ogni caso, la posizione ufficiale di Apple.

15 Commenti
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Apachi2218 Giugno 2015, 17:12 #1
Cominciamo a perdere colpi è !?
massimo79m18 Giugno 2015, 17:15 #2
Originariamente inviato da: Apachi22
Cominciamo a perdere colpi è !?


ogni s.o. ha i suoi buchi, e solo un illuso puo' credere che il suo pc sia al sicuro perche' sopra ha il logo della mela.
Unrealizer18 Giugno 2015, 17:56 #3
IMHO il "baco" più bello è quello del paragrafo 3.2 del paper (link alla seconda riga dell'articolo)
giuliop18 Giugno 2015, 18:05 #4
Originariamente inviato da: massimo79m
ogni s.o. ha i suoi buchi, e solo un illuso puo' credere che il suo pc sia al sicuro.


FIFY
pabloski18 Giugno 2015, 18:20 #5
Originariamente inviato da: Apachi22
Cominciamo a perdere colpi è !?


Mica è la prima volta. Basta andare qui http://www.kb.cert.org/vuls/ e cercare Apple
devilred18 Giugno 2015, 19:24 #6
Originariamente inviato da: massimo79m
ogni s.o. ha i suoi buchi, e solo un illuso puo' credere che il suo pc sia al sicuro perche' sopra ha il logo della mela.


stanotte ti apparira' in sogno steve jobs e ti dara' 3 numeri, no! non devi giocarli al lotto, e' la data della tua morte.
bobafetthotmail18 Giugno 2015, 22:38 #7
Apple non perde colpi. Non è mai stata un granchè sul fronte sicurezza.
recoil19 Giugno 2015, 08:27 #8
la cosa grave stavolta è che può arrivare da app regolarmente pubblicate nel loro store
almeno quello che arriva da lì dovrebbe essere sicuro, altrimenti non c'è più il vantaggio di affidarsi al sistema chiuso
inkpapercafe19 Giugno 2015, 09:33 #9
Prendo i poppi e mi metto comodo
massimo79m19 Giugno 2015, 21:21 #10
Originariamente inviato da: recoil
la cosa grave stavolta è che può arrivare da app regolarmente pubblicate nel loro store


qualche mese fa uno su questo forum diceva "le app sull'apple store sono controllate, quelle android no".
io ho risposto "dimmi come fa la apple a controllare SERIAMENTE un milione di app, con tutte le nuove release che ti tirano fuori ogni settimana, e che controlli SERIAMENTE che le app, dopo qualche settimana dall'installazione, non contengano trojan".

e' inutile, le app puoi prenderle fuori o dentro gli store, ma se scarichi alla cazzo, i virus/trojan/malware te li becchi comunque.

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