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Old 10-11-2022, 08:11   #1
Redazione di Hardware Upg
www.hwupgrade.it
 
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Link alla notizia: https://auto.hwupgrade.it/news/energ...zo_111690.html

L'italiana Enel e l’israeliana Brenmiller hanno avviato una proficua collaborazione per realizzare un sistema di accumulo, su scala mondiale, in grado di sfruttare rocce frantumate per stoccare energia

Click sul link per visualizzare la notizia.
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Old 10-11-2022, 08:16   #2
TorettoMilano
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mi sembra una notizia "leggermente" positiva soprattutto per questa parte
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non comporta alcun uso di materiali rari e può essere realizzato con pietre disponibili in qualsiasi parte del pianeta, quindi è scalabile in maniera sostenibile ovunque
attendo trepidante il parere molto severo e critico dei tuttologi del forum
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Old 10-11-2022, 08:21   #3
Saturn
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Città: Planet Saturn (♄)
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mi sembra una notizia "leggermente" positiva soprattutto per questa parte

attendo trepidante il parere molto severo e critico dei tuttologi del forum
Stasera dovrei passare in zona (per davvero) ! Ispezionerò in maniera severa l'impianto e poi vi dirò se ha passato l'esame !
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Old 10-11-2022, 08:51   #4
Paganetor
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Messaggi: 13869
che efficienza ha un sistema simile rispetto al consumo immediato dell'energia?

Comunque mi pare evidente che al momento il "problema" più grande non sia tanto la generazione di elettricità, quanto il suo utilizzo/stoccaggio vista la natura non continuativa delle fonti rinnovabili.
Paganetor è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 10-11-2022, 09:00   #5
zappy
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L'Avatar di zappy
 
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Originariamente inviato da Paganetor Guarda i messaggi
che efficienza ha un sistema simile rispetto al consumo immediato dell'energia?

Comunque mi pare evidente che al momento il "problema" più grande non sia tanto la generazione di elettricità, quanto il suo utilizzo/stoccaggio vista la natura non continuativa delle fonti rinnovabili.
questo coso É uno stoccaggio.

cmq, l'oggetto è di una semplicità assoluta, francamente che si debba scomodare una ditta israeliana per scaldare dei sassi...
buona l'idea, ridicolmente barocca l'implementazione "societaria".
__________________
Mai discutere con un idiota. Ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza (O.W.)
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Old 10-11-2022, 11:24   #6
ale_rx
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Iscritto dal: Nov 2011
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questo coso É uno stoccaggio.

cmq, l'oggetto è di una semplicità assoluta, francamente che si debba scomodare una ditta israeliana per scaldare dei sassi...
buona l'idea, ridicolmente barocca l'implementazione "societaria".
quando escono fuori ste cose arriva sempre lo scienziato di turno che è tutto semplice gne gne..
intanto il tuo dov'è? hai già brevettato l'idea?
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Old 10-11-2022, 11:39   #7
Pandemio
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Messaggi: 519
Credo che sia spiegato in maniera che tutti possano capire ma in realtà non sia così semplice ,soprattutto la parte del riutilizzo del calore.
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Old 10-11-2022, 11:51   #8
+Benito+
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un accumulo termico basato sul calore...incredibile.
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Old 10-11-2022, 12:01   #9
io78bis
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Città: Origgio
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questo coso É uno stoccaggio.

cmq, l'oggetto è di una semplicità assoluta, francamente che si debba scomodare una ditta israeliana per scaldare dei sassi...
buona l'idea, ridicolmente barocca l'implementazione "societaria".
Molto probabilmente ci sono sfide tecniche che non conosci o sottovaluti. In tutti i settori servono competenze
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Old 10-11-2022, 12:35   #10
bonzoxxx
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L'Avatar di bonzoxxx
 
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A sto punto pure lo stoccaggio sotto forma di H2 o HHO non è male anzi, è decisamente più a lungo termine imho.

Ma va bene sperimentare, anzi va benissimo, senza sperimentazione non si progredisce.
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Old 10-11-2022, 13:16   #11
Tasslehoff
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L'Avatar di Tasslehoff
 
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Originariamente inviato da Paganetor Guarda i messaggi
che efficienza ha un sistema simile rispetto al consumo immediato dell'energia?

Comunque mi pare evidente che al momento il "problema" più grande non sia tanto la generazione di elettricità, quanto il suo utilizzo/stoccaggio vista la natura non continuativa delle fonti rinnovabili.
Ni, nel senso che il fabbisogno energetico a livello industriale è tale che per soddisfarlo con fonti a bassisimo capacity factor (come le rinnovabili) è utopico e altrettanto è pensare di creare sistemi di accumulo sufficienti a garantirlo, non avremmo abbastanza suolo e materie prime per farlo, senza considerare i costi astronomici da sostenere per la manutenzione nel caso ipotetico (e fantascientifico) di riuscire a scalare a quei livelli.

Quello che i fanatici dell'una o dell'altra sponda ignorano (non perchè non ci arrivino, ma perchè preferiscono ignorarlo per ragioni ideologiche) è che la soluzione sta nel mezzo, un mix di produzione che garantisca le due esigenze (domestica e industriale); oggi come oggi (e probabilmente per almeno altri 100 anni e più) l'unica opzione sostenibile (in termini di costi, risorse ed emissioni di co2) è il mix fissione + rinnovabili.
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https://tasslehoff.burrfoot.it | Cloud? Enough is enough! | SPID… grazie ma no grazie
"Arguing that you don't care about the right to privacy because you have nothing to hide is no different than saying you don't care about free speech because you have nothing to say."
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Old 10-11-2022, 13:29   #12
TorettoMilano
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Originariamente inviato da Tasslehoff Guarda i messaggi
...
Quello che i fanatici dell'una o dell'altra sponda ignorano (non perchè non ci arrivino, ma perchè preferiscono ignorarlo per ragioni ideologiche) è che la soluzione sta nel mezzo, un mix di produzione che garantisca le due esigenze (domestica e industriale); oggi come oggi (e probabilmente per almeno altri 100 anni e più) l'unica opzione sostenibile (in termini di costi, risorse ed emissioni di co2) è il mix fissione + rinnovabili.
sul forum le critiche sul nucleare sono principalmente focalizzate sulle tempistiche di costruzione dal decidere dove costruirla a inizio funzionamento. aspettare 20 o più anni, in questo periodo storico, non mi sembra nemmeno a me una soluzione ideale. parlo da profano del settore
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Old 10-11-2022, 14:10   #13
Tasslehoff
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Originariamente inviato da TorettoMilano Guarda i messaggi
sul forum le critiche sul nucleare sono principalmente focalizzate sulle tempistiche di costruzione dal decidere dove costruirla a inizio funzionamento. aspettare 20 o più anni, in questo periodo storico, non mi sembra nemmeno a me una soluzione ideale. parlo da profano del settore
Hai perfettamente ragione, però la cosa si basa su un presupposto errato, ovvero che ci vogliano 20 o più anni.

In molte parti del mondo (Cina, Russia, Corea) il tempo che intercorre tra l'inizio della costruzione e la prima criticità del reattore è di 5-6 anni, in Giappone sono riusciti a raggiungere lo stesso obiettivo in 4 anni.

Il punto è la volontà politica di farlo, che tra l'altro è anche il fattore decisivo per i costi iniziali del progetto (che infatti sono in gran parte dovuti agli interessi sul prestito, che sono variabili e tanto più alti più è alta l'incertezza sulla fattibilità del progetto, che è legata a fattori politici, non tecnici), ed è lo stesso fattore che viene sempre citato da chi sostiene le rinnovabili "senza se e senza ma" (spesso infischiandosene dei limiti intrinseci di quelle tecnologie).

Tornando alle tempistiche io mi chiedo quali siano le tempistiche che la gente immagina riguardo alle rinnovabili su scala, non dico planetaria o continentale, ma anche solo a un livello tale da garantire il fabbisogno di una sola regione.
E attenzione perchè non basta inondare di pannelli solari le campagne, va considerata l'infrastruttura di accumulo appunto, come se riempire le montagne di bacini artificiali fosse una cosa fattibile dall'oggi al domani.
Siamo sempre allo stesso problema, la gente guarda casa sua e i tempi che ha impiegato il tecnico a installare un pannello, una batteria e un inverter e magicamente pensa che la cosa sia scalabile all'infinito e a livello industriale, non sono la stessa partita, ma nemmeno lo stesso campionato o lo stesso gioco, siamo su galassie separate da milioni di anni luce.
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Ultima modifica di Tasslehoff : 10-11-2022 alle 14:16.
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Old 10-11-2022, 14:27   #14
fabius21
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Hai perfettamente ragione, però la cosa si basa su un presupposto errato, ovvero che ci vogliano 20 o più anni.

In molte parti del mondo (Cina, Russia, Corea) il tempo che intercorre tra l'inizio della costruzione e la prima criticità del reattore è di 5-6 anni, in Giappone sono riusciti a raggiungere lo stesso obiettivo in 4 anni.

Il punto è la volontà politica di farlo, che tra l'altro è anche il fattore decisivo per i costi iniziali del progetto (che infatti sono in gran parte dovuti agli interessi sul prestito, che sono variabili e tanto più alti più è alta l'incertezza sulla fattibilità del progetto, che è legata a fattori politici, non tecnici), ed è lo stesso fattore che viene sempre citato da chi sostiene le rinnovabili "senza se e senza ma" (spesso infischiandosene dei limiti intrinseci di quelle tecnologie).

Tornando alle tempistiche io mi chiedo quali siano le tempistiche che la gente immagina riguardo alle rinnovabili su scala, non dico planetaria o continentale, ma anche solo a un livello tale da garantire il fabbisogno di una sola regione.
E attenzione perchè non basta inondare di pannelli solari le campagne, va considerata l'infrastruttura di accumulo appunto, come se riempire le montagne di bacini artificiali fosse una cosa fattibile dall'oggi al domani.
Siamo sempre allo stesso problema, la gente guarda casa sua e i tempi che ha impiegato il tecnico a installare un pannello, una batteria e un inverter e magicamente pensa che la cosa sia scalabile all'infinito e a livello industriale, non sono la stessa partita, ma nemmeno lo stesso campionato o lo stesso gioco, siamo su galassie separate da milioni di anni luce.
Secondo me pensate con la mente i profitti privati e le perdite a carico di tutti. Mi spiego meglio, i costi di dismissione della centrale chi li dovrebbe mettere? le centrali italiane che stiamo dismettendo ancora oggi sono in lavorazione e da un documentario sono iniziati almeno 30 anni fà.
Mettiamo caso che per iniziare a produrre ogni anno, tu gestore devi versare allo stato dai 50 ai 100 o X milioni per i costi di dismissione, conviene ancora il nucleare?
Per non parlare dei controlli italiani, morandi docet. Lasciamo perdere và, è meglio se non lo trattiamo. Magari negli anni 80 ci si poteva fidare. E' vero che noi siamo top nella progettazione e dei macchinari per poterli costruire, ma le centrali che utilizzano ciò poi sono costruite con la testa di non italiani.
fabius21 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 10-11-2022, 15:09   #15
Darkbane
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un accumulo termico basato sul calore...incredibile.
Immagina un accumulo termico basato sulla simpatia che rivoluzione sarebbe stata
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Old 10-11-2022, 15:54   #16
bonzoxxx
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Hai perfettamente ragione, però la cosa si basa su un presupposto errato, ovvero che ci vogliano 20 o più anni.

In molte parti del mondo (Cina, Russia, Corea) il tempo che intercorre tra l'inizio della costruzione e la prima criticità del reattore è di 5-6 anni, in Giappone sono riusciti a raggiungere lo stesso obiettivo in 4 anni.
Non è un presupposto errato, è un presupposto REALISTA: siamo in Italia dove le cose si trascinano per anni e anni e ancora anni.
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Old 10-11-2022, 18:27   #17
Saturn
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Sono appena tornato da Arezzo. Fatto il sopralluogo alla struttura.

Potrebbe andar meglio, per ora è troppo rumorosa e instabile.

Mi sono permesso di pubblicare una video-recensione in caso si voglia allegare alla notizia !

Buona serata !
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Old 10-11-2022, 20:16   #18
frankie
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My 2c:

Avete presente le stufe in pietra ollare?
Devi scaldarle abbestia per poche ore (un paio mi pare) e poi rilasciano il calore per tutto il giorno.

Ecco questo è il sistema utilizzato come batteria tampone per la centrale termica per produrre elettricità.
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Old 10-11-2022, 21:15   #19
zappy
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Molto probabilmente ci sono sfide tecniche che non conosci o sottovaluti. In tutti i settori servono competenze
certo, anche fare aeroplanini di carta è un'arte e richiede competenze...

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Hai perfettamente ragione, però la cosa si basa su un presupposto errato, ovvero che ci vogliano 20 o più anni.

In molte parti del mondo (Cina, Russia, Corea) il tempo che intercorre tra l'inizio della costruzione e la prima criticità del reattore è di 5-6 anni, in Giappone sono riusciti a raggiungere lo stesso obiettivo in 4 anni..
certo, Russia e Giappone sono fulgidi esempi di come si fanno e come si gestiscono centrali nucleari... E non parlo solo di Chernobyl e Fukushima... grande autogol, bravo. Sei geniale.

Magari chiedersi come mai fanno così in fretta...

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Originariamente inviato da fabius21 Guarda i messaggi
Secondo me pensate con la mente i profitti privati e le perdite a carico di tutti. Mi spiego meglio, i costi di dismissione della centrale chi li dovrebbe mettere? le centrali italiane che stiamo dismettendo ancora oggi sono in lavorazione e da un documentario sono iniziati almeno 30 anni fà.
Mettiamo caso che per iniziare a produrre ogni anno, tu gestore devi versare allo stato dai 50 ai 100 o X milioni per i costi di dismissione, conviene ancora il nucleare?
Ovviamente i sostenitori del nucleare ti dicono che è tutto stato previsto e vengono messi da parte i soldi.

In realtà è una balla ciclopica, e la dimostrazione è proprio la Francia dove:
1) lo Stato (pantalone) ha comprato EDF (l'enel francese) dai privati, perchè si trova sul groppone una marea di reattori ormai vecchi e prossimi allo smantellamento
2) hanno chiesto finanziamenti europei per gestire i loro impianti nucleari.
3) in precedenza aveva già salvato dal fallimento Areva, società di bandiera che progettava e costruiva centrali nucleari.
La realtà è che i costi di dismissione (e gestione delle scorie) NON sono conteggiati perchè NON sono quantificabili e spesso vengono camuffati sotto forma di spese militari a carico dello Stato (per ovvie ragioni di sicurezza).

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Non è un presupposto errato, è un presupposto REALISTA: siamo in Italia dove le cose si trascinano per anni e anni e ancora anni.
Ma guarda che la stessa identica cosa avviene in Francia e in Finlandia... Basta vedere Olkiluoto 3 o Flamanville che pagiacciata che sono. Hanno ritardi di lustri e costi moltiplicati per 5 o 10 volte i preventivi pure loro.

É proprio il settore nucleare che è basato sulla menzogna sistematica riguardo a tutto: dai costi ai tempi, dalla sicurezza alle scorie. Per non parlare delel frottole sulla "autonomia energetica". Balle dalla A alla Z, da sempre. Girano una enormità di soldi, interessi bellico-militari, e controllo geopolitico.
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zappy è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 11-11-2022, 13:20   #20
Tasslehoff
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Originariamente inviato da fabius21 Guarda i messaggi
Secondo me pensate con la mente i profitti privati e le perdite a carico di tutti. Mi spiego meglio, i costi di dismissione della centrale chi li dovrebbe mettere? le centrali italiane che stiamo dismettendo ancora oggi sono in lavorazione e da un documentario sono iniziati almeno 30 anni fà.
Mettiamo caso che per iniziare a produrre ogni anno, tu gestore devi versare allo stato dai 50 ai 100 o X milioni per i costi di dismissione, conviene ancora il nucleare?
Per non parlare dei controlli italiani, morandi docet. Lasciamo perdere và, è meglio se non lo trattiamo. Magari negli anni 80 ci si poteva fidare. E' vero che noi siamo top nella progettazione e dei macchinari per poterli costruire, ma le centrali che utilizzano ciò poi sono costruite con la testa di non italiani.
Giusto per informazione il settore della produzione elettrica mediante fissione è probabilmente il campo industriale con i controlli più severi e meticolosi che esistano sulla terra, controlli fatti da organizzazioni internazionali come l'AIEA, non dalla pizza e fichi srl di proprietà del cugino del gestore della centrale.

Quote:
Originariamente inviato da bonzoxxx Guarda i messaggi
Non è un presupposto errato, è un presupposto REALISTA: siamo in Italia dove le cose si trascinano per anni e anni e ancora anni.
Non siamo poi tanto diversi dagli altri paesi, ci piace pensarlo ma la realtà è che se c'è la volontà politica anche le infrastrutture più impegnative si possono realizzare in tempi decenti.
Del resto la ricostruzione del ponte Morandi è li a dimostrarlo.
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Ultima modifica di Tasslehoff : 11-11-2022 alle 13:42.
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