Torna indietro   Hardware Upgrade Forum > Off Topic > Discussioni Off Topic > Storia, politica e attualità (forum chiuso)

Recensione vivo X300 Pro: è ancora lui il re della fotografia mobile, peccato per la batteria
Recensione vivo X300 Pro: è ancora lui il re della fotografia mobile, peccato per la batteria
vivo X300 Pro rappresenta un'evoluzione misurata della serie fotografica del produttore cinese, con un sistema di fotocamere migliorato, chipset Dimensity 9500 di ultima generazione e l'arrivo dell'interfaccia OriginOS 6 anche sui modelli internazionali. La scelta di limitare la batteria a 5.440mAh nel mercato europeo, rispetto ai 6.510mAh disponibili altrove, fa storcere un po' il naso
Lenovo Legion Go 2: Ryzen Z2 Extreme e OLED 8,8'' per spingere gli handheld gaming PC al massimo
Lenovo Legion Go 2: Ryzen Z2 Extreme e OLED 8,8'' per spingere gli handheld gaming PC al massimo
Lenovo Legion Go 2 è la nuova handheld PC gaming con processore AMD Ryzen Z2 Extreme (8 core Zen 5/5c, GPU RDNA 3.5 16 CU) e schermo OLED 8,8" 1920x1200 144Hz. È dotata anche di controller rimovibili TrueStrike con joystick Hall effect e una batteria da 74Wh. Rispetto al dispositivo che l'ha preceduta, migliora ergonomia e prestazioni a basse risoluzioni, ma pesa 920g e costa 1.299€ nella configurazione con 32GB RAM/1TB SSD e Z2 Extreme
AWS re:Invent 2025: inizia l'era dell'AI-as-a-Service con al centro gli agenti
AWS re:Invent 2025: inizia l'era dell'AI-as-a-Service con al centro gli agenti
A re:Invent 2025, AWS mostra un’evoluzione profonda della propria strategia: l’IA diventa una piattaforma di servizi sempre più pronta all’uso, con agenti e modelli preconfigurati che accelerano lo sviluppo, mentre il cloud resta la base imprescindibile per governare dati, complessità e lock-in in uno scenario sempre più orientato all’hybrid cloud
Tutti gli articoli Tutte le news

Vai al Forum
Rispondi
 
Strumenti
Old 06-02-2010, 18:12   #1
jumpermax
Senior Member
 
L'Avatar di jumpermax
 
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 1910
quello che travaglio non vi racconta: 28 domande ad antonio di pietro

http://comunistaquotidiano.blogspot....stris-idv.html

28 DOMANDE AD ANTONIO DI PIETRO
Quote:



di Alberigo Giostra

1) Come ha comperato i suoi appartamenti? C'è chi ipotizza che per acquistarli Lei abbia utilizzato soldi del partito. Per fugare questi sospetti metta a disposizione di un comitato di esperti i movimenti a dare e avere dei suoi conti, di quelli del partito, e di quelli della tesoriera On. Mura dal 1999 a oggi, e prenda il formale impegno di offrire riscontri e spiegazioni ad ogni richiesta di chiarimento in merito ai conti stessi.

2) E' in grado di affermare con certezza che, sia sua moglie che suo figlio Cristiano, hanno acquistato con propri soldi i loro immobili? Suo figlio Cristiano in particolare pagherà con suoi denari la villa di 450 mq. che sta costruendo a Montenero di Bisaccia?

3) E' vero che Lei ha acquistato e rivenduto un terreno alla Coca Cola in Romania? E' vero che possiede un appartamento a Praga?

4) Può dire con esattezza a quanto ammontavano i soldi della donazione avuta tra il 1998 e il '99 dalla Contessa Borletti? Erano 300 milioni, come ha scritto su "Libero" nel gennaio del 2009, oppure 954.317.014 lire, come è stato riportato da "Panorama" che cita fonti vicine alla Contessa? Pur essendo soldi offerti per scopi politici, Lei ha ammesso di averli utilizzati per acquistare appartamenti. Conferma di averlo fatto? E' vero, come ha affermato l'On. Cambursano, che non sono mai stati iscritti nei bilanci del partito? Perchè nel 2000 Lei ha dichiarato invece di averne spesi 238 su 300 per attività politiche senza tuttavia fornire la relativa documentazione?

5) Perchè nel 2004 all'asta dell'Inail per la vendita dell'appartamento di Via Locatelli a Bergamo, si è fatto sostituire dal sig. Claudio Belotti, compagno dell'On.Mura? E' vero che una volta acquistato l'immobile, lo ha affittato al partito ricavandone 1200 euro al mese?

6) Perchè nell'articolo sui suoi appartamenti apparso su "Libero" nel gennaio 2009 Lei non ha citato l'acquisto avvenuto nel 2007 della seconda masseria a Montenero di Bisaccia?

7) Perchè il 18 novembre 2002 ha fatto fatturare da un artigiano abruzzese spese di ristrutturazione della sua abitazione romana facendola apparire come "sede sociale" del partito? Non è forse un falso? E' questo un comportamento consono al leader di un partito che individua nella legalità il suo principio fondativo? E' accaduto altre volte?

8) E' vero che il 10 dicembre 2003 Lei ha pagato una prestazione professionale svolta dall'Avv. Di Domenico e riconducibile alla sua attività privata e non politica, con un assegno del Credito Bergamasco firmato da Silvana Mura e intestato al partito?

9) E' vero che Lei ha incassato e versato su un suo conto personale un assegno di 50 milioni firmato da Mario Di Domenico il 4 gennaio 2001 destinato al finanziamento della campagna elettorale dell'IdV (e come tale registrato alla Camera dei deputati) ?

10) E' disposto ad inserire nello statuto del partito norme per impedire il continuo ripetersi nel partito di episodi di familismo?

11) E' in grado di smentire chi ipotizza che Lei si sia speso per far entrare suo figlio in Polizia e per farlo trasferire da Bergamo a Vasto, in Abruzzo?

12) E' disposto a prendere il formale impegno di non candidare suo figlio Cristiano alle regionali del 2011 in Molise ?

13) E' disponibile ad inserire nello statuto del partito un'anagrafe patrimoniale dei candidati e degli eletti ?

14) Che cosa intendeva dire quando a Elio Veltri nel 1997 ha confidato che voleva candidarsi al Mugello perchè Pacini Battaglia "aveva paura solo degli uomini che stanno nel palazzo"? E perchè Lei temeva così tanto Pacini Battaglia? Da che cosa doveva difendersi se non aveva nulla da temere?

15) In che rapporti era con Bruno Contrada prima che fosse arrestato?

16) E' vero che Lei ha fatto parte della scorta armata del generale Dalla Chiesa? E a che titolo?

17) Può dire con esattezza quando, nel 1992, Lei è stato fatto riparare in Costarica e se una volta avvertito che era in pericolo di vita insieme a Borsellino, ha per caso chiamato il magistrato siciliano? Se no, perchè non lo ha fatto?

18) Può spiegare che fine hanno fatto le carte dell'inchiesta sulla cooperazione spedite alla Procura di Milano dal pm della Procura di Roma, Vittorio Paraggio e relative a Pacini Battaglia? A Milano sono sparite. Lei ha negato che fossero mai arrivate nel capoluogo lombardo, ma la Procura di Perugia ha stabilito che invece sono state effettivamente spedite e ha prosciolto Paraggio. Perchè a questo proposito Lei, come indagato di reato connesso, di fronte alle domande della pm romana, Giuseppa Geremia si è avvalso della facoltà di non rispondere ? Perchè se non aveva nulla da nascondere?

19) Il 31 marzo 2003 Lei era effettivamente a Busto Arsizio ad approvare il bilancio del partito ? E Mario Di Domenico, che afferma di non essersi mai mosso da Roma, era davvero presente a quella riunione dell'associazione IdV? Si trattava di una riunione decisiva perchè il giorno stesso scadevano i termini per la presentazione dei bilanci alla Camera in mancanza dei quali il partito avrebbe perso i soldi dei rimborsi elettorali.

20) Chi è il legale rappresentante dell'IdV? E' vero che al Ministero dell'Interno dove vengono depositate le liste elettorali, risulta essere Lei, e invece alla Camera dei deputati risulta essere l'on.Mura?

21) Come ha saputo nel 2007 che suo figlio Cristiano e Mario Mautone erano indagati dalla procura di Napoli? A Travaglio e Gomez Lei ha detto che lo ha saputo dall'agenzia "Il Velino", ma "Il Velino" ha scritto che solo suo figlio era indagato e nel testo del lancio Mautone non è mai citato.

22) Perchè ha creato un'associazione privata di natura familiare che affiancasse il partito riservandogli il controllo dei finanziamenti? Chi ha concepito questo disegno? E perchè l'associazione IdV è titolare di un nr. di codice fiscale e il partito IdV non ne possiede uno?

23) Perchè nel 2000 ha nascosto a Elio Veltri, che era il numero 2 dell'IdV, che si accingeva a fondare dal notaio un'associazione privata a tre con l'On. Mura e Di Domenico?

24) Perchè nei bilanci dell'IdV sono stati indicati come erogati i soldi per le attività a favore della partecipazione delle donne alla politica, come vuole la legge sul rimborso elettorale, mentre la responsabile della Consulta Donne dell'IdV, Wanda Montanelli, fino a quando lo è stata, (2008) sostiene di non aver mai visto quei soldi?

25) Perchè nega a deputati e senatori dell'IdV l'accesso ai bilanci dei gruppi parlamentari?

26) E' vero che alla tesoriera On. Mura sono state rimborsate le spese di viaggio e alloggio a Bologna, dove è responsabile regionale del partito? Se è vero, accade così per tutti i responsabili e commissari regionali che sono anche deputati?

27) Perchè nel 2000 a Genova ha registrato a suo nome il simbolo del partito? E' disponibile a cederne gratuitamente la proprietà al partito?

28) E' favorevole alle primarie per individuare il leader e il tesoriere del partito?



alberico giostra


Roma 9 novembre 2009
qua un'intervista dell'autore
http://blog.panorama.it/italia/tag/alberico-giostra/
jumpermax è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 06-02-2010, 18:17   #2
anonimizzato
 
Messaggi: n/a
Mandagliele direttamente in mail a lui, diversamente da qualcun'altro è molto facile che ti risponda.

  Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 06-02-2010, 18:18   #3
jan
Senior Member
 
L'Avatar di jan
 
Iscritto dal: Jan 2000
Città: BUSTO ARSIZIO
Messaggi: 1103
sempre le solite domande trite e ritrite , a cui antonio di pietro ha risposto sulle pagine di libero. quanto ancora dovremo andare avanti a rifare le stesse domande ?
__________________
quanto mi piacerebbe essere napoletano ! come dice berlusconi tutte le volte che passa davanti al quirinale ...
roberto benigni
jan è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 06-02-2010, 18:26   #4
Gianluca99
Senior Member
 
L'Avatar di Gianluca99
 
Iscritto dal: Oct 2005
Città: MC
Messaggi: 1382
mi sembra ne avessimo già ampiamente parlato e Tonino aveva risposto direttamente sul suo blog
diciamo che sotto elezioni alcuni giornali fanno del loro peggio
__________________
Case: Montech AIR 903 BASE | PSU: FSP Hydro Ti PRO 1000W 80+ Titanium | Mothereboard: ASRock B650E Taichi Lite | CPU: AMD Ryzen 7 7800X3D + Thermalright Peerless Assassin 120 | RAM: Kingston FURY Beast 64 GB DDR5-6000 CL30 | GPU: Gigabyte AERO OC GeForce RTX 4090 | SSD: Crucial T705 1TB | SSD: Crucial T500 2TB | Monitor: Dell UP3017 | Keyboard: CM Masterkeys PRO L | Mouse: Mionix Naos QG | Headset: SteelSeries Siberia V2
Gianluca99 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 06-02-2010, 18:27   #5
jumpermax
Senior Member
 
L'Avatar di jumpermax
 
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 1910
Quote:
Originariamente inviato da jan Guarda i messaggi
sempre le solite domande trite e ritrite , a cui antonio di pietro ha risposto sulle pagine di libero. quanto ancora dovremo andare avanti a rifare le stesse domande ?
non smetteremo di fare domande fintanto che non avremo le risposte
tipo che ne pensano gli elettori dell'idv di candidati come david favia?
http://www.youtube.com/watch?v=6iuU3mp_EPQ
jumpermax è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 06-02-2010, 18:28   #6
jumpermax
Senior Member
 
L'Avatar di jumpermax
 
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 1910
Quote:
Originariamente inviato da Gianluca99 Guarda i messaggi
mi sembra ne avessimo già ampiamente parlato e Tonino aveva risposto direttamente sul suo blog
diciamo che sotto elezioni alcuni giornali fanno del loro peggio
bene, se conoscete le domande come mai non vedo le risposte?
jumpermax è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 06-02-2010, 18:29   #7
jan
Senior Member
 
L'Avatar di jan
 
Iscritto dal: Jan 2000
Città: BUSTO ARSIZIO
Messaggi: 1103
Quote:
Originariamente inviato da jumpermax Guarda i messaggi
non smetteremo di fare domande fintanto che non avremo le risposte
tipo che ne pensano gli elettori dell'idv di candidati come david favia?
http://www.youtube.com/watch?v=6iuU3mp_EPQ
le risposte ci sono state e feltri le ha ritenute soddisfacenti ... che vai raccontando ?
__________________
quanto mi piacerebbe essere napoletano ! come dice berlusconi tutte le volte che passa davanti al quirinale ...
roberto benigni
jan è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 06-02-2010, 18:31   #8
anonimizzato
 
Messaggi: n/a
Quote:
Originariamente inviato da jumpermax Guarda i messaggi
bene, se conoscete le domande come mai non vedo le risposte?
Ma non erano "28 domande ad Antonio Di Pietro"?
  Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 06-02-2010, 18:38   #9
BlackJack84
Senior Member
 
L'Avatar di BlackJack84
 
Iscritto dal: Dec 2001
Messaggi: 490
Sì... in effetti leggendo molte di quelle domande, mi sono venute in mente le risposte che già sapevo, proprio perchè diversamente da come si cerca di far credere, non è che su quelle questioni ci sia chissà quale segreto di stato... si millanta che siano faccende oscure per gettare discredito, un po' come certe innocenti foto che "non si sa chi" ci teneva tanto, dicono, sisi ci credo, a far sparire
La storia della scorta a Dalla Chiesa, che ha smentito; lo stabile affittato al partito, che poi si scopre che il prezzo è sotto mercato e quindi sta facendo a proprie spese un favore alla sua causa; e così via...
50% di quelle domande riguardano suoi movimenti patrimoniali privati; i quali, a meno che non venga fuori una qualche notizia di reato, privati appunto sono. Cazzi suoi. Cioè è come se un giornalista andasse a ripescare nella spazzatura un mio scontrino della spesa e mi chiedesse: qua risulta che hai comprato dei Pan di Stelle Mulino Bianco a 2.50€. Dove hai preso quei soldi? Rispondi! Su, RISPONDI!! Ah, lo stai tenendo nascosto, eh?? FURFANTE!!
Cioè ma dico... a meno che non ti risulti da altre fonti che abbia rapinato una banca e che con una parte del bottino mi sia comprato dei biscotti, il semplice e isolato fatto che mi sia comprato dei biscotti non vedo che rilevanza possa avere...
BlackJack84 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 06-02-2010, 18:38   #10
jumpermax
Senior Member
 
L'Avatar di jumpermax
 
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 1910
Quote:
Originariamente inviato da jan Guarda i messaggi
le risposte ci sono state e feltri le ha ritenute soddisfacenti ... che vai raccontando ?
feltri? non le ha scritte feltri quelle domande. Non stiamo parlando della stessa cosa
jumpermax è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 06-02-2010, 18:40   #11
^TiGeRShArK^
Senior Member
 
L'Avatar di ^TiGeRShArK^
 
Iscritto dal: Jul 2002
Città: Reggio Calabria -> London
Messaggi: 12112
Quote:
Originariamente inviato da jumpermax Guarda i messaggi
a jumper, datte 'na svegliata.
finora Di Pietro ha sempre risposto alle PUTTANATE che gli venivano rivolte dai giornalisti, e infatti gli appartamenti li ha comprati proprio con i soldi delle querele.
E' bello vedere come un votante del partito che ha permesso ad Ilvio di continuare a restare al potere e di DEVASTARE il nostro paese, che vanta fior di criminali tra le fila, e che ha votato per l'INDULTO si metta a fare la morale a di pietro.
Fatti assumere dalle iene per fare il moralizzatore.
__________________
^TiGeRShArK^ è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 06-02-2010, 18:42   #12
jumpermax
Senior Member
 
L'Avatar di jumpermax
 
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 1910
Quote:
Originariamente inviato da ^TiGeRShArK^ Guarda i messaggi
a jumper, datte 'na svegliata.
finora Di Pietro ha sempre risposto alle PUTTANATE che gli venivano rivolte dai giornalisti, e infatti gli appartamenti li ha comprati proprio con i soldi delle querele.
E' bello vedere come un votante del partito che ha permesso ad Ilvio di continuare a restare al potere e di DEVASTARE il nostro paese, che vanta fior di criminali tra le fila, e che ha votato per l'INDULTO si metta a fare la morale a di pietro.
Fatti assumere dalle iene per fare il moralizzatore.
nemmeno un motorino azzurro arriva ai tuoi livelli di efficienza nel difendere tonino... dovresti farti pagare dal suo ufficio stampa....
jumpermax è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 06-02-2010, 18:43   #13
Vash88
Senior Member
 
L'Avatar di Vash88
 
Iscritto dal: Sep 2003
Città: Regno Unito
Messaggi: 5726
Quote:
Originariamente inviato da jumpermax Guarda i messaggi
bene, se conoscete le domande come mai non vedo le risposte?
Quote:
Ho diviso la mia risposta in capitoli, per facilitare la lettura delle mie risposte alle calunnie mosse nei miei confronti in questi giorni da stampa e politici:

- Gestione dei finanziamenti
- Rimborsi elettorali
- Tutti gli immobili
- La società Antocri
- Conclusioni: la formichina


La lettera:

"Gestione dei finanziamenti

Caro direttore, eccomi.
Ieri Lei dalla pagina di Libero mi ha chiesto due spiegazioni e mi ha dato un consiglio. Cominciamo dal consiglio che era il seguente: “Le sollecito a darci prova della sua trasparenza e affidare i milioni del finanziamento ad un collegio di ragionieri eletti nel suo partito”. Mi pare proprio un buon consiglio, la ringrazio e mi attivo immediatamente. Ho oggi stesso disposto la modifica dello Statuto che ora prevede che tutte le finanze del partito e tutti i contributi elettorali (sia futuri che pregressi beninteso), siano gestiti non più dai soci originari che hanno dato vita al partito ma dall'intero Ufficio di Presidenza dell'Italia dei Valori che è composto da 7 persone, individuato non nominatamente ma – pro tempore – per il loro ruolo, la loro funzione e la loro elezione: il Presidente del partito, il Capogruppo della Camera, il Capogruppo al Senato, il Portavoce nazionale del partito, il Tesoriere, un rappresentante degli eletti nelle Regioni (da loro nominato) ed un esperto contabile nominato dall'Ufficio di Presidenza stessa (su proposta dell'Esecutivo nazionale di Idv che è il massimo organo assembleare del partito). Provi a visionare gli Statuti degli altri partiti e vedrà che tutti hanno adottato – specie all'inizio della propria attività – misure di cautela per evitare l'assalto alla diligenza (come peraltro “Libero” ne ha dato atto proprio ieri, informandoci delle beghe interne fra Margherita e Ds per la suddivisione dei rispettivi fondi e beni). Ho già preso appuntamento per domani da un notaio di Bergamo (che conosce pure Lei) per la relativa statura notarile. Appena sottoscritto Le invierò in anteprima copia del nuovo Statuto di Idv: se ha qualche ulteriore consiglio da darci le sarei davvero grato e provvederà di conseguenza.
E veniamo, caro direttore, alle domande che mi ha posto e che possono essere cosi riassunte: come sono stati gestiti i contributi ricevuti finora da Italia dei Valori e come “è la storia dei 10 appartamenti” che avrei acquistato. Rispondo subito, inviandole a parte la relativa documentazione per le verifiche che riterrà opportune effettuare.

Rimborsi elettorali

Idv non riceve finanziamenti da imprenditori o sponsor che sia (da noi non troverà i Romeo di turno). Riceveremo invece – come tutti gli altri partiti che hanno rappresentanza parlamentare – i finanziamenti pubblici previsti dalla legge. Sono tanti. Per noi e per gli altri (ed infatti nella scorsa finanziaria abbiamo chiesto inutilmente al Parlamento di dirottarli a favore degli ammortizzatori sociali). Essi vengono introitati da Idv tutti ed esclusivamente sui 2 conti correnti della tesoreria dell'Italia dei Valori e da questa utilizzati solo ed esclusivamente per esigenze del partito e della sua azione politica (come, da ultimo è avvenuto per la raccolta delle firme per promuovere il referendum contro il Lodo Alfano). Inoltre riceviamo le quote di partecipazione dai nostri iscritti, dai nostri parlamentari e dai nostri eletti e amministratori. Infine riceviamo gli interessi attivi del denaro che rimane parcheggiato in banca fino al suo utilizzo. Più in concreto finora abbiamo incassato – dal giorno in cui ci siamo presentati alle elezioni la prima volta nel 2001 e fino a tutto il 2007 – contributi pubblici per 19'908'596 euro, a cui si devono aggiungere ulteriori 761'909,00 euro a titolo di interessi attivi e per contributi degli aderenti ed eletti del partito. Di converso, abbiamo speso a tutto il 2007 euro 16'233'853. Il nostro partito, quindi, non solo non ha debiti ma è in attivo di euro 4'436'652, somma che trovasi depositata presso le due banche predette, sempre, solo ed esclusivamente sui conti di Idv, come può rilevarsi dai relativi estratti conto. Per l'anno 2008 appena trascorso, la stesura del bilancio è in corso (per noi come per qualsiasi altro partito o ente o azienda) e verrà pure reso pubblico nelle forme e nei tempi previsti dalla legge. Come noto, infatti, tutti i bilanci dei partiti devono essere regolarmente pubblicati in giornali a tiratura nazionale. Quelli di Idv, peraltro, sono sempre stati (e lo sono ancora) visionabili alla voce “Bilanci e Finanze” sul sito del partito Italiadeivalori.it. Comunque – e ad ogni buon conto – glie ne invio copia (specificandole fin d'ora che quest'anno chiederò di pubblicare proprio su Libero il bilancio 2008, come previsto per legge, se Lei me lo permetterà). Specifico che i bilanci annuali dell'Italia dei Valori sono sempre stati tutti regolarmente approvati dall'Organo di controllo del Parlamento, come rilevasi esemplificativamente dalle attestazioni del Presidente della Camera dei Deputati per gli anni 2001-2002-2003-2004-2005-2006-2007 che le invio a parte. Specifico anche che la Corte dei Conti - a cui spetta per legge approvare i Conti consuntivi delle spese elettorali dei partiti - nel referto trasmesso al Presidente della Camera sui consuntivi presentati dalle formazioni politiche ha finora sempre approvato i rendiconti presentati dall'Italia dei Valori.

Tutti gli immobili

E veniamo alla "storia dei 10 appartamenti" (che poi non sono dieci, perché se ne vendi uno per comprarne un altro con i soldi del primo, non ne hai due ma sempre uno). È vero che qualcuno negli anni passati ha alluso ad un utilizzo indebito da parte mia dei rimborsi elettorali, ma - come potrà prendere atto leggendo il decreto dei Gip di Roma n.4620/07 del 14.03.2008 che le invio integralmente - non solo è stata disposta nei miei confronti - su conforme richiesta del pm - l'archiviazione perché il fatto non sussiste ma addirittura sono stati rimessi gli atti alla Procura per la valutatone circa il reato di calunnia nei confronti del denunciante.
Ma, potrebbe obiettare lei e giustamente: d'accordo, la gestione della tesoreria di Italia dei Valori sarà pure corretta ma i soldi per gli appartamenti dove li hai presi? Ecco, allora, l'elenco delle mie proprietà, il loro valore di acquisto e la provenienza dei relativi fondi. A Montenero di Bisaccia sono proprietario di una azienda agricola (lasciatami in eredità da mio padre e mia madre) con circa 15 ettari di terreno e casa colonica annessa (che ho ben ri*strutturato a mie spese, con i fondi (e le pietre) provenienti proprio dall'azienda: produco in proprio, infatti dalla morte di mio padre (1987) soprattutto, olio e grano (quest'anno oltre 400 quintali). A Curno, in provincia di Bergamo ho una villetta a schiera in via Lungobrembo 62, acquistata alla fine degli anni '80 e quindi per definizione con soldi non del partito (che, come noto è stato fondato ne! 2000 ed a cui i primi contributi sono cominciati ad affluire nell'autunno del 2001). Sempre a Curno, in via Lungobrembo 64 (contigua alla precedente) vi è una vecchia casa con giardino, di proprietà di mia moglie che l'ha comprata nel 1985 per 38 milioni di vecchie lire e che e stata dalla stessa (e con il mio contributo, anche manuale) ristrutturata nel 1986 (e quindi in epoca anch'essa non sospetta). È il luogo dove siamo andati a vivere dopo sposati. A Bruxelless sono comproprietario di un piccolo appartamento in via Scarabee 3, acquistato nel 1999 per 204 milioni di vecchie lire (di cui la metà con prestito bancario della Bbl di Bruxelless, sede del Parlamento europeo) quand'ero parlamentare europeo (ed a tal fine). Anche questo immobile è stato acquistato in epoca precedente alla costituzione di Idv. A Bergamo sono proprietario di un appartamento in via Locateli, da me acquistato, a seguito di gara pubblica, ad un'asta indetta dalla Scip per conto dell'Inail in data 10 novembre 2004 (rogito 16.03.2006) per euro 261'661,00 oltre spese e tasse. Non sono invece proprietario di alcun altro immobile in tale città, come invece pure era stato scritto. Vi sono invero lo studio e la casa di mia moglie (che, come Lei sa, fa l'avvocato da una vita e fa pane di una famiglia benestante di avvocati e prima di notai che Lei, gentile direttore, essendo di Bergamo, credo conosca molto bene).

La società Antocri

A Milano ho comprato nel 2004 (tramite la società Antocri) un appartamento in via F. Casati 1/a, per euro 614'500,00, di cui 300'000,00 con mutuo Bnl ed il resto con parte dei fondi provenienti dalla vendita di due appartamenti di mia proprietà che avevo a Busto Arsizio (acquistati nel 1999 - e quindi sempre in epoca antecedente alla costituzione di Idv - per lire 845'166'000 e rivenduti nel 2004 per 655'533,46 euro). Gli atti notarili sono a sua disposizione. Quanto alla provenienza dei fondi per acquistare gli appartamenti di Busto Arsizio, non me ne voglia ma lei dovrebbe ricordarla bene essendo stata una delle persone che vi hanno in qualche modo contribuito (ricorda i 400 milioni di lire che l'editore de "II Giornale" (ove egli faceva all'epoca il direttore responsabile) mi versò, a titolo di risarcimento danni con assegno circolare? All'epoca peraltro furono in molti a versarmi denaro per risarcirmi dei danni provenienti da articoli di giornali ritenuti diffamatori dai giudici o comunque, in via di transazione bonaria). L'altra parte dei soldi provenienti dalla predetta compravendita li ho usati per acquistare (tramite la società Antocri) a Roma nel 2005 un appartamento in via Principe Eugenio per euro 1'045'000,00 (il resto della provvista è stato reperito da un mutuo bancario Bnl di 400'000,00 euro e dai miei risparmi di cui in appresso). Tale immobile è stato rivenduto nel 2007 a 1'115'000,00 e con la relativa provvista, una volta estinto il mutuo, ho comprato l'anno scorso una casa ai miei due figli più piccoli a Milano, in zona Bovisa, per studiare. Ho anche aiutato mio figlio maggiore, con donazioni in denaro (per un totale di circa 80 mila euro) in parte quando si è sposato ed in parte quando sono nati i suoi tre figli trigemini. Soldi che egli, coscienziosamente ha utilizzato per pagare l’ anticipo di una casa a Curno quando abitava li e che poi ha rivenduto ricomprandosi, a minor prezzo, casa a Montenero, quando si è trasferito al paese natio. Sempre a Roma, sono attualmente proprietario dell’appartamento di via Merulana, ove abito quando mi reco li per ragioni legate al mio lavoro parlamentare. L’ho comprata, nel 2001 - e quindi ancora una volta prima dei rimborsi elettorali confluiti in questi ultimi anni al partito - per 800 milioni di vecchie lire ( di cui, come al solito, parte in mutuo) Queste sono,- o sono stata- le mie proprietà. Mi si dirà. D’accordo hai fatto delle compravendite ed hai stipulato dei mutui, ma per il resto dove hai preso i soldi? Ebbene, i miei redditi pubblici e che possono essere consultati presso il sito della camera dei Deputati e del senato ammontano dal 1996 ad oggi ad oltre 1'000'000,00 di euro ( al netto tasse), come da tabella riepilogativa che le invio a parte. A tutto ciò devono aggiungersi ulteriori rinvenienze attive, tra cui una donazione mobiliare per circa 300 milioni di vecchie lire ricevuta nel 1996 dalla contessa Borletti ( i fatti sono notori in quanto hanno riguardato come beneficiari anche altri personaggi pubblici) e come detto plurimi risarcimenti danni ricevuti ( da me e dai miei familiari) per circa 700'000,00 euro negli anni in relazione alle varie diffamazioni subite nel tempo nonché i frutti dell’agenzia agricola e dei relativi cespiti immobiliari lasciatimi in eredità dai miei genitori dopo la loro morte.

Conclusioni: la formichina

Tutto qui. Alcuni giocano, altri speculano, altri evadono le tasse e altri ancora girano il mondo o se la godono e si divertono. Io ho preferito e preferisco fare la formichina come mi hanno insegnato i miei genitori, risparmiando ed investendo i guadagni in immobili( almeno questi non ti mandano sul lastrico, come è successo per le azioni e le speculazioni in borsa!). Mi scuso per la prolissità e se necessario sono ancora e sempre pronto a fornire tutte le risposte che riterrà necessarie. Con Lei, caro direttore lo faccio volentieri per tre ragioni: primo perché sono certo della sua buona fede e del suo sacrosanto diritto di pormi le domande che mi ha posto; secondo perché sono convinto che ogni personaggio pubblico deve rispondere nel merito alla pubblica opinione (ed agli organi di informazione indipendenti come “Libero”); terzo, perché è cominciato il nuovo anno e voglio avvicinarmi alla terza età nel migliore dei modi. Buon anno a lei ed ai suoi lettori."
Quote:
1) "Come potè acquistare la casa di Bergamo all’Inail se la legge glielo impediva?"
2) "Come spiega la doppiezza fra l’associazione IDV e il Movimento politico IDV?"
3) "Come spiega la gestione dei contributi elettorali al partito? Chi li ha incassati?"
4) "Come spiega che fosse lui, Di Pietro, ad approvare i rendiconti IDV, senza altri controlli?"
5) "Come spiega il giallo dell’IDV che pagava l’affitto della sede di Roma alla famiglia Di Pietro?"
6) "Come spiega che Di Pietro seppe in anticipo che Mario Mautone, Provveditore alle opere pubbliche in Campania, era sotto inchiesta a Napoli?"
7) "Mi riferisco all’ultima “perla” de “Il Giornale” secondo cui avrei dato o comunque mi sarei interessato a far avere all’avv. Ascione di Brescia una consulenza da una società autostradale."

La lettera

"Caro Direttore,
eccomi ancora qui a rispondere alle altre domande che domenica scorsa Lei mi ha pubblicamente formulato. Come ha detto Lei, “abbiamo fatto trenta, facciamo trentuno”. Anzi, giacché ci siamo, facciamo “trentadue”, visto che nel frattempo quelli de “Il Giornale” mi hanno sparato altra melma addosso (miei presunti favoritismi da Ministro). Eccomi, dunque, pronto a rispondere alle sei domande che mi ha posto (più una), carte e documenti alla mano che, ovviamente, le metto a disposizione come ho già fatto la volta scorsa.

Prima domanda: "Come potè acquistare la casa di Bergamo all’Inail se la legge glielo impediva?"
Risposta: E chi l’ha detto che la legge me lo impediva? Ah sì, sempre quelli de “Il Giornale”, ma sono frottole. Ricostruiamo i fatti. Il 10 novembre del 2004 ho partecipato ad un’asta pubblica, indetta dalla SCIP per conto dell’INAIL. Fra tanti altri immobili messi in vendita c’era anche un appartamento a Bergamo in via Locatelli 29. Trattavasi di una gara indetta per la seconda volta perché la prima era andata addirittura deserta (si vede che all’epoca nessuno lo voleva a quel prezzo). Il prezzo a base d’asta era di 204.085,00 euro. Io feci un’offerta di euro 261.661,00 che risultò essere la più alta. Il secondo in graduatoria offrì 245.000,00 euro. L’ufficiale rogante però assegnò inizialmente l’asta al secondo in graduatoria perché ritenne non sufficiente la documentazione da me fatta produrre. Feci ricorso e sia il TAR che il Consiglio di Stato mi dettero totalmente ragione. Fu così che finalmente il giorno 16 marzo 2006 sottoscrissi davanti al notaio Santangelo di Bergamo il relativo atto notarile di compravendita, subito dopo il verbale di aggiudicazione.
Tutto qui. Cosa mai c’è di illegale o di sbagliato in tutto questo? Ah sì, secondo quelli de Il Giornale ci sarebbe che io non avrei potuto partecipare a quella gara in quanto “pubblico amministratore” e quindi “la legge me lo impediva”. Ma non è vero che io all’epoca fossi un pubblico amministratore. Non lo ero né alla data in cui è avvenuta la gara (10 novembre 2004) né alla data in cui è avvenuto il rogito notarile (16 marzo 2006). Come a tutti noto, divenni Ministro della Repubblica – e cioè Pubblico amministratore - il giorno 17 maggio 2006! Peraltro all’epoca (nel 2004 e fino al 10 aprile 2006) non ero nemmeno parlamentare italiano. Ero sì parlamentare europeo ma dove sta scritto che un parlamentare europeo (o italiano che sia) per ciò solo non possa partecipare ad una gara? Nessuna legge lo vieta in quanto appunto gli eletti non sono per ciò solo anche pubblici amministratori. Pure le pietre sanno che sono Pubblici Amministratori i Ministri e gli assessori comunali, provinciali e regionali in carica ma non anche i consiglieri comunali, provinciali o regionali e nemmeno i semplici parlamentari.
Sempre con riguardo a questa vicenda, mi è stato pure contestato che io mi sarei servito di un “prestanome”, ma nemmeno questo è vero. In gergo tecnico - ed ancor più in quello comune e giornalistico - per “prestanome” si intende un “uomo di paglia” una “testa di legno”, una persona insomma che viene messa a capo di una qualche attività imprenditoriale o di una proprietà immobiliare per occultare chi ne è il reale beneficiario o proprietario. Invece nel caso di specie il “disciplinare d’asta pubblica” ed il relativo “modulo di partecipazione” predisposti della SCIP prevedevano la possibilità di avvalersi, ai sensi del’art. 1401 e segg. c.c., dell’ istituto del “contratto per persona da nominare” per l’espletamento delle formalità preliminari e solo per il tempo necessario ad esse: da nominare appunto, e non da nascondere, occultare, rendere inconoscibile. Ho allora incaricato Claudio Belotti a partecipare alla gara per mio conto (e solo per queste preliminari formalità). Poi al momento dell’aggiudicazione (nello stesso giorno) ho provveduto, come prevede la legge, anche ad indicare la mia persona come acquirente ed infatti l’atto di compravendita è stato fatto esclusivamente e direttamente a mio nome (come da atto notarile che le invio). Non vi è mai stato fatto quindi alcun acquisto per interposta persona o per “prestanome” che dir si voglia.

Seconda domanda: "Come spiega la doppiezza fra l’associazione IDV e il Movimento politico IDV?"
Risposta: Ma non vi è alcuna doppiezza. Sono la stessa cosa. Come potrà anche Lei riscontrare dalla documentazione che Le metto a disposizione, essi hanno un unico codice fiscale ed unica partita IVA; una unicità dei conti corrente ove sono stati fatti affluire i rimborsi elettorali e da cui sono state effettuate le relative spese elettorali e di gestione; una unicità dei bilanci presentati agli Organi di controllo (Camera dei Deputati e Corte dei Conti); una unicità dei rendiconti presentati con riferimento alle spese elettorali sostenute nelle varie campagne elettorali; una unicità di documentazione con la quale la Tesoriera ha depositato i rendiconti ed i bilanci agli Uffici della Camera dei Deputati; una ed una sola sede sociale, Milano (mentre quella di Roma, alla pari di tante altre sparse in giro per Italia è solo una sede politica e di rappresentanza).
Al di là dei documenti formali, sul piano sostanziale aggiungo che – se avessi voluto davvero trasferire ad altre associazioni i rimborsi elettorali ricevuti – ne avevo pure lo strumento legislativo a cui ovviamente non ho fatto mai – dico mai – ricorso. Il comma 4 dell’art. 39 quaterdecies del D.L. 30.12.2005 n. 273 convertito con modificazioni dalla legge 23.02.2006 n. 51 permette, infatti, ai partiti politici di poter cedere i propri crediti anche ad altre realtà politiche e culturali (a proposito, ma perchè qualcuno in Parlamento nel febbraio 2006, pensò di emanare una norma del genere?).
Faccio anche notare che tutti gli organi amministrativi e di controllo hanno sempre riscontrato la legittimità dello Statuto di IDV così come adottato e la correttezza delle appostazioni di bilancio e della rendicontazione presentata. In particolare, lo Statuto e l’atto costitutivo sono stati consegnati al Ministero dell’Interno a cui è stato depositato in occasione del deposito del simbolo e della presentazione delle liste; alla Camera dei Deputati,a cui sono stati depositati sia in sede di richiesta di rimborso che di presentazione di rendiconto delle spese sostenute ed ancora più in generale ogni anno in occasione della presentazione periodica dei bilanci annuali. E’ stata la stessa Camera dei Deputati, investita formalmente della questione, ad affermare con deliberazione n. 35 del 29 luglio 2008 (che ovviamente pure Le invio) che “l’asserita distinzione soggettiva tra Associazione e Movimento Italia dei Valori non risulta allo stato rilevante ai fini del soggetto elettorale avente titolo ai rimborsi (e cioè la lista elettorale “Italia dei Valori – Lista Di Pietro”) e delle persone fisiche titolate a ricevere i rimborsi per conto di detta lista”.
Insomma per noi di IDV il partito e l’associazione sono sempre stati la stessa cosa, un solo e medesimo soggetto giuridico. In sostanza, l’Italia dei Valori si è comportato alla stessa stregua di tanti altri partiti, prevedendo clausole statutarie di garanzia per metterlo al riparo dai tanti soggetti strani che girovagano di partito in partito alla ricerca di occasioni propizie per spillare qualche quattrino (come appunto si è cercato di fare da parte di alcuni anche ai danni di IDV). Confronti, la prego, gli Statuti degli altri e riscontrerà che – specie nella fase iniziale della loro nascita – hanno sempre previsto clausole di garanzia. Anche nello Statuto di IDV vigente fino all’altro ieri c’erano clausole di garanzia a maglie molto strette ma mi pare normale che ciò possa avvenire almeno all’inizio di un’avventura politica così complessa, qual è indubbiamente la costituzione ed il decollo di un partito ad aspirazione nazionale. Peraltro, ora che l’Italia dei Valori è finalmente diventato maggiorenne, mi è parso giusto modificare lo Statuto in quella parte in cui riservava ai soci fondatori specifiche ed esclusive clausole di salvaguardia (tra cui la tesoreria). Il nuovo Statuto, emanato anche grazie ai Suoi apprezzati consigli, è consultabile ora sul sito ufficiale del partito.

Terza domanda: "Come spiega la gestione dei contributi elettorali al partito? Chi li ha incassati?"
Risposta: I contributi elettorali ricevuti sono stati sempre, solo ed esclusivamente incassati dal partito dell’Italia dei Valori . Ribadisco quanto ho già avuto modo di precisarLe e documentarle la volta scorsa: i contributi pubblici incassati da IDV a tutto il 2007 sono stati pari a 19.908.596 euro e sono stati incamerati nei suoi specifici conti corrente (e precisamente il c/c n.ro 10633 aperto presso la Banca S. Paolo di Napoli – ag. 1 Montecitorio ed il c/c n.ro 29695 presso il Credito Bergamasco di Bergamo). Sempre sugli stessi conti sono stati incassati a tutto il 2007 ulteriori 761.909,00 euro a titolo di interessi attivi e per contributi degli aderenti ed eletti del partito. Da questi medesimi conti corrente è anche uscito il denaro per pagare tutte le spese (che ad oggi, come pure Le ho specificato nella precedente mia lettera, ammontano a tutto il 2007 ad euro 16.233.853 (come da copia dei bilanci che pure le ho già messo a disposizione). Ovviamente la differenza attiva, pari a euro 4.436.652, trovasi tuttora depositata presso le due banche predette, sempre, solo ed esclusivamente su conti di IVD, come può rilevarsi dai relativi estratti conto.

Quarta domanda: "Come spiega che fosse lui, Di Pietro, ad approvare i rendiconti IDV, senza altri controlli?"
Risposta: Eh no! Non è così. Una cosa sono le clausole statutarie restrittive a suo tempo inserite in via cautelativa, altra cosa è il sistema dei controlli. Questi ci sono stati eccome, a iosa, come posso dimostrare e documentare. Vediamo innanzitutto cosa prescrive la legge al riguardo. L’art 8 legge 2/1992 e art. 1 legge 157/99 prescrive che il Tesoriere ogni anno deve predisporre il relativo “Rendiconto di esercizio” e annesse “Relazione della gestione” e “Nota integrativa al rendiconto”. Questi documenti devono essere poi sottoposti al vaglio di un “Collegio dei Revisori dei Conti”, scelti da appositi elenchi pubblici, ai quali compete per legge il controllo formale e sostanziale della veridicità del bilancio e della correttezza della relazione predisposta dal Tesoriere. Dopo la loro positiva verifica, il Rendiconto (o bilancio che dir si voglia) deve essere pubblicato su due quotidiani, di cui almeno uno a tiratura nazionale (evidentemente allo scopo di rendere noto a qualsiasi associato ed a tutta la collettività la gestione economica del partito). Poi la documentazione, unitamente alla relazione dei Revisori dei Conti va trasmessa alla Camera dei Deputati per il successivo controllo pubblico. Controllo che viene effettuato dall’apposito “Collegio parlamentare per il controllo dei rendiconti dei partiti” previsto dal predetto art. 8, comma 14 legge 2/97. Infine le decisioni del Collegio vengono resi di dominio pubblico (anche nei siti della Camera e del Senato).
Per quanto riguarda le spese che i partiti sostengono in occasione delle campagne elettorali, esse vengono analiticamente valutate dalla “Corte dei Conti – Collegio di controllo sulle spese elettorali”.
Ebbene, nel caso specifico dell’Italia dei Valori, il Tesoriere del partito (on.le Silvana Mura) ha sempre adempiuto ai predetti adempimenti ed ha sempre reso noto a tutti gli iscritti e simpatizzanti – e tutti i cittadini – il contenuto della predetta documentazione attraverso la pubblicazione sul sito internet del partito (italiadeivalori.it) ove e’ presente una apposita sezione denominata “Bilancio e Finanze”. Le metto a disposizione al riguardo, gentile Direttore, copia della relazione del “Collegio dei revisori” per la gestione finanziaria relativa agli anni dal 2001 al 2007, ove si dà conto di tutti i controlli da loro effettuati (anche sui conti bancari e le relative corrispondenze) e del loro giudizio favorevole. Le invio anche la certificazione della Camera dei Deputati per gli anni dal 2001 al 2006, in cui il Collegio parlamentare di controllo certifica le regolarità dei nostri bilanci. Trasmetto infine il Referto del “Collegio di controllo sulle spese elettorali della Corte dei Conti” che pure conclude, dopo approfondita analisi e verifica dei conti, sulla bontà e regolarità di quelli dell’Italia dei Valori (a proposito, ma lo sa che, con riferimento ad altri partiti, in tutti questi anni ci sono stati e ci sono vari problemi?).
Infine mi preme far rilevare che – quantunque l’originario Statuto di IDV prevedesse norme restrittive per l’approvazione dei bilanci - in realtà io, in tutti questi anni, ho sempre condiviso tale responsabilità con le strutture nazionali del partito (di fatto quindi, sperando le stesse clausole statutarie), come può rilevarsi esemplificativamente proprio con riferimento al bilancio 2004 approvato dall’Esecutivo nazionale IDV con delibera del 18/6/2005, che metto a sua disposizione.
Come può constatare, Direttore, gli organi del partito sono sempre stati informati ed i controlli ci sono stati eccome – anche da soggetti terzi, con cui non ho né ho mai avuto alcun rapporto personale – ed essi hanno sempre certificato la correttezza della contabilità di IDV.

Quinta domanda: "Come spiega il giallo dell’IDV che pagava l’affitto della sede di Roma alla famiglia Di Pietro?"
Risposta: Nessun giallo. Tutto alla luce del sole e tutto regolare. Anzi, con vantaggi proprio per IDV e senza alcun fine speculativo da parte mia (che anzi mi sono fatto pure carico per i primi anni di vita del partito, di sostenerlo economicamente, anche fornendo gratis le relative sedi, come per esempio avvenne all’epoca in cui la sede di IDV era a Busto Arsizio).
Nel merito, è successo che nel 2005 il partito – che in quel periodo era in affitto a Roma in via dei Prefetti 19 – dovette provvisoriamente ed in via di urgenza trovare un’altra sistemazione in quanto il proprietario dell’immobile aveva dei problemi con la giustizia legati proprio a quella proprietà. Siccome io nel frattempo avevo acquistato – tramite la società ANTOCRI a me facente capo – un appartamento a Roma in via Principe Eugenio ho provveduto conseguentemente a metterla temporaneamente a disposizione del partito. La locazione è durata meno di due anni ed infatti dall’estate 2007 il partito ha trasferito la propria sede in via di S. Maria 12, sempre a Roma. L’affitto è avvenuto alla luce del sole, con ratei semestrali sempre regolarmente fatturati e per importi che ho volutamente tenere al di sotto di quelli di mercato, proprio per evitare critiche. L’Italia dei Valori non ha ricevuto alcun nocumento da tali affittanze. Ne è riprova il fatto che la locazione del nuovo ufficio ove IDV si è successivamente trasferita ed ove trovasi tuttora (in zona sì più centrale ma molto più piccolo) prevede un canone annuo di 78.000 euro, a fronte dei 54.000 euro che invece pagava prima (come da contratti e ricevute che le invio). Come può constatare la locazione di ANTOCRI ad IDV non era una speculazione finanziaria, come qualcuno ha voluto surrettiziamente insinuare. D’altronde, se non avessi affittato a IDV, ben avrei potuto affittare ad altri, quanto meno alle stesse condizioni.

Sesta domanda: "Come spiega che Di Pietro seppe in anticipo che Mario Mautone, Provveditore alle opere pubbliche in Campania, era sotto inchiesta a Napoli?"
Risposta: Nessuno mi ha mai detto che Mautone era sotto inchiesta a Napoli e men che meno che era sotto intercettazione (almeno fino a quando non furono proprio alcuni giornali e agenzie a darne illecitamente notizia) . E’ semplicemente successo che, quando divenni Ministro delle Infrastrutture, il Ministero era stato diviso in due (l’altro, quello dei Trasporti, venne affidato al collega Bianchi) e quindi bisognava ridefinire gli organici. Io, allora, utilizzai l’occasione per prendere una nutrita serie di provvedimenti di “rotazione” e “trasferimenti” di dirigenti ministeriali della cui opportunità nel frattempo mi ero reso conto (alcuni perché da troppo tempo rivestivano lo stesso incarico, altri – specie nel “delicato Sud” - perché erano da troppo tempo nello stesso posto, altri perché destinatari di inchieste interne, segnalazioni ed esposti, altri ancora per scadenza del mandato ed altri infine perché ritenuti più adatti a rivestire certi ruoli o certi uffici (non tutti possono fare tutto, giacchè c’è chi è più portato a fare una cosa e chi un’altra). Ho preso tali decisioni in assoluta autonomia e nell’ambito delle responsabilità istituzionali che mi competevano proprio in quanto Ministro (magari facessero tutti così!). D’altronde in alcuni Ministeri (come per gli Interni, la Difesa e l’Economia) le “rotazioni” e i “trasferimenti” sono da sempre una prassi codificata (i questori, i prefetti e gli Ufficiali superiori dei Carabinieri e della Guardia di Finanza ne sanno qualcosa, con tutti i traslochi che devono sopportare).
Nell’ambito di questa complessa e complessiva operazione (riguardante decine di casi) ho provveduto a spostare anche l’ing. Mario Mautone che, da Capo del Provveditorato di Napoli (incarico che egli già rivestiva allorchè io divenni Ministro), è così passato a Capo della Direzione edilizia statale del Ministero e quindi con la stessa qualifica e con funzioni dirigenziali analoghe (d’altronde non averi potuto fare diversamente giacchè egli è un funzionario pubblico e la legge, i TAR ed il Consglio di Stato impongono che chi ha una certa qualifica debba occupare la relativa funzione). Le ragioni personali riguardanti l’inserimento anche dell’ing. Mautone nella “rotazione” non avevano nulla di trascendentale e riguardavano all’epoca solo apprezzamenti di opportunità rispetto a notizie e segnalazioni che erano pervenute al Ministero (peraltro anche di minore rilevanza rispetto a talune segnalazioni riguardanti altri dipendenti). Di esse, comunque, nello specifico renderò testimonianza alla magistratura se me ne farà richiesta, trattandosi (come Lei capirà bene) di atti interni d’ufficio, peraltro in costanza di attività giudiziaria ancora coperta da segreto istruttorio. Ribadisco, infine, che non ci sono mai stati rapporti – né personali né politici – tra me e Mautone. C’è stato solo e sempre un reciproco, doveroso e corretto rapporto istituzionale in relazione ai ruoli ed agli incarichi che ciascuno di noi rivestiva. E’ falso quindi che io l’abbia nominato in una Commissione di collaudo per favorirlo. Egli era un Dirigente del Ministero (anche tecnicamente qualificato ed esperto) e dovendo io formare tante Commissioni di collaudo – ho dato un incarico anche a lui che ne aveva anche meno degli altri. Provi a chiedere ai Sindacati di categoria interni al Ministero e avrà la riprova della trasparenza che riportai nel settore. Altrettanto stucchevole e denigratoria è l’affermazione – pure riportata da quelli de Il Giornale - secondo cui la prova Mautone “sarebbe un mio uomo” deriverebbe dal fatto che egli era presente ad una cerimonia pubblica a Montenero di Bisaccia per presentare i lavori di restauro di un’antica torre saracena diroccata. E chi altro del Ministero doveva esserci se non il funzionario competente, e cioè il Direttore dell’edilizia statale? E chi altri dovevo portarmi appresso, come Ministro, se non il funzionario Mautone che da Provveditore aveva programmato le fasi ed il progetto di restauro?

Settima domanda: "Mi riferisco all’ultima “perla” de “Il Giornale” secondo cui
avrei dato o comunque mi sarei interessato a far avere all’avv. Ascione di Brescia una consulenza da una società autostradale."
Risposta: Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Questa circostanza è già stata smentita in tutte le sedi. Ribadisco che non ho dato mai alcuna consulenza ministeriale ad Ascione, né mi sono mai interessato a fargliene avere da qualcuno. Ed infatti egli non ha avuto mai alcun incarico dal Ministero. Egli ha avuto un incarico dalla “società concessionaria autostradale Brescia-Padova” (che col Ministero non c’entra nulla) per assisterla nelle questioni legali che la vedevano contrapposta alla Commissione Europea ed all’Anas e, tramite essa, anche ai Ministeri delle Infrastrutture, dell’Economia ed al CIPE. L’avv. Ascione è un ex magistrato, ora noto ed affermato legale che esercita nel Veneto e che non aveva e non ha certamente bisogno di me per le sue relazioni. E’ illogico ed offende il senso comune solo pensare che tutti coloro che – avendo avuto, come Ascione, oramai quindici anni fa, rapporti con me da magistrato - ora se fanno un’altra cosa, questa debba dipendere da me. Altro non so e non posso dire proprio perché non ho avuto alcun ruolo ed alcun rapporto al riguardo e mi dispiace davvero per le umiliazioni a cui vengono sottoposte terze persone che non c’entrano nulla, solo per attaccarmi.
Fin qui la parte che riguarda me. Attendo ora quella che riguarda gli altri. Potrei fare mille esempi ma ne cito uno solo una a cui LIBERO potrebbe dare risalto: ma le pare giusto che il Parlamento abbia varato una legge che permette l’erogazione dei rimborsi elettorale per tutti e cinque gli anni della legislatura anche quando questa nel frattempo si è interrotta e ne è subentrata un’altra? I partiti, oggi, dopo la caduta del Governo Prodi, stanno prendendo i rimborsi elettorali sia per la vecchia legislatura che per la nuova. L’Italia dei Valori si impegna a fare in Parlamento una specifica battaglia politica per l’eliminazione di questo iniquo balzello.
Queste sono risposte dell' anno scorso, negli ultimi giorni cercano di tirare fuori scheletri da armadi inesistenti.

Ultima modifica di Vash88 : 06-02-2010 alle 18:46.
Vash88 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 06-02-2010, 18:46   #14
jumpermax
Senior Member
 
L'Avatar di jumpermax
 
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 1910
Quote:
Originariamente inviato da Vash88 Guarda i messaggi
Queste sono risposte dell' anno scorso, negli ultimi giorni cercano di tirare fuori scheletri da armadi inesistenti.
Mi piacerebbe comunque trovare una risposta integrale.
e due. Non stiamo parlando della stessa cosa. Il giornalista che ha scritto quelle domande non lavora per il giornale, è l'autore di questo libro
http://www.webster.it/libri-tribuno_...8876152986.htm
ma almeno leggetele le domande, accidenti.
jumpermax è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 06-02-2010, 18:47   #15
Anodaram
Senior Member
 
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Prov CR
Messaggi: 1380
domande inutitli,risposte già date.
__________________
Gametag su xbox360 live : Sciuritidd
"Ad essere gentili e servizievoli con le donne ci si ricavano solo fregature..."
Anodaram è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 06-02-2010, 18:48   #16
Vincenzo1968
Bannato
 
Iscritto dal: Mar 2008
Città: Villabate(PA)
Messaggi: 2515
La mia storia attraverso le sentenze
di Antonio Di Pietro

"Fai il tuo dovere e pagane le conseguenze", mi disse mia sorella Concettina il giorno dopo l’omicidio di Paolo Borsellino, allorché io – preoccupato per quel che stava succedendo – trasferii a lei la mia angoscia. Era il 19 luglio 1992 ed ero nel pieno dell’attività di "Mani Pulite". Poco dopo arrivò in Procura una segnalazione dei R.O.S (Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri) che segnalava – come destinatario di possibili attentati mafiosi – anche la mia persona. Giovanni Falcone era stato ammazzato il mese prima. Ora è solo un ricordo ma all’epoca c’era realmente di che preoccuparsi in quanto stavano venendo fuori collegamenti a iosa fra la "migliore imprenditoria del Nord", la più "blasonata politica romana" e "incalliti mafiosi" di Cosa Nostra.
Mi aggrappai alla saggezza di mia sorella e andai avanti.

Con l’andare del tempo e con l’avanzamento dell’inchiesta, mi resi conto, invece, che avevo poco da temere sul piano fisico in quanto l’inchiesta Mani Pulite aveva una sua specificità rispetto ai reati mafiosi: i magistrati palermitani dovevano partire necessariamente dal “fatto criminale” per risalire al “mandante” o al “movente politico”. “Mani Pulite”, invece interveniva direttamente sui politici. Nell’uno e nell’altro caso, entrambi – i politici e i mafiosi – avevano interesse a fermare le indagini e ad evitare qualsiasi travaso di investigazioni dall’uno all’altro campo, ma mentre i mafiosi usarono l’esplosivo per fermare i giudici, i politici ricorsero ad una soluzione grazie a Dio meno dolorosa: la delegittimazione e la denigrazione.

L’obiettivo mi apparve subito evidente: rendere poco credibile l’inchiesta Mani Pulite, dapprima criminalizzando l’attività giudiziaria che stavo svolgendo (con accuse ingiuste come arrestare innocenti, costringere al suicidio le persone, svolgere indagini in modo parziale al fine di favorire alcuni e danneggiare altri), poi con una vasta indagine retrospettiva sulla mia persona, alla ricerca di qualche neo (e chi non ne ha?) per farlo diventare un “bubbone immondo” da additare al pubblico disprezzo, infine costruendo a tavolino – scientemente e con dispendio di mezzi e di energie – veri e propri falsi dossier con storie inventate di sana pianta o comunque malevolmente ricostruite e raccontate in modo così suadente e sapientemente pubblicizzate da renderle apparentemente credibili.

Il 6 dicembre 1994 mi toccò togliere la toga di dosso e dedicare tutte le energie per difendere il mio onore nell’unico modo che sapevo fare: nelle aule giudiziarie, che frequentai per anni sia per dimostrare la mia correttezza professionale che la mia innocenza personale.
Nel frattempo, e per dare un nuovo scopo alla mia vita, ho cominciato a fare politica, convinto come ero e come sono che i “mali della politica” potevano essere curati solo con l’impegno civile, in quanto il magistrato arriva solo quando la “frittata è fatta” e solo per scoprire il colpevole.
Ho pensato – e ci credo ancora – che bisognava impegnarsi per un ricambio generazionale della classe dirigente, unico modo per ottenere un modello comportamentale diverso e più dignitoso del modo di fare politica.
Per questo ho costituito l’Italia dei Valori, cercando da una parte di aprire il partito a tutti coloro che vi mostravano interesse e dall’altra di preservarlo dagli arrembaggi di ciurme e profittatori.
Con sommo dispiacere dei miei detrattori, sono riuscito a costruire un partito che c’è e che – nel Paese e nel Parlamento – sta facendo il suo dovere e fa sentire la sua voce, tanto che la fiducia ed il consenso cresce giorno per giorno.

La conseguenza, sul piano personale, è purtroppo che la stagione della denigrazione e delle contumelie continua ed anzi è ripresa con maggiore veemenza e peggiore virulenza di prima.
Ogni giorno mi sento piovere addosso accuse di ogni tipo. Sembra quasi che tutti i guai d’Italia siano avvenuti o avvengano per colpa mia, tanto che quasi tutti i partiti, i politici e i “commentatori professionisti” fanno a gara nel dirsi fra di loro: “sto con te a patto che non stai con Di Pietro”.

Ho deciso allora che dedicherò una parte di questo Blog per raccontare “la mia verità”. Non la verità, secondo le mie parole però, per evitare che qualcuno possa pensare che siano parole di comodo. Ma la “verità processuale”, secondo le sentenze e gli altri provvedimenti che i giudici – di volta in volta – hanno emesso in relazione ai tanti fatti ed ai tanti eventi che – nel bene e nel male – mi hanno visto protagonista. Trattasi di centinaia di atti e quindi è necessario un “racconto a puntate”.
Ad intervalli regolari, perciò, pubblicherò ad uno ad uno questi provvedimenti giudiziari, con un mio personale commento e con la possibilità – da parte di chi avrà la voglia o la pazienza di leggerli – di commentarli a sua volta.

Comincerò dalla vicenda di Fabio Salamone, di cui pubblico la “Sentenza della Sezione Disciplinare del Consiglio Superiore della Magistratura” n. 2/98 del 16 gennaio 1998 in cui si “dichiara il dr. Fabio Salamone responsabile della incolpazione ascrittogli al capo A - vale a dire responsabile del fatto che non si fosse astenuto dallo svolgere indagini su di me- e gli infligge la sanzione disciplinare dell’ammonimento-” (così testualmente il dispositivo).

Comincio da questo provvedimento perché riguarda proprio il magistrato della Procura della Repubblica di Brescia che indagò a ripetizione su di me formulando a mio carico una miriade di accuse, poi tutte smontate dai giudici “perché il fatto non sussiste”. Certo, alla fine ho avuto giustizia ma quelle accuse furono prese e rilanciate da altri che avevano interesse a costruirmi addosso una montagna di nefandezze che non avevo commesso, con lo scopo di non rendere credibile il lavoro che avevo fatto come magistrato e quindi – per una insana proprietà transitiva – irrilevanti le porcherie che avevo scoperto nei loro confronti.

Ebbene, credo proprio che poche persone abbiano mai saputo che il Dr. Fabio Salamone doveva astenersi dall’indagare su di me in quanto io in precedenza avevo effettuato rilevante attività di indagine a carico di suo fratello Filippo Salamone, successivamente incriminato ed arrestato in altra sede per gravi delitti. Per saperne di più sulle vicende di Filippo Salamone, basta cercare in Rete (leggi "Mafia e appalti, condanna definitiva per Filippo Salamone"). Trattasi di un imprenditore siciliano che venne individuato – anche nell’ambito dell’inchiesta Mani pulite – come uno dei terminali tra le imprese mafiose del Nord e la mafia. Infatti egli è stato alla fine condannato in via definitiva a 6 anni di carcere per concorso in associazione mafiosa (insieme a Lorenzo Panzavolta della Calcestruzzi Spa, figura di spicco nell’inchiesta Mani Pulite).

In questa sede, mi interessa però far rilevare il fatto che io ho denunciato al CSM il dr. Fabio Salamone dopo – e solo dopo – che le indagini sul mio conto si erano concluse. Non volevo che si pensasse che me la prendessi con lui per non volermi sottoporre alla Giustizia né che io volessi confondere e mischiare la sua storia personale di magistrato con quella di imprenditore cosìcosì di suo fratello Filippo. Queste cose le fa chi sa di non essere innocente.
Della storia che ho appena raccontato ne ho parlato una volta con un giornalista, Piero Colaprico, cosa che il dott. Fabio Salamone non ha gradito citandoci in giudizio entrambi per diffamazione.

Allego la sentenza numero 33125 del Tribunale di Roma che invece “rigetta la domanda” del dott Fabio Salamone in quanto “deve ritenersi, nel caso di specie, l’insussistenza di una responsabilità civile non ravvisandosi un contenuto diffamatorio punibile nelle affermazioni dell’intervistato”. Carta canta!

In questi anni, molti si sono divertiti e molti hanno avuto interesse a criminalizzarmi a seguito di un’inchiesta svolta nei miei confronti nel 1995 dai magistrati di Brescia (specie il dr. Salamone di cui ho parlato nel primo capitolo) e riguardante i miei rapporti con il dr. Gorrini, avvenuti oramai oltre 20 anni addietro. Secondo l’accusa, io avrei preteso da Gorrini:

- un prestito di 100 milioni, senza interessi;
- la cessione gratuita di una autovettura Mercedes;
- l’affidamento a mia moglie (che fa l’avvocato) di cause della Maa Assicurazione riguardante sinistri stradali;
- il ripianamento dei debiti contratti alle corse dei cavalli da Eleuterio Rea, persona che avrei pure favorito all’epoca in cui egli divenne Capo dei Vigili di Milano.

In tutti questi anni, le suddette accuse mi sono state rinfacciate in ogni occasione, come se avessi davvero commesso i reati in questione. Anzi tutti oramai le danno per acquisite.

Ebbene, pubblico la sentenza di primo grado n. 189 del 29.03.96 del GIP di Brescia (allego il documento integrale diviso in pagine: indice - 1-20 - 21-41 - 42-62 - 63-83 - 84-104 - 105-134), in cui - dopo una meticolosa ricostruzione di tutti gli avvenimenti in ben 132 pagine fitte fitte di motivazione - il giudice così conclude : “dichiaro non luogo a procedere nei confronti di Di Pietro Antonio in ordine ai reati ascritti perché i fatti non sussistono”. Per intenderci, le accuse sopra menzionate – e di cui giornalisti prezzolati e politici interessati si sono riempiti la bocca in tutti questi anni per denigrarmi – semplicemente “non sussistono”. Come a dire che – se fossi stato accusato di omicidio – il morto sarebbe in realtà vivo.

Non basta. Anche la Corte di Appello di Brescia, investita della questione dalla Procura, ha confermato senza riserve la sentenza del GIP. Pubblico la sentenza d’Appello n. 829/97 del 9 luglio 1997 della Corte di Appello di Brescia (allego il documento integrale diviso in pagine: indice - 1-20 - 21-31 - 32-42 - 43-53 - 54-64 - 65-75 - 76-86 - 87-97 - 98-107), anch’essa preceduta da una motivazione di oltre 100 pagine.
Per una più comoda lettura, invito a seguire gli appositi indici, sia della sentenza di primo grado che della sentenza d’appello dei rispettivi quel documenti.

A questo punto, vi chiederete: ma perché allora Gorrini ha accusato ingiustamente Di Pietro? Se lo è chiesto anche il Giudice ed al riguardo ha scritto l’apposito capitolo 9°, significativamente intitolato “le reticenze, gli interessi, i legami di Gorrini”. Sono ben 29 pagine di “cruda verità” (da pag. 71 a pag. 99 della prima sentenza), finora sostanzialmente inedite, che da sole dovrebbero bastare per far capire (a chi ne ha voglia ed è scevro da preconcetti di qualsiasi natura) che cosa all’epoca è stato messo in piedi – e chi lo ha fatto e perché – per fermare Mani Pulite.

Sull’analisi di queste 29 pagine di motivazione giudiziaria tornerò a parlare in uno dei prossimi capitoli di questa storia a puntate. Per ora mi basta segnalare il seguente passo della sentenza del GIP: “…scaturisce il fondato sospetto che lo stesso (Gorrini) abbia volutamente alterato i contenuti reali dei rapporti con Di Pietro, strumentalizzandoli per interessi propri e di altri personaggi inquisiti dall’ex magistrato che finalmente potevano vedere nella vesta di accusato il loro acerrimo accusatore…” (vedi pag. 84 sentenza primo grado).

Già, ma chi sarebbero questi altri personaggi? Si legge a pag. 72 della stessa sentenza: “…Gorrini…si era presentato dopo essersi rivolto nel settembre 94 a Berlusconi Paolo, imputato in vari procedimenti della c.d. Tangentopoli promossi da Di Pietro e dal Pool Mani Pulite, al Berlusconi avendo fornito copia di un promemoria datato 4.10.1994, contenente le accuse…(a Di Pietro)”.

Si legge, inoltre, a pag. 89 sempre della stessa sentenza: “…Il Gorrini ha narrato che aveva contattato Berlusconi e Cusani (quello del processo Enimont) indicati come "i due marpioni là" onde "far loro presente in quale situazione loro mi avevano coinvolto…".

Insomma, risulta per tabulas che Gorrini, prima di recarsi dagli inquirenti a raccontare una vicenda non vera, aveva in qualche modo concordato la storia con Paolo Berlusconi. Allora è forse il caso di ritornare al tipo di indagini di cui mi stavo occupando nella rovente estate del ‘94. Avevo da poco chiesto l’arresto di Paolo Berlusconi per la vicenda delle tangenti alla Guardia di Finanza…il fratello Silvio (che poi sarà inquisito pure lui per gli stessi fatti) era Capo del Governo e promulgò il decreto Biondi con cui venivano fermate le nostre indagini…io e gli altri del Pool ci appellammo al paese…nel frattempo dalla Svizzera stavano arrivando rogatorie compromettenti… proprio il giorno in cui Gorrini datava il suo promemoria accusatorio per Paolo Berlusconi, io presentavo all’udienza del processo Enimont le carte che mi erano arrivate dai colleghi Svizzeri sul conto All Iberian (che, per chi non lo ricorda, era il conto estero su cui transitò il denaro dal Gruppo Berlusconi a Craxi, anche in relazione alla vicenda per cui poi furono condannati Previti e Squillante).

Ma per oggi fermiamoci qui. La storia è troppo lunga per raccontarla in una sola volta.
Vincenzo1968 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 06-02-2010, 18:51   #17
^TiGeRShArK^
Senior Member
 
L'Avatar di ^TiGeRShArK^
 
Iscritto dal: Jul 2002
Città: Reggio Calabria -> London
Messaggi: 12112
Quote:
Originariamente inviato da jumpermax Guarda i messaggi
nemmeno un motorino azzurro arriva ai tuoi livelli di efficienza nel difendere tonino... dovresti farti pagare dal suo ufficio stampa....
vorrai dire che nemmeno un motorino azzurro arriva ai tuoi livelli di efficenza nello sparare PUTTANATE su di pietro, vero?
Di Pietro, a differenza di Ilvio, ha SEMPRE risposto a tutte le domande e infatti io posso dire A RAGIONE che quelle sono puttanate.
E non spreco manco un secondo a tentare di spiegartele, dato che sei tu che non VUOI vedere.
Hai il coraggio di postare sempre le solite domande sugli appartamenti di pietro, e, soprattutto, la faccia tosta di postare una domanda del genere:
Quote:
28) E' favorevole alle primarie per individuare il leader e il tesoriere del partito?
Proprio durante lo svolgimento del congresso di IDV.
Ma almeno le hai lette prima oppure appena hai visto il titolo hai fatto subito copia ed incolla senza nemmeno leggerle?
__________________
^TiGeRShArK^ è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 06-02-2010, 18:51   #18
Vash88
Senior Member
 
L'Avatar di Vash88
 
Iscritto dal: Sep 2003
Città: Regno Unito
Messaggi: 5726
Quote:
Originariamente inviato da jumpermax Guarda i messaggi
e due. Non stiamo parlando della stessa cosa. Il giornalista che ha scritto quelle domande non lavora per il giornale, è l'autore di questo libro
http://www.webster.it/libri-tribuno_...8876152986.htm
ma almeno leggetele le domande, accidenti.
Hai postato 28 domande ad Di Pietro, io ho dato le risposte.
Il Giornale non l'ho mai nominato, l'hai nominato tu.
Vash88 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 06-02-2010, 18:53   #19
^TiGeRShArK^
Senior Member
 
L'Avatar di ^TiGeRShArK^
 
Iscritto dal: Jul 2002
Città: Reggio Calabria -> London
Messaggi: 12112
Quote:
Originariamente inviato da jumpermax Guarda i messaggi
e due. Non stiamo parlando della stessa cosa. Il giornalista che ha scritto quelle domande non lavora per il giornale, è l'autore di questo libro
http://www.webster.it/libri-tribuno_...8876152986.htm
ma almeno leggetele le domande, accidenti.
Ah beh...
detto da te che non ti sei nemmeno accorto della domanda N° 28 è tutto dire...
__________________
^TiGeRShArK^ è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 06-02-2010, 18:59   #20
||ElChE||88
Senior Member
 
Iscritto dal: Dec 2003
Messaggi: 4907
Quote:
Originariamente inviato da jumpermax Guarda i messaggi
nemmeno un motorino azzurro arriva ai tuoi livelli di efficienza nel difendere tonino...
Anche perché in quel caso si misura in deficenza, non efficenza.
||ElChE||88 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
 Rispondi


Recensione vivo X300 Pro: è ancora lui il re della fotografia mobile, peccato per la batteria Recensione vivo X300 Pro: è ancora lui il...
Lenovo Legion Go 2: Ryzen Z2 Extreme e OLED 8,8'' per spingere gli handheld gaming PC al massimo Lenovo Legion Go 2: Ryzen Z2 Extreme e OLED 8,8'...
AWS re:Invent 2025: inizia l'era dell'AI-as-a-Service con al centro gli agenti AWS re:Invent 2025: inizia l'era dell'AI-as-a-Se...
Cos'è la bolla dell'IA e perché se ne parla Cos'è la bolla dell'IA e perché se...
BOOX Palma 2 Pro in prova: l'e-reader diventa a colori, e davvero tascabile BOOX Palma 2 Pro in prova: l'e-reader diventa a ...
Numeri da record, Xiaomi distribuisce ol...
BitLocker accelerato via hardware: Micro...
Blue Origin prosegue lo sviluppo dei lan...
Moore Threads: nuove GPU 15 volte pi&ugr...
Steam diventa esclusivamente 64-bit: Val...
La Corte Suprema restituisce a Elon Musk...
X lancia Creator Studio su mobile: nuovi...
Dieci anni fa SpaceX fece atterrare per ...
POCO M8 e M8 Pro arriveranno nel 2026: e...
Caos Formula 1: il motore Mercedes &egra...
Tariffe nazionali per le chiamate e gli ...
Tassa chilometrica non solo per elettric...
FSR 4 su Radeon RX 5000, 6000 e 7000? Li...
Quanti alberi ci sono in Skyrim? In The ...
Pocket Max, la nuova console Mangmi punt...
Chromium
GPU-Z
OCCT
LibreOffice Portable
Opera One Portable
Opera One 106
CCleaner Portable
CCleaner Standard
Cpu-Z
Driver NVIDIA GeForce 546.65 WHQL
SmartFTP
Trillian
Google Chrome Portable
Google Chrome 120
VirtualBox
Tutti gli articoli Tutte le news Tutti i download

Strumenti

Regole
Non Puoi aprire nuove discussioni
Non Puoi rispondere ai messaggi
Non Puoi allegare file
Non Puoi modificare i tuoi messaggi

Il codice vB è On
Le Faccine sono On
Il codice [IMG] è On
Il codice HTML è Off
Vai al Forum


Tutti gli orari sono GMT +1. Ora sono le: 17:24.


Powered by vBulletin® Version 3.6.4
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Served by www3v