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[NEWS] L’intervista alla dirigente della Polpost: cautela e prudenza per evitare furt
13.10.2008
![]() Interessante intervista realizzata dai redattori della Adiconsum con la dottoressa Stefania Pierazzi, dirigente della Polizia Postale, branca della Polizia di Stato, si occupa di frodi finanziarie e furti d'identità. Consigli preziosi ed inviti alla prudenza che spesso avrete letto dalle colonne di questo sito. Tuttavia anche una incoraggiante informazione: la percentuale di individuazione dei responsabili è piuttosto alta, quando il fatto viene scoperto in tempo e denunciato. Ed allora controllate spessissimo il vostro estratto conto e non esitate a denunciare tempestivamente tutte le movimentazioni “anomale” che vi troviate a riscontrare. Anche un giorno di ritardo, però, potrebbe agevolare i criminali nel far perdere le loro tracce e riparare all’estero. Buona lettura con il pezzo realizzato da Vanni Santoni visualizzabile su http://www.prontoconsumatore.it/Arch...s/Default.aspx Dottoressa Pierazzi, il furto d'identità impegna sempre di più la Polizia: perché? Il furto d'identità è un problema diffusissimo, dal momento che è relativamente semplice potersi appropriare dell'identità altrui. Esistono oggi vari sistemi: spam maligno, mail, phishing, accesso abusivo a un sistema informatico, etc, oltre ai sistemi per così dire "offline", come il classico furto del portafogli e rovistare nella spazzatura. Come contrastare questo crimine? Il contrasto più efficace sta nel rendere avvedute le persone: la percentuale di individuazione dei responsabili, quando il fatto viene scoperto in tempo e denunciato, è piuttosto alta. Certo, il fenomeno cresce, sia perchè cresce il credito al consumo, sia perché, rispetto ad esempio a una rapina, carpire i dati bancari è più redditizio e infinitamente meno rischioso. Come si deve difendere il cittadino? Non rispondere mai a e-mail o telefonate che chiedono dati. Spesso il phishing si basa su e-mail che simulano quelle della propria banca (compreso logo, intestazione, etc) o telefonate dove il truffatore si finge un impiegato della stessa. E' necessario certificare la realtà della e-mail e non dare mai nome utente o password del proprio conto (la banca non lo chiederebbe mai)! Un' altro accorgimento, anche se non troppo pratico, può essere non mettere in un unico portafoglio tutti i documenti (libretto, etc.). E' necessario evitare trappole banali: strappare sempre i documenti prima di buttarli; non firmare appelli o raccolte di firme per la strada a meno che l'organizzazione sia nota e al di sopra di ogni sospetto. Avere un minimo di precauzioni nella gestione del computer, principalmente avere l'antivirus aggiornato e il firewall alzato. Tratto da Pronto Consumatore Fonte: Anti-Phishing Italia
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